Con  riferimento alle dichiarazioni rese dall’Assessore al Welfare della  Regione Lombardia, Giulio Gallera, in ordine alla risposta fornita dal  Ministro  della salute, On. Beatrice Lorenzin, nel corso della seduta di Question Time svoltasi alla Camera dei Deputati lo scorso 8 febbraio,  all’interrogazione degli On.li Zolezzi ed altri del M5S, si precisa  quanto segue.
Contrariamente a quanto affermato dall’Assessore Gallera, il Ministro Lorenzin non ha “scelto un question time della Camera per comunicare importanti  informazioni che riguardano una nostra struttura ospedaliera” ma  ha, invece, risposto, come era suo obbligo istituzionale nei confronti  del Parlamento, ad una interrogazione a risposta immediata presentata  dal M5S, il cui quesito non era, peraltro, riferito  alla Struttura complessa di oncologia dell’ASST “Carlo Poma” di Mantova  ma era volto a chiedere al Ministro della salute se ritenesse “utile promuovere, anche avvalendosi dell’Istituto superiore di sanità, studi sulla somministrazione di farmaci oncologici  per via locoregionale”.
Ed  è proprio a tale domanda che il Ministro ha dato risposta, riferendo al  Parlamento gli elementi tecnico-scientifici forniti in proposito  dall’Istituto  Superiore di Sanità e dall’Agenzia Italiana del Farmaco e concludendo,  sulla base dei predetti elementi informativi, “che non sussistono  evidenze scientifiche forti che giustifichino l’avvio di studi clinici  sui trattamenti chemioterapici per via locoregionale”.
Ad  ulteriore riprova del fatto che la risposta fornita all’interrogazione  parlamentare non sia stata, per così dire, strumentalmente utilizzata  dal Ministro “per comunicare importanti informazioni che riguardano una nostra struttura ospedaliera”,  come gravemente affermato dall’Assessore Gallera, si evidenzia che il  Ministro Lorenzin, in apertura del suo intervento alla Camera, ha  evidenziato,  preliminarmente, “che come ricordato dagli Onorevoli interroganti,  la Procura della Repubblica di Mantova ha avviato un’inchiesta penale  sui fatti verificatisi presso la struttura complessa di oncologia “Carlo  Poma” di Mantova”; un richiamo che era  volto a sottolineare che il Ministro non intendeva entrare nel merito  delle vicende verificatesi nella predetta struttura ospedaliera, per  doveroso rispetto nei confronti della magistratura inquirente che sta  conducendo delle indagini in proposito.
 Quanto,  infine, alla circostanza, riportata dall’Assessore Gallera, che quanto  dichiarato dal Ministro Lorenzin nella seduta del Question Time sarebbe  in aperta contraddizione con le conclusioni dell’ispezione disposta dal  Ministero della salute nei confronti della Struttura complessa di  oncologia dell’ASST “Carlo Poma” di Mantova, si rileva che gli ispettori  ministeriali, nella propria relazione, hanno  espressamente evidenziato “che le osservazioni e le valutazioni  contenute nel presente resoconto, elaborate a seguito dei citati  colloqui con i vertici aziendali e con i professionisti interessati,  nonché in base all’analisi della documentazione disponibile  sono unicamente dirette ad analizzare le problematiche di natura  organizzativa ed assistenziale”. Tutto ciò dimostra l’assenza di  qualsivoglia elemento di contraddizione e conferma che il Ministro  Lorenzin ha fornito in Parlamento delle valutazioni, di  carattere eminentemente tecnico scientifico, in relazione alla metodica  della somministrazione di farmaci oncologici per via locoregionale e  non ha, invece, ‘approfittato’ della sede parlamentare per fare  valutazioni che riguardano le vicende occorse presso  la Struttura complessa di oncologia dell’ASST “Carlo Poma” di Mantova,  vicende che, lo si ribadisce, sono oggetto di indagini penali. 
 
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