Padova, martedì 13 settembre 2016 - Nasce a Padova il Comitato "Lina Merlin. La Senatrice".
Il progetto si pone l'obiettivo di continuare l'opera di sensibilizzazione e promozione politica e culturale della figura della senatrice e darvi nuovo impulso.
Numerose le iniziative in definizione in vista del 130esimo anniversario della sua nascita, che sarà celebrato nel 2017, tese anche a valorizzarla come simbolo dell'importante contributo politico dato dalle donne alla storia del Paese.
Convinta socialista, antifascista, componente del "Comitato di Liberazione nazionale", Lina Merlin (1887-1979) fu l'unica donna veneta eletta nel 1946 tra le ventuno dell'Assemblea costituente. È stata anche la prima senatrice a prendere la parola nell'aula di Palazzo Madama, nel giugno del 1948, e la sola donna a sedere in Senato nella seconda legislatura italiana (1953-1958). Il suo ritratto, insieme a quello di altre donne "madri" della Repubblica italiana, è affisso nella "Sala delle Donne" di Montecitorio, inaugurata a Roma lo scorso luglio dalla presidente Boldrini.
La sua fu una vita interamente spesa per l'affermazione dei diritti e della dignità dei più deboli. Molte le battaglie per il riconoscimento del ruolo delle donne e le pari opportunità, a partire dall'inserimento delle parole "senza distinzione di sesso" nell'articolo 3 della Costituzione e dal suo impegno come autrice delle prime proposte di legge per vietare il licenziamento delle lavoratrici incinte o in procinto di sposarsi. Il suo nome è associato inoltre alla famosa legge del 1958 che cancellò le "case chiuse" e liberò tremila donne prostitute, di fatto trattate come schiave.
Le finalità del Comitato sono state illustrate nei giorni scorsi dalle sue prime promotrici. «Intendiamo proseguire e rafforzare il cammino di valorizzazione e riconoscimento della figura politica di Lina Merlin, iniziato negli anni scorsi e tradottosi in momenti significativi in diverse città del Veneto, a partire da Padova − ha esordito la presidente Paola Lincetto, insegnante e già consigliere del Comune di Padova per il Partito democratico −. Ricordo tra questi la collocazione della targa in memoria di Lina in piazza del Signori, del busto che la ritrae nei Giardini dell'Arena, l'intitolazione del giardino nei pressi della Basilica del Santo, oltre ai tanti incontri, alle pubblicazioni, alla produzione di un documentario a lei dedicato».
«Ora è tempo che Lina Merlin sia ricordata in quel Palazzo Madama di cui fu nel secondo dopoguerra la senatrice più illustre – ha concluso –. Non è solo questione di onorarne la memoria, ma anche di sottolineare l'attualità e l'importanza della sua figura politica, che dà onore al Veneto».
«Lina Merlin è un esempio alto per le donne e gli uomini che vogliono oggi occuparsi della cosa pubblica, del governo del Paese − ha evidenziato la presidente onoraria del Comitato Laura Puppato, senatrice della Repubblica italiana per il Partito democratico −. È stata una donna forte, che ha saputo diventare determinante nella storia italiana già prima che alle donne fosse concesso il diritto di voto, e che purtroppo finora non ha avuto il giusto riconoscimento da parte della Repubblica di cui è madre costituente. Credo sia importante che sia portato in Senato anche un simbolo concreto della Merlin, come riconoscimento del suo impegno sempre dalla parte dei più deboli della società».
A sottolinearne la levatura culturale e politica anche la portavoce del Comitato Anna Maria Zanetti, giornalista, studiosa della Merlin e autrice del libro "Lina Merlin, la Senatrice. Un pensiero operante" (Marsilio editori, 2005): «È una donna politica che rappresenta la migliore tradizione alla quale possono guardare la storia e la politica italiane. Un esempio validissimo, da riproporre a tuttotondo, e non limitatamente − come invece succede ancora oggi − alla pur fondamentale legge del '58 che chiuse le case di prostituzione. Ripercorrere e riproporre la complessità della sua vicenda personale e politica significa parlare di vera e responsabile azione politica, di integrità personale e pubblica, di capacità di rappresentare con serietà e responsabilità il mandato parlamentare. Un modello politico importante per tutto il Paese, ora più che mai alle prese con una profonda crisi di fiducia verso la politica e i suoi rappresentanti».
Del neonato Comitato fanno ad oggi parte: Luccia Danesin, coautrice del documentario "Lina Merlin, una madre della Repubblica" (2007, vincitore del premio nazionale "Paese delle Donne"), Milvia Boselli, già presidente del Consiglio comunale di Padova, Gabriella Imperatori, giornalista e scrittrice, Alessandra Stivali, segretario provinciale della Cgil di Padova, Giuliana Lucca, giornalista, e Pier Giorgio Tiozzo, storico.
Nel corso dell'incontro di presentazione Laura Puppato ha anche reso noto l'interesse della vicepresidente del Senato Valeria Fedeli a un'iniziativa nazionale di riflessione sulla figura della Merlin. Presente anche lo scultore Ettore Greco che si è dichiarato disponibile a realizzare un busto bronzeo in memoria della senatrice, tra le iniziative del Comitato.
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