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giovedì 28 giugno 2012
Lingerie estiva: l'intimo retrò che ricorda le vacanze!
Balsamo luce colore: Ecco i consigli Omia Laboratoires su come proteggere i propri capelli
Ecco perché Omia Laboratoires consiglia di non superare mai una temperatura di 200° durante lo styling e di proteggere costantemente i capelli adoperando prodotti con filtri UV e prodotti per il lavaggio specifici per capelli colorati.
Il prodotto è stato specificamente studiato per proteggere e ravvivare il colore di capelli trattati e con meches. NON contiene parabeni.
- Shampoo Antigiallo Uomo
- Shampoo Intensivo
- Maschera Intensiva
- Lozione Intensiva spray
I prodotti della Linea Evolution sono tutti ad alto contenuto naturale, innovativo e tecnologico.
Innovativo: offre una gamma completa di prodotti per l' igiene, la cura ed il trattamento dei capelli, shampoo, balsamo e maschere condizionanti, trattamenti intensivi quali sieri, cristalli liquidi, lozioni e fiale e prodotti per la cura dello stile, gel, spume, condizionanti e stilizzanti istantanei.
Tecnologico: le formulazioni rispondono ai più moderni concetti di tricologia che assicurano performance di eccezionale livello.
mercoledì 27 giugno 2012
Formaggi: la mozzarella e' grassa o magra?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
"A proposito di donne" mostra collettiva al Biotos dal 27/06 al 14/07
a cura di
Salvo Ferlito
Offrire un'ampia panoramica sull'universo femminile.
E' questo il fine prioritario della mostra A proposito di donne, un'articolata collettiva in grado, col suo carattere corale, di annoverare ben trentuno differenti punti di vista sulla condizione muliebre nella contemporaneità.
Pittori, grafici, scultori, fotografi di entrambi i sessi, appartenenti a differenti generazioni e provenienti da diverse aree dell'isola, sono chiamati a confrontarsi su un tema "classico" delle arti visuali – quello della figura femminile – però con una specifica attenzione per le problematiche annose che ancor oggi contraddistinguono l'immagine e il ruolo della donna.
Dalla figurazione iperrealistica a quella più sintetica, da approcci concettuali fino a declinazioni del tutto astratte, è tutto un susseguirsi di rappresentazioni difformi e variegate, capaci di restituire agli osservatori valutazioni, denunce, semplici resoconti, grazie ai quali poter mappare fedelmente lo stato delle cose nella stretta attualità.
Visioni classiche si alternano a più libere sperimentazioni, impianti sociologici affiancano apporti assai più ironici, penetrante scavo psicologico si contrappone a pura ricercatezza estetica, in un complesso insieme di soluzioni artistiche dalla forte e significativa vis ottica e simpatetica.
Una esposizione che non pretende in alcun modo d'esaurire il tema in esame, ma che tuttavia intende porsi come stimolo e spunto per riflessioni approfondite, coniugando le finalità tecnico-linguistiche delle arti visive con le esigenze ben più pressanti dell'analisi di tipo socio-culturale.
Gli artisti che hanno dato il loro contributo visuale alla messa a fuoco dell'immagine della donna odierna sono: Giovanna Calabretta, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Gaetano Costa, Giuseppe Cuccio, Leonardo Cumbo, Marzia Cusimano, Giuseppa D'Agostino, Luigi Di Gangi, Liliana Errera, Stella Febbraro, Rita Gambino, Massimiliano Giusino, Anna Kennel, Leonardo La Barbera, Chiara Leto, Mario Lo Coco, Massimo Moavero, Gaspare Occhipinti, Elena Pagani, Aldo Palazzo, Paola Parlato, Maria Giovanna Peri, Salvatore Pizzo, Stefania Riccobono, Tommaso Salemi, Tino Signorini, Rosario Trapani, Davide Valdesi, Maurizio Vitale, Maria Stella Zangara, Angela Zuccarello.
091-323805
martedì 26 giugno 2012
Riconoscere un ictus cerebrale
Durante una grigliata Federica cade.
Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove.
Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.
Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.
Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale.
Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.
Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata.
Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un 'ictus,
Federica sarebbe ancora viva.
La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.
Basta 1 minuto per leggere il seguito:
Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio.
Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus!!!
Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia.
Cosa che non è facile.
Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:
* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);
* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;
* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);
* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).
Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso.
Descrivete i sintomi della persona per telefono.
Un medico sostiene che se mandate questa è- mail ad almeno 10 persone, si può essere certi che avremmo salvato la vita di
Federica, ed eventualmente anche la nostra.
Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura per il Globo, usiamo i collegamenti per essere d'aiuto a noi ed agli altri.
Sei d'accordo?
Il grana padano abbassa la pressione?
(1) Crippa G et al. Dietary Integration with Grana Padano cheese
effectively reduces blood pressure in hypertensive patients. J
Hypertension 2012; 30 (e-Supplement A): e376.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
lunedì 25 giugno 2012
Farmaci. Serve piu' evidenza alle avvertenze di prescrizione nelle etichette
Roma, 25 Giugno 2012. Gli standard di etichettatura dei farmaci andrebbero riviste alla luce del fatto che le avvertenze su particolari prescrizioni, se presentate in colori non a contrasto sfuggono all'attenzione dei pazienti piu' anziani. Lo ha dimostrato una ricerca non particolarmente ampia, ma significativa, condotta presso la School of packaging nel Michigan. I ricercatori hanno arruolato una trentina di partecipanti meta' dei quali di eta' inferiore ai 20 anni e meta' oltre i 50 anni. E' stato chiesto loro di osservare diverse fiale e flaconi su ognuno dei quali era stata apposta, oltre all'ordinaria etichettatura a fondo bianco, un'avvertenza sulla prescrizione (prescription warning label) in diversi colori e con i testi stampati a contrasto. Poi e' stato chiesto loro di guardare un set di etichette e dire quali di queste erano presenti su farmaci osservati in precedenza, senza entrare nel merito dei contenuti. Ne e' emerso che i soggetti piu' anziani avevano meno probabilita' di ricordarle, a differenza di quelli piu' giovani che invece riuscivano a farlo. E non era una questione di buona memoria ma di attenzione: i ricercatori, infatti, studiando i tracciati dei movimenti degli occhi durante le osservazioni, hanno notato che lo sguardo degli anziani aveva meno probabilita' di posarsi sulle warning label, e, inoltre, tutti i partecipanti erano piu' concentrati sull'etichetta principale bianca, e non su quella di avvertenza.
Indicazione importante per stabilire dove apporre tali indicazioni: "La nostra prima raccomandazione" scrivono gli autori «potrebbe essere quella di spostare tutti gli avvertimenti su adesivi colorati dentro la principale etichetta bianca, che il 100% dei partecipanti ha letto".
Una sollecitazione in tal senso l'abbiamo fatta al ministro della Salute, Renato Balduzzi.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Sostenibilità ambientale: Omia Laboratoires propone la Flower Bag realizzata con carta FSC
Iris si chiamava anche la messaggera degli dei, figlia di Taumante ed Elettra. Il suo ruolo era accompagnare le anime delle donne defunte nel regno dei morti.
La scatola regalo è realizzata con carta FSC, quindi proveniente da foreste correttamente gestite, da legno o fibre riciclati. Omia Laboratoires per la sostenibilità ambientale.
venerdì 22 giugno 2012
Aumenta la spesa per migliorare l'aspetto fisico prima delle vacanze
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Omia Laboratoires Shampoo Luce Colore delicato sui capelli e sul cuoio capelluto
Questo shampoo infatti contiene Vitamina E che impedisce l'ossidazione del colore all'interno del capello, filtri UV attivi nell' impedire la perdita del colore dovuta all'esposizione ai raggi solari e olio di albicocca che fornisce un azione rigenerante sulla fibra e ferma il colore all'interno del capello rendendolo più brillante ed intenso.
Il prodotto è studiato per proteggere e ravvivare il colore di capelli trattati e con meches. La formulazione senza Sodium Laureth Solfato (SLS) e senza parabeni rende questo shampoo delicato sui capelli e sul cuoio capelluto.
- Shampoo Antigiallo Uomo
- Balsamo Intensivo
- Maschera Intensiva
- Lozione Intensiva spray
I prodotti della Linea Evolution sono tutti ad alto contenuto naturale, innovativo e tecnologico.
Innovativo: offre una gamma completa di prodotti per l' igiene, la cura ed il trattamento dei capelli, shampoo, balsamo e maschere condizionanti, trattamenti intensivi quali sieri, cristalli liquidi, lozioni e fiale e prodotti per la cura dello stile, gel, spume, condizionanti e stilizzanti istantanei.
Tecnologico: le formulazioni rispondono ai più moderni concetti di tricologia che assicurano performance di eccezionale livello.
Frutta di stagione. Il cocomero e' una bibita. Per sceglierlo gratta e bussa
Primo Mastrantoni segretario dell'Aduc.
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
giovedì 21 giugno 2012
Sole e creme
Insomma, il sole va preso ma con discernimento.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
mercoledì 20 giugno 2012
Aumento della Gamma GT
L'alcolismo cronico è una causa frequente dell'aumento dei livelli della Gamma GT.
Ma un aumento dei livelli di gamma-GT non è sempre associato con l'alcolismo cronico.
Alcune malattie sono la causa dell'aumento della gamma-GT
Alcune malattie influenzare l'attività di gamma-GT, compresi:
- Danni al fegato (epatite, cirrosi ...)
- diabete
- Ipertrigliceridemia
- Ipertiroidismo
- Obesità
- Insufficienza cardiaca
Farmaci come gli antidepressivi, i contraccettivi, gli antipiretici, gli anticonvulsivanti, gli ipnotici o gli ormoni steroidei modificano l'attività della gamma-GT.
Se si riscontra un'anomalia c'è bisogno di esami complementari
È spesso necessario eseguire un workup epatico globale inclusa la quantificazione delle transaminasi, della fosfatasi alcalina e di altri enzimi nel fegato, come la bilirubina.
Capelli sciupati e privi di tono? Omia Laboratoires Luce e Volume Crema Style 3 in 1
La Crema Style 3 in 1 della linea Luce e Volume di Omia Laboratoires, è ricca di siliconi e condizionanti per ottenere capelli modellati e luminosi anche sulle chiome più difficili e spente. Contiene due attivi, in forma altamente coesibile con il capello: Proteine di Perla per lucidare e Ginseng per volumizzare.
Il prodotto è studiato per modellare e dare volume a capelli sciupati e privi di tono. NON contiene parabeni.
La Crema Style 3 in 1 della linea Luce e Volume di Omia Laboratoires è un prodotto da styling, applicare una o due noci di prodotto su capelli asciutti o bagnati ed ultimare l’ acconciatura con o senza phon.
Lascia i capelli morbidi, luminosi e perfettamente volumizzati.
- Shampoo Intensivo
- Balsamo Intensivo
- Spuma Volumizzante
EVOLUTION è la linea di tricologia professionale di Omia Laboratoires studiata per rispondere a tutte le esigenze di cura e stile di tutti i tipi di capelli.
I prodotti della Linea Evolution sono tutti ad alto contenuto naturale, innovativo e tecnologico.
Innovativo: offre una gamma completa di prodotti per l' igiene, la cura ed il trattamento dei capelli, shampoo, balsamo e maschere condizionanti, trattamenti intensivi quali sieri, cristalli liquidi, lozioni e fiale e prodotti per la cura dello stile, gel, spume, condizionanti e stilizzanti istantanei.
Tecnologico: le formulazioni rispondono ai più moderni concetti di tricologia che assicurano performance di eccezionale livello.
martedì 19 giugno 2012
TAC. Rischio per i bambini
Nel sintetizzare e commentare i risultati delle analisi statistiche, gli autori ricordano che, trattandosi di neoplasie piuttosto rare, l'aumento di rischio relativo, per i bambini e gli adolescenti, sottoposti alle radiazioni da Tc non corrisponde a un rischio assoluto elevato. Tuttavia, concludono i ricercatori, anche se i benefici di questi esami superano i rischi complessivi, e' necessario fare il possibile per mantenere le radiazioni al livello piu' basso possibile e prendere in considerazione procedure alternative che non comportino l'assorbimento di radiazioni ionizzanti.
Insomma, cautela si impone, soprattutto nella richiesta che viene dai cittadini (sembra che farsi un Tac sia di moda) e anche nel sottoscrivere il consenso informato ad indagini mediche. Meglio essere ben informati sui potenziali rischi di taluni accertamenti diagnostici.
(1) http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(12)60815-0/abstract
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
Postopo intervento prostata per tumore: una piccola rete salva la continenza
Dopo il cancro è crisi per migliaia di italiani affetti da incontinenza urinaria conseguenza indesiderata dell'asportazione radicale della prostata che si può ora risolvere con un' innovativa tecnica chirurgica mininvasiva chiamata Advance .
"La nuova metodica" , spiega il dottor Maurizio Cremona, responsabile dell' Unità Operativa di Urologia presso l' Istituto Clinico Sant'Ambrogio di Milano e tra i primi urologi in Lombardia ad adottarla , "consente di recuperare la normale continenza con l'inserimento di una retina di polipropilene (particolare materiale biocompatibile) che riposiziona l'uretra, dislocata dall'intervento sulla prostata, nella sua sede anatomica naturale . Advance che si può effettuare in one day hospital ( ricovero di un giorno e una notte ) e in anestesia locale ( spinale ) è indicata per pazienti con incontinenza lieve - moderata e non trattati con radioterapia .I vantaggi rispetto agli interventi del passato invasivi, complessi e con scarsi risultati sono l'efficacia dell'90%, la brevità (la retina viene posizionata in circa 30 - 40 minuti) e del recupero con ritorno alle normali attività in brevissimo tempo - una settimana. Impiegata con successo negli States e in Europa su oltre 50 mila pazienti è disponibile oltre all' Istituto Clinico Sant' Ambrogio di Milano in altri centri ospedalieri italiani a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale - SSN- e cioè gratis per il paziente. "L'incontinenza urinaria da sforzo dopo la prostatectomia" precisa il dottor Cremona , calabrese di nascita, vive a Busto Arsizio dove ha uno studio da 26 anni , "si manifesta a seguito di un piccolo sforzo come tossire , sollevare una borsa è molto frequente - fino al 60% dei casi - e nella maggior parte dei casi si risolve o si riduce entro un anno dall'intervento .Tuttavia circa il 10 % dei pazienti operati rimane incontinente. Nonostante la diffusione della patologia legata che con ansia, depressione e isolamento legati al timore di non riuscire a controllare improvvise fughe di urine incide pesantemente sulla qualità della vita, i rapporti sociali l'intesa di coppia e la sessualità , l'incontinenza rimane una patologia nascosta . Solo una minoranza - circa il 50 % - vincendo vergogna e imbarazzo si rivolge all'urologo mentre gli altri si rassegnano ai pannoloni. Negli incontinenti è frequente, infatti, riscontrare un atteggiamento di rassegnazione dovuto all'errata convinzione che dopo aver subito l'asportazione di un tumore alla prostata perdere urina è quasi normale e inevitabile . Questo disturbo puo' invece essere risolto con successo, con la nuova tecnica chirurgica mininvasiva Advance e nei centri di urologia esperti in incontinenza urinaria sempre più diffusi in Italia".
"Nell'Unità Operativa di Urologia dell'Istituto Clinico Sant'Ambrogio", conclude con orgoglio il dottor Maurizio Cremona ", eseguiamo circa 4.000 prestazioni urologiche ambulatoriali l'anno, tra cui: visite, uretrocistoscopie, biopsie prostatiche, esami urodinamici,ecografie. Il numero degli interventi chirurgici è di circa 700 l'anno. I nostri pazienti arrivano principalmente da Milano e provincia, Varese e provincia ; una buona percentuale è di provenienza extraregionale".
Per informazioni:
Ufficio Stampa
Md Health Consulting
Antonella Marchitto tel . 02 48015241
Franco Di Liello tel . 02 48015241
Per informazioni : Dottor Maurizio Cremona Istituto Clinico Sant'Ambrogio Milano tel 02 33127011
Studio Busto Arsizio (VA) tel: 0331 321946
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Postato da Blogger su IL COMUNICATO STAMPA il 19/06/2012 alle 11:27:00 AM
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Redazione del CorrieredelWeb.it
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In ottemperanza al D.L. n. 196 del 30/6/2003 in materia di protezione dei dati personali, le informazioni contenute in questo messaggio sono strettamente riservate ed esclusivamente indirizzate al destinatario indicato (oppure alla persona responsabile di inoltrarlo allo stesso). Vogliate tener presente che qualsiasi uso, riproduzione o divulgazione del testo deve considerarsi vietata. Nel caso in cui aveste ricevuto questo messaggio per errore, vogliate cortesemente avvertire il mittente (via email, fax o telefono) e provvedere all'immediata distruzione. Nel caso non vogliate più essere contattati e non essere più inseriti nelle nostre banche dati, vi chiediamo di trasmetterci una mail alla nostra casella di posta elettronica (corrieredelweb@gmail.com).
lunedì 18 giugno 2012
Ondate di calore, considerazioni e statistica
In questi e nei prossimi giorni, in effetti ci sono tutte le condizioni per raggiungere in molte città il cosiddetto livello 2 (condizioni meteorologiche a rischio che possono avere effetti negativi sulla salute). Un'area di alta pressione di origine africana si sta spostando sul Mediterraneo, invadendo la nostra Penisola e le nostre isole, con venti deboli o moderati e da ultimo, ma non meno importante, l'irraggiamento è molto forte, come d'altra parte ci aspettiamo nei giorni a cavallo del solstizio d'estate. L'attuale ondata tuttavia non sembra raggiungere la stessa gravità del 2003 in termini di durata complessiva e le temperature notturne che portano sollievo al corpo umano sembrano più clementi.
Non sempre la prima importante ondata di calore arriva con il solstizio estivo: negli ultimi decenni abbiamo visto insorgere il fenomeno anche in periodi 'non sospetti' come fine aprile – inizio maggio, come pure estati di gran lunga più fresche (poche a dire il vero). La statistica nell'ultimo trentennio è infatti cambiata, almeno in parte, ed in particolare è cambiata la distribuzione nell'arco dell'anno, con ondate di calore precoci e tardive, a settembre, e più prolungate.
Uno studio effettuato dall'Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche aveva già evidenziato che nel decennio 1991-2000 il numero di giorni con ondate di calore in Italia è stato quasi pari alla somma dei giorni estremamente caldi verificatesi nel periodo 1951-1990.
Se è vero che non tutte le estati sono simili a quella del 2003, alla quale non fecero seguito estati altrettanto caldo-umide con notti 'tropicali' (l'ondata durò circa 60 giorni, suddivisi in tre periodi da inizio giugno fino a settembre), uno studio in corso presso Ibimet-Cnr mostra come, durante ciascuna estate dal 2000 in poi, si siano avute una o più ondate di calore, che per due anni consecutivi si sono verificate negli stessi giorni: 18-30 giugno 2006, che interessò soprattutto l'Europa occidentale, e 17-26 giugno 2007, sopratutto nel sud est europeo. In entrambi i casi, l'Italia venne interessata dall'ondata.
Insomma le statistiche per l'Italia confermano e rafforzano quanto evidenziato dall'ultimo rapporto dell'Ipcc-Intergovernmental panel on climate change sugli eventi estremi: 'Managing the risks of extreme events and disasters to advance climate change adaptation (Srex)'.
Tra i diversi servizi di allerta che sono stati realizzati, a livello regionale, da ricordare il sito http://www.biometeo.it/ prodotto dal Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell'Università degli Studi di Firenze (CIBIC), con la collaborazione dell'Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze e del Consorzio LaMMA (Laboratorio di Meteorologia e Modellistica Ambientale) della Regione Toscana, impegnato dal 2005 nel Progetto MeteoSalute, finanziato dal Servizio Sanitario della Regione Toscana. A livello nazionale, sul sito del Ministero della salute vengono pubblicati i bollettini giornalieri del periodo 15 maggio – 15 settembre che indicano, per molte città italiane, il livello di allerta previsto per le ondate di calore: http://www.salute.gov.it/emergenzaCaldo/bollettinoGiornaliero.jsp
Sugli stessi siti vengono riportati i consigli per fronteggiare condizioni di caldo-umido estreme, come comportarsi e a chi rivolgersi in caso sia necessaria assistenza. Queste condizioni climatiche, infatti, possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione, specialmente per le categorie più deboli: persone anziane, bambini, persone già affette da patologie.
Marina Baldi, CNR-Ibimet
sabato 16 giugno 2012
Le «quote rosa» nei board, una sfida per l'eccellenza - Salvatore Sardo su Il sole 24 ore
In uno suo recente intervento, il Governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco ha affermato: «Occorrerà lavorare in futuro in più persone, cioè dare capacità di lavoro ai giovani e alle donne, che rappresentano la più grande riserva su cui possiamo contare». Le statistiche europee e quelle italiane in particolare evidenziano infatti una pesante e insostenibile sperequazione di genere in termini professionali.
Il contributo delle donne nel mondo del lavoro è ancora troppo basso rispetto alle potenzialità e, soprattutto, ai benefici che l'intero sistema economico e produttivo ne trarrebbe. Non è, insomma, soltanto una questione di numeri ma anche di apporto qualitativo. In Italia, la legge 120 del 2011 ha introdotto il criterio delle cosiddette "quote rosa", imponendo l'adeguamento in termini di genere nella composizione dei Consigli di Amministrazione e degli altri organi sociali per le società quotate in Borsa. Se ci fermassimo al pedissequo rispetto del dispositivo della legge, facendone un obiettivo esclusivamente numerico, avremmo senz'altro fatto il nostro dovere ma non avremmo probabilmente creato le condizioni per valorizzare al massimo il contributo della componente femminile all'interno delle aziende e del sistema produttivo. Perché la legge 120/2011 sia un'iniziativa di successo, dovrà essere un punto di partenza e non di arrivo e dovrà stimolare l'affermazione delle migliori pratiche per favorire un risultato vantaggioso per tutti: per le aziende, per le donne che ci lavorano, per la società. E anche il mondo dell'università dovrà fare la sua parte orientando il proprio impegno nell'attrarre le donne verso percorsi formativi più focalizzati sul mondo produttivo, infatti oggi 3 ingegneri su 4 sono uomini.
Per tutti questi motivi, una grande azienda come Eni sente fortemente la responsabilità di promuovere in maniera concreta le pari opportunità, fino a prevedere questo principio nei suoi documenti interni quali piani e budget. Siamo impegnati e continueremo ad esserlo nella individuazione degli strumenti più idonei a rendere la parità di genere una consuetudine positiva e non solo il risultato del necessario rispetto di una legge dello Stato.
Fino ad oggi, a livello mondo, siamo decisamente soddisfatti dei numeri, che registrano un aumento dell'impiego femminile nel nostro Gruppo del 18% negli ultimi nove anni (da 11.155 a 13.185 donne in termini assoluti) cui corrisponde una variazione della percentuale sul totale della popolazione dal 15 al 17%. Per la specificità del business di Eni è evidente che la tipologia degli inserimenti coinvolge meno i ruoli tecnici e operativi (ingegneri, chimici, ecc) e più i ruoli di staff.
In Italia , sempre negli ultimi 9 anni, la presenza femminile è cresciuta dal 16 al 20. L'obiettivo che Eni si è posta nei prossimi quattro anni è quello di aumentare il numero delle assunzioni femminili di circa 5 punti percentuali (dal 23 al 28%), indirizzandole, nei limiti dei vincoli imposti dall'"offerta" di scuole e università, sugli ambiti tecnici, scientifici e ingegneristici. Sulle sedi direzionali il problema è meno evidente considerato che già oggi in alcune situazioni la percentuale di assunzioni di donne sul totale assunzioni supera il 50%. L'impegno di Eni dei prossimi anni sul tema dell'occupazione femminile sarà focalizzato anche sull'incremento delle candidature femminili nella selezione di risorse e nel rafforzamento dell'employer branding attraverso azioni mirate di women attraction. Gli strumenti attualmente impiegati a sostegno della conciliazione tra vita privata e lavorativa sono già numerosi: flessibilità oraria, disponibilità di part-time orizzontali e verticali, l'apertura di un nuovo asilo nido nella sede di Milano ed una serie di iniziative di welfare per la famiglia. È inoltre in corso di sviluppo e organizzazione il telelavoro, su cui si investirà notevolmente in futuro.
Diversa è invece l'analisi relativa alle posizioni di management e middle management, nonché per la presenza delle donne negli organi societari. Anche in questo caso i dati sono incoraggianti. In particolare, in termini di percentuale di presenza femminile nei livelli manageriali, Eni si è posizionata lo scorso anno al secondo posto tra le aziende del comparto oil&gas. Nell'ambito delle iniziative già avviate, stiamo collaborando con l'Osservatorio sul Diversity Management della SdA Bocconi per verificare la neutralità dei processi di gestione e sviluppo delle risorse umane e monitorare l'efficacia delle politiche di pari opportunità in Eni.
Un ultimo punto rilevante è quello relativo agli organi societari. Eni ha anticipato l'applicazione del dispositivo della legge iniziando a nominare nei cda e collegi sindacali delle società italiane in scadenza nel 2012 il 30% di componenti femminili attraverso l'individuazione scrupolosa di risorse pronte ad aumentare la presenza delle donne nella composizione degli organi societari di tutte le controllate di Eni, consapevoli che, al di là del rispetto formale della norma, i benefici in termini concreti saranno notevoli e il contributo all'attività operativa potrà essere assolutamente qualificato.
In un momento nel quale, per rendere la nostra economia più forte e autorevole, occorre il contributo delle energie migliori, non possiamo permetterci di perdere la partita della parità di genere per aziende che intendono esprimere un'eccellenza. E per un Paese che vuole tornare a competere e a vincere sui mercati.
venerdì 15 giugno 2012
Cosmetico Bio Ecologico: Omia Laboratoires conformi al disciplinare ECO BIO COSMESI
Spesso l’effetto negativo di questi ingredienti si riscontra nel corso del tempo, alterando l’equilibrio idrolipidico dell’epidermide e di conseguenza, l’idratazione cutanea.
I cosmetici per la bellezza e la salute della pelle possono essere preparati ricorrendo a ingredienti naturali, che riducono la manifestazione di sensibilizzazioni e di irritazioni della pelle se correttamente preparati.
ICEA, in collaborazione con un gruppo di produttori, a cui si sono uniti autorevoli esponenti del mondo accademico e scientifico, ha avviato un percorso di regolamentazione conclusosi con l'approvazione del Disciplinare per la Eco Bio Cosmesi.
Il Cosmetico Bio Ecologico certificato da ICEA è quindi un prodotto ottenuto:
- rispettando una lista di sostanze vietate;
- senza l' impiego di OGM;
- senza l'uso di radiazioni ionizzanti;
- impiegando prodotti agricoli e zootecnici primari da agricoltura biologica certificati in tutti i casi in cui sono disponibili.
I Laboratori Omia ricercano costantemente soluzioni attraenti e innovative per trasformare principi attivi di origine naturale in prodotti cosmetici piacevoli da utilizzare ed efficaci nell’assicurare bellezza e benessere.
- Per pelli grasse e impure: olio di jojoba o argan, aloe vera gel
- Per pelli secche e disidratate: aloe vera gel
- Per pelli mature: olio di jojoba o argan
- Per pelli giovani e grasse: olio di jojoba
- Per pelli irritate, secche e screpolate: olio di jojoba, aloe vera gel
- Per pelli sensibili: olio di mandorla, aloe vera gel
- Per pelli affette da neurodermite, dermatite e psoriasi: olio di jojoba, aloe vera gel
- Impacchi per Capelli: olio di jojoba o argan
- Doposole: olio di jojoba o mandorla, aloe vera gel
- Anticellullite: olio di jojoba o mandorla
giovedì 14 giugno 2012
Etichettatura alimenti, più protezione per bambini e celiaci
Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) plaude all'approvazione di una relazione che prevede norme più strette per l'etichettatura degli alimenti per bambini e persone con regimi dietetici particolari. "E poi via i pesticidi dai nostri piatti e da quelli delle persone più vulnerabili"
"Alimenti più sani per i bambini e per le persone che necessitano diete speciali". Lo dice Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, commentando positivamente l'approvazione da parte del Parlamento europeo oggi a Strasburgo della relazione "sugli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini e agli alimenti destinati a fini medici speciali". "E poi via i pesticidi dai nostri piatti, a cominciare dalle categorie più vulnerabili".
Il Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza la relazione dell'Eurodeputata Frédérique Ries (belga, liberale) che chiede regole europee più severe sull'etichettatura del latte dei bambini e degli alimenti delle persone che seguono regimi alimentari speciali per proteggere i consumatori e offrire più chiarezza sui prodotti dell'industria alimentare. "Disomogeneità d'interpretazione e diversità di applicazione della direttiva negli Stati membri, oneri amministrativi, modifiche alla composizione e all'etichettatura e poca innovazione sono alcuni dei problemi che con il voto di oggi cerchiamo di risolvere", spiega Zanoni.
"Lattanti, bambini di età inferiore a tre anni e determinati pazienti che seguono un'alimentazione specifica, come le persone intolleranti al glutine, i celiaci, meritano un'attenzione particolare e un trattamento armonizzato nell'Unione europea – prosegue l'Eurodeputato, che proprio per una maggiore protezione delle persone celiache aveva proposto un apposito emendamento in commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare. "Massima attenzione va prestata al latte materno. Via ad esempio le foto di bambini o altre immagini che idealizzino l'uso di prodotti con altro tipo di latte".
E poi i pesticidi. "No alla presenza di pesticidi negli alimenti destinati a gruppi più vulnerabili della popolazione", attacca Zanoni. "L'attuale regolamento comunitario sui pesticidi non basta. Bisogna costringere l'industria a garantire l'immissione sul mercato di prodotti per lattanti e bambini senza pesticidi o qualsiasi altro tipo di sostanza tossica". Per questo Zanoni sta cercando di attirare l'attenzione Ue sul rischio che queste sostanze costituiscono per tutti i prodotti agroalimentari in Europa. A questo proposito Zanoni parteciperà martedì 19 giugno a Bruxelles come relatore all'evento "Integrated Pest Management - the way forward to Sustainable Agricultural Production" organizzato da Pesticide Action Network, Iobc e Ibma sull'effetto dei pesticidi in agricoltura.
"Ancora oggi sono troppi i rischi che corriamo a tavola, soprattutto ai danni delle categorie più vulnerabili come i bambini – conclude l'Eurodeputato – L'Ue deve avere il coraggio di anteporre la nostra salute a tutti gli altri interessi dell'industria".
Protesi mammarie, prevenzione e più informazione
Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) plaude all'approvazione di una risoluzione che chiede un registro europeo, più controlli e autorizzazioni più severe dopo lo scandalo delle protesi mammarie francesi. "Più informazione sui rischi connessi alla chirurgia estetica"
"Un registro europeo sulle protesi mammarie, controlli più rigorosi e un sistema di autorizzazione pre-vendita per contrastare le frodi". Sono solo alcune delle novità che Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, sottolinea in merito all'approvazione da parte del Parlamento europeo oggi a Strasburgo, della risoluzione "sulle protesi mammarie al gel di silicone difettose prodotte dalla società francese PIP". "Bisogna prevenire gli incidenti ma anche sensibilizzare di più i cittadini sui rischi connessi alla chirurgia estetica".
Il Parlamento europeo ha votato a larghissima maggioranza una risoluzione congiunta che risponde allo scandalo delle protesi mammarie francesi difettose scoppiato lo scorso dicembre e che ha riguardato oltre 30mila donne. "L'impreparazione europea a gestire una simile emergenza ci ha messi di fronte alla necessità di cambiare l'intera normativa europea di settore – spiega Zanoni – Con il voto di oggi, noi Eurodeputati chiediamo alla Commissione europea una maggiore sorveglianza del mercato, vigilanza e ispezioni, nonché controlli più rigorosi".
"Le autorità nazionali devono sorvegliare di più il mercato e scambiarsi informazioni con gli altri Paesi, e contemporaneamente bisogna imporre ai produttori di dispositivi medici l'obbligo di comunicare immediatamente qualsiasi interdizione, restrizione o azione giudiziaria in atto", aggiunge l'Eurodeputato.
"E poi c'è bisogno di una banca dati europea unica che raccolga le informazioni sui dispositivi presenti sul mercato, la registrazione delle operazioni economiche, le iniziative di vigilanza e sorveglianza del mercato, le indagini cliniche, gli organismi notificati e le certificazioni CE rilasciate", aggiunge Zanoni.
"Tutto questo non può prescindere da una maggiore informazione per le pazienti finali, comprese quelle sui rischi connessi alla chirurgia estetica – conclude Zanoni – Infine bisogna sensibilizzare gli operatori del settore: chi sbaglia paga, specie se c'è di mezzo la salute delle persone".
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