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martedì 31 maggio 2016

PESOFORMA. Nascono due nuovi formati degli integratori Morfotipi Pesoforma

Nuove proposte dai Morfotipi Pesoforma!

Tutta l'efficacia degli integratori Pesoforma in due nuovi formati, per la Farmacia e la Grande Distribuzione


Pesoforma allarga la gamma degli integratori specifici per il proprio morfotipo, Triangolo, Sfera e Rettangolo, e lancia l'ultima novità. Nascono i Morfotipi Pesoforma Plus per il canale farmacia, e i Morfotipi Pesoforma in stick per la grande distribuzione. Ecco la linea che migliora la forma fisica ed armonizza le forme, oggi ancora più performante, specifica per le esigenze di ogni donna!
I nuovi prodotti sono tutti arricchiti con "super" frutti, per potenziarne l'effetto, in particolare:
- triangolo arricchito con ANANAS che combatte gli inestetismi della cellulite, inoltre favorisce il drenaggio dei liquidi corporei ed il microcircolo, aiutando a contrastare la sensazione di pesantezza alle gambe .
- rettangolo arricchito con PAPAYA e FERMENTI LATTICI SELEZIONATI
La papaya, il finocchio e i fermenti contribuiscono alla riduzione dei gas intestinali con l'effetto conseguente di un addome piatto.
- sfera arricchita con MORINGA OLEIFERA
I frutti di  Moringa oleifera , la Noce di Cola e il Mango aiutano il metabolismo dei grassi e l'equilibrio del peso corporeo.

Pesoforma Morfotipo Plus - canale Farmacia

Pesoforma Morfotipi Plus è il nuovo formato in flaconcino, dalla declinazione farmaceutica, che nella sua formula Plus aiuta a controllare il peso localizzato: più efficace grazie ai "super" frutti, per un'azione ancora più mirata, e agli ingredienti vegetali, frutto di un mix di piante selezionate. Inoltre più concentrato: per un'azione urto con il nuovo formato sarà sufficiente un flaconcino al giorno, per dieci giorni.
Pesoforma Morfotipi Plus
1 confezione: 10 flaconcini – 10 giorni
Prezzo al pubblico 14,90 €
Per la Grande Distribuzione

Pesoforma Morfotipi in stick è il nuovo formato dedicato alla GDO. Efficacia potenziata grazie ai "super" frutti che assicurano un'azione ancora più mirata, e agli ingredienti vegetali, frutto di un mix di piante selezionate con un formato esclusivo: un solo stick al giorno per venti giorni e la praticità del doppio uso: direttamente sciolto in bocca perché formula orosolubile o disciolto in acqua, per favorire ancor di più il drenaggio dei liquidi.
Pesoforma Morfotipi in stick
1 confezione: 20 stick – 20 giorni d'uso
Prezzo al pubblico 9,90 €


SI CONSIGLIA DI UTILIZZARE IL PRODOTTO NELL'AMBITO DI UNA DIETA VARIATA ED EQUILIBRATA E UNO STILE DI VITA SANO ASSOCIATO AD UNA REGOLARE ATTIVITA' FISICA.



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Giornate europee dello sviluppo 2016 - Selezione dei 16 Young Leaders


Selezione dei Young Leaders
16 Young Leaders protagonisti delle EDD 2016, il principale evento dell'UE dedicato allo sviluppo

Giornate Europee dello Sviluupo 2016
15-16 giugno 2016 / Tour & Taxis / Bruxelles

  
Una ricerca globale porta al centro della scena delle Giornate europee dello sviluppo i giovani talenti più promettenti accanto ai leader mondiali.


Sedici delle giovani menti più brillanti, attive nel settore dello sviluppo internazionale e selezionate tra più di 300 candidati, sono state chiamate a rappresentare la voce dei giovani, e con essa il futuro dello sviluppo, in occasione delle Giornate europee dello sviluppo 2016 (Bruxelles, 15 – 16 giugno). Il programma Young Leaders della Commissione Europea offre a ragazzi di età compresa tra i 21 e i 26 anni, impegnati nel proprio paese e nella propria comunità di origine, l'opportunità di esprimere la loro opinione sul palcoscenico mondiale.


Per conoscere meglio i Young Leaders di quest'anno, visitate la pagina Meet the EDD 2016 Young Leaders
Per registrarvi alle Giornate europee dello siluppo, contattate il team addetto alla stampa fino al 4 giugno all'indirizzo press@eudevdays.eu.


Partecipa anche tu
Twitter: https://twitter.com/europeaid. Handle: @europeaid hashtag: #EDD16
Facebook:
 https://www.facebook.com/europeaid
Instagram: @europeaid
Youtube: EUintheWorld-EuropeAid


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Inchiesta sulla salute digitale, tra business e privacy - In uscita il nuovo numero di Altreconomia




Milano, 31 maggio 2016

Inchiesta sulla salute digitale


Un italiano su dieci usa già app e device che misurano dati sanitari. È un mercato che toccherà 60 miliardi di euro nel 2020, e ha pesanti implicazioni per la privacy. Con un'intervista ad Antonello Soro, Garante per la protezione dei dati personali

La copertina di Ae 183 -impreziosita da una fotografia di Francesco Zizola, già World Press Photo- è dedicata all'acqua contesa. In esclusiva per l'Italia, l'analisi del golpe brasiliano di Glenn Greenwald, premio Pulitzer per le inchieste sul "caso Snowden". Tra gli approfondimenti, uno è dedicato alla "sorveglianza digitale" degli attivisti-dissidenti


"Le società che offrono applicazioni attraverso le quali vengono raccolte informazioni sulla salute spesso non informano in maniera chiara e trasparente gli utenti riguarda all'uso che faranno dei loro dati" spiega Antonello Soro, il Garante italiano per la protezione dei dati personali, in un'intervista ad Altreconomia

Nell'inchiesta pubblicata sul numero di giugno, la rivista fa il punto sul mercato del mobile-Health, la "salute digitale", che cresce del 30 per cento all'anno e nel 2020 potrebbe valere 60 miliardi di dollari. Un italiano su dieci utilizza applicazioni o device m-health, ma pochi leggono con attenzione i "termini e le condizioni", che garantiscono a soggetti come Technogym o Runtastic (6 milioni di utenti registrati nel nostro Paese) l'utilizzo anche a fini commerciali dei dati raccolti. E in futuro le assicurazioni potranno offrire sconti sulle polizze sulla salute. A patto di essere "sempre connesso", come recita il claim di RBM Salute.

Di privacy ci occupiamo anche in un approfondimento dedicato alla "sorveglianza digitale", da parte di governi e servizi d'intelligence, nei confronti degli attivisti di tutto il mondo. Nel 2015 i consulenti di sicurezza informatica dell'organizzazione Front Line Defenders sono intervenuti in 400 casi, in 26 Paesi. Abbiamo intervistato alcuni di loro, dal Marocco al Pakistan, dalla Siria alla Malasia. I software d'intrusione, come quelli venduti dalla società italiana Hacking Team anche all'Egitto, costano 200mila euro.

In esclusiva per l'Italia, Altreconomia pubblica un commento di Glenn Greenwald sul golpe brasiliano. Il giornalista americano, premio Pulitzer 2014 per le inchiesta sul caso Snowden e fondatore di The Intercept_, spiega come le élite finanziarie abbiano rovesciato Dilma Rousseff.

Spazio anche a tre reportage: il 70% dell'acqua potabile in Colombia dipende dal paramo, un ecosistema unico che si sviluppa tra i 3 e i 5mila metri sulla Ande. Oggi è a rischio, a causa delle attività estrattive, con 475 concessioni attive a fine 2015 all'interno del paramo; abbiamo visitato Detroit, che ad aprile 2016 ha ospitato il primo Forum nordamericano dell'economia solidale: la città "fallita" nel 2013 sta rinascendo, grazie a orti urbani, fab lab e una nuova cultura del lavoro; infine siamo stati in Olanda, nella prima comunità in Europa formata da "Earthships", 23 abitazioni che come velieri in mezzo al mare sono indipendenti dalle fonti di energia fossile: un progetto di condivisione avviato dieci anni fa.

Parliamo, infine di latte: siamo stati in Val d'Ultimo, dove a 1.700 metri alcuni allevatori continuano a produrlo. L'Alto Adige aiuta i produttori sostenendo i costi "logistici" di accesso al mercato. Lo fa utilizzando fondi europei, e -come conferma la Commissione ad Altreconomia- rappresenta un caso unico in Italia. 




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LATTE: PARMALAT-LACTALIS HA DENUNCIATO PRESIDENTE COLDIRETTI

Il presidente della Lactalis Italia Jean Marc Bernier e il presidente della Parmalat Giuseppina Corsi hanno denunciato per diffamazione e violenza privata Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti e vicepresidente del Copa, l'organizzazione degli agricoltori europei. A renderlo noto è stato lo stesso Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in occasione della Giornata del latte italiano con migliaia di allevatori alla presenza del premier Matteo Renzi a Milano, dove si svolge l'appuntamento nazionale in occasione del Milk World Day promosso dalla Fao in tutto il mondo.

L'azione penale promossa della multinazionale francese, che nel tempo si è comperata i marchi nazionali Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori, è - sottolinea Moncalvo - una evidente "rappresaglia" alla battaglia del latte promossa a tutela degli allevatori italiani. Il gruppo transalpino ha ridotto unilateralmente i compensi riconosciuti agli allevatori italiani, portandoli al di sotto dei costi di produzione ed agisce in giudizio per evitare qualsiasi contestazione. "Non ci faremo intimidire di fronte ad una azione che non ha precedenti a livello internazionale" precisa il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "all'arroganza della multinazionale francese gli agricoltori risponderanno davanti alle industrie, nei supermercati e nelle piazze certi di avere le Istituzioni al fianco".

A scatenare la guerra del latte è stata la decisione unilaterale della Lactalis di disdire i contratti, giungendo a rifiutare il latte munto nelle stalle dagli allevatori. Un abuso della propria posizione contrattuale considerando che gli allevatori, in ragione della deperibilità del prodotto, si trovano nell'impossibilità di collocarlo altrove. Una condizione che, di fatto – sottolinea la Coldiretti - induce i produttori ad accettare anche compensi inferiori ai costi di produzione.

La strategia commerciale della Lactalis ha portato in piazza decine di migliaia di agricoltori con presidi nelle industrie e nei supermercati e il sostegno attivo di cittadini, Istituzioni esponenti della Chiesa. Istituzioni civili e religiose si sono schierate a difesa del latte, delle stalle e delle campagne italiane, condividendo il boicottaggio dei prodotti della Parmalat (del Gruppo Lactalis) dai supermercati alle parrocchie fino ai social media.

L'azione penale - riferisce la Coldiretti - è stata archiviata la settimana scorsa dal giudice penale di Lodi il quale, condividendo quanto affermato dallo stesso Pubblico Ministero, non ha ravvisato condotte penalmente rilevanti. La Coldiretti non si è mai macchiata di condotte violente né ha mai inteso minacciare o diffamare alcunchè. Costituisce invece legittimo esercizio delle prerogative delle forze di rappresentanza la divulgazione delle condotte contrarie ai più elementari principi concorrenziali: non esiste un equilibrio contrattuale laddove una parte può compensare l'altra con una somma inferiore al costo di produzione accertato dalle autorità pubbliche. 

La multinazionale transalpina che in Italia opera con i marchi nazionali Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani e Cadermartori, è il primo gruppo lattiero caseario nel mondo con un fatturato complessivo di 16 miliardi che in Italia sviluppa un giro d'affari per 1,4 miliardi di euro con una quota di mercato complessiva nel settore lattiero caseario del 23,4 per cento in volume mentre acquista circa l'8 per cento del latte italiano. Detiene il 33 per cento del mercato italiano del latte a lunga conservazione, ma la quota sale al 34 per cento nella mozzarella, al 37 per cento nei formaggi freschi e arriva addirittura la 49,8 per cento nella ricotta solo per citare alcuni esempi. Dall'acquisizione del gruppo Parmalat da parte della multinazionale francese nel 2011 in Italia hanno chiuso - ricorda la Coldiretti - 4000 stalle italiane, oltre il 10 per cento del totale. Una situazione che si è aggravata nel 2015 proprio a seguito della decisione di Lactalis di tagliare i compensi agli allevatori.



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lunedì 30 maggio 2016

Infografica VANIDAY | Beauty Around the World: le donne preferiscono la manicure e gli uomini vanno in SPA!


Vaniday, il network online per la ricerca e la prenotazione di trattamenti beauty & wellness, presenta
BEAUTY AROUND THE WORLD
l'infografica che racconta le abitudini di bellezza in Italia, Brasile, Australia, Singapore e Emirati Arabi. 

Grazie ai dati registrati sul portale www.vaniday.it da luglio 2015 ad oggi, scopriamo ad esempio che in Italia, Brasile e Emirati Arabi il trattamento più prenotato è la manicure – 56% di prenotazioni in Brasile – mentre a Singapore ci si reca maggiormente in salone per l'epilazione sopracciglia.

consigli dei partner beauty expert di Vaniday: tutti i segreti per mantenersi al top anche fuori dal salone!





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WHITE SUMMER | TREND SS16 ACCESSORIES



Il bianco è il colore dell'ESTATE: fresco e luminoso non passa mai di moda!
La linea BABY-G lo rende protagonista nei nuovi modelli 
BA-110-7A1ER, BA-110-7A3ER e BA-112-7AER, 
dove incontra anche la vivacità dei colori presenti nei quadranti con indici tridimensionali, 
trasformandosi in un vero e proprio must have.

Seguendo l'attuale trend "urban fashion", gli orologi BABY-G completano la proposta con 
funzioni di illuminazione LED e un resistentissimo vetro minerale antigraffio,
per un accessorio davvero imperdibile.



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SANITA', BALDI (LZ): ELMETTO IN TESTA E PARTE LA GUERRA CONTRO LE LISTE D'ATTESA

"Elmetto in testa e parte la guerra contro le liste d'attesa. Il buon lavoro portato avanti nella sanità del Lazio, smentendo cornacchie e cornacchioni, ha fatto sì che il governo riconoscesse alla nostra Regione ben un quarto del miliardo di fondi stanziati per l'edilizia sanitaria - così in una nota Michele Baldi, Capogruppo della Lista Civica Nicola Zingaretti al Consiglio Regionale del Lazio - Questo significa ristrutturare e salvare - continua Baldi - tutta una serie di realtà o fatiscenti o inadeguate, migliorandone efficienza e ricettività. Si inverte la tendenza e il Lazio, invece di continuare a precipitare tra debiti e strutture insufficienti, comincia a risalire. Il percorso è ancora lungo e di questo siamo tutti consapevoli per cui, soddisfazione tanta, ma trionfalismi zero, almeno fino a quando non avremo azzerato gli ultimi 350 milioni di debito e recuperato 8.500 unità perse a causa del commissariamento con lo sblocco totale del turn over e l'uscita dal commissariamento stesso. Questo però significa che da oggi, tra le tante priorità, c'è quella di abbattere le liste d'attesa, un problema umiliante e vergognoso che può essere finalmente risolto. E le 450 assunzioni di quest'anno sono un altro segnale dell'inversione di tendenza. Ora il piano presentato oggi, d'intesa col governo e grazie all'infaticabile lavoro della cabina di regia regionale, è l'ennesimo passo avanti di tutti quelli che, all'interno di questa Regione, sentono nella pelle la sofferenza di tanta gente che ha bisogno di risposte concrete. Se sapremo correre bene e se nessuno ci fermerà per i soliti inconfessabili interessi personali, ce la faremo" conclude. 




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Estate 2016, Scarpe con rialzo: il brand GuidoMaggi punta in alto


L'esclusivo brand italiano di scarpe da uomo con rialzo lancia la nuova collezione estate. Briganti, CEO GuidoMaggi: "La collezione uomo si è arricchita di nuovi modelli rivolti in particolare a tutti quegli uomini che sanno comporre il proprio look e che cercano di conciliare eleganza e sportività. Uomini moderni, che desiderano acquisire una maggiore sicurezza di sé, maggiore prestanza fisica e comfort".
GuidoMaggi, il brand di calzature rialzate di lusso, per lui e per lei, 100% artigianali e made in Italy presenta la nuova collezione Summer 2016

Un vasto assortimento di scarpe rialzanti che incrementano la statura di uomini e donne, grazie ad un rialzo interno invisibile, da 6-7-8 fino a 12 cm, testato scrupolosamente da un team di esperti per essere anatomico, invisibile e soprattutto comodo.
I pregiati materiali e i morbidi pellami in "pieno fiore" utilizzati, uniti alla lavorazione artigianale, concorrono a creare un comfort senza eguali, un vero e proprio fashion object di primissima qualità. Star di Hollywood e divi dello spettacolo, hanno già scelto da tempo le comode scarpe rialzate GuidoMaggi. 
Il claim: "Be Taller in Style!", vuole sottolineare come sia possibile innalzare il proprio stile, diventando più alto di parecchi centimetri, aumentando non solo la statura ma anche l'autostima e il proprio look. 
Sempre a proprio agio con ragazze più alte, sempre all'altezza in tutte le occasioni della vita: un colloquio di lavoro, una importante riunione con colleghi, una cerimonia speciale, una serata con gli amici. Una collezione di calzature rialzate complete che variano dai modelli classici, stringate o con fibbia, per le occasioni formali o per le cerimonie. Sneakers rialzanti per il tempo libero e per uno stile più casual. Mocassini in pelle di vitello o in pelle esotica (alligatore Louisiana, pitone, coccodrillo, piracucu e struzzo) per uno stile ricercato. Stivali e stivaletti per un look più casual ma sempre elegante e moderno.
"Quest'anno - afferma Emanuele Briganti, CEO & Founder di GuidoMaggi – abbiamo deciso, dopo tante richieste pervenute, di estendere la collezione di calzature rialzanti riservata alle donne. Sono sempre in aumento infatti, le clienti che ci richiedono scarpe con rialzo interno invisibile. Una domanda in costante crescita".
"Anche la collezione uomo – prosegue – si è arricchita di nuovi modelli rivolti in particolare a tutti quegli uomini che sanno comporre il proprio look e che cercano di conciliare eleganza e sportività. Uomini moderni, che desiderano acquisire una maggiore sicurezza di sé, maggiore prestanza fisica e comfort. Sono alla costante ricerca di prodotti "unici" di alta qualità che, come nel caso di in una scarpa rialzata di lusso, riescano a soddisfare appieno le proprie esigenze".
La collezione Summer 2016 griffata GuidoMaggi offre una vasta varietà di calzature da uomo e da donna per ogni occasione d'uso e stile, pensata per soddisfare i gusti di tutti coloro che desiderano una soluzione semplice e definitiva alla bassa statura.
"Altezza mezza bellezza", il vecchio proverbio pare che negli ultimi tempi stia assumendo una certa autorevolezza. In particolar modo alla luce dell'ultima equazione scientifica che attribuisce alla statura il merito di decretare (o meno) l'attrattività e la piacevolezza di una persona. A sostenere l'assunto che sconfessa l'importanza di istinto e "amorosi sensi" in una relazione, sono stati i ricercatori dell'università scozzese di Edimburgo. Gli studiosi dunque sembrano avere pienamente ragione: l'altezza condiziona l'attrazione fisica. Come la mettiamo allora con chi non ha avuto la fortuna di nascere con qualche (benedetto) centimetro in più? Tranquilli, ci ha già pensato GuidoMaggi. 



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domenica 29 maggio 2016

Antibiotici e batteri. Allarme? Consigli

Corre l'allarme sui media: circolano batteri resistenti agli antibiotici. Negli Usa e' stato trovato un batterio, l'Escherichia Coli, in genere soggiornante nell'intestino, che e' resistente agli antibiotici (1).
Come mai?
Tutti gli organismi cercano di sopravvivere agli eventi negativi, adattandosi. Lo abbiamo fatto anche noi nel corso del tempo ma i batteri, come i virus, hanno tempi piu' brevi.
Piu' che da un uso umano degli antibiotici il problema si pone per l'uso massiccio di antibiotici negli allevamenti intensivi (pensate ai polli in batteria). L'adattamento di un microrganismo negli animali di allevamento e il passaggio all'uomo puo' certamente determinarsi.
Che fare?
Cuocere la carne. La temperatura alla quale avviene la cottura elimina il pericolo di contaminazione batterica.

(1) http://aac.asm.org/


Primo Mastrantoni, segretario Aduc



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giovedì 12 maggio 2016

DEF – Design Eventi Fieristici

E’ stato raggiunto un accordo tra Accademia Fiera Milano e POLI.design per la progettazione e realizzazione di un nuovo corso in exhibit design dal titolo: DEF – Design Eventi Fieristici.
Il corso si svolgerà dal 7 novembre al 2 dicembre 2016 presso il BestLab di Nolostand (Fiera Milano). Sarà della durata complessiva di 120 ore (6 ore al giorno) e verrà interamente gestito da Accademia.
La partecipazione al corso ha il costo di Euro 1.600.

Il corso si rivolge a laureati preferibilmente, ma non necessariamente, in architettura, design o ingegneria e professionisti del settore che intendono specializzarsi nell’ideazione, progettazione di eventi fieristici e temporanei.

Il corso si propone di affrontare alcune tematiche progettuali legate al mondo degli eventi fieristici; ovvero quella parte della progettazione architettonica che una volta veniva chiamata “architettura effimera”.
Il corso “Design eventi fieristici” si articola in quattro settimane di corso progettuale, altamente professionalizzante, integrato da lezioni mirate di docenti ed esperti del settore che forniranno un supporto diretto e di immediata applicazione; il metodo è il learning by doing. Questa modalità di lavoro ha lo scopo di stimolare i partecipanti a “cimentarsi” sui contenuti trattati e a contestualizzarli nelle loro specifiche realtà.

Il corso sarà sviluppato in aula sulla base di un preciso brief elaborato con il supporto di Fondazione Fiera Milano; lo scopo del progetto, ossia i risultati che devono essere prodotti, sarà fortemente correlato all’esperienza professionalizzante che si vuole comunicare durante tutto il processo
L’esperienza didattica si svolgerà suddivisi in gruppi di lavoro, in modo da riprodurre una esperienza di progetto all’interno di uno studio di progettazione professionale.
Fondazione Fiera Milano svolgerà anche il ruolo di committente, fornendo il giusto mix di informazioni e di vincoli che permettono lo sviluppo di un’idea vincente.
Ai due partecipanti più meritevoli verrà garantito uno stage presso Fiera Milano.

I partecipanti acquisiranno capacità progettuali e otterranno un attestato di partecipazione al Corso di Alta Formazione in "Design eventi fieristici"di POLI.design - Consorzio del Politecnico di Milano e Fondazione Fiera Milano / Accademia. Potranno collaborare con società di progettazione e design, operare come consulenti del settore per aziende private, responsabili, per il settore allestimenti, in enti, istituzioni culturali per la realizzazione di strutture espositive; organizzatori di manifestazioni fieristiche, coordinatori e creativi in aziende specializzate nel settore dell’organizzazione degli eventi, dell’allestimento e della comunicazione.

La Cultura per la Cura al convegno PATOLOGIA DELL'APPARATO DIGERENTE GIPAD-GIRCG (Forlì,20 maggio)

La Cultura per la Cura al convegno
PATOLOGIA DELL'APPARATO DIGERENTE GIPAD-GIRCG (Forlì,20 maggio)
 
 

Grazie alla collaborazione del gruppo Ausl Romagna Cultura, quattro plastici anatomici del XIX secolo, provenienti da Ravenna, verranno esposti per la prima volta durante i lavori del Convegno.
La cultura e la fruizione dell’arte, è scientificamente provato, influenzano positivamente la salute psicofisica delle persone e in Italia, patria della bellezza, questa “medicina” potrebbe essere davvero alla portata di tutti. A tal fine, il gruppo Ausl Romagna Cultura ha deciso di utilizzare anche i convegni scientifici per far conoscere e valorizzare le opere del bellissimo patrimonio artistico dell’Ausl Romagna.
La prima occasione si presenterà con il convegno “PATOLOGIA DELL'APPARATO DIGERENTE GIPAD-GIRCG” che si terrà a Forlì il 20 maggio, presso la sala Pieratelli dell’ospedale, evento organizzato con il patrocinio del Comune di Forlì, Assessorato alle Politiche Sociali e di Promozione della Salute Gruppo Italiano di Ricerca del Cancro Gastrico,Gruppo Italiano dei Patologi dell'Apparato Digerente, Ordine dei Medici della Provincia di Forlì-Cesena, SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA, Azienda Unità Sanitaria Locale della Romagna.
I  quattro plastici anatomici che verranno esposti – spiega il dottor Stefano De Carolis -  fanno parte di una serie di ventinove pezzi un tempo appartenente alla Scuola Infermieri di Ravenna (già situata in via Palestro 4), nella quale era collocata ed esposta al pubblico almeno dagli anni Settanta del secolo scorso. Restaurati a cura della dott.ssa Sonia Muzzarelli, coordinatrice dell’area patrimonio storico-artistico-archivistico del neonato Gruppo Cultura AUSL Romagna, sono databili alla seconda metà dell’Ottocento e tuttora in attesa di un’adeguata ricollocazione in una delle sedi storiche dell’AUSL della Romagna. I ventinove plastici anatomici sono tutti della stessa fattura, anche se di misure diverse. Sono in gesso policromo, incorniciati da una cassetta lignea e protetti anteriormente da un vetro; riproducono vere e proprie preparazioni anatomiche di vari organi, apparati o segmenti corporei. I vetri di protezione e la presenza di una fitta e minuta numerazione – che doveva rimandare a perdute didascalie manoscritte o a stampa – testimoniano inequivocabilmente la loro funzione didattica e la volontà di preservarli intatti nel tempo, al servizio di discenti sempre più numerosi.”
“Con la loro precisione “fotografica”  - prosegue De Carolis - questi plastici richiamano la grande tradizione ceroplastica europea, che si sviluppò fra Seicento e Settecento e che in Italia fu praticata da maestri ceraiuoli di eccezionale abilità, come il siracusano Gaetano Giulio Zumbo (1656-1701), il fiorentino Clemente Susini (1754-1814) e i bolognesi Ercole Lelli (1702-1766), Giovanni Manzolini (1700-1755) e Anna Morandi Manzolini (1716-1774). La difficoltà di conservazione dei preparati anatomici tradizionali fu in quell’epoca superata utilizzando la cera come materiale di modellazione: con essa si riproducevano forme e pezzi anatomici che – per la loro straordinaria fedeltà all’originale e la minore deteriorabilità – venivano soprattutto utilizzati a scopo didattico. Tra la fine del XIX e la prima metà del XX secolo le cere anatomiche persero gran parte della loro popolarità, soppiantate da materiali di minore efficacia riproduttiva ma di maggiore robustezza come il gesso e la terracotta, riproducibili in serie e quindi ancor meglio fruibili per l’insegnamento.”
 
“Sono personalmente soddisfatto – spiega il dottor Luca Saragoni , organizzatore dell’evento – che questo convegno scientifico venga svolto in collaborazione con il gruppo Ausl Romagna Cultura. E' il momento in cui la medicina e le professioni sanitarie stanno riscoprendo e riaffermando i loro bisogni: l'arte, la letteratura, la filosofia come nuovi strumenti per "fare salute", per creare un modo nuovo di parlare di cura, per rifondare anche una lingua della pratica clinica. Questa iniziativa è inoltre perfettamente in linea con lo slogan dell’Ausl Romagna “insieme per le vie della cura”.
 

lunedì 9 maggio 2016

SALUTE: 1 SU 5 NON SI FIDA DI MENSE, BENE LORENZIN CON NAS

E' importante vigilare sull'alimentazione a scuola in una situazione in cui un italiano su cinque (20 per cento) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche di figli o nipoti mentre il 42 per cento la ritiene appena sufficiente. E' quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe' divulgata a commento dell'annuncio del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito ai controlli dei carabinieri dei Nas nelle scuole italiane per verificare trimestralmente la qualita' dei cibi. Non è un caso che una netta maggioranza dell'83 per cento - sottolinea la Coldiretti - ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi piu' sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 13 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di piu'. In ogni caso - precisa la Coldiretti - il 52 per cento degli italiani considera il costo delle mense scolastiche adeguato mentre per il 25 per cento è eccessivo. Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualita' ma anche per educare le nuove generazioni la Coldiretti sollecita a privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali piu' elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni.





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sabato 7 maggio 2016

Mamme - ripartiamo da noi - MOTHERS l'amore che cambia il Mondo

"Mothers. L'Amore che cambia il mondo."

Un incontro per parlare dei diritti, troppo spesso negati, delle mamme che in Italia e nel Sud del Mondo, spesso da sole, devono farsi carico dell'intero nucleo familiare.


cid:image006.jpg@01D19FD5.40248280Nello studio fotografico del maestro Renato Marcialis, cinque donne hanno parlato di come ripartire dalla maternità:
Anna Maria Fellegara, Vice Presidente di WeWorld; Riccarda Zezza, autrice di "Maam. La maternità è un master che rende più forti uomini e donne"; Monica Weisz, Responsabile Progetti Africa WeWorld, Laura Ballio e Giusi Fasano del Corriere della Sera e autrici di "Maternità. Il tempo delle nuove mamme".

Madrina della serata Francesca Senette, giornalista televisiva e amica speciale di WeWorld. Un ringraziamento speciale al maestro Renato Marcialis, Blink Agency, Sisal Pay, Iolà, Cantina Le Manzane e Thun.

L'incontro è stata l'occasione per parlare dei diritti, troppo spesso negati, delle mamme che in Italia e nel Sud del Mondo, spesso da sole, devono farsi carico dell'intero nucleo familiare. 
Il nostro Paese, ad esempio, detiene il triste primato dei mancati rientri al lavoro dopo la maternità.

WeWorld, organizzazione che da oltre 15 anni si occupa di difendere i diritti dei bambini e delle donne più vulnerabili in Italia e nel sud del mondo, ha lanciato nel 2013 una importante campagna di sensibilizzazione per difendere i diritti delle mamme, che prosegue tutt'ora. Crediamo infatti che per cambiare la vita di un bambino sia necessario cambiare le condizioni di vita di una donna.

"Ci siamo chiesti se ci fosse davvero ancora bisogno, oggi, di parlare di maternità e riaffermare i diritti delle donne che sono anche madri. Noi siamo convinti di sì, perché non possiamo restare indifferenti quando ogni giorno, nel mondo, 800 donne muoiono per cause legate al parto; quando in Italia rientrare al lavoro dopo aver avuto un figlio è considerato un privilegio. Nel nostro Paese il sostegno alle mamme lavoratrici è molto carente, e questo è ancora più preoccupante quando sono loro le uniche a farsi carico della gestione della famiglia e dell'educazione dei figli" - ha raccontato Anna Maria Fellegara - "In  molti paesi (anche in quelli più poveri  in cui  siamo presenti) infatti è normale che una mamma lavori, ma concretamente questo cosa comporta? A cosa devono rinunciare le madri per conciliare maternità e lavoro? Con questa campagna di sensibilizzazione vogliamo portare in luce le difficoltà di una mamma ad affermarsi come donna, sul piano sociale e lavorativo.
E io, che sono mamma, so bene quanto difficile sia conciliare lavoro e famiglia, impegno sociale e compiti dei bambini, performance economiche con gli spaghetti al pomodoro. Difendere i diritti delle mamme significa garantire i diritti delle donne: vedere il loro benessere (sotto il profilo della salute, educativo, sociale, lavorativo) solamente in funzione dei diritti dell'infanzia rischia di costringere la donna nel ruolo di addetta all'assistenza dei figli e non come  portatrice di diritti propri. Una mamma è prima di tutto una donna".

Unirsi alla nostra battaglia per difendere i diritti delle donne è molto semplice: www.weworld.it/sostienici/aiuta-un-bambino-a-nascere/

Un'idea regalo perfetta per celebrare la propria mamma e portare un po' dell'amore con cui vi ha cresciuto a una donna che in Kenya lotta per portare alla luce il proprio bambino. È possibile anche scaricare dal sito un biglietto d'auguri da consegnare proprio l'8 maggio.

I fondi raccolti serviranno per realizzare il reparto maternità all'interno dell'ospedale di Ewaso Ngiro, in Kenya, che potrà finalmente essere ristrutturato e allestito con indispensabili apparecchiature e presidi medici. 

L'obiettivo è creare finalmente nuovi spazi dedicati alle cure prenatali, postnatali e pediatriche. Nascere a Ewaso Ngiro infatti è una sfida che ogni giorno centinaia di giovani donne affrontano da sole, senza alcun aiuto o supporto medico, per dare alla luce i loro bambini. 

Una sfida che centinaia di neonati sono costretti ad accogliere sin dal primo respiro, dal momento stesso in cui aprono gli occhi sul mondo. è una sfida per la sopravvivenza che troppe volte mette in pericolo la vita delle mamme e dei neonati partoriti nella solitudine e nella paura di non farcela, di non riuscire a sopportare le complicazioni di un parto difficile.


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mercoledì 4 maggio 2016

Disruptive Week Milan - SMART HEALTH: il contributo della Fondazione Don Gnocchi


CONVEGNO SMART HEALTH
11 MAGGIO 2016 h. 14.30-17.30
CENTRO DI GUIDA SICURA ACI-SARA DI ARESE

 

Quando l'interazione è… salutare: l'Internet delle Cose favorisce la qualità della vita

Quali sviluppi nelle soluzioni medico-assistenziali grazie alle nuove tecnologie? Se ne parlerà l'11 maggio al convegno "Smart Health", punto di incontro della comunità di professionisti che operano nell'innovazione digitale in ambito sanitario, realizzato da Innovability, in collaborazione con Fondazione Don Gnocchi

 

I nuovi scenari tecnologici introdotti dalla Internet of Things, caratterizzata dalla capacità sempre più diffusa degli oggetti di comunicare tra loro, unita alla possibilità di integrazione con sensori di vario genere, rappresenta una notevole opportunità di sviluppo nell'ambito sanitario e socio-assistenziale. I progressi fatti sono sempre più evidenti e vanno ben oltre l'utilizzo di mobile apps per monitorare i propri parametri biomedici e migliorare le proprie prestazioni. Dalla diagnostica alla teleassistenza, dalla gestione ed elaborazione dei dati biometrici al rapporto tra medico e paziente, l'IoT potrebbe portare in tempi brevi a una rivoluzione nelle modalità consolidate di erogazione dei servizi legati alla salute delle persone.

In un'epoca in cui la popolazione è sempre più anziana e/o bisognosa di supporti assistenziali, una delle maggiori opportunità create dall'IoT è quella dei processi di "deospedalizzazione", a favore di ricoveri nelle cosiddette residenze protette, ma ancor meglio facendo sì che le persone affette da patologie o disabilità croniche possano rimanere a casa, in un'ottica di continuità assistenziale che garantisca il massimo dell'autonomia possibile.

I vari dispositivi medici possono infatti raccogliere le informazioni sullo stato di salute del paziente e metterle a disposizione dello staff medico-riabilitativo, permettendo un miglioramento della cura e dei trattamento cui il paziente è sottoposto. Inoltre, i trattamenti effettuati con l'ausilio di tecnologie avanzate permettono la raccolta dei dati sull'evoluzione del percorso clinico-assistenziale e una sua continua messa a punto personalizzata.

Ad esempio, i robot riabilitativi mantengono il paziente sempre al centro del trattamento, le macchine si adeguano al suo deficit e amplificano il comando umano, potenziando le capacità residue del paziente. In altre parole, i sistemi robotici non solo aiutano il fisioterapista a comprendere gli scompensi e le necessità del paziente, ma riescono a misurarlo in modo oggettivo, naturalmente e in modo dinamico, registrando nel tempo, gli effetti del trattamento. L'esperienza della Fondazione Don Gnocchi dimostra che un altro punto di forza della "riabilitazione robotica" è la partecipazione del paziente che a differenza della riabilitazione tradizionale vive a pieno l'esperienza tecnologica, si cala in una realtà più stimolante che - è dimostrato - contribuisce notevolmente ad aumentare l'efficacia del trattamento.

In sintesi, la tecnologia deve essere l'estensione potente della volontà del paziente e della capacità del terapista. Capofila in questo particolare progetto è il Centro "S. Maria della Provvidenza" della Fondazione Don Gnocchi di Roma, insieme ad altri Centri della Fondazione Don Gnocchi in Italia.  Il supporto della tecnologia continua anche a casa con soluzioni di teleriabilitazione – ora in sperimentazione alla Fondazione Don Gnocchi – in un'ottica di vera continuità assistenziale.

Ma c'è dell'altro: la Predictive Analytics applicata ai Big Data avrà un ruolo fondamentale. La quantità enorme di dati rilevati dai sensori - non solo sul singolo ma anche sull'aggregazione di ampi campioni di persone - e opportunamente elaborati con avanzati sistemi di analisi consentirà sempre più di agire preventivamente.

La domanda che si pone allora è con quali modelli gestionali l'innovazione resa possibile dall'Internet of Things nel contesto socio-sanitario possa avvenire introducendo benefici in termini economici e di efficacia.

Il Convegno Smart Health presenterà  soluzioni e case history della Fondazione Don Gnocchi e di startup vincenti e innovative, nonché l'esperienza e le applicazioni di un gigante tecnologico come Microsoft. In sintesi, il workshop porterà alla luce il modo in cui la tecnologia ha cambiato e cambierà sempre più il modo di fare assistenza e cura.

Il convegno fa parte del palinsesto di Disruptive Week Milan, settimana di appuntamento per operatori delle tecnologie in ambito IoT, Wereable, Energy, Healthcare, Industry 4.0, Cybersecurity, Smart Home, Robotica.

Per maggiori informazioni www.disruptiveweek.it/smart-health



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Salvamamme: 6/5 in vista della Festa della Mamma, consegna corredino alla mamma "dello scantinato"

BUONA FESTA DELLA MAMMA, EVANGELINE!
La festa della mamma di Salvamamme ed Atip Onlus, unitamente al Policlinico Gemelli, quest'anno è dedicata alla mamma "dello scantinato"
VENERDI' 6 MAGGIO 2016 ORE 11,30
POLICLINICO GEMELLI
Un meraviglioso corredino e tutto quanto necessiterà alla neonata per i prossimi 12 mesi sarà consegnato alla mamma della bimba nata in condizioni straordinarie.
Salvamamme, in collaborazione con Atip Onlus, insieme al Policlinico Gemelli, che ha accolto la piccola famiglia, venerdì 6 maggio alle ore 11,30 presso la sala d'accoglienza Atip Onlus, donerà alla mamma, che ha partorito in emergenza nell'abitazione e con l'assistenza del coraggioso giornalista Ivano Liberati, tutto il necessario per il primo anno di vita della neonata. Tra i capi più preziosi per la bimba le lenzuoline ricamate dalle nonne di Salvamamme, le copertine lavorate a mano, con tanto affetto, dalle volontarie ed un trio (carrozzina, passeggino ed ovetto) messo a disposizione dal gruppo sportivo Fiamme Oro Rugby della Polizia di Stato, da sempre vicino alle mamme del Salvamamme.
Inoltre verrà consegnato un bellissimo corredino alla sorellina della piccola.
Salvamamme, nonostante la durissima situazione economica in cui versa, non abbandona mai le mamme in grave difficoltà.
Questo ennesimo gesto d'amore ne è la conferma.
Saranno presenti Maria Grazia Passeri, presidente di Salvamamme, Francesco Porfirio e la prof.ssa Livia Salvini per Atip Onlus, il giornalista Ivano Liberati ed Evangeline, mamma della piccola.



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Mal di schiena, ne soffre l'80% della popolazione: ecco i 9 rimedi per alleviarlo

«Il mal di schiena che si protrae per più di tre mesi si definisce cronico: spesso la causa non è riconoscibile o non è curabile. La neurostimolazione una soluzione senza effetti collaterali ancora poco praticata» dicono al Barolat Neuromodulation Center

 

L'80% della popolazione adulta ne ha sofferto almeno una volta nella vita. Colpisce uomini e donne in egual modo ed e la causa più comune di assenza dal lavoro: oltre tre quarti delle persone ne hanno sofferto negli ultimi 3 mesi. È il mal di schiena, uno dei disturbi maggiormente diffusi. «Il dolore può essere la conseguenza di un incidente o del trasporto di carichi pesanti oppure può insorgere con gli anni, in seguito a cambiamenti della spina dorsale» afferma Giovanni Frigerio medico anestesista, terapista del dolore e specialista del Barolat Neuromodulation Center di Appiano Gentile (Como) insieme con i colleghi Rodolfo Bucci di Torino e Claudio Reverberi di Carpi (Modena).

Di solito, il mal di schiena è acuto e può durare da qualche giorno a qualche settimana, quindi si risolve in modo spontaneo senza lasciare conseguenze. «Spesso la causa è in parte meccanica, ossia deriva dal modo in cui i componenti (spina, vertebre, nervi) sono insieme e si muovono - spiega ancora Frigerio -. Se il dolore però si protrae oltre le 12 settimane si definisce cronico: si stima che circa il 20% di chi soffre di mal di schiena in forma acuta, in un anno sviluppi i sintomi di quello cronico. In qualche caso i trattamenti sono efficaci nel risolvere il mal di schiena cronico, in altri invece il dolore persiste dopo trattamenti medici,fisici e chirurgici. In alcuni casi mal di schiena cronico associato a dolori agli arti inferiori sono una conseguenza indesiderata di interventi chirurgici sulla colonna vertebrale (FBSS )».

Dopo aver eseguito degli esami diagnostici per chiarirne la natura, escludendo quello oncologica, sono diversi i trattamenti per alleviarlo, che dipendono dalla storia clinica del paziente, dal tipo e dall'intensità del dolore. Ecco i rimedi più comuni.

1)       Riposo. Qualche giorno di riposo può consentire ai nervi e ai tessuti danneggiati di migliorare, ma non deve durare troppo altrimenti porta a un indebolimento dei muscoli. Chi non fa esercizio in modo regolare, tende a soffrire di mal di schiena più a lungo.

2)    Impacchi caldi e freddi. La terapia con il caldo e/o il freddo può aiutare. Qualche paziente preferisce impacchi caldi, altri freddi: si possono anche usare in modo alternato.

3)    Medicazioni. Molti trattamenti riducono I'infiammazione, che è causa di dolore, mentre altri inibiscono la trasmissione dei segnali di dolori al cervello.

4)    Esercizi per il mal di schiena. L'esercizio fisico è un punto fondamentale. Bisogna seguire un programma di esercizi mirati e a difficoltà progressiva, in modo da avere una spina dorsale più forte e flessibile.

5)     Attività aerobiche a basso impatto. Oltre a esercizi specifici, si consigliano attività a basso impatto come la camminata che aiuta a portare ossigeno nei tessuti morbidi della schiena. Anche nuotare o fare sport in acqua hanno lo stesso effetto.

6)     Manipolazione chiropratica o osteopatica: aiuta le funzioni della spina dorsale contribuisce a far diminuire il dolore e l'infiammazione.

7)     Iniezione di steroidei epidurali: portano gli steroidi direttamente nell'area dolorante riducendo I'infiammazione. Non curano il dolore, ma lo attenuano per un breve periodo.

8)     Chirurgia per la schiena. Tranne che in alcune situazioni di urgenza, la chirurgia deve essere considerata come un'ultima alternativa, quando tutte le modalità terapeutiche sopra elencate si sono dimostrate inefficaci. Per le ernie discali con sciatica, viene di solito praticata una microdiscectomia con lo scopo di ridurre il dolore con il rilascio della pressione sulla radice dei nervi. Interventi di fissazione lombare per dolori di schiena in regione lombare raramente hanno dimostrato una buona efficacia.

9)     La neurostimolazione. È un'eccellente e sicura alternativa in caso di dolore cronico, anche se poco conosciuta e praticata. Deve venire presa in considerazione solo dopo avere esaurito le modalità terapeutiche esposte, anche se non necessariamente deve seguire un intervento chirurgico sulla colonna vertebrale. Anzi, a volte, l'intervento di neurostimolazione può essere indicato come alternativa più efficace e meno invasiva dell'intervento chirurgico. «Dei piccoli elettrodi sono impiantati nella spina dorsale e sono attivati da un piccolo pacemaker impiantato sotto pelle - spiega Giancarlo Barolat, medico torinese che da 40 anni si occupa di alleviare il dolore non oncologico, che ha fondato il centro di Como e ha un centro a Denver, negli Stati Uniti -. II segnale elettrico che raggiunge il midollo spinale cattura il segnale di dolore riducendolo a un livello tollerabile. Visto che l'elettricità è il modo naturale di funzionamento del sistema nervoso, la neurostimolazione non ha effetti negativi a lungo termine. Gli elettrodi possono essere impiantati sia nella spina dorsale, sia lungo le piccole terminazioni nervose nella zona dorsale e lombare, di solito nello strato sottocutaneo. I pazienti hanno un telecomando esterno, attraverso cui possono controllare il funzionamento del device, accenderlo, spegnerlo o mandare un segnale più debole o più forte. La neurostimolazione può essere provata in modo temporaneo e il paziente può decidere, in base al test, se proseguire o meno con l'impianto finale. Si può portare per decenni senza avere effetti collaterali. Nella mia esperienza, è efficace nel ridurre il mal di schiena e o delle gambe nel 70% dei pazienti impiantati. In molti casi è più efficace della chirurgia sulla spina dorsale. Importante è pero che sia eseguita da professionisti ben formati: nel mio centro a Denver arrivano pazienti da tutti gli Stati Uniti e quasi la metà ha un impianto di elettrostimolazione eseguito in modo non corretto».

 

In cosa consiste la neurostimolazione? Si innestano uno o più elettrodi posizionati strategicamente in modo da trasmettere degli impulsi elettrici che impediscono di sentire il dolore. Gli elettrodi possono essere impiantati in tre sedi diverse: 1- nello spazio epidurale a livello della colonna vertebrale 2- a livello dei nervi periferici (per lo più negli arti) 3- nei tessuti sottocutanei, per stimolare le piccole branche terminali dei nervi. I tre "targets" possono essere combinati anche nello stesso impianto. Gli elettrodi sono attivati da un piccolo "pacemaker" impiantato in sede sottocutanea. Si tratta di una tecnica reversibile e poco invasiva - soprattutto in confronto alle altre soluzioni disponibili come interventi di stabilizzazione del rachide o resezione delle radici nervose - e in sostanza priva di effetti collaterali. Non ci sono limiti d'età: il dottor Barolat ha impiantato pazienti con uno spettro di età dai 9 ai 90  anni. Le controindicazioni sono minime. Lo scopo della neurostimolazione non è di "guarire" il dolore (cosa che e spesso impossibile nei dolori cronici non-oncologici), ma di ridurlo a livelli ben più tollerabili. Molto spesso si riesce ad ottenere una riduzione del dolore tale da migliorare in maniera sostanziale la qualità di vita. Sono necessarie due sedute: una di prova (per valutare I'efficacia della neurostimolazione) e l'altra per I'impianto definitivo, che avviene in sedazione in day hospital. Seguono controlli periodici una o due volte l''anno. Importante e che la neurostimolazione sia eseguita da esperti, altrimenti può non dare i risultati sperati.

Per informazioni sui trattamenti si può contattare il Barolat Neuromodulation Institute Europe di Appiano Gentile (Como) al call center 342-0590517.



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LA SALUTE IN BOLLETTA: CON "ENGIE FIT" PIU' CAMMINI E PIU' RISPARMI

UNA NUOVA FUNZIONALITÀ NELL'APP MOBILE DI ENGIE PERMETTE DI RISPARMIARE TENENDOSI IN FORMA

 

 

ENGIE Fit è la nuova funzionalità completamente gratuita che permette di ricevere un bonus in bolletta. E' sufficiente scaricare l'app ENGIE – Luce, gas e servizi da uno smartphone Android o da un iPhone. "ENGIE Fit" conterà i passi effettuati sincronizzandosi con le app Google Fit o Apple Health.

Per ottenere il bonus basterà semplicemente camminare: al raggiungimento di un determinato numero di passi, si potrà riscattare il bonus. La prima delle sfide programmate durerà due settimane; si dovranno percorrere in media 6000 passi al giorno (circa 4 km).

ENGIE, tra i protagonisti dell'energia anche in Italia, è il primo operatore del settore "utilities" a offrire questa opportunità.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità camminare un'ora al giorno, ovvero compiere circa 10.000 passi, fa bene al cuore, ai muscoli e aiuta a mantenersi in forma. Uno stile di vita sano permette di vivere meglio, inquinare meno e, adesso, anche di risparmiare sulla propria bolletta. Tutto quel che c'è da fare è scaricare l'app, attivare "ENGIE Fit" e tenersi in forma. Non serve correre o praticare uno sport in particolare, ma basta fare una bella passeggiata, evitando di prendere l'automobile.

ENGIE ha considerato la grande crescita che stanno registrando le soluzioni fitness sul web: già oggi, oltre il 7% degli Italiani utilizza app per svolgere e monitorare esercizi fisici, mentre un altro 10% si dichiara interessato; le app più popolari sono stabilmente al di sopra di 1.000.000 di utenti. Nel mondo, sono disponibili 40.000 app sulla salute, l'area fitness è già presente nel 20% dei device e i fitness tracker sono stati tra le categorie più scaricate dall'inizio 2016.

ENGIE ritiene che il digitale possa dare un fondamentale apporto allo sviluppo del settore energia, creando nuove opportunità sia per i consumatori, sotto il profilo del risparmio e della conoscenza, che per gli operatori del settore, nella rimodulazione e innovazione della loro offerta.

 

Per maggiori informazioni visita la pagina http://www.gdfsuez.it/servizi-mobile/app.

 

 

 

 

 

ENGIE

ENGIE pone la crescita responsabile al centro delle proprie attività (elettricità, gas naturale e servizi energetici) per affrontare le grandi sfide della transizione energetica verso un'economia a basse emissioni di carbonio: accesso all'economia sostenibile, attenuazione e adattamento al mutamento climatico, sicurezza degli approvvigionamenti e ottimizzazione dell'uso delle risorse. ENGIE in Italia propone offerte globali sull'intera catena del valore dell'energia, dalla fornitura ai servizi, con particolare attenzione ai prodotti innovativi e alle soluzioni di efficienza energetica e di gestione integrata. Con 2.600 dipendenti in più di 50 uffici sull'intero territorio nazionale, ENGIE in Italia è il primo operatore nei servizi energetici, il quarto nel settore del gas, sesto nell'elettricità. ENGIE è presente in tutti i segmenti, dal residenziale al terziario, pubblico e privato, fino alla piccola e grande industria.

 



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2: CorrieredelWeb.it // prove tecniche di trasmissione


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martedì 3 maggio 2016

WELFARE. FONDAZIONE CRT LANCIA IL BANDO “VIVOMEGLIO”: FINO A 25.000 EURO DI CONTRIBUTI PER PROGETTI SULLA DISABILITÀ

Torino, maggio  2016 – La Fondazione CRT ha aperto  bando "Vivomeglio", stanziando fino a 25.000 euro di contributi per progetti di welfare volti a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità sul territorio del Piemonte e della Valle d'Aosta. Enti e associazioni non profit potranno presentare le domande fino al 30 giugno sul sito www.fondazionecrt.it.  

Potranno essere finanziati progetti che propongono soluzioni nuove, efficaci e sostenibili per la domiciliarità, l'integrazione sociale, lo sviluppo dell'autonomia e delle abilità personali di donne, uomini, bambini e ragazzi in difficoltà.

Superano così gli 8 milioni di euro le risorse che Fondazione CRT ha investito per "Vivomeglio" dal 2012 a oggi, per un totale di 725 interventi già finanziati. Nell'ultimo anno, in particolare, sono stati sostenuti progetti in grado di aiutare 140mila persone, di cui 8.700 con disabilità: dall'avvio di tirocini e borse lavoro, all'integrazione scolastica ed extrascolastica degli allievi disabili; dall'organizzazione di tornei, attività sportive, laboratori teatrali, di cucina, lettura e perfino yoga, ai programmi di pet therapy e musicoterapia; dalle visite ai musei e dalle serate al cinema, ai soggiorni in montagna e al mare; dalla creazione di spazi di ascolto e sostegno psicologico, all'accompagnamento domiciliare e alla preparazione alla vita indipendente.



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Festa della mamma: scegliere rose etiche per un regalo anche a mamme più lontane

Fairtrade: rose etiche per la Festa della Mamma
Per un regalo che va anche a mamme più lontane da noi

Sono i fiori più apprezzati e regalati al mondo, simbolo di amore, devozione e di legame eterno. Ma è il modo in cui sono coltivate che le rende davvero speciali: sono le rose del commercio equo Fairtrade, il marchio etico più conosciuto al mondo

Provengono da organizzazioni di Paesi in via di sviluppo dove la certificazione internazionale garantisce il rispetto dei diritti dei lavoratori e dell'ambiente. E per questo raccontano una bella storia.
Non sono in molti a sapere che gran parte delle rose in commercio, anche in Italia, proviene da paesi come l'Ecuador e il Kenya, dove nell'ultimo decennio sono state delocalizzate le produzioni per abbattere i costi. 

In queste realtà, spesso i lavoratori sono esposti a pesticidi e fertilizzanti chimici utilizzati per aumentare la resa delle piante, con metodi di coltura che talvolta producono gravi danni all'ambiente e alle risorse idriche.
Non accade così presso le organizzazioni di produttori Fairtrade, in cui la maggior parte della forza lavoro è costituita da donne

Qui, oltre a essere garantite da Standard internazionali di lavoro, ricevono un margine di guadagno aggiuntivo, il Fairtrade premium, per avviare progetti di emancipazione sociale e di sviluppo delle comunità

Come presso Karen Roses (Kenya), da dove arriva la maggior parte delle rose Fairtrade vendute in Italia.
Le rose Fairtrade sono importate in Italia dalla cooperativa Flora Toscana e si possono acquistare presso i supermercati Coop, qui i mazzi Solidal saranno disponibili in confezione da 9 steli (40 cm) o da 5 steli (60 cm).

Fairtrade Italia
Passaggio De Gasperi 3, 35131 Padova
Tel. +39 049 8750823 | fax +39 049 8750910 | info@fairtrade.it 


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