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giovedì 3 agosto 2017

Dal chirurgo plastico per diventare come Chiara Ferragni & Co.

"Non più solo attori e cantanti: oggi le pazienti mostrano le foto di blogger e influencer a cui vorrebbero assomigliare nell'aspetto fisico e nello stile di vita" dice Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico socio della FIME    


Se negli Stati Uniti l'ultimo trend in fatto di chirurgia plastica è il Melania Makeover, ossia una serie di interventi per assomigliare alla moglie del presidente Trump, in Italia sono fashion blogger e influencer ad essere indicate sempre più frequentemente dalle pazienti come modelli a cui ispirarsi. 

"Le più gettonate sono Chiara Ferragni e Chiara Biasi: le pazienti portano le loro foto, o quelle di altre influencer, durante la visita per usarle come riferimento a cui ispirarsi per gli interventi di medicina e chirurgia" afferma Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico del surgery network ChirurgiadellaBellezza, che lavora a Lecce, Salerno, Napoli, Roma, Milano e Verona ed è socio della FIME (Federazione Italiana Medici Estetici).  

A piacere è soprattutto lo stile di vita delle blogger, a cui molte pazienti ambiscono: "Si tratta di belle ragazze, ma non irraggiungibili come le star del cinema – dice Bove -. Hanno una vita da sogno: viaggiano, frequentano alberghi di lusso, sono protagoniste di set fotografici, partecipano a eventi esclusivi di moda, cinema e televisione. Per questo sono imitate, non solo nel modo di vestire, ma anche nell'aspetto fisico".  

L'effetto social network nel mondo della chirurgia plastica non porta solo nuovi modelli fisici di riferimento, ma anche una crescente attenzione verso l'immagine: "Una volta ci si guardava allo specchio la mattina prima di uscire e, se capitava, qualche volta durante il giorno – rileva Bove -. Oggi, con i social, le persone si confrontano con il proprio aspetto a ogni ora, da angolature diverse e in situazioni sociali differenti rendendosi conto di come appaiono al resto del mondo".  

Capita così di accorgersi di particolari a cui non si era mai fatto caso: "Fino a qualche anno fa ero io che mostravo ai pazienti le differenze che, inevitabilmente, ci sono tra la parte destra e sinistra del viso e del corpo, oggi sono i pazienti a mostrarmi le asimmetrie" spiega il dottor Bove.  Il fenomeno interessa soprattutto le quarantenni, "sempre più contagiate dalla passione per i selfie, con cui si rendono conto di difetti o di quanto migliorano con i filtri fotografici che eliminano occhiaie, rughe e migliorano la pelle". 

E anche se non sempre si può sapere quanto il desiderio di apparire più belli nei social sia un fattore determinante nella decisione di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica, "è indubbio che, in sempre più occasioni, ci sia un collegamento" puntualizza Bove.  

Gli interventi "top" per il viso sono botulino, filler, trattamenti per la pelle e ritocco alle labbra. Chirurgicamente, si interviene spesso sul naso: "Molti pazienti scelgono la rinoplastica in quanto insoddisfatti dell'immagine sui social. Oggi poi con la smartrinoplastica, un metodo messo a punto dal surgery network ChirurgiadellaBellezza, il post operatorio è indolore, dopo soli 4 giorni si tolgono le medicazioni e non si usano più i tanto odiati tamponi" aggiunge. In crescita anche le richieste per togliere la bolla di bichat, rendendo così il viso più sfinato, mentre una novità riguarda il doppio mento: "Fino a pochi mesi fa, l'unica soluzione per ridefinire i contorni del viso era chirurgica. Da maggio invece anche in Italia è stata introdotta Kybella, che con una punturina consente di sciogliere il grasso in eccesso. C'è da scommettere che sarà uno degli interventi più in crescita nel prossimo futuro" predice il dottor Bove.  

Per il corpo, il ritocco al seno è il più gettonato: "E' sempre più apprezzata la smartmastoplastica, metodo di di ChirurgiadellaBellezza che consente di aumentare il seno con tempi di recupero ridotti e ottimi risultati. Il vero boom c'è stato pero sui glutei: sono cresciuti anche gli interventi per migliorare i "belfie", in particolare liposcultura e lipofilling o filler ai glutei. Sui social abbondano le foto in costume e sempre più pazienti chiedono di ridefinire il proprio lato B in modo reale e non solo con il fotoritocco" conclude Bove.    



PierFrancesco Bove. 
Laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Napoli, si è specializzato in Chirurgia Cranio-Maxillo-Facciale con lode. 

Ha conseguito un master di II livello in Chirurgia Plastica Estetica all'Università degli Studi di Padova. Già docente all'Università degli Studi di Foggia e CTU al Tribunale di Nocera Inferiore, è membro di alcune delle più importanti Società europee ed internazionali nell'ambito della chirurgia estetica e chirurgia cranio maxillo facciale, (European Academy of Facial Plastic Surgery; American Academy of Cosmetic Surgery; è socio e consigliere della FIME (Federazione Italiana Medici Estetici) e fa parte dell'editorial board di alcune riviste scientifiche. 

È volontario in diverse associazioni mediche umanitarie, come SOS Volontari Italia, partecipando attivamente a diverse missioni umanitarie all'estero e ricoprendo il ruolo di team leader. 

Fondatore del surgery network ChirurgiadellaBellezza, gestisce diverse sedi operando su gran parte del territorio nazionale.  


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