Importante, per il nostro Paese, e' che si dovrebbe cancellare l'assurda normativa attuale che non solo prevede la prescrizione medica per questa pillola, ma che il professionista possa prescriverla solo a fronte dell'esibizione di un certificato che attesti la non-gravidanza della donna che la richiede. Usiamo il condizionale "dovrebbe" perche' non sarebbe la prima volta che una normativa comunitaria venga stravolta nel momento in cui diventa norma nazionale; ragion per cui facciamo un appello alla vigilanza per tutti coloro che devono mettere in atto questa norma attuativa, perche' stiano attenti se dovessero incrociarsi con le "abituali manine" che aggiungono o levano sempre qualcosa, per quanto autorevoli possano essere queste manine (2).
Dopo questa importante lezione di civilta' scientifica e giuridica da parte della Comunita' europea, sarebbe opportuno che gli educatori, e gli estensori dei loro programmi scolastici, ne facciano tesoro. Tutti hanno interesse che non ci siano aborti (contrari o favorevoli che siano a questa pratica), ma perche' questo accada occorre che ci sia informazione: preventiva e d'emergenza. Succedera' questo nelle nostre scuole, con l'avvio di programmi di informazione sessuale, generica e specifica? O qualcuno continuera' ad illudersi che questi problemi non esistano nel nostro contesto umano e sociale?
(1) http://www.aduc.it/notizia/contraccezione+emergenza+via+libera+ue+pillola_130574.php
(2) ogni allusione alla vicenda del 3% dell'articolo 19bis del decreto sul Fisco, non e' casuale: http://www.aduc.it/comunicato/irriverente+chi+ci+governa+quelli_22764.php
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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