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giovedì 28 giugno 2012

Lingerie estiva: l'intimo retrò che ricorda le vacanze!


Oltre alla classica lingerie monocromatica bianca e nera, Tezenis ha realizzato una collezione di intimo colorata e fantasiosa che ricorda le atmosfere di vacanza e la ricercatezza stilistica dei tempi passati. Per la primavera-estate il giovane brand italiano ha puntato infatti su fantasie geometriche e floreali– in tendenza con la moda dei costumi- arricchendo con nastri e pizzii completini del nuovo catalogo. Dai modelli a righe e quadri, da abbinare agli outfit più casual, alle versioni con stampe a fiori, che riecheggiano gli abiti di chiffon delle donne più romantiche, tutti i modelli possono essere indossati in qualunque occasione e spuntare con disinvoltura da canotte e vestiti.

Un solo sguardo al catalogo Tezenis Intimo e la nuova biancheria diventa subito un must-have: oltre alle fantasie, la scelta ricade anche sui modelli che accontentano le forme e i gusti più diversi valorizzando la personalità e lo stiledi ognuna con una scelta tra balconcino, push-up, tanga, brasiliane e perizomi. E se le coppe regalano un ottimo sostegno, gli slip allo stesso modo sono praticie le taglie vanno bene per tutte senza escludere chi ha un seno più piccolo garantendo sempre un'ottima vestibilità. Ricchi ed elaborati oppure semplici ed essenziali, i coordinati vanno dal color orchidea all'animalier e hanno un prezzo accessibile che incontra anche le esigenze delle più giovani.


Balsamo luce colore: Ecco i consigli Omia Laboratoires su come proteggere i propri capelli


E’ importante prendersi cura del proprio colore. I capelli colorati infatti hanno necessità particolari e molti agenti esterni minano ogni giorno la luminosità del colore. Ecco i consigli Omia Laboratoires, a partire dal Balsamo Intensivo Luce e Colore della linea tricologica Evolution.
Calore, lavaggi, raggi solari e cloro sono tutte cause di sbiadimento del colore dei capelli.
Ecco perché Omia Laboratoires consiglia di non superare mai una temperatura di 200° durante lo styling e di proteggere costantemente i capelli adoperando prodotti con filtri UV e prodotti per il lavaggio specifici per capelli colorati.
Il Balsamo Intensivo Luce e Colore di Omia Laboratoires svolge un’azione protettiva del colore. Infatti contiene Vitamina E che impedisce l' ossidazione del colore all' interno del capello. Inoltre presenta filtri UV attivi nell' impedire la perdita del colore dovuta all'esposizione ai raggi solari e olio di albicocca che fornisce un azione rigenerante sulla fibra e ferma il colore all' interno del capello rendendolo più brillante ed intenso.
Il prodotto è stato specificamente studiato per proteggere e ravvivare il colore di capelli trattati e con meches. NON contiene parabeni.
Azione:
Protegge e ravviva il colore del capello, sia esso naturale che frutto del lavoro del parrucchiere, agendo a diversi livelli sfruttando sinergicamente l’ azione dei suoi principi attivi: protezione esterna dall’ aggressione dei raggi UV (foto ossidazione del colore e della fibra capillare), ed interna proteggendo il colore da ulteriore ossidazione.
Risultati:
Risultato Capelli più brillanti e colore intenso più a lungo.
È possibile completare il trattamento Intensivo Luce e Colore con:
  • Shampoo Antigiallo Uomo
  • Shampoo Intensivo
  • Maschera Intensiva
  • Lozione Intensiva spray
 
EVOLUTION è la linea di tricologia professionale di Omia Laboratoires studiata per rispondere a tutte le esigenze di cura e stile di tutti i tipi di capelli.
I prodotti della Linea Evolution sono tutti ad alto contenuto naturale, innovativo e tecnologico.
Naturale: le funzionalità sono garantite in ampia parte da principi attivi, oli ed estratti, di origine naturale. I prodotti non contengono parabeni e non sono testati su animali, l’utilizzo di allergeni e coloranti sono specificati ove strettamente necessario.
Innovativo: offre una gamma completa di prodotti per l' igiene, la cura ed il trattamento dei capelli, shampoo, balsamo e maschere condizionanti, trattamenti intensivi quali sieri, cristalli liquidi, lozioni e fiale e prodotti per la cura dello stile, gel, spume, condizionanti e stilizzanti istantanei.
Tecnologico: le formulazioni rispondono ai più moderni concetti di tricologia che assicurano performance di eccezionale livello.
Il sito produttivo OMIA Laboratoires ha ottenuto la certificazione ECO BIO ed i prodotti aderiscono allo standard NON TESTATO SU ANIMALI controllato da ICEA per LAV.
Segui Omia Laboratoires su Facebook Twitter

mercoledì 27 giugno 2012

Formaggi: la mozzarella e' grassa o magra?

Roma, 27 Giugno 2012. Con la stagione calda in arrivo molti pensano di mantenersi a dieta, onde evitare l'esposizione di eccessive rotondita' sulle spiagge. Ragionare di dieta e pensare ai formaggi e' tutt'uno, specialmente se siamo convinti che i formaggi siano dietetici. Vediamo di fare un po' di chiarezza. Puo' un formaggio magro diventare grasso? Formalmente si  perche' la normativa e' curiosa. Per legge infatti si calcola la percentuale di grasso sul formaggio secco, al quale e' stata sottratta l'acqua, e non sul prodotto venduto al consumatore. Se un formaggio ha una percentuale di acqua dell'80% e il grasso e' il 10% il formaggio e' magro, ma se togliamo l'acqua rimane un 20% di prodotto, del quale la meta' e' costituita da grasso, quindi quel formaggio per legge ha il 50% di lipidi, di conseguenza e' grasso.
 Insomma la mozzarella (di vacca) e' grassa o magra? Per fortuna le tabelle "legali" sono diverse da quelle "nutrizionali" e quindi possiamo riferirci alla realta' cioe' al prodotto che il consumatore acquista. La mozzarella e' tra i formaggi un prodotto  che potremmo definire mediamente grasso, perche' 100 grammi contengono il 59% di acqua, il 19% di proteine e il 19% di grassi. Quando ci nutriamo con mozzarella ingeriamo prevalentemente acqua.  Ecco perche' si puo' mangiare senza difficolta' un etto di mozzarella ma difficilmente si puo' banchettare con l'equivalente di parmigiano, il quale contiene il 31% acqua, il 29% di grassi, il 34% di proteine, il che lo rende particolarmente "nutriente".

 Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

"A proposito di donne" mostra collettiva al Biotos dal 27/06 al 14/07



Il Centro Culturale βιοτος
ha il piacere di annunciare

mercoledì 27 giugno ore 19.00
presso gli spazi espositivi
βιοτος - Spazio βquadro


all'inaugurazione della mostra



"A proposito di donne"

collettiva

a cura di
Salvo Ferlito

62 opere per 31 artisti

Direzione artistica
Marco Pomara







La mostra sarà visitabile sino al 14 luglio, 
tutti i giorni dalle ore 17 alle 20 (mattine, lunedì e festivi su appuntamento).
Ingresso libero


Il progetto...


Offrire un'ampia panoramica sull'universo femminile.

E' questo il fine prioritario della mostra A proposito di donne, un'articolata collettiva in grado, col suo carattere corale, di annoverare ben trentuno differenti punti di vista sulla condizione muliebre nella contemporaneità.

Pittori, grafici, scultori, fotografi di entrambi i sessi, appartenenti a differenti generazioni e provenienti da diverse aree dell'isola, sono chiamati a confrontarsi su un tema "classico" delle arti visuali – quello della figura femminile – però con una specifica attenzione per le problematiche annose che ancor oggi contraddistinguono l'immagine e il ruolo della donna.

Dalla figurazione iperrealistica a quella più sintetica, da approcci concettuali fino a declinazioni del tutto astratte, è tutto un susseguirsi di rappresentazioni difformi e variegate, capaci di restituire agli osservatori valutazioni, denunce, semplici resoconti, grazie ai quali poter mappare fedelmente lo stato delle cose nella stretta attualità.

Visioni classiche si alternano a più libere sperimentazioni, impianti sociologici affiancano apporti assai più ironici, penetrante scavo psicologico si contrappone a pura ricercatezza estetica, in un complesso insieme di soluzioni artistiche dalla forte e significativa vis ottica e simpatetica.

Una esposizione che non pretende in alcun modo d'esaurire il tema in esame, ma che tuttavia intende porsi come stimolo e spunto per riflessioni approfondite, coniugando le finalità tecnico-linguistiche delle arti visive con le esigenze ben più pressanti dell'analisi di tipo socio-culturale.

Gli artisti che hanno dato il loro contributo visuale alla messa a fuoco dell'immagine della donna odierna sono: Giovanna Calabretta, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Gaetano Costa, Giuseppe Cuccio, Leonardo Cumbo, Marzia Cusimano, Giuseppa D'Agostino, Luigi Di Gangi, Liliana Errera, Stella Febbraro, Rita Gambino, Massimiliano Giusino, Anna Kennel, Leonardo La Barbera, Chiara Leto, Mario Lo Coco, Massimo Moavero, Gaspare Occhipinti, Elena Pagani, Aldo Palazzo, Paola Parlato, Maria Giovanna Peri, Salvatore Pizzo, Stefania Riccobono, Tommaso Salemi, Tino Signorini, Rosario Trapani, Davide Valdesi, Maurizio Vitale, Maria Stella Zangara, Angela Zuccarello.



βιοτος Cultura & Eventi
091-323805
via XII gennaio 2 - Palermo
Facebook: Centro Biotos


martedì 26 giugno 2012

Riconoscere un ictus cerebrale

Come riconoscere un ictus cerebrale.
 
 Durante una grigliata Federica cade.
 Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove.
 Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.
 Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.
 Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale.
 Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.
 
 Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata.
 Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un 'ictus,
 Federica sarebbe ancora viva.
 
 La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.
 Basta 1 minuto per leggere il seguito:
 
 Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio.
 Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus!!!
 Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia.
 Cosa che non è facile.
 
 Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:
 
* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);
 
* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;
 
* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);
 
* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).
 Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso.
 Descrivete i sintomi della persona per telefono.
 
 Un medico sostiene che se mandate questa è- mail  ad almeno 10 persone, si può essere certi che avremmo salvato la vita di
 Federica, ed eventualmente anche la nostra.
 
 Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura per il Globo, usiamo i collegamenti  per essere d'aiuto a noi ed agli altri.
 
 Sei d'accordo?

Il grana padano abbassa la pressione?

Roma, 26 Giugno 2012. All'European Meeting on Hypertension 2012, in Gran Bretagna,  e' stata presentata la ricerca (1) di un gruppo italiano sugli effetti benefici che il grana padano avrebbe sulla pressione arteriosa. Responsabili sarebbero alcune sostanze contenute nel grana padano che avrebbero una azione inibitoria dell'enzima di conversione dell'angiotensina, che agisce  sulla pressione arteriosa. Gli autori hanno selezionato 29 soggetti in terapia antipertensiva che non assumevano farmaci ed hanno integrato la loro dieta con 30 g di grana padano per due mesi, senza alterare l'apporto calorico totale. Dopo il trattamento non si sono verificate variazioni nell'indice di massa corporea e nei valori del colesterolo totale e HDL, dei trigliceridi, della  glicemia, del sodio e potassio. I risultati raccolti sono comparabili a quelli dei farmaci e superiori a quelli ottenuti con la sola restrizione del sodio alimentare. I risultati migliori si sono ottenuti con i formaggi mediamente invecchiati (9-12 mesi) perché in quel periodo la concentrazione delle sostanze inibenti e' maggiore. Riguardo ai dubbi sull'eccessivo apporto di acidi grassi saturi e sodio col formaggio, gli autori fanno notare che questo tipo di formaggio non e' particolarmente ricco di grassi o di sodio, almeno in confronto con altri alimenti consumati: 30 g di grana padano contengono 128-129 mg di sodio e 6 g di grassi (4 g saturi, 2 g insaturi). L'effetto del grana padano non si somma a quello dei farmaci. Insomma, notizia confortante. L'idea di curarsi mangiando e gustando non ci dispiace.

(1) Crippa G et al. Dietary Integration with Grana Padano cheese
effectively reduces blood pressure in hypertensive patients. J
Hypertension 2012; 30 (e-Supplement A): e376.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

lunedì 25 giugno 2012

Farmaci. Serve piu' evidenza alle avvertenze di prescrizione nelle etichette



Roma, 25 Giugno 2012. Gli standard di etichettatura dei farmaci andrebbero riviste alla luce del fatto che le avvertenze su particolari prescrizioni, se presentate in colori non a contrasto sfuggono all'attenzione dei pazienti piu' anziani. Lo ha dimostrato una ricerca non particolarmente ampia, ma significativa, condotta presso la School of packaging nel Michigan. I ricercatori hanno arruolato una trentina di partecipanti meta' dei quali di eta' inferiore ai 20 anni e meta' oltre i 50 anni. E' stato chiesto loro di osservare diverse fiale e flaconi su ognuno dei quali era stata apposta, oltre all'ordinaria etichettatura a fondo bianco, un'avvertenza sulla prescrizione (prescription warning label) in diversi colori e con i testi stampati a contrasto. Poi e' stato chiesto loro di guardare un set di etichette e dire quali di queste erano presenti su farmaci osservati in precedenza, senza entrare nel merito dei contenuti. Ne e' emerso che i soggetti piu' anziani avevano meno probabilita' di ricordarle, a differenza di quelli piu' giovani che invece riuscivano a farlo. E non era una questione di buona memoria ma di attenzione: i ricercatori, infatti, studiando i tracciati dei movimenti degli occhi durante le osservazioni, hanno notato che lo sguardo degli anziani aveva meno probabilita' di posarsi sulle warning label, e, inoltre, tutti i partecipanti erano piu' concentrati sull'etichetta principale bianca, e non su quella di avvertenza.
Indicazione importante per stabilire dove apporre tali indicazioni: "La nostra prima raccomandazione" scrivono gli autori «potrebbe essere quella di spostare tutti gli avvertimenti su adesivi colorati dentro la principale etichetta bianca, che il 100% dei partecipanti ha letto".
Una sollecitazione in tal senso l'abbiamo fatta al ministro della Salute, Renato Balduzzi.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Sostenibilità ambientale: Omia Laboratoires propone la Flower Bag realizzata con carta FSC


L'estratto di Iris Florentina è molto utilizzato in cosmesi per la sua proprietà di rinforzare il naturale processo di rinnovamento della pelle. La Flower Bag all’Iris Florentina di Omia Laboratoires, contiene un Bagno Fiori da 400ml all'iris florentina ed una crema Fluida Corpo da 250ml all'iris fiorentina. La scatola regalo è realizzata con carta FSC, quindi proveniente da foreste correttamente gestite, da legno o fibre riciclati.
Il nome del genere deriva dalla parola greca Iris che significa arcobaleno. Narra una leggenda che Luigi VII, scorgendo in un campo degli Iris fioriti, mentre tornava da una battaglia vittoriosa, decise di farne l'emblema del suo regno.
Iris si chiamava anche la messaggera degli dei, figlia di Taumante ed Elettra. Il suo ruolo era accompagnare le anime delle donne defunte nel regno dei morti.
L'estratto di Iris Florentina è molto utilizzato in cosmesi per la sua proprietà di rinforzare il naturale processo di rinnovamento della pelle, sostenendo la rigenerazione cutanea.
Realizzata in una scatola dalla forma originale ed innovativa, la Flower Bag all’Iris Florentina di Omia Laboratoires, contiene: un Bagno Fiori da 400ml all'iris florentina ed una crema Fluida Corpo da 250ml all'iris florentina. Formulati con principio attivo da agricoltura biologica certificata.
La scatola regalo è realizzata con carta FSC, quindi proveniente da foreste correttamente gestite, da legno o fibre riciclati. Omia Laboratoires per la sostenibilità ambientale.
Questa scatola rappresenta il regalo perfetto per gli appassionati di prodotti erboristici e per coloro che si rivolgono all' aromaterapia per la cura del corpo e dello spirito nel dedicarsi ai momenti di cura di se. I prodotti contenuti in questa confezione regalo sono tutti testati al nichel cromo e cobalto.
La Linea erboristica di Omia Laboratoires seleziona solo i migliori principi attivi naturali, derivati da coltivazione biologica certificata: olio di Argan, olio di Jojoba e olio di Mandorla naturali, ottenuti tramite spremitura a freddo, senza solventi chimici e di sintesi. Estratti di fiori di Lavanda, Iris e Rosa che conservano molte delle proprietà della pianta fresca offrendo beneficio alla pelle ed un efficace aromaterapia.
Il sito produttivo OMIA Laboratoires ha ottenuto la certificazione ECO BIO ed i prodotti aderiscono allo standard NON TESTATO SU ANIMALI controllato da ICEA per LAV.
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venerdì 22 giugno 2012

Aumenta la spesa per migliorare l'aspetto fisico prima delle vacanze

 

AUMENTA LA SPESA DELLE RAGAZZE PIÙ GIOVANI PER MIGLIORARE L'ASPETTO FISICO
PRIMA DELLE VACANZE

Secondo Aristofonte.com sarà di 600 euro la spesa media
delle ragazze dai 18 ai 24 anni per trattamenti, palestra
e abbigliamento per migliorare l'aspetto fisico
 
 
  

Un sondaggio condotto da Aristofonte.com (www.aristofonte.com), il primo sito di incontri per giovani donne e uomini di successo che vogliono conoscersi per una relazione formale, informale o per amicizia, mette in evidenza l'elevata propensione a spendere per migliorare il proprio aspetto fisico prima delle vacanze estive da parte delle ragazze più giovani e delle donne più grandi.

Le ragazze tra i 18 e i 24 anni secondo Aristofonte.com spenderanno mediamente 600 euro prima di partire per le vacanze. In questa fascia di età l'80% di loro acquisterà un nuovo costume da bagno, il 78% non rinuncerà alla ceretta e il 65% acquisterà anche nuovi capi di abbigliamento. Poi ancora: pedicure (61%), manicure (40%), prodotti di bellezza (28%), palestra (25%) e trattamenti estetici (15%).

Nella fascia di età compresa tra i 25 e i 31 anni le donne spenderanno invece un po' di meno: 400 euro. Secondo i dati raccolti da Aristofonte.com, per la maggiorparte di loro è più importante la ceretta (84%), che prevale sull'acquisto di un nuovo costume da bagno (78%) e di altri capi di abbigliamento (59%). Poi ancora: pedicure (55%), prodotti di bellezza (38%), manicure (35%), palestra (29%) e trattamenti estetici (16%).

Dai 32 ai 38 anni per Aristofonte.com la spesa media è di 500 euro. L'86% non rinuncerà alla ceretta , il 75% all'acquisto di un nuovo costume da bagno e il 57% di nuovi capi di abbigliamento. E poi pedicure (50%), prodotti di bellezza (41%), manicure (30%), trattamenti estetici (18%) e palestra (15%).

Le donne dai 39 anni in su spenderanno 650 euro. Per l'86% al primo posto viene l'acquisto di un nuovo costume da bagno, seguito da ceretta (85%), abbigliamento (55%), pedicure (52%), manicure (45%), prodotti di bellezza (42%), trattamenti estetici (22%) e palestra (19%).

 





Omia Laboratoires Shampoo Luce Colore delicato sui capelli e sul cuoio capelluto


Vitamina E, Filtri UV e olio di albicocca per proteggere il colore dei capelli da sole e salsedine. Studiato per proteggere e ravvivare il colore di capelli trattati e con meches, lo Shampoo Intensivo Luce e Colore della Linea Evolution di Omia Laboratoires, è formulato senza Sodium Laureth Solfato (SLS) e senza parabeni, rendendo il prodotto delicato sui capelli e sul cuoio capelluto. Capelli brillanti e colore intenso anche al mare.
Lo Shampoo Intensivo Luce e Colore della Linea Evolution di Omia Laboratoiresprotegge i capelli e ne ravviva il colore, sia esso naturale che frutto del lavoro del parrucchiere, agendo a diversi livelli e sfruttando sinergicamente l’azione dei suoi principi attivi: protezione esterna dall’aggressione dei raggi UV (foto ossidazione del colore e della fibra capillare), ed interna proteggendo il colore da ulteriore ossidazione.
Questo shampoo infatti contiene Vitamina E che impedisce l'ossidazione del colore all'interno del capello, filtri UV attivi nell' impedire la perdita del colore dovuta all'esposizione ai raggi solari e olio di albicocca che fornisce un azione rigenerante sulla fibra e ferma il colore all'interno del capello rendendolo più brillante ed intenso.
Il prodotto è studiato per proteggere e ravvivare il colore di capelli trattati e con meches. La formulazione senza Sodium Laureth Solfato (SLS) e senza parabeni rende questo shampoo delicato sui capelli e sul cuoio capelluto.
È possibile completare il trattamento Intensivo Luce e Colore con:
  • Shampoo Antigiallo Uomo
  • Balsamo Intensivo
  • Maschera Intensiva
  • Lozione Intensiva spray
EVOLUTION è la linea di tricologia professionale di Omia Laboratoires studiata per rispondere a tutte le esigenze di cura e stile di tutti i tipi di capelli.
I prodotti della Linea Evolution sono tutti ad alto contenuto naturale, innovativo e tecnologico.
Naturale: le funzionalità sono garantite in ampia parte da principi attivi, oli ed estratti, di origine naturale. I prodotti non contengono parabeni e non sono testati su animali, l’utilizzo di allergeni e coloranti sono specificati ove strettamente necessario.
Innovativo: offre una gamma completa di prodotti per l' igiene, la cura ed il trattamento dei capelli, shampoo, balsamo e maschere condizionanti, trattamenti intensivi quali sieri, cristalli liquidi, lozioni e fiale e prodotti per la cura dello stile, gel, spume, condizionanti e stilizzanti istantanei.
Tecnologico: le formulazioni rispondono ai più moderni concetti di tricologia che assicurano performance di eccezionale livello.
Il sito produttivo OMIA Laboratoires ha ottenuto la certificazione ECO BIO ed i prodotti aderiscono allo standard NON TESTATO SU ANIMALI controllato da ICEA per LAV.
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Frutta di stagione. Il cocomero e' una bibita. Per sceglierlo gratta e bussa

Roma, 22 Giugno 2012. Appartiene alla famiglia delle zucche ed forse il piu' caratteristico frutto di stagione. Parliamo del cocomero, noto fin dall'antichita', addirittura dal periodo preistorico. Sicuramente il cocomero era mangiato dagli egiziani piu' di 4000 anni fa. Ne parliamo perche' il caldo di questi giorni induce ad una maggiore perdita di acqua e sali minerali che devono essere reintegrati. Il cocomero, o anguria, e' praticamente una bibita, contiene, infatti, il 95% d'acqua e per questo in alcune regioni d'Europa e' conosciuto come melone d'acqua. Ha un buon contenuto di potassio (che si perde con il sudore) e il sapore dolce e' dovuto piu' che agli zuccheri a particolari sostanze aromatiche, il che rende il cocomero un eccellente prodotto per le diete dimagranti, anche perche' le stesse sostanze aromatiche danno un senso di sazieta'. Insomma mangiare una fetta di cocomero equivale e bere un bicchiere d'acqua. Occorre far attenzione ai semi perche' contengono glucosidi che hanno una forte azione purgante, non vanno, quindi, deglutiti interi e tanto meno masticati. Un buon cocomero si riconosce dalla buccia, di color verde scuro o con venature grigie, che alla percussione con le nocche delle dita deve dare un suono "sordo". Un metodo classico, che si usava tempo, fa era quello di assaggiarne un tassello, una prova concreta, insomma, oggi questo non e' piu' possibile ma si puo' ricorrere ad un altro espediente pragmatico: grattare la buccia con l'unghia, se viene via facilmente il cocomero e' maturo al punto giusto.

Primo Mastrantoni segretario dell'Aduc.
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

giovedì 21 giugno 2012

Sole e creme

Roma, 21 Giugno 2012. Oggi inizia l'estate e, ufficialmente la bella stagione con i "bagni di sole" e le relative esposizioni. Attenzione, pero', a chi tiene alla propria pelle, perche' il sole e' il responsabile, per il 70%, dell'invecchiamento della pelle. Una avvertenza per i nostri vacanzieri che passano ore al sole: tenete presente la faccia rugosa dei marinai e dei contadini per avere una idea degli effetti del sole sulla pelle. Ripetiamo questi consigli ogni anno ma le "lucertole" da spiaggia sono sempre moltissime e passata la stagione si ricorre a creme o trattamenti antirughe. Le creme sono una emulsione di grassi e l'effetto e' di protezione fisica, perche' limitano il contatto con l'esterno. Le creme (cosmetici) non eliminano  le rughe una volta che si sono formate. Utili le creme con filtri solari che, abbinati ad una appropriata esposizione, limitano i danni. Non va trascurato l'effetto negativo per la salute dovuto alla comparsa del melanoma (tumore della pelle)
legato alla quantità cumulativa di luce solare assorbita dalla pelle durante la vita. Infatti questi tumori sono più frequenti in chi lavora all'aria aperta (marinai, agricoltori, ecc.) e in persone d'eta' avanzata.
Insomma, il sole va preso ma con discernimento.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

mercoledì 20 giugno 2012

Aumento della Gamma GT

L'alcolismo è una causa comune di un aumento della gamma GT.

L'alcolismo cronico è una causa frequente dell'aumento dei livelli della Gamma GT.
Ma un aumento dei livelli di gamma-GT non è sempre associato con l'alcolismo cronico.

Alcune malattie sono la causa dell'aumento della gamma-GT 

Alcune malattie influenzare l'attività di gamma-GT, compresi:
  • Danni al fegato (epatite, cirrosi ...) 
  • diabete 
  • Ipertrigliceridemia 
  • Ipertiroidismo 
  • Obesità
  • Insufficienza cardiaca 
Anche alcuni farmaci sono la causa dell'aumento della gamma-GT 

Farmaci come gli antidepressivi, i contraccettivi, gli antipiretici, gli anticonvulsivanti, gli ipnotici o gli ormoni steroidei modificano l'attività della gamma-GT.

Se si riscontra un'anomalia c'è bisogno di esami complementari

È spesso necessario eseguire un workup epatico globale inclusa la quantificazione delle transaminasi, della fosfatasi alcalina e di altri enzimi nel fegato, come la bilirubina.

Capelli sciupati e privi di tono? Omia Laboratoires Luce e Volume Crema Style 3 in 1


Trattamenti chimici, smog e salsedine possono rendere i capelli difficili da pettinare e spenti. La Crema Style 3 in 1 della linea Luce e Volume di Omia Laboratoires è un prodotto è studiato per modellare e dare volume a capelli sciupati e privi di tono. Grazie all’azione sinergica delle Proteine di Perla e del Ginseng, lascia i capelli morbidi, luminosi e perfettamente volumizzati.
Per rimediare al progressivo deterioramento del capello dovuto a trattamenti chimici, smog e salsedine, è importante applicare di tanto in tanto una crema nutriente.
La Crema Style 3 in 1 della linea Luce e Volume di Omia Laboratoires, è ricca di siliconi e condizionanti per ottenere capelli modellati e luminosi anche sulle chiome più difficili e spente. Contiene due attivi, in forma altamente coesibile con il capello: Proteine di Perla per lucidare e Ginseng per volumizzare.
Questa Crema è un’emulsione base acqua di siliconi e condizionanti, in cui è presente un condizionante utilizzato nei migliori prodotti professionali. Arricchita di agenti modellanti che la rendono un vero e proprio 3 in 1 con azione Stilizzante, Volumizzante e Infoltente sui capelli.
Il prodotto è studiato per modellare e dare volume a capelli sciupati e privi di tono. NON contiene parabeni.
Azione:
La Crema Style 3 in 1 della linea Luce e Volume di Omia Laboratoires è un prodotto da styling, applicare una o due noci di prodotto su capelli asciutti o bagnati ed ultimare l’ acconciatura con o senza phon.
Lascia i capelli morbidi, luminosi e perfettamente volumizzati.
È possibile completare il trattamento Intensivo Luce e Volume con:
  • Shampoo Intensivo
  • Balsamo Intensivo
  • Spuma Volumizzante

EVOLUTION è la linea di tricologia professionale di Omia Laboratoires studiata per rispondere a tutte le esigenze di cura e stile di tutti i tipi di capelli.
I prodotti della Linea Evolution sono tutti ad alto contenuto naturale, innovativo e tecnologico.
Naturale: le funzionalità sono garantite in ampia parte da principi attivi, oli ed estratti, di origine naturale. I prodotti non contengono parabeni e non sono testati su animali, l’utilizzo di allergeni e coloranti sono specificati ove strettamente necessario.
Innovativo: offre una gamma completa di prodotti per l' igiene, la cura ed il trattamento dei capelli, shampoo, balsamo e maschere condizionanti, trattamenti intensivi quali sieri, cristalli liquidi, lozioni e fiale e prodotti per la cura dello stile, gel, spume, condizionanti e stilizzanti istantanei.
Tecnologico: le formulazioni rispondono ai più moderni concetti di tricologia che assicurano performance di eccezionale livello.
Il sito produttivo OMIA Laboratoires ha ottenuto la certificazione ECO BIO ed i prodotti aderiscono allo standard NON TESTATO SU ANIMALI controllato da ICEA per LAV.
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martedì 19 giugno 2012

TAC. Rischio per i bambini

Roma, 19 Giugno 2012. L'utilizzo della tomografia computerizzata in dosi cumulative di 50 mGy puo' triplicare nei bambini il rischio di leucemia e intorno ai 60 mGy puo' aumentare di tre volte anche il rischio di tumori cerebrali. Lo si apprende da un recente articolo comparso su The Lancet, finanziato dal National Cancer Institute degli Stati Uniti e dal Department of  Health britannico (1).
 Il Gray (Gy) e' l'unita' di misura di cessione di energia ai tessuti. In genere si usa  usa il milli Gy (mGy). Un esame radiografico da', in media, circa 1 mGy, la TAC anche 6-8 mGy, un esame medico nucleare, in media, 4-5 mGy.
Nel sintetizzare e commentare i risultati delle analisi statistiche, gli autori ricordano che, trattandosi di neoplasie piuttosto rare, l'aumento di rischio relativo, per i bambini e gli adolescenti, sottoposti alle radiazioni da Tc non corrisponde a un rischio assoluto elevato. Tuttavia, concludono i ricercatori, anche se i benefici di questi esami superano i rischi complessivi, e' necessario fare il possibile per mantenere le radiazioni al livello piu' basso possibile e prendere in considerazione procedure alternative che non comportino l'assorbimento di radiazioni ionizzanti.
Insomma, cautela si impone, soprattutto nella richiesta che viene dai cittadini (sembra che farsi un Tac sia di moda) e anche nel sottoscrivere il consenso informato ad indagini mediche. Meglio essere ben informati sui potenziali rischi di taluni accertamenti diagnostici.

(1) http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(12)60815-0/abstract

Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Postopo intervento prostata per tumore: una piccola rete salva la continenza


Dopo il cancro è crisi per migliaia di italiani affetti da incontinenza urinaria conseguenza indesiderata dell'asportazione radicale della prostata che si può ora risolvere con un' innovativa tecnica chirurgica mininvasiva  chiamata Advance .

"La nuova metodica" , spiega il dottor Maurizio Cremona, responsabile dell' Unità Operativa di Urologia presso l' Istituto Clinico Sant'Ambrogio di Milano e tra i primi urologi in Lombardia ad adottarla , "consente di recuperare la normale continenza con l'inserimento di una retina di polipropilene (particolare materiale biocompatibile) che riposiziona l'uretra, dislocata dall'intervento sulla prostata, nella sua sede anatomica naturale . Advance  che  si può effettuare in one day hospital ( ricovero di un giorno e una notte ) e in anestesia locale ( spinale )  è indicata per pazienti con incontinenza lieve - moderata e non trattati con radioterapia .I vantaggi rispetto agli interventi del passato invasivi, complessi e con scarsi risultati  sono l'efficacia dell'90%, la brevità (la retina viene posizionata in circa 30 - 40 minuti) e del  recupero con ritorno alle normali attività in brevissimo tempo - una settimana. Impiegata con successo negli States e in Europa su oltre 50 mila pazienti è disponibile oltre all' Istituto Clinico Sant' Ambrogio  di Milano  in altri centri ospedalieri italiani a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale - SSN-  e cioè gratis per il paziente. "L'incontinenza urinaria da sforzo dopo la prostatectomia"  precisa il dottor Cremona , calabrese di nascita,  vive a Busto Arsizio dove ha uno studio da 26 anni ,  "si manifesta a seguito  di un piccolo sforzo  come  tossire , sollevare una borsa  è molto frequente -  fino al 60% dei casi - e nella maggior parte dei casi si risolve o si riduce entro un anno dall'intervento .Tuttavia circa  il 10 % dei pazienti operati rimane incontinente. Nonostante la diffusione della patologia legata che con ansia, depressione e isolamento legati al  timore di non riuscire a controllare improvvise fughe di urine  incide pesantemente  sulla qualità della vita, i rapporti sociali l'intesa di coppia e la sessualità ,  l'incontinenza rimane  una  patologia   nascosta .  Solo  una minoranza -  circa  il 50 % -  vincendo  vergogna  e imbarazzo  si rivolge all'urologo mentre gli altri si rassegnano ai pannoloni.  Negli incontinenti è frequente, infatti, riscontrare un atteggiamento di rassegnazione dovuto all'errata  convinzione che dopo  aver subito l'asportazione di un tumore alla prostata perdere urina è quasi normale e inevitabile . Questo disturbo puo' invece essere risolto con successo, con la nuova tecnica chirurgica mininvasiva Advance  e nei centri di urologia  esperti in incontinenza urinaria sempre più diffusi in Italia".

"Nell'Unità Operativa di Urologia dell'Istituto Clinico Sant'Ambrogio", conclude con orgoglio il dottor Maurizio Cremona ",  eseguiamo circa 4.000 prestazioni urologiche ambulatoriali l'anno, tra cui: visite, uretrocistoscopie, biopsie prostatiche, esami urodinamici,ecografie. Il numero degli interventi chirurgici è di circa 700 l'anno. I nostri pazienti arrivano principalmente da Milano e provincia,  Varese e provincia ; una buona percentuale è di provenienza extraregionale".

 

Per informazioni:

Ufficio Stampa

Md Health Consulting 

Antonella Marchitto   tel . 02 48015241

Franco  Di Liello       tel . 02 48015241  

 

Per informazioni : Dottor Maurizio Cremona Istituto Clinico Sant'Ambrogio Milano tel 02 33127011

Studio Busto Arsizio (VA) tel: 0331 321946



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Postato da Blogger su IL COMUNICATO STAMPA il 19/06/2012 alle 11:27:00 AM



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lunedì 18 giugno 2012

Ondate di calore, considerazioni e statistica

Le ondate di calore si verificano quando le temperature e l'umidità sono molto elevate per diversi giorni consecutivi, l'irraggiamento solare molto forte e i venti pressoché assenti. Un altro fattore molto importante che acuisce la gravità delle ondate di calore è la mancanza di temperature minime notturne tali da permettere al meccanismo termoregolatore del nostro organismo di riprenderci dall'affaticamento conseguente al caldo umido intenso delle ore diurne. Nel 2003, quando l'ondata di calore fu prolungata e l'impatto sulla popolazione davvero elevato, tale mancanza fu una delle cause principali dei malori e dei decessi.

In questi e nei prossimi giorni, in effetti ci sono tutte le condizioni per raggiungere in molte città il cosiddetto livello 2 (condizioni meteorologiche a rischio che possono avere effetti negativi sulla salute). Un'area di alta pressione di origine africana si sta spostando sul Mediterraneo, invadendo la nostra Penisola e le nostre isole, con venti deboli o moderati e da ultimo, ma non meno importante, l'irraggiamento è molto forte, come d'altra parte ci aspettiamo nei giorni a cavallo del solstizio d'estate. L'attuale ondata tuttavia non sembra raggiungere la stessa gravità del 2003 in termini di durata complessiva e le temperature notturne che portano sollievo al corpo umano sembrano più clementi.

Non sempre la prima importante ondata di calore arriva con il solstizio estivo: negli ultimi decenni abbiamo visto insorgere il fenomeno anche in periodi 'non sospetti' come fine aprile – inizio maggio, come pure estati di gran lunga più fresche (poche a dire il vero). La statistica nell'ultimo trentennio è infatti cambiata, almeno in parte, ed in particolare è cambiata la distribuzione nell'arco dell'anno, con ondate di calore precoci e tardive, a settembre, e più prolungate.

Uno studio effettuato dall'Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche aveva già evidenziato che nel decennio 1991-2000 il numero di giorni con ondate di calore in Italia è stato quasi pari alla somma dei giorni estremamente caldi verificatesi nel periodo 1951-1990.

Se è vero che non tutte le estati sono simili a quella del 2003, alla quale non fecero seguito estati altrettanto caldo-umide con notti 'tropicali' (l'ondata durò circa 60 giorni, suddivisi in tre periodi da inizio giugno fino a settembre), uno studio in corso presso Ibimet-Cnr mostra come, durante ciascuna estate dal 2000 in poi, si siano avute una o più ondate di calore, che per due anni consecutivi si sono verificate negli stessi giorni: 18-30 giugno 2006, che interessò soprattutto l'Europa occidentale, e 17-26 giugno 2007, sopratutto nel sud est europeo. In entrambi i casi, l'Italia venne interessata dall'ondata.

Insomma le statistiche per l'Italia confermano e rafforzano quanto evidenziato dall'ultimo rapporto dell'Ipcc-Intergovernmental panel on climate change sugli eventi estremi: 'Managing the risks of extreme events and disasters to advance climate change adaptation (Srex)'.

Tra i diversi servizi di allerta che sono stati realizzati, a livello regionale, da ricordare il sito http://www.biometeo.it/  prodotto dal Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell'Università degli Studi di Firenze (CIBIC), con la collaborazione dell'Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze e del Consorzio LaMMA (Laboratorio di Meteorologia e Modellistica Ambientale) della Regione Toscana, impegnato dal 2005 nel Progetto MeteoSalute, finanziato dal Servizio Sanitario della Regione Toscana. A livello nazionale, sul sito del Ministero della salute vengono pubblicati i bollettini giornalieri del periodo 15 maggio – 15 settembre che indicano, per molte città italiane, il livello di allerta previsto per le ondate di calore: http://www.salute.gov.it/emergenzaCaldo/bollettinoGiornaliero.jsp

Sugli stessi siti vengono riportati i consigli per fronteggiare condizioni di caldo-umido estreme, come comportarsi e a chi rivolgersi in caso sia necessaria assistenza. Queste condizioni climatiche, infatti, possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione, specialmente per le categorie più deboli: persone anziane, bambini, persone già affette da patologie.

 


Marina Baldi, CNR-Ibimet

sabato 16 giugno 2012

Le «quote rosa» nei board, una sfida per l'eccellenza - Salvatore Sardo su Il sole 24 ore

 Le «quote rosa» nei board, una sfida per l'eccellenza -  Salvatore Sardo su Il sole 24 ore

 In uno suo recente intervento, il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha affermato: «Occorrerà lavorare in futuro in più persone, cioè dare capacità di lavoro ai giovani e alle donne, che rappresentano la più grande riserva su cui possiamo contare». Le statistiche europee e quelle italiane in particolare evidenziano infatti una pesante e insostenibile sperequazione di genere in termini professionali.
Il contributo delle donne nel mondo del lavoro è ancora troppo basso rispetto alle potenzialità e, soprattutto, ai benefici che l'intero sistema economico e produttivo ne trarrebbe. Non è, insomma, soltanto una questione di numeri ma anche di apporto qualitativo. In Italia, la legge 120 del 2011 ha introdotto il criterio delle cosiddette "quote rosa", imponendo l'adeguamento in termini di genere nella composizione dei Consigli di Amministrazione e degli altri organi sociali per le società quotate in Borsa. Se ci fermassimo al pedissequo rispetto del dispositivo della legge, facendone un obiettivo esclusivamente numerico, avremmo senz'altro fatto il nostro dovere ma non avremmo probabilmente creato le condizioni per valorizzare al massimo il contributo della componente femminile all'interno delle aziende e del sistema produttivo. Perché la legge 120/2011 sia un'iniziativa di successo, dovrà essere un punto di partenza e non di arrivo e dovrà stimolare l'affermazione delle migliori pratiche per favorire un risultato vantaggioso per tutti: per le aziende, per le donne che ci lavorano, per la società. E anche il mondo dell'università dovrà fare la sua parte orientando il proprio impegno nell'attrarre le donne verso percorsi formativi più focalizzati sul mondo produttivo, infatti oggi 3 ingegneri su 4 sono uomini.
Per tutti questi motivi, una grande azienda come Eni sente fortemente la responsabilità di promuovere in maniera concreta le pari opportunità, fino a prevedere questo principio nei suoi documenti interni quali piani e budget. Siamo impegnati e continueremo ad esserlo nella individuazione degli strumenti più idonei a rendere la parità di genere una consuetudine positiva e non solo il risultato del necessario rispetto di una legge dello Stato.
Fino ad oggi, a livello mondo, siamo decisamente soddisfatti dei numeri, che registrano un aumento dell'impiego femminile nel nostro Gruppo del 18% negli ultimi nove anni (da 11.155 a 13.185 donne in termini assoluti) cui corrisponde una variazione della percentuale sul totale della popolazione dal 15 al 17%. Per la specificità del business di Eni è evidente che la tipologia degli inserimenti coinvolge meno i ruoli tecnici e operativi (ingegneri, chimici, ecc) e più i ruoli di staff.
In Italia , sempre negli ultimi 9 anni, la presenza femminile è cresciuta dal 16 al 20. L'obiettivo che Eni si è posta nei prossimi quattro anni è quello di aumentare il numero delle assunzioni femminili di circa 5 punti percentuali (dal 23 al 28%), indirizzandole, nei limiti dei vincoli imposti dall'"offerta" di scuole e università, sugli ambiti tecnici, scientifici e ingegneristici. Sulle sedi direzionali il problema è meno evidente considerato che già oggi in alcune situazioni la percentuale di assunzioni di donne sul totale assunzioni supera il 50%. L'impegno di Eni dei prossimi anni sul tema dell'occupazione femminile sarà focalizzato anche sull'incremento delle candidature femminili nella selezione di risorse e nel rafforzamento dell'employer branding attraverso azioni mirate di women attraction. Gli strumenti attualmente impiegati a sostegno della conciliazione tra vita privata e lavorativa sono già numerosi: flessibilità oraria, disponibilità di part-time orizzontali e verticali, l'apertura di un nuovo asilo nido nella sede di Milano ed una serie di iniziative di welfare per la famiglia. È inoltre in corso di sviluppo e organizzazione il telelavoro, su cui si investirà notevolmente in futuro.
Diversa è invece l'analisi relativa alle posizioni di management e middle management, nonché per la presenza delle donne negli organi societari. Anche in questo caso i dati sono incoraggianti. In particolare, in termini di percentuale di presenza femminile nei livelli manageriali, Eni si è posizionata lo scorso anno al secondo posto tra le aziende del comparto oil&gas. Nell'ambito delle iniziative già avviate, stiamo collaborando con l'Osservatorio sul Diversity Management della SdA Bocconi per verificare la neutralità dei processi di gestione e sviluppo delle risorse umane e monitorare l'efficacia delle politiche di pari opportunità in Eni.
Un ultimo punto rilevante è quello relativo agli organi societari. Eni ha anticipato l'applicazione del dispositivo della legge iniziando a nominare nei cda e collegi sindacali delle società italiane in scadenza nel 2012 il 30% di componenti femminili attraverso l'individuazione scrupolosa di risorse pronte ad aumentare la presenza delle donne nella composizione degli organi societari di tutte le controllate di Eni, consapevoli che, al di là del rispetto formale della norma, i benefici in termini concreti saranno notevoli e il contributo all'attività operativa potrà essere assolutamente qualificato.
In un momento nel quale, per rendere la nostra economia più forte e autorevole, occorre il contributo delle energie migliori, non possiamo permetterci di perdere la partita della parità di genere per aziende che intendono esprimere un'eccellenza. E per un Paese che vuole tornare a competere e a vincere sui mercati.

venerdì 15 giugno 2012

Cosmetico Bio Ecologico: Omia Laboratoires conformi al disciplinare ECO BIO COSMESI


Laboratori Omia, certificati conformi al disciplinare ECO BIO COSMESI rilasciato da ICEA – Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale, ricercano costantemente soluzioni attraenti e innovative per trasformare principi attivi di origine naturale in prodotti cosmetici naturali piacevoli da utilizzare ed efficaci nell’assicurare bellezza e benessere.
 
Molti ingredienti utilizzati comunemente nei prodotti cosmetici possono provocare fenomeni allergici, di irritazione e di sensibilizzazione. Tra i più comuni ingredienti ai quali è necessario prestare attenzione nella scelta dei csmetici dobbiamo annoverare i Solfati, i Parabeni, i Siliconi, i Glicoli, gli ingredienti petrolchimici e petrolati.
Spesso l’effetto negativo di questi ingredienti si riscontra nel corso del tempo, alterando l’equilibrio idrolipidico dell’epidermide e di conseguenza, l’idratazione cutanea.
I cosmetici per la bellezza e la salute della pelle possono essere preparati ricorrendo a ingredienti naturali, che riducono la manifestazione di sensibilizzazioni e di irritazioni della pelle se correttamente preparati.
Attualmente la certificazione di prodotto biologico viene rilasciata da organismi di controllo (riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole), tra questi il più noto è l’ICEA-Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale.
ICEA, in collaborazione con un gruppo di produttori, a cui si sono uniti autorevoli esponenti del mondo accademico e scientifico, ha avviato un percorso di regolamentazione conclusosi con l'approvazione del Disciplinare per la Eco Bio Cosmesi.
Il Cosmetico Bio Ecologico certificato da ICEA è quindi un prodotto ottenuto:
  • rispettando una lista di sostanze vietate;
  • senza l' impiego di OGM;
  • senza l'uso di radiazioni ionizzanti;
  • impiegando prodotti agricoli e zootecnici primari da agricoltura biologica certificati in tutti i casi in cui sono disponibili.
Il sito produttivo Omia Laboratoires ha conseguito il “Certificato di Conformità del disciplinare ECO BIO COSMESI” rilasciato da ICEA – Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale nell’ ambito dello schema accreditato EN 45011 (ISO 65) da IOAS.
I Laboratori Omia ricercano costantemente soluzioni attraenti e innovative per trasformare principi attivi di origine naturale in prodotti cosmetici piacevoli da utilizzare ed efficaci nell’assicurare bellezza e benessere.
  • Per pelli grasse e impure: olio di jojoba o argan, aloe vera gel
  • Per pelli secche e disidratate: aloe vera gel
  • Per pelli mature: olio di jojoba o argan
  • Per pelli giovani e grasse: olio di jojoba
  • Per pelli irritate, secche e screpolate: olio di jojoba, aloe vera gel
  • Per pelli sensibili: olio di mandorla, aloe vera gel
  • Per pelli affette da neurodermite, dermatite e psoriasi: olio di jojoba, aloe vera gel
  • Impacchi per Capelli: olio di jojoba o argan
  • Doposole: olio di jojoba o mandorla, aloe vera gel
  • Anticellullite: olio di jojoba o mandorla
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giovedì 14 giugno 2012

Etichettatura alimenti, più protezione per bambini e celiaci


Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) plaude all'approvazione di una relazione che prevede norme più strette per l'etichettatura degli alimenti per bambini e persone con regimi dietetici particolari. "E poi via i pesticidi dai nostri piatti e da quelli delle persone più vulnerabili"

 

"Alimenti più sani per i bambini e per le persone che necessitano diete speciali". Lo dice Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, commentando positivamente l'approvazione da parte del Parlamento europeo oggi a Strasburgo della relazione "sugli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini e agli alimenti destinati a fini medici speciali". "E poi via i pesticidi dai nostri piatti, a cominciare dalle categorie più vulnerabili".

Il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza la relazione dell'Eurodeputata Frédérique Ries (belga, liberale) che chiede regole europee più severe sull'etichettatura del latte dei bambini e degli alimenti delle persone che seguono regimi alimentari speciali per proteggere i consumatori e offrire più chiarezza sui prodotti dell'industria alimentare. "Disomogeneità d'interpretazione e diversità di applicazione della direttiva negli Stati membri, oneri amministrativi, modifiche alla composizione e all'etichettatura e poca innovazione sono alcuni dei problemi che con il voto di oggi cerchiamo di risolvere", spiega Zanoni.

"Lattanti, bambini di età inferiore a tre anni e determinati pazienti che seguono un'alimentazione specifica, come le persone intolleranti al glutine, i celiaci, meritano un'attenzione particolare e un trattamento armonizzato nell'Unione europea – prosegue l'Eurodeputato, che proprio per una maggiore protezione delle persone celiache aveva proposto un apposito emendamento in commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare. "Massima attenzione va prestata al latte materno. Via ad esempio le foto di bambini o altre immagini che idealizzino l'uso di prodotti con altro tipo di latte".

E poi i pesticidi. "No alla presenza di pesticidi negli alimenti destinati a gruppi più vulnerabili della popolazione", attacca Zanoni. "L'attuale regolamento comunitario sui pesticidi non basta. Bisogna costringere l'industria a garantire l'immissione sul mercato di prodotti per lattanti e bambini senza pesticidi o qualsiasi altro tipo di sostanza tossica". Per questo Zanoni sta cercando di attirare l'attenzione Ue sul rischio che queste sostanze costituiscono per tutti i prodotti agroalimentari in Europa. A questo proposito Zanoni parteciperà martedì 19 giugno a Bruxelles come relatore all'evento "Integrated Pest Management - the way forward to Sustainable Agricultural Production" organizzato da Pesticide Action Network, Iobc e Ibma sull'effetto dei pesticidi in agricoltura.

"Ancora oggi sono troppi i rischi che corriamo a tavola, soprattutto ai danni delle categorie più vulnerabili come i bambini – conclude l'Eurodeputato – L'Ue deve avere il coraggio di anteporre la nostra salute a tutti gli altri interessi dell'industria".

 

 

Protesi mammarie, prevenzione e più informazione


Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) plaude all'approvazione di una risoluzione che chiede un registro europeo, più controlli e autorizzazioni più severe dopo lo scandalo delle protesi mammarie francesi. "Più informazione sui rischi connessi alla chirurgia estetica"

 

"Un registro europeo sulle protesi mammarie, controlli più rigorosi e un sistema di autorizzazione pre-vendita per contrastare le frodi". Sono solo alcune delle novità che Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, sottolinea in merito all'approvazione da parte del Parlamento europeo oggi a Strasburgo, della risoluzione "sulle protesi mammarie al gel di silicone difettose prodotte dalla società francese PIP". "Bisogna prevenire gli incidenti ma anche sensibilizzare di più i cittadini sui rischi connessi alla chirurgia estetica".

Il Parlamento europeo ha votato a larghissima maggioranza una risoluzione congiunta che risponde allo scandalo delle protesi mammarie francesi difettose scoppiato lo scorso dicembre e che ha riguardato oltre 30mila donne. "L'impreparazione europea a gestire una simile emergenza ci ha messi di fronte alla necessità di cambiare l'intera normativa europea di settore – spiega Zanoni – Con il voto di oggi, noi Eurodeputati chiediamo alla Commissione europea una maggiore sorveglianza del mercato, vigilanza e ispezioni, nonché controlli più rigorosi".

"Le autorità nazionali devono sorvegliare di più il mercato e scambiarsi informazioni con gli altri Paesi, e contemporaneamente bisogna imporre ai produttori di dispositivi medici l'obbligo di comunicare immediatamente qualsiasi interdizione, restrizione o azione giudiziaria in atto", aggiunge l'Eurodeputato.

"E poi c'è bisogno di una banca dati europea unica che raccolga le informazioni sui dispositivi presenti sul mercato, la registrazione delle operazioni economiche, le iniziative di vigilanza e sorveglianza del mercato, le indagini cliniche, gli organismi notificati e le certificazioni CE rilasciate", aggiunge Zanoni.

"Tutto questo non può prescindere da una maggiore informazione per le pazienti finali, comprese quelle sui rischi connessi alla chirurgia estetica – conclude Zanoni – Infine bisogna sensibilizzare gli operatori del settore: chi sbaglia paga, specie se c'è di mezzo la salute delle persone".

 

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