Cerca nel blog
sabato 31 maggio 2014
venerdì 30 maggio 2014
Donne, pari opportunità? Indagine sulla discriminazione di genere di MDC e Codacons - 9 giugno ore 11, sala Unicef (Roma)
Mani in Pasta, Che Pizza! Laboratorio per bambini, 1 giugno 2014, Hortus Urbis
- Da anni 4 in su
- Quota di partecipazione: 8 euro a bambino (6 euro con la Carta amici del Parco)
- Turno n. 1 alle 11.00 – Turno n. 2 alle 12.00
- Registrazione: 15 minuti prima di ogni turno
- Durata: circa 50 minuti
- Prenotazioni entro le ore 18 di venerdì 30 maggio hortus.zappataromana@gmail.com, o in loco fino ad esaurimento dei posti
- In caso di pioggia il laboratorio sarà spostato ad altra data
IL MINISTRO LORENZIN CONTRO IL FUMO PASSIVO
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, celebra la "giornata mondiale senza tabacco" di domani e dichiara: "L'ospedale Bambino Gesù ci suggerisce una riflessione amara: un bambino su cinque che arriva in ambulatorio ha problemi respiratori, cioè tosse o broncoplasmi, che derivano dal fumo passivo.
Cioè da genitori e familiari che fumano senza prendere precauzioni là dove i bambini vivono e giocano: soprattutto in casa e in auto.
Asma, bronchite, infarto, tumore, i danni provocati dal fumo li certifica da anni l'Organizzazione mondiale della Sanità.
Ancora più grave è esporre al fumo passivo i nostri figli: la metà dei bambini lo è già al secondo anno di vita, 38 su cento hanno un genitore che fuma in casa, questo ci dicono i dati Istat.
La scorsa estate ho proposto in consiglio dei ministri di proibire il fumo in auto alla presenza di minori: per una questione di salute, civiltà, di educazione, di corretti stili di vita fin dall'infanzia.
In Inghilterra la norma è in discussione in Parlamento. Noi siamo rimasti indietro, dovremmo prendere esempio e rilanciare questo dibattito all'interno del disegno di legge in discussione al Senato. Combattere il fumo, attivo e passivo, è il primo passo della prevenzione, unica infallibile arma contro le malattie croniche".
Milano 2015 Nice To Meet You: donne (e uomini) milanesi, tutti protagonisti di un film su Milano!
Per proporsi o prenotarsi è necessario utilizzare il sito dell’evento Milanonicetomeetyou.com. Si ricorda che bisogna aver compiuto i diciotto anni di età.
Per ulteriori informazioni info@milanonicetomeetyou.com
Elettrostimolatori. Consigli
Il principio e' semplice perche' si tratta di sollecitare il muscolo o la parte interessata con scariche elettriche a bassa intensita': il muscolo "lavora" e si tonifica. Potrebbe essere la soluzione per tutti coloro che desiderano migliorare le proprie qualita' estetiche senza faticare. Potrebbe essere ma e' bene chiarire alcuni... particolari. L'elettrostimolazione e' sostanzialmente una tecnica riabilitativa, serve cioe' a tonificare muscoli costretti alla inattivita' da eventi traumatici, none' quindi sostitutiva della normale attivita' sportiva.
E' controindicata per alcuni categorie di soggetti a rischio come i cardiopatici, i portatori di Pacemaker e protesi, le donne in gravidanza e gli epilettici. L'elettrostimolazione stimola determinati muscoli ma non i loro antagonisti e quindi diminuisce la loro capacita' di coordinazione. Quando si svolge una attivita' sportiva, anche moderata, si aumentano complessivamente determinate funzioni, oltre quella propriamente muscolare, tutto cio' da' la possibilita' di sopportare uno sforzo fisico in modo armonico perche' ciascun apparato (muscolare, scheletrico, circolatorio, respiratorio) e' allenato. Cio' non avviene stando sdraiati sul letto con l'elettrostimolatore e il rischio e' la facile affaticabilita', l'alterazione del metabolismo basale e delle costanti fisiologiche interne (omeostasi). A questo si possono aggiungere effetti psicologici quali lo sviluppo di atteggiamenti passivi.
Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc
giovedì 29 maggio 2014
Come è stato possibile raccogliere 50.000 donatori di organi in soli 18 mesi
COME E' STATO POSSIBILE RACCOGLIERE 50.000 DONATORI DI ORGANI IN SOLI 18 MESI,
NONOSTANTE LA SCARSA MOTIVAZIONE DEL SERVIZIO PUBBLICO RADIOTELEVISIVO
Roma, 29/05/2014 - Pochissima stampa in crisi di foliazione, assai poca tv pubblica, molta tv commerciale e pay-tv, molto web con sito dedicato e banner, applicazioni per cellulari, molti social network, Promocard andate a ruba, impiego di grandi maestri della fotografia, grande frequenza nel circuito Centostazioni, molte sale cinematografiche dell'allora circuito Sipra. E molte brillanti iniziative di marketing sociale non convenzionale realizzate da studenti universitari che sono diventate rapidamente virali. "In campo sociale come in campo commerciale, la comunicazione pubblicitaria moderna sa raggiungere vette di grande efficienza se ha alle spalle un progetto strategico forte e capace di essere articolato in forma integrata in tutte le modalità vecchie e nuove – dichiara Alberto Contri, Presidente di Pubblicità Progresso, che ha coordinato più di 40 tra professionisti e società che hanno lavorato gratuitamente riuscendo a raccogliere quasi 50.000 donatori di organi in 18 mesi".
"E' motivo di grande amarezza – continua Contri - dover rilevare la sempre più scarsa motivazione del Servizio Pubblico Radiotelevisivo nei confronti di un così importante impegno collettivo come quello di Pubblicità Progresso, che da quasi mezzo secolo vede impegnati tutti i protagonisti dei media e della comunicazione italiana. Soprattutto se si considera che la Rai è stato uno dei primi soci fondatori e per molti anni ha dato contributi straordinari. Sarebbe bastato un piccolissimo sforzo per triplicare il già eccellente risultato, dando almeno lo stesso spazio regalato dalle tv commerciali su reti e in orari pregiati, rilanciando il tema a cura di reti e testate, riprendendo i moltissimi spunti offerti dall'occasione (potendo inoltre disporre della Mediateca di Pubblicità Progresso con le più creative, interessanti e anche curiose campagne del mondo). Ma che si vuole pretendere – conclude Contri - se si programmano spot sociali con pressioni pubblicitarie del tutto simili al rumore di fondo, e i conduttori di grido ritengono pure di aver svolto un gran compito sociale sparando a velocità supersonica, alla fine delle loro trasmissioni, l'annuncio di una raccolta fondi ? ".
Ufficio Stampa Pubblicità Progresso
Alessandro Pavanati – pavanati@dellasilva.com - +39 347 12.65.589
Arianna Carandina – carandina@dellasilva.com - +39 346 52.19.400
Arianna Carandina DELLA SILVA COMMUNICATION CONSULTING |
Prodotti naturali COSM-ETICA per la pelle del bambino
2 miliardi di persone obese o in sovrappeso. Lo dice uno studio americano
Dal 1980 al 2013, periodo preso in esame, le persone in sovrappeso o obese sono passate da 57 milioni a 2,1 miliardi, dal 29 al 37% per gli uomini e dal 30 al 38% per le donne.A livello regionale viene sottolineato che il problema è particolarmente serio in Medio Oriente e in Nord Africa. Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia rappresentano i paesi ricchi dove il fenomeno è cresciuto di più sia per i maschi sia per le femmine.Per quanto riguarda le nuove generazioni, anche in questo caso sono stati registrati dati preoccupanti: lo scorso anno, oltre il 22% delle ragazze e quasi il 24% dei ragazzi nei paesi sviluppati avevano chili di troppo.
Il primato mondiale di obesità spetta alle popolazioni delle isole di Pacifico e Oceania (Nauru, isole Cook e Samoa, Tonga, Polinesia francese), dove il BMI medio raggiunge i 34-35kg/m2. Tra gli stati industrializzati, la crescita più impressionante di sovrappeso e obesità è stata riscontrata in USA. Nella corsa all’obesità dei Paesi ricchi, seguono Nuova Zelanda e Australia (donne), Regno Unito e ancora Australia (uomini). All’ultimo posto il Giappone, con un BMI medio pari a 22 per le donne e 24 per gli uomini.In Europa ed in particolare Belgio, la Finlandia, la Francia, l’Italia (IMC 28 per le donne adulte) e la Svizzera non risulta esservi stato un incremento significativo dell’Indice, ma ciò non deve fare abbassare la guardia agli organismi deputati al controllo della salute pubblica.
Alla luce di tale importante studio che Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” teneva a diffondere, affinché anche in Italia si approntino delle strategie pubbliche di prevenzione e cura per combattere il fenomeno, non possiamo non concordare nelle proposte autorevoli che vengono dalla Scienza dell'alimentazione secondo cui bisognerebbe realizzare in ogni regione centri di coordinamento di reti assistenziali che attraverso approcci multidisciplinari integrati di tipo riabilitativo, siano adeguate alla diagnosi e cura dell'obesità e dei disturbi dell'alimentazione ed articolate in unità ambulatoriali, semiresidenziali e di ricovero di riabilitazione intensiva.In alcune regioni sta avendo successo il modello definito “hub and spoke” che prevede la concentrazione dell'assistenza di maggiore complessità in centri di eccellenza (hub) e l'invio dei pazienti ai centri periferici (spoke) in relazione alla prosecuzione del percorso terapeutico e riabilitativo.
Codacons su Roche-Novartis
CODACONS INTERVIENE AL TAR CONTRO LE DUE AZIENDE E CHIEDE RISARCIMENTO PER TUTTI GLI UTENTI SEL SSN
MINISTERO ACCERTI LE RESPONSABILITA' DELL'AIFA
Dopo la richiesta di risarcimento di 1,2 miliardi di euro avanzata ieri dal Ministero della salute nei confronti di Roche e Novartis, anche il Codacons affila le armi legali e si appresta a chiedere indennizzi in favore degli utenti del Servizio Sanitario Nazionale per la nota vicenda del farmaco Avastin.
"Ieri, nel corso dell'udienza al Tar del Lazio, il Codacons è intervenuto nel giudizio per difendere la sanzione inflitta alle due aziende dall'Antitrust – spiega il Presidente Carlo Rienzi – In attesa della decisione definitiva prevista per novembre, stiamo predisponendo una maxi-richiesta di risarcimento danni nei confronti di Roche e Novartis, finalizzata ad ottenere un indennizzo per tutti gli utenti del Servizio Sanitario Nazionale. E' evidente infatti che, se sarà accertato il cartello posto in essere dalle due multinazionali e sanzionato dall'Autorità, si configura un danno diretto per i fruitori della sanità italiana, intesi sia come pazienti che come medici, sul fronte economico ma anche su quello etico".
"Il Ministero della salute, inoltre, deve accertare le responsabilità dell'Aifa in questa vicenda – prosegue Rienzi – ed eventualmente rivalersi anche su tale ente".
Pari opportunità nei prestiti in banca? Vincono ancora gli uomini
SuperMoney – SuperMoney è l'unico portale web in Italia a permettere, in un solo sito, il confronto e la richiesta on line di prodotti bancari, assicurativi, utilities (telefonia ed energia). Grazie a SuperMoney è possibile risparmiare su assicurazioni auto, mutui, prestiti, conti correnti e conti deposito, tariffe energetiche e tariffe telefoniche. Leader di mercato nel proprio settore, SuperMoney è l'unico portale in Italia certificato da parte dell'Autorità Garante per le Comunicazioni (AGCOM) per la capacità di fare confronti veritieri e corretti sulle tariffe di telefonia e internet.
PARI OPPORTUNITÀ NEI PRESTITI IN BANCA? VINCONO ANCORA GLI UOMINI
Osservatorio SuperMoney: a parità di condizioni, 7 richieste di prestiti su 10 arrivano da uomini, alle donne non resta che accontentarsi di importi più bassi.
L'età media è la stessa e omogenea è la distribuzione geografica, eppure le "quote rosa" non arrivano nemmeno al 32%: per le richieste di prestiti vincono ancora gli uomini. La differenza tra i generi si vede anche negli importi dei finanziamenti: anche qui i consumatori sono più fortunati delle consumatrici, con richieste da 17 mila euro contro i 15 mila euro delle donne. Le finalità? In testa liquidità, ristrutturazione casa e acquisto di auto nelle richieste di entrambi i sessi.
***
Milano, 29 maggio 2014 – Pari opportunità forse sì, ma non nell'accesso al credito: le "quote rosa" coprono solo il 32% delle richieste di prestiti e le donne devono accontentarsi di importi più bassi. Questi i dati al centro dell'ultima ricerca dell'Osservatorio SuperMoney, sito di comparazione online di prestiti, che ha analizzato tutte le richieste di finanziamento pervenute al portale da gennaio 2014 a oggi.
I numeri parlano chiaro: su 10 italiani che chiedono un prestito solo 3 sono donne. Gli uomini sono il 68% del totale e richiedono importi più alti dell'11%, ovvero 17 mila euro contro i 15 mila delle donne.
Del resto, se non ci sono pari opportunità nell'accesso al credito forse è anche perché le donne guadagnano meno. Come recentemente dimostrato anche da Bankitalia, infatti, le retribuzioni delle lavoratrici sono più basse di quelle dei loro colleghi a parità di qualifica: circa 1.400 euro contro 1.800 al mese.
Eppure, se non consideriamo il sesso, gli identikit dei richiedenti sono omogenei. Non vi è nessuna differenza per l'età media, che si assesta sui 50 anni sia per gli uomini che per le donne. Non incide nemmeno la provenienza geografica: tra Nord, Sud e Centro Italia i dati non mostrano variazioni significative, se non per i picchi registrati in Basilicata, dove gli uomini chiedono gli importi più alti (27.268 euro) e in Valle d'Aosta, dove le donne si accontentano di quelli più bassi (8.800 euro).
Uomini e donne cercano finanziamenti anche per le stesse finalità, ovvero per disporre di una maggiore liquidità, per ristrutturare casa (con la complicità degli ecobonus) e per l'acquisto dell'auto. A penalizzare le donne rispetto agli uomini potrebbero essere quei 400 euro in meno in busta paga e il fatto di possedere pochi beni durevoli. Che siano loro le vere vittime della crisi o è solo un retaggio culturale?
"La nostra indagine dimostra che c'è ancora molto da fare nel nostro Paese per raggiungere la piena parità fra uomini e donne – commenta Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney – Tuttavia, la maggiore difficoltà nell'accesso al credito non è un peccato originale del sistema bancario, semmai la spiacevole conseguenza del diverso regime di retribuzione dei lavoratori e delle lavoratrici".
"È importante, comunque, che gli istituti di credito svolgano il loro ruolo nell'accompagnare le donne nel loro sviluppo professionale. Penso non solo al credito al consumo, ma a tutti i finanziamenti dedicati all'apertura di un'azienda e alle iniziative per il microcredito – conclude Manfredi – Anche da queste passerà necessariamente il rilancio della nostra economia".
Nota metodologica:
Campione considerato: circa 120 mila richieste di prestiti pervenute al portale SuperMoney http://prestiti.supermoney.eu/ da gennaio 2014 a oggi. Non si tratta di un campione rappresentativo della popolazione italiana. I dati Bankitalia si riferiscono all'Indagine delle famiglie italiane pubblicata a gennaio 2014.
Dentista e bambini: da Samadent consigli per affrontare la paura
Dal dottor Turco (Samadent) 5 consigli per scongiurare l'odontofobia nei bambini, affinché abbiano da grandi un sorriso smagliante
Paura del dentista. Chi non la conosce? Un sentimento quasi atavico che colpisce già dalla primissima infanzia al punto che alcuni genitori talvolta usano la figura del dentista come una minaccia ("Se non fai quello che dico, ti porto dal dentista").
L'odontofobia, questo il termine tecnico per indicare la paura del dentista, può addirittura degenerare in un vero e proprio terrore al punto da rendere impossibile convincere il bambino a sottoporsi anche ad una semplice visita.
"Ci sono casi in cui si impiega oltre un quarto d'ora solo per far sedere il bambino sulla poltrona. - Ha commentato il dottor Marco Turco, dentista e responsabile dei programmi di cura dei centri Samadent. - Durante gli anni in cui il bambino perde i denti da latte per mettere i denti permanenti, è opportuno fare dei controlli periodici dal dentista, per questo è necessario educare il piccolo paziente a vederlo come una figura amica o, almeno, non negativa."
"Per cercare di superare questo problema è necessario che sia i genitori sia lo specialista abbiano alcune accortezze.
Ai genitori consiglio:
- Se hai a tua volta paura del dentista, cerca di mascherare le tue emozioni, altrimenti finirai con l'agitare anche tuo figlio. Se non riesci a controllare la tua ansia rimani fuori dall'ambulatorio.
- I bambini stanchi sono spesso più nervosi, quindi è meglio prenotare la visita la mattina
- Distrai il bambino mentre aspetti il tuo turno, cerca di farlo rilassare e divertire
- Fare controlli periodici fin da piccoli aiuta il bambino a vivere il dentista come qualcosa di "normale", e non necessariamente legato al dolore o alla malattia
Per quanto riguarda, invece gli accorgimenti che un bravo professionista deve avere con i suoi piccoli pazienti i principali sono i seguenti:
- Essere pazienti e sorridenti è la base della pedodonzia, o odontoiatria pediatrica, come anche mantenere la calma e non dare segni di insofferenza anche con il paziente più restio a lasciarsi visitare
- Nei casi di bimbi traumatizzati, essere disponibili a dedicare ai piccoli anche intere sedute solo per dimostrare loro che non hanno nulla da temere
- Rendere lo studio accogliente e colorato, con giochi in sala d'attesa per intrattenere i bambini. Lo studio deve diventare un posto dove i bimbi non si annoiano.
- Coinvolgere i bambini durante ogni visita facendosi aiutare in alcune manovre della poltrona
- Utilizzare la sedazione cosciente inalatoria, una tecnica innovativa e priva di effetti collaterali e anallergica. Questa metodica consiste nel far inalare al paziente un mix di due comuni gas, ossigeno e gas esilarante, attraverso apposite mascherine attive in grado di indurre un rilassamento generale e, in questo modo, favorire la diminuzione dell'ansia e della sensibilità al dolore
- Prevedere un sottofondo musicale o video adatti a distrarre i bambini anche nel corso della seduta."
Samadent è un gruppo di studi dentistici che ha fatto di benessere, etica, professionalità e consapevolezza le linee guida sulle quali fondare tutta la propria attività. L'obiettivo dei centri è prendersi cura dei propri pazienti in funzione del loro benessere, sensibilizzandoli alla cura della propria igiene dentale. L'etica è alla base del progetto Samadent, dando priorità alla prevenzione e alla terapia di conservazione dentale ed evitando facili scorciatoie interventistiche, nocive per il
paziente e più dispendiose dal punto di vista economico nel lungo periodo: conservare i denti che abbiamo ricevuto dalla natura è il meglio che possiamo fare per stare bene. I centri Samadent sono a Roma, in Via Luca Gaurico, 257 (zona Roma EUR) e in Via Ignazio Guidi 97 (zona Cristoforo Colombo). www.samadent.net
Progetto Salute nella terra dei fuochi: visite gratuite alla tiroide a Villa di Briano (Ce)
PROGETTO SALUTE A VILLA DI BRIANO
HOUSE HOSPITAL E AMEIR NEL COMUNE CASERTANO
PER VISITE GRATUITE ALLA TIROIDE
Una nuova importante iniziativa di prevenzione sanitaria, finalizzata alla diagnosi precoce, a Villa di Briano, il comune in provincia di Caserta ancora alla ribalta per le meritevoli iniziative in favore della salute pubblica, su iniziativa del sindaco, Dionigi Magliulo, e dall'assessore alla sanità, Vincenzo Pellegrino.
A Villa di Briano ritorneranno gli Hospital Car, camper sanitari ad alta tecnologia, messi gratuitamente a disposizione dell'Associazione House Hospital onlus, presieduta da Rosa Vitiello, dove i cittadini potranno sottoporsi gratuitamente a visite alla tiroide e a ecografie per contrastare le malattie delle ghiandole endocrine.
Gli Hospital Car saranno collocati nella centrale Piazza Cavour e saranno attivi nei giorni di sabato 31 maggio e domenica 1° giugno 2014, dalle ore 9.00 alle ore 13.00. A bordo dei camper, medici endocrinologi e personale infermieristico saranno gratuitamente a disposizione degli interessati per visite ed esami diagnostici.
Si tratta dell'ennesima tappa nel comune casertano, situato nella zona tristemente nota come "terra dei fuochi", della campagna di prevenzione denominata "Progetto Salute", promossa dall'Associazione House Hospital onlus, dall'Associazione Uniti contro le malattie neoplastiche onlus (Umana) e dall'Istituto di Chimica Biomolecolare – sezione di Sassari del Cnr, che prevede la realizzazione di campagne e screening sanitari sul territorio per prevenire l'incidenza di importanti patologie e per fornire una comunicazione mirata alla promozione e alla tutela della salute.
A Villa di Briano saranno presenti anche personale medico e volontari dell'Ameir, l'Associazione malati endocrini irpina, presieduta da Felice Leone, che da oltre un decennio si occupa di volontariato, prevenzione, diagnosi precoce e fornisce aiuto e sostegno agli ammalati delle ghiandole endocrine. Recentemente l'Associazione House Hospital e l'Ameir hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con la finalità di promuovere attività di ricerca scientifica, sanitaria, sociale e sociosanitaria in ambito endocrinologico e per potenziare campagne di prevenzione per la diagnosi precoce delle patologie della tiroide, da realizzare direttamente sul territorio.
Allergie. Utile acqua e sale
Secondo l'Otolaryngology & Head and Neck Surgery della Mayo Clinic (Usa), che ha condotto un esperimento su duecento pazienti, quando si manifestano starnuti da allergia, prima di passare ai farmaci conviene provare un lavaggio del naso un paio di volte al giorno con acqua salata tiepida (un pizzico di cucchiaino di sale in una tazza d'acqua).
La soluzione lava via pollini e sostante irritanti e, ovviamente, diminuisce o elimina, gli allergeni presenti nelle mucose nasali. In commercio ci sono soluzioni saline in fiale o spray che hanno un costo; per chi vuole risparmiare, o razionalizzare le proprie spese, acqua tiepida e sale vanno comunque bene.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
mercoledì 28 maggio 2014
Farmaci Xalatan e Avastin: Ministero della Salute chiede danni alle società Pfizer Italia S.r.l, Pfizer Health A.B. e Pfizer Inc., F.Hoffmann-La Roche Ltd, Roche Spa, Novartis AG e Novartis Farma S.pA
Il Ministero, inoltre, in seguito alla delibera AGCM 24823 del febbraio 2014, che ha qualificato il comportamento delle società F.Hoffmann-La Roche Ltd, Roche Spa, Novartis AG e NOVARTIS Farma S.pA. come "un'intesa orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata alla commercializzazione del farmaco Lucentis molto più costoso del farmaco Avastin, ad esso equivalente", ha richiesto alle predette società farmaceutiche il risarcimento di tutti i danni patrimoniali (circa 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014) e non patrimoniali arrecati illecitamente al SSN.
La crisi fa ingrassare
Obesità e sovrappeso si sono diffusi in maniera esponenziale a seguito della crisi finanziaria del 2008, tra i 34 membri dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo (OCSE) economico, secondo un rapporto pubblicato ieri martedì 27 maggio. In questo documento che sarà presentato in data odierna al Congresso Europeo sull'Obesità a Sofia (Bulgaria), l'OCSE sottolinea che più della metà degli adulti e un bambino su cinque risulta in media in sovrappeso nei paesi membri dell'Organizzazione.
L'obesità è definita come un indice di massa corporea (BMI) maggiore di 30, mentre il sovrappeso è un BMI tra 25 e 30 negli adulti. Il BMI è calcolato tenendo conto delle dimensioni e del peso.
E anche se l'aumento dell'obesità è piuttosto rallentato negli ultimi cinque anni nei paesi OCSE, è schizzato in alcuni paesi durante la crisi economica del 2008-2009, che ha comportato una riduzione delle spese alimentari e aumento del consumo di prodotti a basso costo e ad alto contenuto calorico.
Secondo il rapporto, ogni aumento dell'1% del tasso di disoccupazione negli Stati Uniti ha comportato una riduzione dei consumi del 5,6% di frutta e verdura tra il 2007 e il 2009. Nel Regno Unito la spesa alimentare é diminuito del 8,5% in termini reali nel 2008-2009, ma non incidendo sul consumo di calorie, che al contrario è anche leggermente superiore.
Uno studio australiano ha dimostrato che, da parte loro le persone colpite dalla crisi avevano un rischio maggiore di diventare obesi del 20% di quelli non colpiti.
L'obesità, che é causa di malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tumori, é un costo sociale e umano pesante per i paesi OCSE.
Le persone con obesità grave muoiono, in media, dieci anni prima rispetto alle persone di peso normale, osserva il rapporto. La gestione del sovrappeso rappresenta una media del 3% della spesa sanitaria in diversi paesi, o tra il 5 e il 10% negli Stati Uniti.
Fino al 1980, meno di un decimo degli adulti erano obesi tra gli stati OCSE contro il 18% attuale.I paesi più colpiti sono il Messico, la Nuova Zelanda e Stati Uniti, dove ci sono in media oltre il 30% degli obesi. Ma dopo aver sperimentato una crescita molto rapida nel 1990, la situazione si è stabilizzata e i tassi di obesità non sono aumentati in paesi come il Regno Unito, l'Italia e gli Stati Uniti. In altri paesi, tuttavia, i tassi hanno continuato ad aumentare a un tasso del 2-3% annuo.
Si tratta di Australia, Canada, Francia, Messico, Spagna e Svizzera, dice l'OCSE.Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" i dati menzionati sono tutti da verificare anche in Italia, dove la crisi economica ha raggiunto il suo picco nel 2012-2013 e, quindi, non ci sarà da stupirsi se la verifica dell'aumento dei tassi di obesità anche per il nostro Paese arriverà con ritardo rispetto a quanto accaduto in altri stati dell'area OCSE dove la crisi ha manifestati i suoi maggiori effetti nel periodo preso in considerazione dal rapporto.
28 maggio 2014
--
Redazione del CorrieredelWeb.it
Stanchezza e apnea nel sonno
Quindi, se ci sentiamo stanchi, irritati e con sonnolenza, possiamo individuare la causa nell'apnea durante il sonno e prendere le iniziative piu' efficaci.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
--
Redazione del CorrieredelWeb.it
Harmonium Pharma presenta Dario, l'innovativa soluzione tutto-in-uno per monitorare la glicemia con il proprio smartphone

Salvamamme presenta Salvamammebua 2 e la TASK FORCE Infermieristica Pediatrica
Mercoledì 4 giugno alle ore 11.00, presso l'Aula Magna del Dipartimento di Pediatria del Policlinico Umberto I, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto Salvamammebua 2 e della TASK FORCE Infermieristica Pediatrica dell'Umberto I. Successivamente, alle ore 12.00, le "Fatine" di Salvamamme porteranno doni per i piccoli pazienti presso gli ambulatori del DAI Pediatria.
Comitato d'onore: Prof. Luigi Frati Rettore Sapienza, Università di Roma, Dott. Domenico Alessio, Direttore Generale Azienda Policlinico Umberto I - Università Sapienza di Roma, Dott.ssa Amalia Allocca, Direttore Sanitario Azienda Policlinico Umberto I - Università Sapienza di Roma, Prof. Eugenio Gaudio, Preside della Facoltà Medicina e Odontoiatria - Università Sapienza di Roma, Prof. Adriano Redler, Preside della Facoltà Farmacia e Medicina Sapienza - Università Sapienza di Roma, Prof. Salvatore Cucchiara, Direttore D.U. Pediatria Az. Policlinico Umberto I - Università Sapienza di Roma, Prof. Bruno Marino, Direttore DAI Pediatria Azienda Policlinico Umberto I - Università Sapienza di Roma.
Introduce: Prof. Rosanna Cerbo, Referente Regionale HUB Policlinico Umberto I - Rete Regione Lazio Terapia del dolore.
Porterà i saluti della Regione Lazio l'On.le Oscar Tortosa, Consigliere Regionale.
Coordinerà i lavori la Dott.ssa Rossella Alimenti, giornalista RAI Tgr Lazio.
Interventi: Grazia Passeri, Presidente di "Salvamamme", Dott.ssa Katia Pacelli, Direttore Generale di "Salvamamme", Prof.ssa Marzia Duse, Presidente del corso di Laurea di "Infermieristica Pediatrica", Dott.ssa Annalisa Crocetto, Psicologa di "Salvamamme", Prof. Maurizio Gente, Dirigente Servizio Trasporto Neonatale, Dott.ssa Michela Meloni, Coordinatrice Infermieristico Pediatria, Ing. CAmm Mauro Elefante, Coordinatore "Salvamamme" grandi eventi ed emergenze, Mar. A. Giancarlo Venditti, Presidente di YELLOW FIRE gi.di.effe.motoclubOnlus, Sov.te C. Roberto Cogoni, Associazione Motociclisti Forze dell'Ordine.
Segreteria Organizzativa: Dott.ssa Angela Carru, Ufficio Relazioni Pubblico Azienda Policlinico Umberto I, Dott. Carmine Rullo, coordinatore infermieristico Pediatria (per info 06 49977050-54).
Il progetto di integrazione socio-sanitaria Salvamammebua 2 è realizzato grazie al contributo proveniente dai fondi vincolati destinati al Centro Hub Policlinico Umberto I Rete Terapia del dolore cronico e si propone di alleviare il peso della malattia dei pazienti pediatrici. Figura centrale del servizio sono le "Fatine", laureate o laureande in Scienze dell'Educazione, in Psicologia, in Scienze Sociali e da altre operatrici adeguatamente formate da tutor esperti dell'Associazione, che, con ali e vestitini colorati, arriveranno con i tasconi pieni di gadget, giocattoli, libri, flaconi di bolle di sapone e di favole da raccontare ai bimbi, cui potrà far piacere ascoltarle, e che proveranno sollievo ad incontrare le Fatine. Sarà donato alle famiglie, se in stato di disagio economico, quanto necessario alle esigenze dei piccoli malati.
La TASK FORCE Infermieristica Pediatrica dell'Umberto I per l'Associazione Salvamamme è composta dai laureandi della facoltà di Infermieristica Pediatrica, ed opera, in particolare, oltre che a livello formativo, in occasione dei grandi eventi nella regione Lazio: una squadra già collaudata con successo, tra l'altro, nei giorni della doppia canonizzazione quando allestirono, insieme all'Associazione, una nursery per accogliere le centinaia di pellegrini con bambini piccoli.
La Ministra Lanzetta alla Casa Internazionale per la Presentazione della nuova redazione romana di FìmminaTv
Disclaimer
Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter, e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.
Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.
Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).
Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.
L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.
Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.
Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.
Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.
Viceversa, sostenendo una politica volta alla libera circolazione di ogni informazione e divulgazione della Conoscenza, ogni articolo pubblicato sul CorrieredelWeb.it, pur tutelato dal diritto d'autore, può essere ripubblicato citando la legittima fonte e questa testata secondo quanto previsto dalla licenza Creative Common.
Questa opera è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons
Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.