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martedì 18 settembre 2012

Alimentazione e salute: i ristoratori e le catene di fast food visualizzino il numero di calorie sui loro menu


L'Organizzazione Mondiale della Sanità stima che il 20% dei decessi a livello globale sono causati dalla cattiva alimentazione. È evidente, quindi, che politiche improntate a favorire una sana e corretta dieta possono ridurre i costi sociali determinati dagli effetti della cattiva alimentazione e soprattutto determinare il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

 

Per fare un esempio, tra le istituzioni virtuose che dimostrano quanto sia importante la salute dei propri concittadini vi è l'amministrazione cittadina di Ottawa in Canada che ha recentemente comunicato di voler avviare discussioni con i proprietari di catene di fast food e ristoranti per convincerli a visualizzare sul loro menu il numero di calorie dei pasti offerti ai loro clienti accanto al grafico dei prezzi.

La capitale canadese prende spunto da alcuni ristoratori della stessa nazione che hanno già da tempo visualizzato informazioni di tale tipo sia sulle loro tovagliette che sugli imballaggi mentre alcune organizzazioni come il "Center for Science in the Public Interest", chiedono l'approvazione di  regolamento in materia che obblighi l'introduzione di tali informazioni in tutte le catene di fast food.

È inutile rimarcare, che l'assunzione quotidiana di molte calorie crea eccesso di peso causa di gravi problemi di salute e  che l'obesità ed il sovrappeso stiano costando al Welfare dei paesi europei miliardi di euro ogni anno. 

Ben venga, quindi, per Giovanni D'Agata, fondatore dello "Sportello dei Diritti", anche nel vecchio Continente con un apposito regolamento europeo, stante la rilevanza della materia, l'introduzione di disposizioni analoghe che obblighino ristoratori  e catene di fast food ad indicare preventivamente il numero di calorie consumate all'interno dei propri esercizi.

 




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