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lunedì 11 luglio 2016

AL VIA IL PROGETTO “BIMBE DAGLI OCCHI BELLI” PROMOSSO DA AIRETT CON FONDAZIONE VODAFONE

Attraverso uno speciale puntatore oculare, 30 bambine colpite dalla sindrome di Rett potranno comunicare attraverso il movimento degli occhi


Milano, 11 luglio 2016 – Un ausilio capace di cambiare in meglio la vita di alcune bambine colpite dalla sindrome di Rett (RTT) e delle loro famiglie. Si chiama TOBII I-Series, ed è uno dei dispositivi tecnologici più avanzati che consentirà a 30 bambine,  che non sono in grado ne' di parlare ne' di muoversi, di interagire col mondo esterno e comunicare attraverso il semplice movimento degli occhi. Una piccola, grande rivoluzione resa possibile grazie a "Bimbe dagli occhi belli": il progetto promosso da AIRETT (l'associazione italiana che riunisce i genitori che condividono e affrontano i problemi quotidiani legati alla sindrome di Rett) e sostenuto da Fondazione Vodafone Italia.
Patologia rara di origine genetica, la sindrome di Rett (RTT) si manifesta durante i primi anni di vita e colpisce prevalentemente le bambine, con un'incidenza stimata di circa 1 su 10.000 nati di sesso femminile. La sua scoperta è drammatica per le famiglie, che osservano le conseguenze della sindrome solitamente intorno al primo anno di vita: ritardo cognitivo, perdita della capacità motoria e incapacità di parlare sono i principali sintomi causati da questa malattia che colpisce in maniera progressiva il sistema nervoso centrale. Di qui l'espressione, "bimbe dagli occhi belli", in base alla quale sarebbero gli occhi l'ultimo strumento utile a queste ragazze per comunicare.
Tobii I-Series è un dispositivo portatile, simile a un laptop, dotato di raggi infrarossi, posizionati alla base dello schermo che consentono di leggere il movimento oculare e di decifrare le scelte delle bimbe in risposta agli stimoli cui di volta in volta vengono sottoposte. Attualmente disponibile in due versioni (la 12'' e la 15''), Tobii I-Series può essere utilizzato sia in situazioni di gioco, che di comunicazione o di apprendimento. La sua innovatività consiste nel fatto che non comporta la necessità di indossare fasce o caschi. Inoltre, può essere portato a mano, appoggiato su un piano o installato su un supporto o un mezzo di trasporto, come ad esempio una sedia a rotelle.
«Abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di apprendimento e di comunicazione delle nostre bimbe dagli occhi belli tramite puntatori oculari, capaci davvero di rivoluzionare la vita di queste persone, ma al tempo stesso dai costi proibitivi – dichiara Lucia Dovigo, Presidente di AIRETT. Ci siamo fatti portavoce in più di un'occasione di una richiesta collettiva, rimasta disattesa, finalizzata all'introduzione di tali dispositivi all'interno del Nomenclatore. Solo oggi possiamo dire di essere di fronte ad una grande opportunità, certi che questo progetto aprirà la strada a nuovi, importanti sviluppi per la comunicazione e l'apprendimento  di queste ragazze».
«Abbiamo scelto di sostenere questo progetto dichiara Gaetano Coscia, Head of Pubblic Associations & Sustainibility di Vodafone e di Fondazione Vodafone Italiaper l'impatto che l'uso dei Tobii avrà sulla qualità della vita quotidiana delle bambine coinvolte e delle loro famiglie che potranno cosi comprendere meglio i loro bisogni. Per Fondazione Vodafone, da sempre attenta alla crescente domanda di innovazione sociale proveniente dal mondo del terzo settore, il progetto "Bimbe dagli occhi belli" rappresenta un'ulteriore occasione per diffondere l'uso della tecnologia come strumento di integrazione e sviluppo sociale».
Il progetto "Bimbe dagli occhi belli" prevede la consegna in comodato d'uso di 30 sistemi di puntamento oculare Tobii I-Series a 30 bambine e ragazze con Sindrome di Rett e afferenti all'associazione AIRETT e si propone , per tutta la durata del progetto, di offrire assistenza tecnica e formazione per l'utilizzo degli strumenti, attraverso  corsi di formazione, consulenze in vivo e on line, al fine di creare programmi individualizzati, valutare prerequisiti di partenza e monitorare l'utilizzo dell'ausilio.
Un'equipe di professionisti, provenienti da diverse università italiane, esperti in tema di disabilità collegata alla sindrome di Rett, in riabilitazione cognitiva e apprendimento, si occuperà della selezione delle 30 bambine, che parteciperanno al progetto sulla  base di alcuni requisiti quali la formazione ricevuta dalle loro insegnanti attraverso il corso on line, la disponibilità delle stesse a partecipare al progetto, la mancanza di abilità di coordinazione oculo-manuale che consenta quindi l'accesso ad altre tipologie di ausili.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web: www.airett.it 

AIRETT
Associazione Italiana Rett è nata nel 1990 dalla volontà di genitori di bambine affette dalla Sindrome di Rett che si sono trovati a vivere la stessa realtà. Da oltre 25 anni si occupa della patologia sotto tutti i suoi aspetti, adottando un approccio olistico che affronti le differenti e difficili prove a cui la malattia pone di fronte. AIRETT sostiene la ricerca di base e genetica, attraverso borse di studio a centri di ricerca collegati all'Associazione; sostiene studi volti alla ricerca clinica sulle numerose problematiche (crisi epilettiche, problemi gastrointestinali, respiratori, cardiaci, ecc.). AIRETT promuove progetti rivolti alle bambine e ragazze e alle loro famiglie per migliorare la loro qualità di vita; sostiene studi sugli ausili informatici e programmi multimediali. AIRETT promuove l'apertura di Centri di Riferimento Specializzati sulla Sindrome di Rett. AIRETT sostiene la formazione di medici e terapisti riabilitativi presso centri per la Sindrome di Rett all'avanguardia a livello internazionale nel campo delle problematiche motorie. AIRETT crede fortemente nell'importanza della condivisione di informazioni aggiornate sulla patologia e nella collaborazione tra medici e ricercatori.

 Fondazione Vodafone Italia
Fondazione Vodafone Italia nasce nel 2002  a conferma dell'impegno di Vodafone per il Paese e si costituisce come struttura autonoma, completamente dedicata ad attività di servizio e di solidarietà sociale a favore della comunità e dei soggetti in situazioni più disagiate. Opera, a tal fine, mediante la realizzazione di  "investimenti sociali" finalizzati alla promozione di progetti e iniziative, anche in collaborazione con altre istituzioni. Fondazione Vodafone Italia ha investito fino ad oggi circa 80 milioni di euro per un totale di oltre 400 progetti sostenuti sul territorio italiano. Una presenza molto capillare di sostegno al territorio con il 30% dei fondi destinati a progetti nel Nord Italia, il 21% al Centro, il 19% al Sud ed il 30% ad Associazioni presenti su più sedi a livello nazionale. Oggi Fondazione Vodafone Italia è impegnata nella promozione del digitale nel terzo settore come strumento di innovazione sociale. Vanno in questa direzione i 3 milioni di euro stanziati nell'ultimo anno tramite i bandi per il terzo settore Think for Social e Digital for Social, a sostegno dei più innovativi progetti che hanno utilizzato la tecnologia a favore dell'inclusione sociale.




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