L'Italia, una volta cantata dai poeti come Paese di santi e navigatori, oggi è "canzonata" nelle trasmissioni comiche come Paese di querelati e querelanti. Basta alzare la mano nel segno scaramantico che nobilitava la figura di un nostro pittoresco presidente della Repubblica (le corna di G.Leone a Pisa) per provocare le più imprevedibili reazioni, fino al ricorso a Mamma giustizia. Si sa i "Signori de Palazzo" per una verità sgradita sparano querele. E' noto che, nella mia quarantennale attività di tutela dei più deboli, sono stato "sparato" (sempre) a salve decine di volte
Il querelante che è sempre un politico, non sapendo difendere la sua immagine con comportamenti esemplari, delega a sua difesa lo spauracchio della querela.
Si sa anche che, l'assessora Ciccone, persona stimabilissima e competente in ambito scolastico, in materia di Diritto si vede, invece, costretta ad affidarsi e fidarsi di altri ed esporsi, poi, a critiche e figuracce….sulla questione della Società della Salute, ribadisco che la sentenza della Corte Costituzionale è relativa al ricorso della Regione Toscana in merito, proprio, alla legittimità della Società stessa quale Consorzio di funzioni e non di Servizi come affermato da essa. Infatti, la SdS nasce con la dichiarata "funzione" di coordinare i servizi socio sanitari essenziali che ASL e Comuni devono erogare obbligatoriamente a favore dei disabili in condizione di gravità . Anche secondo la Corte dei Conti del Piemonte (parere n. 28/11) i Consorzi tipo la Società della salute "non potranno che rientrare nell'ambito di applicazione della Legge 191/09 e, di conseguenza, essere destinati alla soppressione."
Nel merito del ticket a forfait (4 Euro al giorno uguale per tutti), sui pasti erogati nei centri diurni socio-riabilitativi, la posizione della Ciccone, oltre ad essere in contrasto con la legge regionale 66/08 la quale prevede che, l'eventuale compartecipazione al pasto deve essere proporzionale al valore ISEE del disabile (per il 90% di essi è pari a zero!?), a noi pare anche frutto di un atteggiamento arrogante e pressappochista, inconcepibile in un soggetto che "occupa" una carica pubblica.
Aduc - Pisa
Via Delle Eriche, 38 PISA
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