Stop dalla FDA Food and Drug Administration alla produzione e alla distribuzione di alcuni farmaci non approvati contenenti ossicodone. Mentre in Italia è allarme. Usati per delle reali esigenze farmaceutiche, gli antidolorifici oppiacei vengono assunti sempre di più al posto degli stupefacenti classici come cannabis o cocaina
La US Food and Drug Administration ha diffuso oggi una nota con la quale impone alle aziende farmaceutiche di cessare la produzione e la distribuzione di alcuni farmaci non approvati contenenti ossicodone.L'azione della FDA riguarda le società che producono e distribuiscono farmaci approvati con singolo ingrediente, a rilascio immediato di ossicodone in forme di dosaggio orali, tra cui compresse, capsule e soluzioni orali. Questi prodotti sono stati valutati dalla FDA per la sicurezza, l'efficacia, la qualità di fabbricazione, o un'etichettatura adeguata, comprese le informazioni e le avvertenze di dosaggio, e non potranno essere legalmente commercializzati negli Stati Uniti.
L'ossicodone è un oppioide agonista con potenza elevata appartenente al gruppo dei fenantreni. Fu sviluppato nel 1916 in Germania, come uno dei diversi nuovi semi-sintetici oppioidi nel tentativo di migliorare quelli già esistenti: morfina, diacetilmorfina (eroina) e codeina. L'ossicodone è un analgesico oppiaceo, una classe di farmaci antidolorifici potenti. L'etichettatura e l'utilizzo improprio di ossicodone può portare ad overdose e alla morte. La FDA riconosce che i farmaci oppioidi sono associati ad abuso di farmaci, abuso e dipendenza, che hanno determinato un aumento delle lesioni e dei decessi negli Stati Uniti negli ultimi 10 anni.
E in Italia? Usati per delle reali esigenze farmaceutiche, gli antidolorifici oppiacei vengono assunti sempre di più al posto degli stupefacenti classici come cannabis o cocaina. Non malati terminali quindi, ma in ultima istanza sarebbero giovani ragazzi gli utenti finali di tali pillole che vengono usate per lo sballo del sabato sera, con tutti i rischi che potete ben immaginare.
Quindi anche in Italia ci sarebbe un'abuso di farmaci oppiacei secondo la dr.ssa Milena Dondi e della dr.ssa Roberta Mazza dello Studio Lab, operanti da diversi anni nel settore delle Analisi e Consulenze per le Aziende, che insieme hanno fatto una scoperta sconcertante. Dall'analisi di circa 400 ciocche di capelli provenienti da giovani di tutta Italia, spesso inviate al laboratorio da genitori preoccupati, è emerso casualmente, dall'esame di routine sugli oppiacei, che in alcuni campioni di capelli presentavano alcuni valori fuori dalla norma che avevano insospettito i ricercatori. E' emersa la presenza di farmaci a base di potenti analgesici oppiacei.
Inoltre, nell'ultima relazione della Direzione antidroga della Polizia italiana, viene fatto riferimento alla forte possibilità che anche in Italia si stia diffondendo la cosiddetta "cheese heroin", una miscela di eroina caramellata messicana e di antidolorifici da banco che sono vietati in Italia, ma che possono essere acquistati con estrema facilità tramite Internet.
Per Giovanni D'Agata presidente e fondatore dello "Sportello dei Diritti", non solo, su internet oltre che acquistare facilmente questi antidolorifici che dovrebbero essere usati per curare il dolore in patologie croniche od oncologiche, ma anche nei forum i giovani si scambiano informazioni con tanto di testimonianze sul cosiddetto effetto "sballo" con tutti i consigli utili per l'acquisto. Dagli Stati Uniti all'Italia il traffico senza controllo dei farmaci analgesici sta aprendo un nuovo scenario su una nuova generazione di tossicodipendenti che attraverso internet oppure a causa dell'assenza di una qualsiasi attività di monitoraggio delle ricette mediche, riesce a procurarsi farmaci potenzialmente letali riuscendo ad aggirare l'ostacolo nell'anonimato e a basso costo, annunciando nei prossimi anni grandi rivoluzioni sia nel traffico della droga che nella sanità.
Per tali ragioni vogliamo sapere se il Governo italiano intenda bloccare come è avvenuto per gli Stati Uniti la distribuzione e vendita di tali prodotti farmaceutici e se abbia già avviato un'inchiesta per verificare se l'uso di antidolorifici oppiacei stia prendendo piede in Italia soprattutto tra i giovani che acquistano questi farmaci sul web.
Lecce, 8 luglio 2012
Giovanni D'AGATA
Non capisco...perche invece non si chiede al governo come mai un giovane puo sballarsi con un'intera bottiglia di whiskey e ci si scandalizza tanto per gli oppiacei...quest'articolo come tanti che ho letto in giro e' la quint'essenza del proibizionismo piu barbaro, ossia quello cieco da un occhio e furbo dall'altro. Sono i proibizionisti come voi che hanno messo nelle mani delle mafie gli stupefacenti...tutte le madri coraggio tutti i muccioli assassini di questo mondo sono i veri responsabili oltre le droghe della morte di milioni di ragazzi emarginati e costretti a rivolgersi alla criminalita' organizzata
RispondiEliminaNon c'e' niente di piu' bigotto, retrogrado , fascista, ipocrita delle associazioni dei genitori preoccupati dei loro figli ...si ci potrebbe lastricare l'inferno ,con le miniature di fini e giovanardi come satanico design, chiaramente...per non parlare poi della food&drug americana che e' una vera e propria associazione a delinquere complice delle mafie di tutto il mondo specialmente di quelle dell'america del sud...complimenti all'autore per l'ultimo periodo ,una fulgida stella di progresso e civilta'.grazie...
RispondiEliminaDeve essersi rotta l'aria condizionata al corriereweb, i cervelli fumano e la mafia vende droga come non mai dopo la finigiovanardi...ma di cosa stiamo parlando? Guarda un po' in pieno proibizionismo negli anni venti per l'alcohol sono state proprio le associazioni di genitori puritani ad iniziare tutta quella e questa aberrazione...ci vogliono tutti felici ma non drogati, schiavi ma lucidi (apparte le boccie di whiskey, quello si, con quello ti puoi andare a sfracellare con la macchinae contro un muro ,e' legale)...ah ma e' vero ,lo abbiamo pure l'oppio gratuito e legale, quasi dimenticavo, gratuito e vestito di porpora.
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