Lorenzin: Vincolati 15 milioni di euro per consentire alle Regioni di sviluppare progetti per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute delle donne affette da malattie cronico invalidanti tra cui l’endometriosi
In occasione della prima “Giornata mondiale per l’Endometriosi” che si celebrerà domani 13 Marzo, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ha dichiarato:
“L’Endometriosi è  una patologia cronica di cui soffrono, in Italia, circa tre milioni di donne,  in Europa 14 milioni ed è causa di circa il 30-40% dei casi di infertilità  femminile. Purtroppo riconoscerla  non è facile e spesso ci si rivolge al  medico quando la sintomatologia diviene quasi insostenibile  a causa del dolore  che questa malattia provoca. Nelle forme più gravi può diventare invalidante  sia fisicamente che psicologicamente con gravi ripercussioni sulla qualità  della vita di chi ne è colpito. 
Sono molto vicina alle donne che  affrontano ogni giorno questa malattia e con miei uffici abbiamo elaborato  nell’ultimo accordo sugli Obiettivi di Piano una linea progettuale,  approvata dalla Conferenza Stato Regioni, diretta proprio  all’implementazione di percorsi diagnostico-assistenziali e di supporto  per migliorare la vita delle donne affette da malattie croniche invalidanti  della sfera uro-genitale, tra le quali anche l’endometriosi. 
Allo scopo è  stata vincolata la somma di 15 milioni di euro per consentire alle Regioni di  sviluppare specifici progetti finalizzati al miglioramento delle condizioni di  vita e di salute delle donne affette da queste malattie. Occorre infatti una  presa in carico globale delle donne affette da endometriosi ed è fondamentale  l'integrazione  degli interventi per una stessa paziente e il coordinamento fra soggetti,  strutture e servizi, secondo la modalità di rete e in un’ottica  multidisciplinare, che coinvolga più figure specialistiche. 
E’  necessario, quindi, costituire una Rete sanitaria ben coordinata che veda da un  lato i Centri di eccellenza, dall’altro i Servizi sanitari territoriali.  Spetta ai Medici di Medicina Generale o ai Servizi territoriali, cui la donna  si rivolge, individuare tempestivamente la patologia, indirizzando così la  paziente allo specialista ginecologo per una conferma diagnostica e per la sua  successiva gestione, avvalendosi anche dei Centri di Alta Specializzazione. 
La  Rete diagnostico-terapeutica dovrà accompagnare la donna in tutto il suo  percorso in modo costante e continuato. E’ fondamentale, quindi,  prevedere la formazione e l’aggiornamento di tutte le figure  professionali a vario titolo coinvolte in quanto è una malattia che va  riconosciuta e trattata con speciale sensibilità da parte di operatori sanitari  adeguatamente formati. 
Al fine di migliorare la conoscenza epidemiologica sull’endometriosi, sui relativi accertamenti diagnostici e sui trattamenti terapeutici adottati, il Ministero sta inoltre provvedendo all’istituzione di un Registro nazionale che si avvarrà di Registri e Osservatori regionali sulla patologia, già realizzati in alcune Regioni”.
 
 


 
 
 
 
 
 
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