I bambini hanno una visione del mondo libera dagli stereotipi degli adulti, ma il mondo della pubblicità non la pensa così e, oltre a vendere prodotti, diffonde attraverso tecniche persuasive 'bisogni' ingannevoli come avviene per il consumatore/adulto medio.
"I ladri dell'infanzia, dei migliori anni dei nostri figli sono all'opera. E gli rende bene! - denuncia Grazia Passeri, Presidente del Salvamamme - Non appena tolto il pannolino i bambini passano a giocare con bambole con tanga neri trasparenti o a desiderare dai tatuaggi temporanei agli smalti, ai tacchetti alti. Assistiamo, quasi impotenti, a comportamenti che poco si adattano a delle bambine che cominciano a vestire come sposine di nove-dieci anni tra i merletti stile Lewis Caroll, con
occhi bistrati e l'aria morbosamente vissuta, fino ad indossare reggiseni push up per chi seno non ha e ad assumere pose pedo-soft magari per marchi di abbigliamento di alto profilo. Una vera festa, e gratis, per i 'cultori del genere'. - continua la Passeri - E' necessario fare attenzione a quel che si compra e non cedere per sfinimento, certi 'modelli' di vita sono bombe ad orologeria. Moralismo? Neanche per sogno".
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