Un diverbio in auto, e subito tutti a dire che si stavano lasciando. La conduttrice, che sulla copertina di Vanity Fair per   la prima volta si fa fotografare con la   sua famiglia, risponde al gossip dell'estate che li vuole «separati in   casa». Assicurando che l'amore con Tomaso Trussardi è sempre più   profondo.  Perché, come in ogni coppia, si discute.
  
  Michelle Hunziker ha     cambiato passo. La ragazza della Tv dall'atteggiamento un po' svampito,   quella del «Ma ciao!», ha lasciato il posto a una donna matura che in   due anni – con le maternità di Sole e Celeste, e il matrimonio con Tomaso   Trussardi – ha rivoluzionato la propria vita. Anche il sorriso, quando le scappa, ora è più genuino. Se per la primogenita Aurora   Ramazzotti, ormai maggiorenne,   Michelle è stata una mamma-sorella, con le altre bambine, che qui per   la prima volta lascia fotografare, ha un piglio da educatrice svizzera. E, seduta a gambe incrociate   sulla poltrona di pelle, come un capo indiano, non ci prova neanche a   cambiare discorso quando affrontiamo la presunta crisi di famiglia di   cui hanno scritto i giornali. Ogni tanto, nella dépendance della villa   con piscina presa in affitto per   l'estate a Pietrasanta dove la incontriamo per il servizio di copertina di Vanity   Fair, in edicola da mercoledì 15 luglio, irrompe Tomaso.   Coccola Celeste, controlla Sole, si ferma e dice la sua: «Ho imparato   che il manager bravo è quello che risolve i problemi, ma il manager che   dura più a lungo è quello che li crea. Perché   può accendere e spegnere l'incendio a suo piacimento. Ecco come si   comporta con noi la stampa rosa». 
  Michelle, è così?«Siamo   in estate, cosa c'è di meglio che raccontare di un amore finito? Non   faccio la sportiva, perché la verità è che il callo a queste cose non lo   fai mai. Ma bisogna considerare   che esiste un ciclo del gossip, e che fa sempre lo stesso giro».In che   senso?«Parte con "È scoppiata la passione tra...", prosegue con "E   adesso un figlio", poi "Profumo di fiori d'arancio", e dopo "Il nuovo   nido d'amore". Improvvisamente arriva "È già aria   di crisi". Nessun personaggio è immune da questo trattamento».
Fa male?«Può   far male. In passato ho sofferto. Da 18 anni vivo così e ancora mi dà   fastidio. Tomaso se la prende più di me. Ma è anche comprensibile che le   cose girino così. Sai che palle   la famiglia felice? La storia va movimentata. In ogni modo, purtroppo».
  La offendono le chiacchiere?«C'è   tanto amore, e tanto lavoro, dietro a una famiglia. Quando si usano   certe parole nei confronti di una coppia con due bambine piccole,   bisognerebbe avere, se non rispetto delle   persone, almeno le informazioni giuste. Altrimenti si getta fango sulla   vita degli altri. Gli amici ti chiamano per sapere se va tutto bene, al   lavoro ti danno una pacca sulla spalla: non è il massimo doversi   giustificare».
  Vale la pena giustificarsi?«Beh,   sì: non accetto che si raccontino balle, e non lascio le cose in   sospeso. Non voglio che neanche una gocciolina di veleno si insinui   nella nostra casa».
  Insomma, va tutto bene?«Camminare   insieme non significa che il cielo sopra sia sempre sereno. Ma se alla   base c'è un progetto, come quello che stiamo portando avanti io e mio   marito, si fanno parecchi   chilometri».
  Senza mai una buca?«Che   rapporto è quello in cui non ci si scontra? Sicuramente è uno in cui   non si vuole crescere davvero insieme. E se non costruisci qualcosa con   la fatica, con l'impegno e con il   confronto – anche duro – l'amore dei cuoricini non basta».
  Per che cosa discutete?«Cavolate.   Le questioni importanti, quelle che ti spingono a ragionare e che   magari ti fanno alzare la voce, le smaltiamo in poco. Ma gli spazi, la   tolleranza, la condivisione: sono   quelle le vere discussioni. Il test quotidiano».
  Questa volta però tutto è partito dalle foto: vi hanno paparazzato in auto mentre litigate furiosamente.«Avrebbero   ricamato anche se avessimo avuto un'espressione stanca in spiaggia. Noi   viviamo così: al ristorante i camerieri ci ronzano intorno, per strada è   una litania di autografi e selfie. E io non dico   mai di no. Ci tengo, è il mio lavoro. Che cosa dobbiamo fare, discutere   a casa davanti allebambine? Lo facciamo tappati in auto, come tante   coppie».
  
  (...)
  
  L'intervista completa e le foto esclusive in copertina e nel numero 28 di Vanity Fair in edicola da mercoledì 15 luglio 2015
Edizioni Condé Nast  
Edizioni   Condé Nast Spa, proprietà di Condé Nast International, è in Italia   l'azienda leader nel settore   dei prodotti editoriali di alta qualità. La casa editrice pubblica 13   periodici: Vanity Fair, Vogue Italia, L'Uomo Vogue, Glamour, GQ, Wired,   AD.Architectural Digest, Condé Nast Traveller, Vogue Bambini, Vogue   Gioiello, Vogue Accessory, Vogue Sposa, La Cucina   Italiana. Condé Nast Italia ha inoltre consolidato la propria presenza   sul web attraverso il lancio di 8 siti: Vanity Fair.it: 8 milioni di   utenti \ Wired.it: 4.6 milioni di utenti \ Vogue.it: 2.2 milioni di   utenti \ CN Live!: 18 milioni di video views \ Questi,   insieme a Glamour.it, Gqitalia.it, ADtoday.it e LaCucinaItaliana.it   raggiungono ogni mese oltre 20 milioni di utenti unici mensili e   generano, su base mensile, oltre 210 milioni di pagine viste. (Fonte:   dato censuario Webtrekk – giugno 2015). 
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