Jeyte ha 2 anni,  vive in Somalia, non ha un domani: è malnutrito e in ospedale non c'è posto per  lui. È una delle situazioni emblematiche descritte dalle centocinquantacinque sagome di bambine e bambini che hanno  popolato oggi la scalinata di Trinità dei Monti, allestite da Save the Children,  per denunciare la condizione dei 155  milioni di bambini colpiti da malnutrizione cronica mentre Papa Francesco e  i ministri dell'Agricoltura del G7 prendono parte, a Roma, alle celebrazioni  Fao per la Giornata mondiale dell'alimentazione.
Sui profili  scuri disposti sui gradini, poche parole raccontano la vita dei bambini in  molte parti del mondo: i passanti hanno conosciuto così storie come quelle di  Suha, 4 anni, in Siria, che non riesce a mangiare per i traumi della guerra; di  Puja 11 anni, in India, che si nutre solo quando trova del cibo nella discarica  vicino casa; di Mulu 4 anni, in Etiopia, la cui famiglia non ha più cibo da  dargli da quando il bestiame a causa della siccità.
L'iniziativa  di sensibilizzazione è realizzata nell'ambito della campagna globale Fino all'ultimo  bambino, per dare un futuro ai piccoli che non ne hanno uno."È  importante che le persone siano consapevoli della condizione di milioni di  bambini senza un domani a causa della mancanza di cibo provocata da guerra,  povertà, cambiamenti climatici" ha dichiarato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children, l'Organizzazione  internazionale che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire  loro un futuro. "La malnutrizione e le sue conseguenze, effetto del circolo  vizioso innescato da questi fenomeni, compromettono lo sviluppo cognitivo e  fisico dei bambini, li condannano a un domani senza opportunità e, nei casi più  gravi, alla morte. Continueremo a fare tutto ciò che possiamo per contribuire a  eliminare la malnutrizione entro il 2030 e per assicurare a tutti i bambini un  futuro. Ciascuno può aiutarci in questa battaglia".
Alla  base della campagna Fino all'ultimo  bambino, infatti, c'è l'invito per tutti a non fermarsi mai, a continuare a  donare, perché dietro alla macchina degli aiuti e allo sforzo quotidiano di  migliaia di operatori sul campo, anche nelle situazioni più difficili, c'è ogni  individuo che sceglie di contribuire a salvare i bambini il cui domani è a  rischio.   
Fino al 5 novembre sarà  possibile sostenere la campagna inviando un SMS dal valore di 2  euro al numero 45544 dai cellulari WIND Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop  Voce e Tiscali. 
Si  potranno inoltre donare 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete  fissa TIM, Wind Tre, Fastweb e Tiscali, oppure 5 euro da rete fissa Vodafone,  TWT, Convergenze e PostMobile. 
I fondi raccolti in Italia durante la campagna  andranno a sostenere i progetti di Save the Children in Egitto, Etiopia, India, Malawi, Mozambico, Nepal e Somalia. 
La  raccolta fondi della campagna Fino  all'ultimo bambino sarà promossa anche sui media: si comincia oggi con la  settimana dedicata alla raccolta fondi sulle Reti Rai TV e Radio Rai dal  16 al 22 ottobre, per continuare poi con spazi nelle principali trasmissioni  delle reti Mediaset, La7 e Sky.  
 
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