Aumentano ogni anno gli allergici, soprattutto nelle città per colpa di una pianta poco conosciuta: l’Ambrosia. Ma che cos’è?
L'ambrosia è una pianta infestante appartenente alla famiglia delle 'asteraceae': il nome deriva dalla parola greca ἀμβροσία(ambrosia) che indicava il cibo degli dei.
Esistono più di trenta varietà di ambrosia al mondo, ciascuno dei quali produce in media fino ad un miliardo di grani di polline.
Il motivo principale del costante aumento di allergici è che l’ambrosia cresce sui bordi delle strade e quindi, anche evitando parchi o escursioni nel verde, spesso ci ritroviamo stanze, automobili e uffici invasi dai suoi grani di polline. Evitarla per gli allergici sembra un vero e proprio incubo!
Le
allergie agli occhi, in particolare, rappresentano una condizione comune a molti che si verifica quando gli occhi reagiscono a sostanze irritanti come ad esempio il polline e le graminacee ma anche polvere e peli di animali.
E’ impossibile non accorgersene viste le comuni conseguenze come bruciore, lacrimazione intensa, prurito, arrossamento, fotofobia cioè intolleranza alla luce e a volte anche gonfiore palpebrale.
Alleviare i sintomi è il primo obiettivo della gestione delle problematiche allergiche, non essendo quasi mai possibile rimuovere la causa.
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L'ambrosia |
Per prima cosa è molto importante
sospendere l’utilizzo delle lenti a contatto ed
evitare di strofinarsi gli occhi nonostante il prurito.
E’ necessario cercare di evitare i parchi e le zone all’aperto soprattutto nei periodi in cui la presenza di pollini è maggiore.
Nel caso in cui non possiate evitarlo procuratevi un paio di occhiali da sole, così da eliminare il pericolo di contatto tra i pollini nell’aria e i vostri occhi.
Oltre alla prevenzione è importante affiancare una terapia farmacologica, a base prevalente di colliri.
Oltre ai classici farmaci per tamponare la ‘sofferenza’ degli occhi, come le lacrime artificiali e i vasocostrittori, si consigliano
colliri a base di farmaci antistaminici e stabilizzatori di membrana, che hanno un’azione differente poiché agiscono specificatamente per ridurre l’istamina nei tessuti dell’occhio.
La congiuntivite di origine allergica, che ad esempio colpisce gli allergici all’ambrosia o al polline in generale, a differenza di quella virale o battericanon si trasmette da persona a persona e non è caratterizzata da secrezione purulenta.
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