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domenica 30 settembre 2012

Febbre del Nilo Occidentale in Italia: confermati altri sei casi, a rischio ora anche le province di Pordenone e Gorizia

Febbre del Nilo Occidentale in Italia: confermati altri sei  casi, a rischio ora anche le province di Pordenone e Gorizia 

Pochi mesi fa c'era stata la prima vittima della febbre del Nilo Occidentale in Italia da quando il virus era stato debellato. Si sperava in un caso isolato, ma le autorità sanitarie hanno ammesso in questi giorni che non è così. Il virus infatti, trasportato da alcune zanzare infette, si è spostato verso Nord, ed ha fatto due nuove vittima a Pordenone e a Gorizia. La malattia, che può portare alla meningite, è stata individuata anche nell'area di queste due ultime provincie ed a Venezia, dove sono state sospese le donazioni, visto che proprio tramite trasfusioni di sangue è possibile trasmettere il virus. I sintomi sono influenza con febbre alta e cefalea, dolori alle ossa e sensazione di malessere generale, e raramente la malattia sfocia in meningite. Potrebbe dunque scattare a breve il piano di sorveglianza per monitorare la diffusione del contagio. A rischio ci sono molte città: oltre le province di Pordenone e Gorizia appena colpite che hanno confermato due casi, altri quattro casi sono stati confermati nelle province con segnalazioni precedenti e cioè due a Venezia e due a Treviso. Complessivamente i casi confermati in Italia sono diciassette.Ulteriori informazioni sull'infezione da West Nile in Italia (province di Olbia e Sassari) sono disponibili presso l' Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna.

Inoltre a partire dal 27 settembre 2012, sono stati segnalati nell'UE 204 casi umani di febbre del Nilo occidentale e 461 casi nei paesi limitrofi.

Dall'ultimo aggiornamento, la Grecia ha rilevato dieci nuovi casi, un caso probabile dalla prefettura di Arta, otto da zone con segnalazioni precedenti (uno a Attiki, due a  Drama, uno a Imathia, due a Kavala, uno a  Lefkada, uno a Thessaloniki ) appena colpita la regione la provincia di Aitoloakarnania il cui  caso deve essere confermato.

In Ungheria, sono stati segnalati quattro nuovi casi, tre nelle contee appena colpite di Baranya, Vas e  uno a Csongrad.

Nei paesi vicini, Croazia ha segnalato un nuovo caso autoctono a Osjecko-baranjska, una contea con segnalazioni precedenti. Inoltre, altri casi dalle contee Osjecko-baranjska e Vukovarsko-srijemska già segnalati come casi probabili sono ora identificati come casi confermati.

Nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, i primi quattro casi sono stati segnalati nella regione Skopje e i comuni di Krusevo, Lipkovo e Struga.

Israele ha segnalato nove nuovi casi nei distretti con segnalazioni precedenti (tre a Haifa, due nel Nord, tre nel sud, uno a Tel Aviv ).

Il Kosovo ha riferito attraverso EpiSouth tre nuovi casi, due nelle regioni colpite appena di Kosovsko-Pomoravski e Prizremski e uno nella regione di Kosovski (Pristina), un'area con segnalazioni precedenti.

La Federazione russa ha segnalato quattordici nuovi casi nel Oblast con segnalazioni precedenti




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Sicurezza farmaci: bollino nero per i medicinali pericolosi

Sicurezza dei farmaci: bollino nero per i medicinali pericolosi. Giro di vite dall'Ue dal 2013 che ha approvato il nuovo regolamento 

Una notizia certamente positiva per i consumatori di tutta l'area UE che riguarda la sicurezza in materia di commercializzazione di medicinali in Europa dove sino a martedì scorso la legislazione ed i sistemi di monitoraggio non risultavano sufficientemente armonizzati e creavano una serie di lacune con conseguenti rischi per la salute dei pazienti anche alla luce di alcuni scandali che hanno riguardato la commercializzazione di farmaci in diversi paesi dell'Unione.

Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", che sintetizza le modifiche adottate alla legislazione europea vigente e che serviranno, infatti, a monitorare in maniera più concreta e puntuale gli effetti nocivi dei farmaci, consolidando il sistema europeo per la valutazione dei potenziali problemi dei medicinali in ognuno degli Stati membri.

A seguito dell'accordo tra Parlamento Europeo e ministri dell'Ue, le nuove disposizioni stabiliscono in primo luogo che l'Agenzia europea per i farmaci dovrà istituire un sistema di controllo che contrassegnerà con un bollino nero tutti i nuovi farmaci e i medicinali per i quali le autorità di regolamentazione nutrono dubbi sulla loro sicurezza. Ciò con l'evidente ed opportuna finalità di consentire ai pazienti e agli operatori sanitari di poterli identificare preventivamente.

Peraltro, con le modifiche legislative entrerà in vigore una procedura automatica di emergenza, che include una valutazione della sicurezza a livello Ue e il ritiro dal mercato dell'Unione nel caso in cui uno Stato membro dovesse ritirare un medicinale da quello interno. Tale procedura dovrebbe essere attivata anche nel caso in cui una società decidesse di non rinnovare un'autorizzazione all'immissione in commercio per motivi di sicurezza.

Le misure in questione, obbligheranno le aziende a una maggiore trasparenza che si riverbererà in una maggiore sicurezza per i pazienti. Se, infatti, una ditta produttrice dovesse ritirare un medicinale dal mercato dovrà dichiarare in maniera espressa se l'ha fatto per ragioni di sicurezza. Lo scopo è di stabilire se le "ragioni commerciali" - che in alcuni casi giustificano il ritiro di un prodotto - fornite dalle società non siano in realtà connesse alla sua sicurezza.

Le più recenti modifiche alla legislazione UE in materia di farmacovigilanza risalgono al 2010.

Ma quasi certamente lo scandalo Mediator che ha causato fra i 500 e i 2000 decessi nell'Eurozona, ha determinato la Commissione europea ad un nuovo aggiornamento per colmare le potenziali lacune evidenziate da uno "stress test" cui era stata sottoposta la normativa vigente sino alle modifiche.

Come è noto, infatti, il Mediator era un farmaco prescritto per la cura del diabete, ma è stato anche utilizzato per oltre trent'anni come soppressore dell'appetito.




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sabato 29 settembre 2012

Le patate surgelate precotte servite nei ristoranti e catene di fast-food potrebbero provocare il cancro

Uno studio americano lancia l'allarme. Rischio per la salute di milioni di consumatori. Le patate surgelate precotte servite nei ristoranti e catene di fast-food potrebbero provocare il cancro

Uno dei cibi più mangiati nel mondo, le patatine fritte surgelate, messo sotto accusa da uno studio apparso su un'importante rivista scientifica statunitense Journal of Agricultural and Food Chemistry.

Le troviamo ormai dappertutto, nei fast food, nei pub e nei ristoranti e pur avendo raggiunto una consapevolezza pressoché generalizzata che non sono un toccasana per la salute e per la dieta sono entrate prepotentemente nelle abitudini alimentari di tanti di noi, grandi e soprattutto piccini. Ma le patatine precotte congelate potrebbero essere causa, almeno a lungo andare e secondo questo recentissima ricerca, addirittura del cancro.

Gli scienziati avrebbero scoperto che questo tipo di patatine parzialmente preparate avrebbero una maggiore probabilità di contenere livelli elevati di sostanze chimiche cancerogene.

Il metodo di preparazione secondo cui prima vengono tagliate a fette, poi essiccate ed infine fritte attraverso un processo che le cuoce parzialmente, le lascia croccanti all'esterno, ma crude all'interno.

Ciò per la necessità di farle mantenere gustose e croccanti nonostante i brevissimi tempi di cottura per essere servite più rapidamente al consumatore finale.

Ma questi processi di preparazione industriale possono influenzare la quantità di acrilammide,  considerato come 'probabile cancerogeno per l'uomo'. Alla luce di tanto, gli esperti dell'associazione americana della chimica hanno chiesto ai produttori di utilizzare più efficienti modi per preparare le patate al fine di limitare la quantità di acrilammide presente.

L'acrilammide è una sostanza naturale trovata in molti diversi tipi di alimenti, tra cui proprio le patate.

Ma i procedimenti maggiormente utilizzati per preparare le patate surgelate per la grande distribuzione non riducono i suoi livelli.

Per Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", al di là della necessità di migliorare i processi produttivi per evitare che permangano elevati livelli della sostanza "incriminata", è evidente che il modo migliore per non accumulare sostanze tossiche o addirittura cancerogene con i cibi di cui quotidianamente ci nutriamo, sta nella nostra alimentazione e nell'educazione alimentare che si da ai nostri figli. Il ritorno ad una dieta più equilibrata e sana che passa dall'iniziare a limitare il consumo di prodotti da fast food per nutrirsi di cibi più naturali, magari quelli a chilometri "zero" a partire dall'infanzia, costituisce la migliore soluzione per una vita migliore almeno dal punto di vista della propria salute.



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venerdì 28 settembre 2012

Salvamamme: lettera aperta alla Famiglia 'Cesaroni'



L'appello scanzonato ma accorato dell'Associazione che da anni aiuta concretamente migliaia di mamme in difficoltà e che ora rischia di chiudere strozzata da una difficile situazione economica

"Gentile Famiglia Cesaroni,
Semo povera gente che de cose complicate nun ce capisce gnente.
Le ostriche, pe capì, ce fanno pure senso.
Quello che hanno fatto in regione non lo sapemo e ne ce frega de sapello, ma la verità è che le mamme nostre, che so' miiaia, brave donne de Roma o donne che a Roma ce so' capitate, dall'Asia all'Africa, dalla Romania o da artri posti sparpagliati per monno, che prima venivano a prennese la robba pei bimbi, le mutandine, le copertine, e scarpette, er materasso eppure la culla, stanno pe' rimanè senza più gnente.
Pore donne che se so' tenute la creatura e famijie co li buffi.
Stamo pe chiude i magazzini co tutta la robbina dentro.
Ce sta a inseguì Equitalia cor forcone, le banche, nun ne parlamo e c'avemo messo pure tutti li sordi nostri, ma pe noi li sordi nun ce stanno, anche se c'avemo tutte le cartuccelle apposto.
Che dovemo fà? Mai il sangue cattivo. Sempre cor soriso. Volemo bene a tutti.
Né protestà ce piace. Ormai lo fanno tutti.
La burocrazia ce po' pure avè ragione, ma ce sta' a strozza, un magone.
Però c'avemo una ricchezza enorme, c'avemo da vestì da elegantoni mille, più mille e ancora mille pupi. Da la notte de Natale a Ferragosto.
Grazie a li romani che c'hanno er core bono.
Chiudemo, Cesaroni, appena fatto Natale? E le creature nostre?
Noi ai Santi ce credemo e le novene le abbiamo fatte tutte.
Da boni cristiani aspettamo. Ma a Roma ce stanno li Cesaroni.
Magari li miracoli non li potranno fa, ma un'ideuzza, un corpo de genio.
Quarche cosa.
A Roma ce conoscono tutti. Eppure a voi. E qualcuno daa famiglia vostra, in incognito. da noi, ogni tanto, ci fa una capatina.
Ma non sa gnente: questa è na  sorpresa nostra.
C'avemo i magazzini che scoppiano de robba e non c'è una persona che ce vole male.
Forse siamo gli ultimiscemidell'italiatutta.
Dappertutto li pacchi li mannamo, da Trento a Siracusa. E le mamme zompano de gioia.
Voi ce piacete e aspettamo 'na risposta.
Communque, se non potete fa gnente, grazie lo stesso. C'avemo provato.Sarà pe' n'artra vorta'.

Salvamamme. Grazia, la nonna delli ragazzini




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giovedì 27 settembre 2012

Allerta OMS per un virus della famiglia della SARS

La globalizzazione e gli spostamenti quotidiani di milioni di persone e tonnellate di merci hanno aumentato il rischio di diffusione di malattie che in determinati contesti rimangono isolate anche per migliaia di anni ma che possono essere fonte di vere e proprie pandemie se solo non vengono isolate per tempo.

A monitorare i rischi per la popolazione mondiale ci pensa l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che è sempre vigile su ogni possibile nuovo focolaio di patologie vecchie e nuove.

Proprio in questi giorni Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti" segnala in Italia l'ultima allerta partita dall'Arabia Saudita, dovuta ad un virus della stessa famiglia di quello che ha causato la grave sindrome respiratoria acuta grave meglio nota come  SARS.

Secondo quanto riportato da alcuni media in Medio Oriente, due persone sono state ufficialmente infettate con il nuovo coronavirus e le autorità mediche sono in attesa dei risultati dei test su una terza vittima potenziale. Due di queste tre persone sono decedute.

Anche se i sintomi richiamano alla mente la SARS coronavirus, è ancora troppo presto per confermare la vera dimensione del problema. Tuttavia, proprio perché i pellegrini cominciano a partire verso l'Arabia Saudita in occasione dell'Hajj, una festa islamica che si terrà il mese prossimo, la sanità pubblica internazionale è già in allerta.

Gregory Hartl, portavoce per l'OMS, ha specificato che ogni nuovo virus genera preoccupazione e ha assicurato che l'organizzazione mondiale segue con estrema attenzione i suoi progressi.

Esistono, infatti,  una gran varietà di coronavirus.  Alcuni infettano solo gli animali, in particolare gli uccelli e altri contaminanti e solo alcune varianti possono interessare l'uomo.

In generale, i coronavirus causano i sintomi del raffreddore negli esseri umani.

Ma un particolare tipo di coronavirus è stata la fonte di un focolaio di SARS nel 2003, che ha ucciso 44 persone solo a Toronto e circa 775 altre persone in tutto il mondo.

Il nuovo tipo di coronavirus causerebbe, al contrario, polmonite grave e insufficienza renale.

 




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mercoledì 26 settembre 2012

L’igiene intima con Omia Laboratoires è idratante, addolcente, lenitiva e rinfrescante: il detergente intimo Gel pH 3,5 eco biologico


L’Intimo Gel pH 3,5 eco biologico è un detergente dermo-liquido per l' igiene intima quotidiana a base di gel di aloe barbadensis miller da agricoltura biologica certificata. L’aloe vera presente nel detergente è estratta senza solventi chimici e conferisce al preparato spiccate proprietà lenitive e addolcenti.
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La Calendula Officinale combatte l'insorgere di infiammazioni, l'Acido Lattico regola il pH fisiologico della donna in età fertile.
I test Ginecologici hanno dimostrato ottima compatibilità del prodotto sulla cute e sulle mucose. Il prodotto è inoltre risultato molto soddisfacente per profumazione, delicatezza, consistenza e schiuma.
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Testato in clinica ginecologica.
Testato al Nichel, Cobalto e Cromo.
Certificato ICEA Eco Bio Cosmesi 255 BC 004.
Prodotto Cruelty Free, NON TESTATO su animali, controllato da ICEA per LAV n° 040.
Per migliorare i risultati completa il trattamento con la Crema Corpo Aloe Vera 200 ml formula emolliente a rapido assorbimento per far ritrovare elasticità e idratazione alla pelle.
Il prodotto è certificato ICEA Eco Bio Cosmesi 255 BC 007, ed è cruelty free, non testato sugli animali, controllato da ICEA per LAV n° 040.
I costituenti del gel di Aloe Vera hanno una grande capacità di penetrare dentro la pelle umana. Questi sono efficaci agenti lenitivi per le scottature solari, nelle piccole ustioni, per contrastare l'acne. Essi Favoriscono la rigenerazione cellulare, con un azione rigenerante per tutti i tipi di pelle.

martedì 25 settembre 2012

Asma: quasi un bambino su 10 ne è affetto perché vive vicino a una strada trafficata

Uno studio americano conferma la correlazione tra alti livelli di traffico e questa ed altre patologie

Uno studio della University of Southern California pubblicato di recente non ha dubbi e conferma ipotesi già percepite dai più: ossia che quasi un bambino su 10 è affetto da asma perché vive vicino a una strada trafficata.

I ricercatori hanno verificato che i giovani ammalati che vivono nelle vicinanze di aree ad alto traffico stradale hanno anche maggiori probabilità di sviluppare asma grave e quindi di essere ricoverati a causa della loro condizione.

Gli studiosi che hanno partecipato alla ricerca hanno evidenziato che i risultati allarmanti da essi pubblicati hanno dimostrato che l'impatto potenzialmente fatale dell'inquinamento atmosferico è stato sino ad oggi troppo sottovalutato.

I medici dell'University of Southern California hanno preso in esame gli effetti dell'inquinamento atmosferico su bambini affetti da asma che vivono a Los Angeles.

Utilizzando misurazioni dell'inquinamento aria su scala regionale per stimare l'esposizione all'inquinamento stradale, hanno scoperto che l'8% dei bambini che hanno sviluppato l'asma ha vissuto o vive a 75 metri da una strada trafficata.

E hanno rintracciato nell'aria inquinanti nocivi quali biossido di azoto e l'ozono, che contribuiscono ad aggravare l'asma ma hanno evidenziato che stanno emergendo anche prove che altre malattie possono essere causate o aggravate dall'inquinamento atmosferico urbano, tra cui l'aterosclerosi, il cancro del polmone, le malattie polmonari ostruttive croniche e disturbi neurologici.

È chiaro che, alla luce di tali dati che come detto, confermano alcune evidenze già note, non si può pretendere di vivere tutti in campagna o nelle periferie meno trafficate. Ma Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti" evidenzia come siano fondamentali le politiche di abbattimento del traffico e dello smog nei centri urbani che a lungo termine comportano una sostanziale riduzione dei costi sociali connessi alle patologie determinate da questi pericolosi fattori. È in tali direzioni che sia i governi cittadini che quelli nazionali su più ampia scala possono fare ancora tanto per la salute dei propri cittadini.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


Invecchiamento e farmaci

Roma, 25 Settembre 2012. Con  l'eta' e' importante conoscere i farmaci per evitare possibili problemi. Quando si invecchia si e' di fronte a condizioni di salute tali da rendere necessaria l'assunzione di farmaci per lunghi periodi, il che puo' aumentare il rischio di reazioni indesiderate o interazioni dannose. Con l'eta' i cambiamenti del corpo possono influenzare il modo in cui i medicinali vengono assorbiti e utilizzati. Ad esempio, i cambiamenti nel sistema digestivo possono influenzare la velocita' con cui viene assunto il farmaco nel flusso sanguigno e ritardare l'arrivo all'organo interessato. I cambiamenti del peso corporeo possono influenzare la quantita' di farmaco da assumere e il tempo di permanenza nell'organismo. L'interazione tra due farmaci puo' avere effetti indesiderati o rendere meno efficace uno dei due farmaci. Ad esempio, non si dovrebbe assumere acido acetisalicilico (es. aspirina) con farmaci anticoagulanti, se si soffre di pressione alta o di asma, si potrebbe avere una reazione indesiderata se si prende un decongestionante nasale. I farmaci reagiscono con cibi o bevande. In alcuni casi, il cibo nel tratto digestivo puo' influenzare l'assorbimento del farmaco stesso. Alcuni farmaci possono anche influenzare il modo in cui vengono assorbiti i nutrienti. L'interazione farmaci-alcol e' nota. Per esempio, l'assunzione di alcol e alcuni farmaci da' luogo a stanchezza  e puo' rallentare le reazioni. L'invecchiamento, insomma, porta ad una diversa influenza dei farmaci nell'organismo, tanto vale farsene una ragione e regolare il tutto sotto controllo medico.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
URL: http://www.aduc.it
Ufficio stampa: Tel.055290606 – Email: ufficiostampa@aduc.it




lunedì 24 settembre 2012

Broccoli antitumore





Roma 24 Settembre 2012. Che broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles avessero proprieta' anticancerogene, per i tumori all'intestino, era cosa nota e confermata da due studi dell'Istituto britannico per l'alimentazione e dalla Universita' John Hopkins di Baltimora (USA). Questi studi rilevano che il consumo di un chilogrammo a settimana dei suddetti prodotti diminuisce del 50% il rischio di tumore all'intestino.
Ma la novita' e' che la assunzione di germogli di broccoli protegge dal cancro al seno perche' inibiscono lo sviluppo delle cellule staminali tumorali, interrompendo l'accrescersi della massa neoplastica. E' quanto emerge da uno studio pubblicato dalla University of Michigan Comprehensive Cancer Center sulla rivista Clinical Cancer Research. Il sulforafano, in particolare, sarebbe in grado, oltre che di prevenire il cancro al seno, di uccidere le cellule staminali che permettono alla neoplasia di svilupparsi. I germogli contengono, in misura 100 volte superiore alla pianta matura, isotiocianato (estero dell'acido isotiocianico), dal caratteristico odore di senape, che ha una azione "disintossicante" delle cellule. L'esperimento e' stato fatto sui ratti, trattati con l'estratto di germogli. Ma anche la pianta matura dei broccoli, contenente indolo-3-carbinolo, ha effetti inibitori del cancro al seno.
Una attivita' e informativa, consentirebbe ai consumatori di indirizzare le proprie scelte alimentari verso questi prodotti per il prossimo inverno che, oltretutto, sono ampiamente diffusi nel nostro Paese.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
URL: http://www.aduc.it
Ufficio stampa: Tel.055290606 – Email: ufficiostampa@aduc.it





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domenica 23 settembre 2012

Febbre del Nilo: 11 casi in Italia

Febbre del Nilo: in Italia confermati 11 casi

 

11 casi di febbre del Nilo Occidentale sono stati confermati in Italia nella stagione estiva 2012. Due nuovi sono stati  registrati nella provincia di Oristano e nove nelle province di cui 8 a Venezia ed 1 a Treviso.

Nella l'UE durante la scorsa settimana sono stati  confermati 27 nuovi casi di febbre del Nilo occidentale e 58 nel continente.

Tredici nuovi casi sono stati segnalati in Grecia dall' Hellenic Centre for Disease Control and Prevention (KEELPNO), tutti i casi sono in zone già colpite e dove erano stati segnalati altri  casi (Achaia 1, Chalkidiki 1, dramma 3, 1 Emazia, Kavala 1, Pella 1, Xanthi 5). Questi indici superano quasi di due volte i dati dell'anno scorso. Normalmente la malattia ha un decorso di media gravità clinica, ma ci sono stati decessi, come indicato nella valutazione del rischio ECDC pubblicata di recente sulla situazione epidemiologica della febbre del Nilo occidentale in Grecia.

In Ungheria, sono stati confermati due nuovi casi di febbre del Nilo occidentale e in Romania.

Nei paesi vicini, per la prima volta quest'anno è interessato anche il Kosovo che ha segnalato un probabile caso di febbre del Nilo occidentale, nella regione di Kosovski (Pristina). Trentuno nuovi casi sono stati registrati in Russia, 22 in Israele, tre  in Tunisia e uno in Croazia.

A tale proposito Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti" evidenzia che la malattia è soprattutto diffusa nella regione dei tropici e subtropici, ma con l'avvio del turismo di massa la febbre del Nilo Occidentale si registra un aumento dei casi. Secondo le previsioni degli epidemiologi, il riscaldamento del clima provocherà un notevole ampliamento dell'aerea d'infezione in Europa. La febbre del Nilo Occidentale o encefalite del Nilo Occidentale è una malattia virale non ancora ben studiata, diffusa con le zanzare e caratterizzata inoltre da febbre ed infiammazione della membrana del cervello.

Tra le categorie più a rischio vi sono persone di età superiore ai 50 e gli immunodepressi (ad esempio, i pazienti sottoposti a trapianto). Tenendo conto, quindi, che l'80% degli infettati con WNV sono asintomatici e meno di 1% presenta sintomi gravi come meningite o encefalite, gli operatori della sanità dovrebbero adottare strategie preventive per evitare la possibilità di epidemie durante i periodi più a rischio. A causa dell'indisponibilità di un vaccino contro l'infezione umana WNV, la prevenzione clinica svolge un ruolo fondamentale nel ridurre la possibilità di esiti gravi della malattia. la popolazione, soprattutto nelle zone colpite, dovrebbe essere informata circa le caratteristiche tipiche della malattia ed agire attraverso strategie di controllo già a partire dall'ambiente domestico.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


Le donne, l'Arte. Oggi


 

LE DONNE, L'ARTE. OGGI

"cammin facendo" 

dal 27 al 29 settembre 2012

Giornate di esposizione d'arte visiva arricchite da videoclip e performances

Secondo appuntamento di "Le Donne, l'Arte. Oggi",  dal 27 al 29 settembre 2012 presso la sede di Massenzio Arte Via del Commercio, 12 Roma, verranno esplorate le Arti contemporanee attraverso performances, opere e testi di artiste e autrici donne. Che sia in un quadro, in un istante raccolto, in una fotografia o in un videoclip o ancora in una poesia, in un racconto o in un monologo teatrale … comunque è la donna e l'artista, in un apparente dualismo, che racconta se stessa, le altre, gli altri e il contesto in cui vive.
Accanto a un'esposizione "fissa"di opere d'arte visiva, si avvicenderanno performances e videoclip delle opere delle artiste.
A fianco alle artiste e autrici, saranno presenti special guests, quali Marzia Musneci vincitrice del Premio Tedeschi 2011 (Giallo Mondadori), che abbiamo avuto l'onore di presentare in anteprima nella prima parte del progetto "Le Donne, l'Arte. Oggi" e Patrizia La Fonte che proporrà un assaggio del suo spettacolo "Maturina fantesca, erede di Leonardo da Vinci".

Un invito è stato lanciato, piacevolmente accolto dalla maggior parte delle aderenti, di andare un passettino più avanti rispetto al proprio percorso artistico, "azzardando" proposte altrimenti tenute nel cassetto, in una parola: osare.

L'osare inteso nell'ottica di andare avanti, evolversi,  divenire, rivoluzionare, correggere e mai fermarsi; la regola principe nell'Arte visiva e nell'espressione poetica, letteraria, teatrale, performativa contemporanea.

L'ironia, la provocazione, la sperimentazione, la ricerca, i contenuti e l'eleganza, oggi, per indagare la personalità femminile nel contesto espressivo storico passato, presente e con uno sguardo rivolto al futuro.

 

"Stiamo lavorando con lo scopo di rendere questo appuntamento un punto di partenza e non di arrivo. Perché i traguardi, in Arte, devono essere effimeri affinché la ricerca continui.  

L'Arte, per il suo continuo divenire, è un flusso inarrestabile, fissato e narrato dai creatori, ma mai quieto. L'instabilità cattura le emozioni, traccia nuovi percorsi, evolve le infinite possibilità di modi e di pensiero. La ricerca artistica nasce, vive e si rigenera sul concetto di transitorietà; ogni artista sondando incessantemente la realtà e la non-realtà, evita il collasso dei valori umani, perché l'Uomo ha in sé l'Arte e l'Arte ha in sé l'Uomo.

Per tal motivo, il sottotitolo di questa seconda parte del progetto Le Donne, l'arte. Oggi  è "CAMMIN FACENDO". Fabrizia Ranelletti

 

 

 

 

LE ARTISTE

In ordine alfabetico con accanto i campi espressivi

 

Barcamp (Donatella Bartoli Arti Visive - Teresa Campioni Arti Visive)

Lucilla Campioni (Arti Visive, Poesia)

Publia Cruciani (Arti Visive)

Mary Desmond (Arti Visive, Poesia)

Patrizia De Vita (Arti Visive, Poesia)                                         

Francesca La Pignola (Arti Visive)

Elisabetta Liddi (Arti Visive)

Valeria Patrizi (Arti Visive)

Laura Piccininni (Arti Visive)

Lena Salvatori (Arti Visive)

 

 

SPECIAL GUEST

Patrizia La Fonte (Teatro)

Marzia Musneci (Letteratura)

 

 

 

 

PROGRAMMA

 

27        Giovedì

Ore 17.00 Inaugurazione

Ore 18.30 Assaggio dello spettacolo "Maturina fantesca, erede di Leonardo da Vinci" di e con Patrizia La Fonte
28        Venerdì
Ore 16.30 Apertura spazio espositivo
Ore 18.00 Presentazione del nuovo libro di Marzia Musneci pubblicato da Mondadori
29        Sabato

Ore 16.30 Apertura spazio espositivo

Dalle ore 17.00 Videoclip e interviste alle artiste

 

 

 

 

Durata: dal 27 al 29 settembre 2012

Inaugurazione: giovedì 27 settembre ore 17.00

Orari: 16.30-20.00

Luogo: spazio Massenzio Arte, Via del Commercio 12, Roma (zona Ostiense)

Curatrice: Fabrizia Ranelletti

Organizzazione generale: Norma De Lucia per Incontri e Eventi

Info: cell. 348.1498245

@mail - sito: incontrieventi@alice.it - www.incontrieventi.it




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Arsenico nel riso ed in alcuni derivati dal riso


La FDA ha comunicato i dati preliminari sui livelli di arsenico nel riso ed in alcuni derivati dal riso. Nessun allarme, ma l'Agenzia Federale Usa consiglia una dieta equilibrata a base di vari tipi di cereali per evitare un eccesso di esposizione

Una raccolta di dati sarà completata e resa pubblica entro la fine del 2012, ma la FDA (Food and Drug Administration) l'agenzia federale americana che si occupa della sicurezza dei cibi e dei farmaci, ha dato la priorità per un'ulteriore valutazione sui livelli di arsenico nel riso e suoi derivati per stabilire una solida base scientifica al fine di effettuare ulteriori raccomandazioni ove necessarie.

Per essere puntuali, in data di ieri la stessa FDA ha però pubblicato i dati preliminari sui livelli di arsenico nel riso ed in alcuni prodotti del riso su una prima serie di rilevamenti su circa 200 campioni raccolti nel mercato statunitense.

L'ente statunitense si è messa al lavoro per raccogliere e analizzare un totale di circa 1200 campioni per esaminare la questione a fondo. Questa raccolta di dati, come anticipato, sarà completata entro la fine del 2012.  Una volta che l'indagine sarà terminata, la FDA ha comunicato che analizzerà questi risultati e deciderà se rilasciare o meno ulteriori raccomandazioni per la sicurezza dei consumatori USA.

La necessità di approfondire lo studio è stata determinata dal fatto che sulla base dei dati attualmente disponibili e della letteratura scientifica, non si è in possesso di un'adeguata base scientifica per raccomandare variazioni nei confronti dei consumatori per quanto riguarda il consumo di riso e di suoi derivati.

Il commissario della FDA Margaret A. Amburgo ha testualmente affermato che: "Siamo consapevoli che i consumatori sono preoccupati per questa materia.  Questo è il motivo per cui la FDA ha dato priorità nell'analisi dei livelli di arsenico nel riso.  La FDA si impegna a garantire di stabilire fino a che punto le sostanze come l'arsenico sono presenti nei nostri alimenti, quali rischi possono rappresentare, se tali rischi possono essere ridotti al minimo, e per la condivisione di ciò che sappiamo". Ed ha continuato: "Il nostro consiglio in questo momento è che i consumatori dovrebbero continuare a mangiare una dieta equilibrata che comprende una grande varietà di cereali, non solo per una buona nutrizione, ma anche per ridurre al minimo le conseguenze potenziali dovute al consumo di qualsiasi alimento particolare".

Come è noto, in natura ci sono due tipi di composti di arsenico che si trovano nell'acqua, cibo, aria e nel suolo: quello organico e quello inorganico.  Insieme, i due tipi sono indicati come arsenico totale.

L'arsenico e molti dei suoi composti sono veleni particolarmente potenti. L'arsenico uccide danneggiando in modo gravissimo il sistema digestivo ed il sistema nervoso, portando, in caso d'intossicazione acuta, alla morte per shock. Composti contenenti arsenico sono cancerogeni e, in particolare, sono implicati nella patogenesi del carcinoma della vescica, nel carcinoma mammario e di alcune neoplasie dell'apparato tegumentario. Un'estesa letteratura scientifica disponibile su prestigiose riviste internazionali ha ormai provato che l'esposizione cronica all'arsenico ha effetti multipli sulla salute:

-  riduce le difese antiossidanti dell'organismo, dato che l'arsenico ha un'elevata affinità per i gruppi sulfidrilici delle proteine e di metaboliti endogeni come il glutatione;

- provoca stress ossidativo direttamente nell'ambiente intracellulare, inattivando diversi enzimi coinvolti nelle reazioni di ossidoriduzione (deidrogenasi, mono-ossigenasi, ecc.);

-  interferisce pesantemente con i meccanismi endocrini regolati dagli estrogeni (da cui il sospetto che possa causare tumori alla mammella);

 - può attaccare direttamente i filamenti di DNA e provocarne lesioni combinate di vario tipo.

Ma venendo all'indagine dell'FDA, i nuovi dati avrebbero dimostrato tracce di arsenico inorganico nei suoi campioni iniziali, che includono vari tipi di riso (non) Basmati, riso Basmati, riso integrale, cereali di riso (soffiato, non soffiato, cereali caldi, e cereali per l'infanzia), torte di riso e latte di riso.

L'analisi della FDA in merito ai campioni iniziali avrebbe evidenziato livelli medi di arsenico inorganico per il riso e vari prodotti del riso nel range tra 3,5 - 6,7 microgrammi di arsenico inorganico per porzione. Una sintesi dei primi 200 risultati può essere rintracciata al link www.fda.gov6.

La necessità di un'analisi più approfondita dei dati è dovuta principalmente dal fatto che ci sono molti tipi differenti di prodotti di riso e che vengono coltivate in zone diverse e in condizioni molto diverse tra loro. Saranno necessarie, quindi, ulteriori analisi per valutare come queste variazioni possono influenzare i risultati.

Quindi è corretto non destare alcun allarme per Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", ma è necessario seguire il consiglio che non ci scorderemo mai di non dare. Ossia di seguire una dieta equilibrata e variegata non solo per una corretta e buona nutrizione, ma anche per evitare l'accumulo di sostanze che in elevate quantità possono essere tossiche e quindi pericolose per la nostra salute.

 




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sabato 22 settembre 2012

Arsenico nel riso ed in alcuni derivati dal riso

La FDA ha comunicato i dati preliminari sui livelli di arsenico nel riso ed in alcuni derivati dal riso. Nessun allarme, ma l'Agenzia Federale Usa consiglia una dieta equilibrata a base di vari tipi di cereali per evitare un eccesso di esposizione

Una raccolta di dati sarà completata e resa pubblica entro la fine del 2012, ma la FDA (Food and Drug Administration) l'agenzia federale americana che si occupa della sicurezza dei cibi e dei farmaci, ha dato la priorità per un'ulteriore valutazione sui livelli di arsenico nel riso e suoi derivati per stabilire una solida base scientifica al fine di effettuare ulteriori raccomandazioni ove necessarie.

Per essere puntuali, in data di ieri la stessa FDA ha però pubblicato i dati preliminari sui livelli di arsenico nel riso ed in alcuni prodotti del riso su una prima serie di rilevamenti su circa 200 campioni raccolti nel mercato statunitense.

L'ente statunitense si è messa al lavoro per raccogliere e analizzare un totale di circa 1200 campioni per esaminare la questione a fondo. Questa raccolta di dati, come anticipato, sarà completata entro la fine del 2012.  Una volta che l'indagine sarà terminata, la FDA ha comunicato che analizzerà questi risultati e deciderà se rilasciare o meno ulteriori raccomandazioni per la sicurezza dei consumatori USA.

La necessità di approfondire lo studio è stata determinata dal fatto che sulla base dei dati attualmente disponibili e della letteratura scientifica, non si è in possesso di un'adeguata base scientifica per raccomandare variazioni nei confronti dei consumatori per quanto riguarda il consumo di riso e di suoi derivati.

Il commissario della FDA Margaret A. Amburgo ha testualmente affermato che: "Siamo consapevoli che i consumatori sono preoccupati per questa materia.  Questo è il motivo per cui la FDA ha dato priorità nell'analisi dei livelli di arsenico nel riso.  La FDA si impegna a garantire di stabilire fino a che punto le sostanze come l'arsenico sono presenti nei nostri alimenti, quali rischi possono rappresentare, se tali rischi possono essere ridotti al minimo, e per la condivisione di ciò che sappiamo". Ed ha continuato: "Il nostro consiglio in questo momento è che i consumatori dovrebbero continuare a mangiare una dieta equilibrata che comprende una grande varietà di cereali, non solo per una buona nutrizione, ma anche per ridurre al minimo le conseguenze potenziali dovute al consumo di qualsiasi alimento particolare".

Come è noto, in natura ci sono due tipi di composti di arsenico che si trovano nell'acqua, cibo, aria e nel suolo: quello organico e quello inorganico.  Insieme, i due tipi sono indicati come arsenico totale.

L'arsenico e molti dei suoi composti sono veleni particolarmente potenti. L'arsenico uccide danneggiando in modo gravissimo il sistema digestivo ed il sistema nervoso, portando, in caso d'intossicazione acuta, alla morte per shock. Composti contenenti arsenico sono cancerogeni e, in particolare, sono implicati nella patogenesi del carcinoma della vescica, nel carcinoma mammario e di alcune neoplasie dell'apparato tegumentario. Un'estesa letteratura scientifica disponibile su prestigiose riviste internazionali ha ormai provato che l'esposizione cronica all'arsenico ha effetti multipli sulla salute:

-  riduce le difese antiossidanti dell'organismo, dato che l'arsenico ha un'elevata affinità per i gruppi sulfidrilici delle proteine e di metaboliti endogeni come il glutatione;

- provoca stress ossidativo direttamente nell'ambiente intracellulare, inattivando diversi enzimi coinvolti nelle reazioni di ossidoriduzione (deidrogenasi, mono-ossigenasi, ecc.);

-  interferisce pesantemente con i meccanismi endocrini regolati dagli estrogeni (da cui il sospetto che possa causare tumori alla mammella);

 - può attaccare direttamente i filamenti di DNA e provocarne lesioni combinate di vario tipo.

Ma venendo all'indagine dell'FDA, i nuovi dati avrebbero dimostrato tracce di arsenico inorganico nei suoi campioni iniziali, che includono vari tipi di riso (non) Basmati, riso Basmati, riso integrale, cereali di riso (soffiato, non soffiato, cereali caldi, e cereali per l'infanzia), torte di riso e latte di riso.

L'analisi della FDA in merito ai campioni iniziali avrebbe evidenziato livelli medi di arsenico inorganico per il riso e vari prodotti del riso nel range tra 3,5 - 6,7 microgrammi di arsenico inorganico per porzione. Una sintesi dei primi 200 risultati può essere rintracciata al link www.fda.gov6.

La necessità di un'analisi più approfondita dei dati è dovuta principalmente dal fatto che ci sono molti tipi differenti di prodotti di riso e che vengono coltivate in zone diverse e in condizioni molto diverse tra loro. Saranno necessarie, quindi, ulteriori analisi per valutare come queste variazioni possono influenzare i risultati.

Quindi è corretto non destare alcun allarme per Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", ma è necessario seguire il consiglio che non ci scorderemo mai di non dare. Ossia di seguire una dieta equilibrata e variegata non solo per una corretta e buona nutrizione, ma anche per evitare l'accumulo di sostanze che in elevate quantità possono essere tossiche e quindi pericolose per la nostra salute.

 




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Redazione del CorrieredelWeb.it


Riso e Arsenico. La FDA americana avverte

Roma, 21 Settembre 2012. Arsenico e vecchi merletti era il titolo di un noto film che riscosse un notevole successo, oggi potremmo dire Arsenico e riso? La Food and Drug Administration americana (FDA), l'ente che controlla farmaci e alimenti, ha recentemente testato la presenza di Arsenico inorganico nel riso e prodotti derivati provenienti da vari Paesi. Ulteriori indagini verranno assunte nelle prossime settimane. I primi risultati sono stati pubblicati (1) in una apposita tabella. Ricordiamo che l'arsenico inorganico puo' provocare tumori ai polmoni, alla pelle, al fegato, all'apparato urinario e attraversando la placenta puo' causare danno fetale. Considerata la diffusione dell'Arsenico nell'ambiente, per cause naturali e indotte dall'uomo, la FDA consiglia di variare la propria alimentazione.
Visto che tra i campioni esaminati ne e' indicato uno proveniente dall'Italia, abbiamo chiesto al ministro alla Salute, Renato Balduzzi, di informare i cittadini sulla situazione italiana.

(1) http://www.fda.gov/Food/FoodSafety/FoodContaminantsAdulteration/Metals/ucm319924.htm

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
URL: http://www.aduc.it

venerdì 21 settembre 2012

Il sollievo per la pelle è con il Gel Lenitivo Viso Corpo della Linea Eco biologica Omia Laboratoires


Gli effetti fastidiosi che avvertiamo sulla pelle a seguito di un’eccessiva esposizione al sole o di una depilazione o una rasatura fatta di fretta, li possiamo risolvere con il Gel Lenitivo Viso Corpo 90% aloe vera gel biologico, trattamento di primo intervento a base di aloe barbadensis miller da agricoltura biologica certificata.
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Il prodotto è particolarmente indicato per persone con pelle delicata, arrossata e irritata.
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Si è dimostrato in fase di test una riduzione delle irritazioni nelle aree trattate con il gel lenitivo 7 volte maggiore già dopo le prime 4 ore dall' applicazione. Idratante, calmante e rinfrescante, si può utilizzare ogni giorno anche prima della crema per apportare maggiore idratazione ed elasticità alla pelle.
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Dermatologicamente testato.
Efficacia lenitiva testata in clinica dermatologica.
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Certificato ICEA Eco Bio Cosmesi 255 BC 005.
Prodotto Cruelty Free, NON TESTATO su animali, controllato da ICEA per LAV n° 040.
Per migliorare i risultati completa il trattamento con la Crema Corpo Aloe Vera 200 ml formula leggera per far ritrovare elasticità e idratazione alla pelle.
Il prodotto è certificato ICEA Eco Bio Cosmesi 255 BC 007, ed è cruelty free, non testato sugli animali, controllato da ICEA per LAV n° 040.
I costituenti del gel di Aloe Vera hanno una grande capacità di penetrare dentro la pelle umana. Questi sono efficaci agenti lenitivi per le scottature solari, nelle piccole ustioni, per contrastare l'acne. Essi Favoriscono la rigenerazione cellulare, con un azione rigenerante per tutti i tipi di pelle.

giovedì 20 settembre 2012

Malattie dimenticate. Cala il numero degli ammalati nel mondo ma si segnalano casi in Italia

Sono 15 le patologie - diffuse soprattutto nei Paesi del Sud del mondo

- che l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito in uno speciale elenco delle malattie cosiddette "neglette" o "dimenticate".

Alcune hanno nomi che ai più non dicono nulla come la Filariasi linfatica, la Schistosomiasi, la Geoelmintiasi, la Oncocercosi, Tripanosomiasi americana (malattia di Chagas), ma compaiono anche la Leishmaniosi, la Tripanosomiasi africana (meglio nota come malattia del sonno), così come le più note la Lebbra (Morbo di Hansen), la Malaria ed il Tracoma.

Pur trattandosi di malattie che colpiscono soprattutto le popolazioni delle zone più arretrate del globo, Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", sottolinea come costituiscano comunque un rischio per la parte più ricca e sviluppata del pianeta per l'inevitabilità del pericolo di contagi determinabili in conseguenza dei massicci flussi migratori degli ultimi anni ed il relativo spostamento di persone contagiate, con la conseguente necessità di non dover abbassare la guardia nonostante lo scarso interesse delle case farmaceutiche poco avvezze a sostenere investimenti per la cura di patologie che riguardano una fascia di popolazione che anche se numerosa, molto spesso non in grado di far fronte agli ordinari bisogni quotidiani.

La prova di tale necessità di attenzione circa il problema e di quella di continuare a sostenere e incentivare politiche sanitarie nei paesi dove sono ancora diffuse, é data dal fatto che anche nel Nostro Paese siano stati segnalati casi, l'ultimo portato all'attenzione dello "Sportello dei Diritti" proprio nella giornata di ieri e che riguarda una giovane cittadina d'origine brasiliana che sarebbe stata sottoposta alle cure degli specialisti del nosocomio leccese "Vito Fazzi" per un sospetto caso di lebbra. Si, di lebbra, proprio a distanza di pochi giorni della diffusione di dati circa il calo dei contagi nel resto del mondo da parte dell'OMS.

La settimana scorsa, l'organizzazione che fa capo alle Nazioni Unite aveva pubblicato un rapporto sugli ultimi 20 anni di lotta alla famigerata patologia causata dal batterio Mycobacterium leprae con la sbalorditiva cifra di oltre 14 milioni di malati curati, di cui 4 milioni dal 2000.

La diagnosi precoce e la terapia multifarmaco, disponibile gratuitamente dal 1995, si sono rivelati gli elementi chiave nell'eliminare la malattia. Secondo le cifre ufficiali, quasi 182 mila persone, principalmente in Asia e Africa, sono state colpite da questa malattia nel 2012, mentre nel 2011 i nuovi casi sono stati 219mila. Il tasso di prevalenza della malattia in oltre 20 anni e' calato del 90%, passando da 21,1 per 10mila abitanti a meno di 1 su 10mila nel 2000. Il calo e' stato costante: nel 1985 erano 5,2 milioni le persone malate, 805mila nel 1995, poi 753mila nel 1999 e 182mila nel 2011. La lebbra é stata eliminata da 119 dei 122 paesi in cui era considerata un problema di salute pubblica nel 1985. Delle sacche ad alta endemicità rimangono ancora in alcune aree di Brasile, Indonesia, Filippine, Repubblica democratica del Congo, Philippines, India, Madagascar, Mozambico, Nepal, e Tanzania.

Ma la segnalazione di casi anche in Italia dimostra come il nostro Paese non sia immune dai pericoli di contagio e che anzi dovrebbe tenere la guardia alta per sfatare il benché minimo rischio di un'epidemia.

 




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mercoledì 19 settembre 2012

Un Giorno Perfetto 18 ore per diventare sciccosamente sposa!


UN GIORNO PERFETTO: 18 ORE PER DIVENTARE SCICCOSAMENTE SPOSA, l'evento dedicato agli sposi e al matrimonio

si svolgerà Venerdì 28 Settembre dalle h.18 alle h.23 e Sabato 29 settembre dalle h.10 alle h.22, nella prestigiosa villa dello Sporting Club di Monza.

Nell'occasione un set televisivo e una presentatrice d'eccezione Amalia Roseti, per tutti colori i quali desiderano partecipare al nuovo frizzante programma televisivo della produzione SP Management.

La coppia prescelta diventerà protagonista della puntata avendo a disposizione un team di wedding planner che l'accompagnerà per l'intero periodo dell'organizzazione.



UN GIORNO PERFETTO , giunto alla VI edizione, è l'evento dedicato agli sposi e al matrimonio, che si svolgerà venerdì 28 settembre dalle h.18 alle h.23 e sabato 29 settembre dalle h.10 alle h.22, si presenta nella prestigiosa villa dello Sporting Club di Monza con una formula completamente innovativa, esclusiva ma soprattutto ricca di appuntamenti.

18 ORE PER DIVENTARE SCICCOSAMENTE SPOSA è infatti il tema della manifestazione che rispecchia perfettamente la nuova tendenza di fare mercato: niente estenuanti ore di fiera ma un breve momento di incontro per presentarsi e conoscersi.

Il tutto incorniciato da un'ambiente gradevole e rilassante dove è possibile sorseggiare un caffè con gli esperti del settore ottenendo preziosi consigli.

Nella sala centrale gli espositori presenteranno i loro prodotti e servizi, non con i classici stand ma con tavoli rotondi elegantemente allestiti e ben disposti.

Una "zona consulenze" darà inoltre la possibilità ai futuri sposi di prenotare un colloquio privato e personalizzato con diversi esperti del wedding.

Ma tante sorprese aspettano le coppie che intendono convolare a nozze nel 2013…

Ad accoglierli un set televisivo e una presentatrice d'eccezione Amalia Roseti, per tutti colori i quali desiderano partecipare al nuovo frizzante programma televisivo della produzione SP Management.

La coppia prescelta diventerà protagonista della puntata avendo a disposizione un team di wedding planner che l'accompagnerà per l'intero periodo dell'organizzazione.

 

Durante la manifestazione le coppie che ne faranno richiesta, potranno cenare nel lussuoso ristorante dello Sporting Club ad un prezzo promozionale (prenotazione ad esaurimento posti).

Le prime trenta  che si iscriveranno all'  evento avranno inoltre in regalo una foto realizzata nella location da un fotografo professionista mentre le successive venti, riceveranno una bottiglia di vino pregiato della Valtellina. 

 

 

 

Viale Della Repubblica, 69 20851 Lissone (MB)

Tel. 039/2458413 Fax 039/483540

E-mail info@ecodialogando.com Web www.eco-network.it


 


Tavola Rotonda alla Domenica delle Donne Milano, 23 settembre

Il 23 settembre alle ore 10.30 presso i Giardini Montanelli di Milano (MM Palestro) con la Tavola Rotonda "Donne: motore della società" all'interno dell'evento DOMENICA DELLE DONNE, organizzato da Fondazione Donna a Milano in collaborazione con il Comune di Milano.

La Tavola Rotonda affronterà il tema del ruolo della donna nella società, nel lavoro, nel volontariato.

Dopo un saluto dell'Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute Pierfrancesco Majorino, interverranno:

- Maria Rita Gismondo: presidente della Fondazione, prof.ssa di microbiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Milano e direttore del Laboratorio di Microbiologia Clinica dell'Ospedale Sacco

- Francesca Zajczyk: delegata del Sindaco di Milano alle Pari Opportunità

- Marilisa D'Amico: prof.ssa  di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano

- Francesca Panzarin: fondatrice di womenomics.it

- Elvira Serra: giornalista del Corriere della Sera e La27ora

- Claudia Sorlini: membro del Comitato scientifico Expo 2015

 

L'ingresso è libero.

Il programma completo della Domenica delle Donne è disponibile  su fdmonlus.itevento aperto a tutta la famiglia, con aree dedicate alla salute, al benessere, ai bambini, all'intrattenimento e all'informazione.

Aperti  anche molti laboratori per bambini per cui è consigliata la prenotazione (allo 02 465 467 467 –Aragorn)





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Cav. Andrea Pietrarota
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sociologo della comunicazione, giornalista e consulente di comunicazione integrata
direttore responsabile di AlternativaSostenibile e fondatore del CorrieredelWeb.it
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Lattobacilli. Aumentano la risposta immunitaria?

Roma, 18 Settembre 2012. I lattobacilli  aumentano la risposta immunitaria difendendoci  dai microrganismi patogeni intestinali? Non sembra, almeno per alcuni tipi di lattobacilli quali il Bifidobacterium animalis , Bifidobacterium longum, Bifidobacteriu mlongumsubsp, Bifidobacterium pseudolongum, Lactobacillus casei , Lactobacillus gasseri, Lactobacillus helveticus, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus reuteri, Lactobacillus salivarius e Streptococcus thermophilus. A seguito di una richiesta della Commissione europea, al gruppo di esperti scientifici sui prodotti dietetici, l'alimentazione e le allergie (NDA) è stato chiesto di fornire un parere scientifico sui cambiamenti della funzione intestinale con stimolazione della risposta immunitaria e quindi difesa contro microrganismi patogeni gastro-intestinali. Sulla base dei dati presentati, il gruppo conclude che un rapporto di causa ed effetto non è stato stabilito tra  consumo e prote
 zione
(1).
Attenzione, quindi, alla pubblicita'!!

(1)
http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/2857.htm?emt=1

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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