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mercoledì 30 agosto 2017

Violenza sulle donne. Centro Studi Erickson: come contrastarla attraverso la ri-educazione degli uomini maltrattanti

PRIMO CONVEGNO INTERNAZIONALE
PER AFFRONTARE LA VIOLENZA SULLE DONNE

OSSERVATORIO CENTRO STUDI ERICKSON: 
CAMBIARE SI PUÒ.

Palacongressi di Rimini |13 e 14 ottobre 2017

La violenza sulle donne non è fatta solo di aggressioni che sfociano in femminicidi. Spesso nasce e si concretizza incomportamenti sbagliati e controllantiforme di violenza subdole e striscianti che è difficile riconoscere – soprattutto se perpetuate all'interno di una relazione di coppia - con il rischio che passino per "normalità". Quando gli uomini, nelle relazioni affettive, usano il loro potere per ferire, punire e controllare viene violato il diritto delle donne e dei bambini di vivere liberamente e al sicuro.

L'idea di fondo, ormai ampiamente condivisa a livello internazionale, è quella di agire in modo che questi comportamenti vengano arginati e ridotti, offrendo agli "uomini maltrattantipercorsi di recupero con strumenti per cambiare, in modo da evitare l'esacerbarsi della violenza stessa e tutelare le vittime. 

È un lavoro di grande valenza sociale svolto in Italia da circa 25 centri impegnati su questo fronte (vedi infografica)

Ogni anno sono circa 300 gli uomini accolti, di diversa estrazione sociale, disposti a iniziare un percorso di riabilitazione. 

Secondo i dati che emergono dal CAM di Firenze, il primo e tra i più noti avamposti di questo lavoro presieduto dalla dottoressa Alessandra Pauncz, in base alle richieste pervenute negli ultimi 7 anni di attività è possibile affermare che l'utenza è formata da uomini che hanno agito una qualche forma di violenza contro la propria partner o ex partner, per la maggior parte di nazionalità italiana (92%) e per la maggior parte padri (il 77% ha almeno un figlio)

Così come la letteratura non individua un profilo standard circa l'uomo che agisce violenza nelle relazioni affettive, anche l'esperienza del CAM mostra come il comportamento violento sia trasversale per età e status socio-economico con il 62% degli accessi nella fascia di età 31 – 50 anni

Stessa omogeneità di distribuzione riguarda anche la professione degli uomini che si sono rivolti al CAM, con una distribuzione abbastanza uniforme tra liberi professionisti e operai e un picco tra i dipendenti (sia pubblici che privati), ben il 36%. Infine, la maggior parte dell'utenza si trova ancora in relazione con l'ultima partner contro la quale è stata agita violenza.

«Quando lavoriamo con uomini che sono violenti non troviamo dei mostri assetati di sangue, ma semplicemente uomini che hanno appreso un linguaggio in cui per un uomo è legittimo e giusto prevaricare sugli altri ed in particolare su donne e bambini. C'è un sottile linguaggio del privilegio maschile, che fa sì che gli uomini pensino di essere legittimati ad essere violenti, senza mai percepire le proprie azioni come violente», afferma Alessandra Pauncz, che parteciperà come relatrice al Convegno Erickson "Affrontare la violenza sulle donne – Prevenzione, riconoscimento e percorsi d'uscita" in programma a Rimini il 13 e 14 ottobre.

Centri come il CAM non solo permettono di contrastare la violenza domestica, intervenendo sugli autori della violenza attraverso programmi psicoeducativi, ma svolgono una fondamentale funzione di formazione sui temi relativi a uomini maltrattanti anche sul piano nazionale.

«Credo che il primo passo per cambiare la cultura della violenza sia riconoscerla e nominarla. Se consideriamo "normale" offendere quando siamo in disaccordo con qualcuno, alzare la voce per prevaricare nella discussione, rompere oggetti quando siamo esasperati e qualche volta tirare uno schiaffo ai nostri figli quando ci mancano di rispetto, saremo portati a pensare che questi comportamenti siano normali e non fare niente per cambiare atteggiamento" prosegue Pauncz. «Se vogliamo cambiare un certo tipo di cultura è necessario trovare dei modi per mettere in luce questo modello di mascolinità evidenziando quanto il privilegio di genere sia connesso alla percezione di legittimità della violenza. Finché questi aspetti rimangono nascosti continuiamo a condannare ed esecrare la violenza quando assurge ai fatti di cronaca per efferatezza e crudeltà, ma lasciamo inalterato il tessuto sociale che alimenta ogni giorno i mille atti di violenza quotidiani nascosti dalla "normalità"». 

Attualmente, in Italia, l'adesione a questo tipo di programmi è esclusivamente volontaria. Gli uomini possono arrivarvi di propria iniziativa oppure su invio di servizi sociali, forze dell'ordine, avvocati o magistrati.

All'interno di questi centri si parte da una semplice accoglienza telefonica agli uomini che agiscono violenza o a tutte le persone che hanno difficoltà a gestire una situazione di maltrattamento e hanno bisogno di consulenza. 

A seguito della telefonata vengono effettuati dei colloqui iniziali con i maltrattanti per cercare di capire insieme che percorso sia possibile effettuare per interrompere la violenza. 

Il Centro offre quindi una serie di consulenze e gruppi psicoeducativi per aiutare e sostenere gli uomini nel loro cambiamento. 

Per quanto riguarda l'attività di formazione, essa è parte integrante del lavoro di promozione del cambiamento culturale con gli operatori che aiutano a mettere in discussione stereotipi e convinzioni profonde e radicate sulla violenza.

Non è semplice ottenere dati scientifici sulla recuperabilità degli uomini maltrattanti. Grazie però all'elaborazione dei dati dei centri legati al CAM di Firenze si è visto che la difficoltà maggiore è quella di superare le prime fasi di terapia, quando il 40% dei pazienti abbandona e non torna più

Per coloro che invece continuano, si osserva che dopo due mesi interrompono la violenza fisica nei confronti delle loro compagne, e allo stesso tempo si sviluppa una riflessione sulle motivazioni che portano alla violenza psicologica, economica, sessuale. 

Un percorso difficile documentato nel libro "Da uomo a uomo" - scritto dalla dotteressa Pauncz ed edito da Edizioni Centro Studi Erickson – grazie alle molte e interessanti testimonianze di uomini che hanno deciso di rendere pubblica la propria esperienza.

Allora quando è il caso di rivolgersi a un Centro Ascolto Uomini Maltrattanti? Ecco una semplice lista fornita dal CAM di Firenze di comportamenti adottati nelle relazioni con la partner o con i figli che devono fungere da campanello di allarme, e spingere un uomo a rivolgersi a un centro specializzato. 

1. Fare o dire delle cose che dopo fanno stare male
2. Cercare di impedire alla propria partner di fare qualcosa che voleva fare (Come mettere un particolare vestito, uscire con le amiche, avere un lavoro o studiare)
3. Seguire o controllare i movimenti della propria partner (magari telefonando o mandando costantemente messaggi ad orari strani)
4. Provocare paura nella partner e/o nei figli
5. Fare pressioni alla partner o ad altre donne per fare sesso quando non vogliono
6. Essere gelosi e/o accusare la partner di prestare troppa attenzione a qualcun altro
7. Schiaffeggiare, picchiare, spingere la propria partner o minacciare di farlo
8. Offendere, criticare, far sentire stupida per le proprie idee la propria compagna o/e i figli
9. Controllare le finanze, magari verificando tutte le spese di casa e non permettendo alla partner un uso personale dei soldi
10. Non riconoscere se stesso quando ci si comporta in un certo modo 

Tutte queste tematiche verranno discusse in occasione del Convegno Internazionale "Affrontare la violenza sulle donne – Prevenzione, riconoscimento e percorsi di uscita" organizzato dal Centro Studi Erickson al Palacongressi di Rimini i prossimi 13 e 14 ottobre.

A questo link è possibile trovare il programma dettagliato del convegno e l'elenco completo dei relatori: https://eventi.erickson.it/donne-violenza/Home


martedì 29 agosto 2017

Tac e risonanze per cani e gatti: General Electric presenta le nuove frontiere dell'imaging veterinario



GE HEALTHCARE PRESENTA LE NUOVE FRONTIERE DELL'IMAGING VETERINARIO A VERONA

La divisione medicale di General Electric svela al Congresso europeo di diagnostica per immagini veterinaria una TC di ultima generazione al servizio dei pazienti a quattro zampe


MILANO, 29 agosto 2017 – Tecnologie medicali all'avanguardia, non solo per gli esseri umani. 


Anche in campo sanitario, infatti, i proprietari di animali domestici stanno diventando sempre più esigenti e per il benessere dei propri compagni di vita chiedono il meglio: un trend che si traduce nella crescita del mercato di dispositivi medici di fascia alta, come tomografia computerizzata (TC) e risonanza magnetica (RM), utilizzati in ambito veterinario. 

Il fenomeno sarà uno dei temi centrali del Congresso "European Veterinary Diagnostic Imaging" organizzato a Verona dal 29 agosto al 2 settembre da ECVDI, il College europeo di imaging diagnostico veterinario, durante il quale GE Healthcare – divisione medicale di General Electric – presenterà le ultime innovazioni introdotte in questo campo per supportare il lavoro dei radiologi veterinari e migliorare l'iter di diagnosi e cura degli amici a quattro zampe.

Tra le innovazioni più significative presentate per il settore veterinario c'è un tomografo computerizzato di ultima generazione caratterizzato da un'estrema compattezza, abbinata a un'elevata qualità delle immagini, notevole velocità di scansione e a diminuzione della dose di radiazioni erogate ai pazienti – in questo caso a quattro zampe – sottoposti all'indagine clinica. 


La tecnologia è stata sviluppata pensando agli esseri umani, ma la sua compattezza e il costo contenuto – abbinate a ottime funzionalità di base – l'hanno resa una soluzione particolarmente adatta anche alle necessità dell'ambito veterinario. 

Oltre a una migliorata risoluzione spaziale, la nuova tecnologia garantisce diagnosi più accurate e meno invasive grazie a software innovativi che consentono l'ottimizzazione della dose di radiazioni erogate, la visualizzazione in 3D delle immagini esaminate, l'analisi automatica dei vasi, l'endoscopia virtuale e la colonografia TC.

Le richieste dei padroni in questi anni stanno cambiando: gli animali sono sempre più parte della famiglia e si vogliono indagare al meglio situazioni potenzialmente pericolose. 


Il miglioramento delle tecnologie a disposizione dei radiologi veterinari sta subendo una forte accelerazione: al fianco di ecografi e radiografie si stanno infatti diffondendo tomografi computerizzati e risonanze magnetiche, macchinari che derivano dalla medicina per gli esseri umani. 

I vantaggi sono molteplici: un esame TC consente di valutare al meglio la presenza di eventuali metastasi, di studiare i margini di masse per preparare al meglio un eventuale intervento operatorio o, mediante l'utilizzo di mezzi di contrasto specifici, di diagnosticare problemi vascolari potenzialmente non esplorabili con altre metodiche di imaging.

"L'introduzione di nuove tecnologie di imaging diagnostico in veterinaria si traduce nel miglioramento dei processi di diagnosi e cura per gli animali", ha commentato Luca Giulio, Direttore marketing di GE Healthcare Italia. 

"In questo senso, l'impegno di GE Healthcare per la continua innovazione nel settore biomedicale non genererà benefici soltanto per i pazienti 'tradizionali', ma anche per i loro amici a quattro zampe".

VACCINI, MANCA (DIT): SUBITO CONSIGLIO MONOTEMATICO

Dichiarazione del vice presidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Direzione Italia, Luigi Manca

Istigazione a intraprendere azioni legali: se questo fosse un reato il presidente Emiliano lo avrebbe compiuto sostenendo che sarà la Regione a farsi carico dei ricorsi che i pugliesi vorranno presentare contro l'obbligatorietà dei vaccini votata dal Parlamento italiano e quindi legge dello Stato.

Le dichiarazione improvvide di Emiliano sono talmente dannose, sia sotto il profilo della salute dei pugliesi sia sul piano economico,  che non possono essere prese in solitudine incontrando questo o quel comitato: per questo motivo ho chiesto una seduta monotematica e urgente del Consiglio regionale perché sia la massima assise a esprimersi in merito. Mi chiedo cosa avranno, questa volta, da dire la maggioranza e il Pd, in modo particolare, proprio quel partito che avrebbe voluto presentare una proposta di legge regionale sulla obbligatorietà prima ancora del decreto Lorenzin? Che impegno di spesa viene assunto per far fronte ai ricorsi e quali avvocati saranno scelti e pagati, visto che ci sembra improbabile che l'Avvocatura regionale possa rappresentare in giudizio il privato cittadino? A meno che Emiliano non pensi che a costituirsi sia proprio la Regione e allora sarebbe davvero assurdo!



Bari, 29 agosto 2017

Al festival della salute il futuro del welfare aziendale

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AL FESTIVAL DELLA SALUTEIL FUTURO DEL WELFARE AZIENDALE. 
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Bologna, 29 agosto 2017 - Dal 28 settembre al 1 ottobre al Festival della Salute, nella  delle Terme  Tettuccio di Montecatini, andrà in scena un programma di talk show e di meeting relation b2b finalizzati a  mettere in contatto le Aziende  coinvolte in modo da  affrontare a tutto tondo tematiche  relative al welfare aziendale e alle strategie in atto. 

L'area dedicata sarà la Welfare House che rappresenterà, nell'ambito del più ampio  village del Festival della Salute, un'agorà verticale di relazioni tra le aziende italiane che adottano strategie di welfare innovative, i direttori del personale coinvolti attraverso HR Community, le società di servizi di welfare, quelle di previdenza e assicurazione e le istituzioni presenti. 

I talk show principali organizzati nella welfare house  sranno i seguenti:

-  SHARED WELFARE: IL SISTMA SANITARIO ITALIANO E IL RISCHIO DI SOSTENIBILITÀ FUTURA.
I dati tendenziali evidenziano il rischio di una futura insostenibilità̀ del sistema  sanitario pubblico e privato in Italia se inteso come attualmente organizzato; il mondo delle assicurazioni, il sistema della farmacie e gli operatori della digitalizzazione potranno favorire un cambiamento delle condizioni al contorno generando virtuose economie, ottimizzazioni organizzative che potrebbero consentire non solo di evitare il rischio premesso ma addirittura di cogliere opportunità̀ di signicativo miglioramento.

- WELFARE MANAGER: IL SISTEMA SOCIALE DEI FONDI INTEGRATIVI.
Il futuro del nostro stato sociale evolverà sempre di più verso una prospettiva a due gambe: da un lato la gamba statale e dall'altra quella privata e del privato sociale. Quest'ultima avrà un ruolo integrativo e ovviamente non sostitutivo della funzione statale. In uno slogan, stiamo passando dal welfare state al welfare community. La spinta di fondo verso un modello integrato pubblico-privato viene da una duplice tendenza, ossia la crisi finanziaria del nostro stato sociale tradizionale e l'aumento dei bisogni sociali legati ai fenomeni di invecchiamento della popolazione, alla flessibilità del mercato del lavoro, e così via.
La vera forza del welfare aziendale è la duttilità, nel senso che non esiste un modello unico di welfare aziendale ma esistono tanti piani di welfare differenziati che esprimono la cultura e il livello di relazioni tra azienda e dipendenti.

- FUTURE WELFARE HEALTH INNOVATION.
Quale sarà il futuro dalla salute a seguito del progresso tecnico-scientifico. L’intelligenza artificiale, i dati a disposizione che scenari possono aprire? E porteranno via lavoro all’uomo?

La riduzione dei fondi pubblici destinati al welfare ha indotto le imprese responsabili a fornire risposte concrete ai crescenti bisogni sociali della popolazione aziendale. Questo con importanti ritorni in termini di aumento del benessere delle persone – vero asset strategico delle organizzazioni – ed effetti positivi sulla produttività.
Lo stato attuale del welfare aziendale vede alcune buone pratiche, ormai celebri e note ai più, ma anche tanti casi di fallimento, che non sono mai stati presi in esame e il cui numero è a tutt’oggi ignoto. Per cercare di capire cosa funziona e cosa no in una iniziativa di welfare aziendale, Luca Pesenti, professore dell’Università Cattolica, ha svolto un’indagine sul futuro del welfare aziendale, prendendo in considerazione il punto di vista di 100 HR manager. Di seguito i risultati.
La ricerca è stata condotta su un campione di 100 HR manager, per lo più dell’area Nord-Ovest e Nord-Est, impiegati maggiormente in multinazionali con headquarter all’estero (41,8%), ma anche da una buona percentuale di aziende medie – quelle a cui si rivolge principalmente oggi il mercato del welfare. Nella maggioranza dei casi si tratta di aziende con più di 500 dipendenti, al cui interno si riscontra una situazione stazionaria per quanto riguarda l’occupazione (nel 50% degli intervistati) e un basso tasso di sindacalizzazione (per il 57% degli intervistati il tasso si stima intorno al 20%).

Circa l’attuale presenza di welfare, il 52% del campione dichiara di avere in atto più di 6 misure di welfare, dato che attesta la presenza di sistemi solidi ed evoluti; mentre nel 45% dei casi si tratta di una media di 3 misure. Principalmente sono iniziative legate al mondo della ristorazione (mensa aziendale/buoni pasto), all’assistenza sanitaria (check up, vaccinazioni, visite specialistiche) e all’area della conciliazione vita-lavoro.

La maggior parte degli HR manager attualmente ritiene il welfare aziendale una soluzione utile alla riduzione della conflittualità, al miglioramento del clima aziendale, all’incremento della produttività e alla riduzione dell’assenteismo. Pochi, invece, lo considerano efficace in vista di un aumento della presenza femminile nelle aziende o al fine di favorire lo sviluppo del territorio.

Alla prossima news!

Francesco Maria Gallo
Director Public Affairs 

"Essere protagonista al Festival della Salute a Montecatini Terme  significa interloquire direttamente con il vasto mercato  dell’opinione pubblica, delle imprese e delle istituzioni centrali e  periferiche; significa essere al centro dell’attenzione nel dibattito  sociale ed economico che oggi coinvolge l’intero Paese"

  
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Disabilità. Lo sport è per tutti! Viaggio Italia, l'avventura di sentirsi liberi.


Partiti dal Piemonte Danilo e Luca portano il loro messaggio tutta l’Italia… e quest’anno anche all’estero!

“Spero che i miei successi convincano qualche ragazzo disabile ad uscire di casa a riprendere a vivere con lo sport.
La vita è sempre degna di essere vissuta e lo sport dà possibilità incredibili per migliorare il proprio quotidiano e ritrovare motivazioni.”
Alex Zanardi
L’estate è tempo di sport, allenamento e attività all’aria aperta. Ma quello che per alcuni è un rilassante passatempo, un modo per migliorare se stessi e tenersi in forma, per chi vive la disabilità potrebbe sembrare un traguardo inarrivabile, escludente. 

Sono ancora troppe le barriere architettoniche che spesso incontra chi vuole fare sport e scarsa l’informazione sulle realtà virtuose che invece si occupano di rendere le discipline sportive accessibili a tutti.

Lo sanno bene Danilo Ragona e Luca Paiardi, i protagonisti di Viaggio Italia, che da tre anni, partendo dal Piemonte, percorrono il nostro Paese con le loro carrozzine, tra incontri e avventure, sport e risate per raccontare la loro storia e portare un messaggio di speranza e solidarietà. Già, perché Danilo e Luca da quasi 20 anni, a causa di un incidente, vivono seduti su una carrozzina e il loro viaggio, ironico, divertente, a tratti avventuroso, ci racconta il mondo dal loro punto di vista.

C’è una cosa che nel loro viaggio non manca mai: lo sport. Lo sport è fondamentale. Dopo l’incidente è stato uno strumento di riabilitazione e oggi è il loro modo di raccontarsi, di dimostrare che nulla è impossibile e che anche nelle avversità la vita va presa di petto e vissuta, fino in fondo.

Volare in ultraleggero, scoprire le profondità della terra attraverso un’escursione speleologica, correre in quad sulle dune di sabbia, fare parapendio, rafting, down hill, arrampicata, canottaggio, hand bike, tennis, sci nautico, diving… non c’è sport che Danilo e Luca non abbiano provato, esperienza che non abbiano vissuto.

E alla fine di questa lunga estate Viaggio Italia uscirà dall’Italia per portare la voglia di vivere dei due amici anche in Spagna e verso altre destinazioni europee. Prossimo appuntamento: Fuerteventura, dal 29 agosto al 9 settembre, per provare yogasurfkayakdivingland sailquad e trekking.

Ogni tappa, ogni sfida, è il modo immediato e diretto che Danilo e Luca hanno per raccontare che nulla è impossibile e per ripetere a gran voce quello che è il loro messaggio più importante: “la disabilità è un limite che non deve spaventare o frenare ma che deve essere conosciuto, esplorato, superato; perché la disabilità, in fondo, è solamente un punto di vista diverso dal quale vivere e raccontare la vita di tutti i giorni”.

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www.facebook.com/viaggioitalia.

lunedì 28 agosto 2017

Ministero della Salute: Uova al Fipronil, controlli a tappeto e attesa riunione Ue


Si è tenuta oggi presso il Ministero della Salute, con la partecipazione del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, un incontro tecnico tra le Amministrazioni principalmente interessate alla tematica della contaminazione di uova da fipronil (Ministeri della Salute, delle Politiche Agricole e dello Sviluppo Economico) e le principali organizzazioni della filiera produttiva.

 

L'incontro era finalizzato a illustrare le azioni adottate dal Ministero della Salute, anche in vista della riunione del Comitato PAFF nella Sezione che si occupa della sicurezza tossicologica nella catena alimentare, che avrà luogo a Bruxelles il prossimo mercoledì 30.

 

Il Ministero della Salute ha comunicato, ricevendo apprezzamenti da parte di tutte le Associazioni presenti, le ulteriori iniziative riguardanti il controllo ufficiale avviato negli allevamenti del territorio nazionale, che prevedono prelievi di campioni in 845 unità, e la prosecuzione – che sarà rimodulata sulla base degli esiti della prima serie di controlli eseguiti –di quelli sulle fasi successive alla produzione primaria.

 

Le parti presenti hanno concordato di chiedere alla Commissione europea di adottare proprie iniziative al fine di armonizzare gli interventi in corso nei diversi Stati Membri, riservandosi comunque l'adozione di ulteriori misure nazionali.

 

Nel contempo, le Associazioni hanno manifestato il loro impegno a rafforzare l'autocontrollo mirato alla ricerca del contaminante, estendendolo a tutte le unità produttive degli associati.

Le parti hanno concordato di proseguire le interlocuzioni anche alla luce di quanto sarà deciso in sede comunitaria.

 




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LA MIXOLOGY SI TINGE DI ROSA: LA CANADESE KAITLYN STEWART È LA MIGLIOR BARTENDER DEL MONDO AL DIAGEO RESERVE WORLD CLASS 2017


La canadese Kaitlyn Stewart del Royal Dinette di Vancouver è stata proclamata Miglior Bartender del mondo alla finale globale di Città del Messico del WORLD CLASS Bartender of the Year 2017, la prestigiosa ed acclamata competizione internazionale che celebra l'arte della mixology e che mette in scena il più grande, aspirazionale ed autorevole palcoscenico del settore dei luxury spirits. 

Istituita da Diageo Reserve, la divisione luxury dell'azienda, la competizione mette in gara i migliori mixologist del pianeta per confrontarsi con brand ultra premium come vodka Ketel One e Cîroc, tequila Don Julio, gin Tanqueray No TEN, bourbon Bulleit, rum Zacapa, blended scotch whisky Johnnie Walker Blue Label e single malt come Talisker e Lagavulin.

In una settimana di gare, Kaitlynha dimostrato di saper superare le sfide che hanno messo alla prova le sue abilità e quelle di altri 54 concorrenti provenienti da tutto il mondo (per l'Italia ha gareggiato Mirko Turconi del Piano 35 di Torino). 

È sopravvissuta alla prova del fuoco della sfida Heat of the Moment dimostrando di saper creare un cocktail integrando il meglio delle tecniche culinarie a quella della miscelazione. 

Con la sfida Mex ECO poi, dedicata alla consapevolezza ambientale a livello globale, ha saputo testimoniare che anche i bartender possono trovare un approccio green al mondo della miscelazione. Dalla prima sessione di gare che ha ridotto i concorrenti da 55 a 10, è passata al ring del Lucha Libre, la prova a tempo che prevede la preparazione in sei minuti di sei classici della miscelazione con la possibilità di un piccolo twist personale. 

Da lì ha proseguito la sua corsa verso il titolo mondiale passando alla fase finale della gara, Los Elementos, alla quale hanno avuto accesso solo i migliori 4 in assoluto. Un'ultima epica sfida dedicata alla creazione originale di quattro cocktail ispirati ai quattro elementi. 

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sabato 26 agosto 2017

Sanità e Valori al Festival della Salute 2017


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Sanità e Valori al Festival della Salute 2017
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25 settembre 2017 - "Come ogni anno, il filo conduttore di tutti gli incontri del Festival della Salute è la prevenzione. Una scelta in perfetta sintonia con le scelte di politica sanitaria della Regione Toscana, che sulla prevenzione punta molto, ritenendola strategica: prevenire significa preparare un futuro di salute, e quindi avere meno bisogno di cure. Non è un caso che fin dalla sua prima edizione il Festival della Salute venga fatto in Toscana". Lo dichiarò l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi in occasione dell'edizione del 2016 1 Montecatini Terme.

Il 28 settembre 2017 si apriranno le porte della nuova edizione del Festival della Salute, la decima, sempre a Montecatini Terme anno in cui è Comune Europeo dello Sport.

Il Festival della Salute 2017 rappresenta una coralità di voci del pensiero sociale, sostenibile, innovativo ed etico nell'ambito della prevenzione,  del welfare e delle politiche sulla previdenza,  parole chiave di questa Decima Edizione.

 

Saranno oltre 300 i relatori/stakeholder presenti al Festival della Salute e che si alterneranno 100 talk show verticali che verterenno sulle tematiche attuali nell'ambito della salute, del welfare e del sistema sanità del Paese. 

Ma il Festival della Salute, come nella sua tradizione diviene un'occasione di relazione sociale, politica ed economica in quel settore, quella della Sanità e Salute, che è determinante per il benessere sociale del Paese.

Le location prescelte e dove troveranno spazio stand delle imprese, delle istituzioni, delle associazioni di volontariato, postazioni per screening gratuiti convegni medici talk show, eventi sportivi e di intrattenimento sono gli stabilimenti termali, il municipio, la pineta e il teatro Verdi. Previsti anche specifici corsi riconosciuti con crediti formativi, partecipazione delle scuole, talk-show ed esibizioni (tutto a ingresso gratuito).

 

Il Festival della Salute è una straordinaria lente d'ingrandimento attraverso cui si osservano il  contesto sociale più generale, la cultura collettiva, le trasformazioni della domanda di benessere, le acquisizioni disciplinari e scientifiche, i modelli organizzativi: in sintesi gli aspetti che hanno contribuito nel corso degli ultimi decenni a dare vita alla transizione del sistema dei servizi sanitari in Italia da costola del tradizionale welfare-state a rete complessa di relazioni tra elementi di socialità, statualità e mercato. 

 

Con tutto questo ed altro dal 28 settembre al primo ottobre riparte il Festival della Salute nella sua decima edizione a Montecatini Terme.

 

Essere protagonista al Festival della Salute a Montecatini Terme
significa interloquire direttamente con il vasto mercato
dell'opinione pubblica, delle imprese e delle istituzioni centrali e
periferiche; significa essere al centro dell'attenzione nel dibattito
sociale ed economico che oggi coinvolge l'intero Paese

 


 


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