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giovedì 27 agosto 2015

Duccio Venturi Bottier….è solo un paio di scarpe?

DUCCIO VENTURI BOTTIER
….è solo un paio di scarpe?

Zenith presenta 24 ORE di ELEGANZA - CONCOURS D'ELEGANCE & SALON OF EXCELLENCE
A BELGRADO, powered by Chivas- Palazzo Reale di Belgrade, 11-13 settembre.


La quinta edizione della manifestazione glamour  "Zenith 24 ore di Elegance – Concours d'Elegance & Salon of Excellence powered by Chivas" , evento esclusivo fondato da Alex Djordjevic in collaborazione con Cristina Egger, della DeGorsi Excellence advisory, si terrà il prossimo 11/13 settembre a Belgrado  presso il Royal White Palace  il Palazzo Reale con il patrocinio di Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Alessandro e la moglie principessa  Katherine,  supportato dal Grand Casinò di Belgrado.
Dopo 4 edizioni, dato l'enorme successo della manifestazione, questa quinta edizione, da 24 ore, passerà alla durata di 3 giorni, nei quali si evidenzierà il talento di Cristina Egger e Alex Djordjevic, cool hunter "scopritori di talenti", aziende nuove oppure già affermate, un Team sempre alla ricerca in tutto il mondo di brand unici, artigianato di alto target, prodotti di nicchia, e,  celebrando l'alta qualità,  si riuniscono il famosissimo marchio dei orologi ZENITH  con il  150 anniversario del loro movimento ed El Primero con MARTELL cognac, che celebra  300 anni della storia.
La manifestazione è dedicata ad una selezionata raccolta dei migliori brand riconosciuti a livello mondiale per la loro qualità, artigianato, oltre ad una esposizione di auto d'epoca: incontriamo l'uomo che ha fatto di una nobile arte artigiana un'opera senza eguali, Duccio Venturi Bottier, il designer che realizza capolavori da indossare.
DUCCIO VENTURI BOTTIER, un brand che vuol dire ricerca, artigianalità, eccellenza….è nella creatività in cui  Duccio Venturi ha sempre creduto e cercato, nato da una famiglia di imprenditore della calzatura e poi un percorso di intense collaborazioni con le più note maison di moda ed haute couture italiane e non come Cadette, Franco Moschino, Thierry Mugler e Sergio Rossi,  e poi i primi passi con un proprio  brand, Duccio Venturi Bottier, affiancato in unione sinergica dalla figlia Aliai, in quanto Venturi ha perfettamente compreso che, anche se l'abito può essere low cost o meno appariscente, sono proprio le scarpe che rimangono il vero accessorio fashion, la donna che si riappropria della propria femminilità, "ritorna sui tacchi" e torna ad essere l'oggetto del desiderio che fino dal Medio Evo è sempre stata.

Le scarpe di Duccio Venturi fatte da artigiani italiani, "maestri" nella costruzione delle scarpe, tacchi, tomaie, pellame, tutto di altissima qualità per una donna che segue l'evoluzione della moda,  in una continua ricerca del nuovo e del bello, sottolineando dettagli che fanno subito moda e rendono il marchio icona per ogni fashion victim: una passerella di scarpe dai colori inaspettatamente vibranti e bon ton, la bellezza e la femminilità esasperata per immaginare un romanzo d'amore che sottolinea la seduzione con pennellate di verde elettrico, il rosso fuoco, il rosa caramella, l'arancio, passi sottintesi e seducenti, con gli accenti  ammiccanti di una moda che è, ormai, diventata un must "Duccio Venturi Bottier" !!!!

Incontriamo Duccio Venturi e la sua bella figlia Aliai durante l'allestimento del suo stand all'evento "24 Ore dell'Eleganza", a Belgrado, che lo vede mattatore incontrastato della scarpa, una variopinta e affascinante girandola di colore, di raso e velluto, di luccicare di Swarovsky, di tacchi vertiginosi ma anche di minimali suole flat.

Duccio, da Pitti a New York, da Parigi a Belgrado, perchè??
Vedi, sono reduce dalle sfilate di Parigi, dove tutto è meraviglia, glamour, alta sartoria, noi stilisti si va anche per imparare, oltre che esporre e vendere. Ma ho voluto accogliere l'invito di Cristina Egger perché mi attirava Belgrado e la Serbia, un paese che esce dalla guerra, una immagine di dolore e morte, ma che intravede la speranza, proprio dal fashion, come se la volontà di ricominciare nascesse da quello che – apparentemente – sembra un contesto di cose frivole della vita ed invece la moda, gli accessori, tutto quello che ruota intorno alla moda, è un veicolo di lavoro, di creatività, di artigianalità e sono felice perché a Belgrado, insieme ad altri brand, noi rappresentiamo l'Italia.

Duccio Venturi Bottier, il tuo stile?
Il mio è un omaggio alla donna, la sua bellezza, la sua unicità, io trasformo le sue emozioni in cuoio, pelle preziosa, tomaio, suola, lacci, bijoux.

Creativi si nasce o si diventa?
Io ho mosso i primi passi nella calzatura, nell'azienda di famiglia, realizzando pezzi su misura e interamente a mano. Oggi mi è rimasta la vocazione artigiana, io mi sento principalmente un "artigiano" prestato all'imprenditoria, la mia nascita professionale è rimasta legata al know-how creativo, seguito da anni di ricerca e viaggi per conoscere, imparare, esplorare, e successivamente sperimentazioni prima di arrivare alla mia prima collezione con il mio brand.
Oggi le mie creazioni si riconoscono, ed è quello dove volevo arrivare, il brand che si fa notare e riconoscere: è quando ho capito di avere costruito così quell'indiscutibile patrimonio d' identità  del mio marchio, un dna ormai riconoscibile.

Che cosa è la creatività per te
Un messaggio: quello che voglio dare è un messaggio, di come "interpreto" l'accessorio più importante nella vestibilità della donna: scarpe non banali, messaggi fashion che si modificano continuamente seguendo le evoluzioni dettate dalla moda, accessori costruiti attraverso studio, ricerca e attenzione maniacale di ogni dettaglio.

Duccio e Aliai
Il  nostro è un fil rouge che mi lega ad Aliai, che segna le tappe più importanti della nostra storia ed è collegato indissolubilmente alle strategie di comunicazione, agli shooting, alle immagini e agli eventi nazionali e internazionali che si svolgono nel mondo, dalle fashion week ai trunk show, dove il designer è pienamente partecipe. Mia figlia è importante, perché è un secondo Duccio che vede, osserva, critica con occhi importantissimi, quelli di una donna, giovane e pienamente consapevole dell'importanza dell'accessorio nella moda. Lei raccoglie gli umori della moda e dell'innovazione, al passo con i tempi.
La scarpa, arte ed estro
Ricordati, come dice Emilie Dickinson, un artista è anche folle: infatti un creativo è un artista e le collezioni ricche di dettagli sono follia, sono la femminilità e il dinamismo di "una femmina folle": l'ideale creativo per un designer come me è   dare spazio alla fantasia e   all'abilità artigiana e quindi adattare questa abilità artigiana, il  "fare a mano", creare il modello di cartone, calibrare ogni forma, studiando la fisica e l'ergonomia, abbinando materiali  e inventando nuovi giochi di tagli, lacci, nastri, tomaie, lo studio e la ricerca del pellame, anche i più preziosi, la sua duttilità, morbidezza….un mondo nel quale non si finisce mai di imparare.
Infatti, oggi creare moda, è da folli, ma …..che avventura affascinante ci aspetta!!!!!




Press: Cristina Vannuzzi

www.24hoursofelegance.com

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