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mercoledì 4 gennaio 2017

Corri Forrest per la Pediatria di Forlì




Sabato 7 gennaio, alle ore 11,  presso il reparto di Pediatria dell’ospedale di Forlì, gli sportivi e i volontari dell’Associazione Corri Forrest doneranno, in presenza del primario, dottor Enrico Valletta, le attrezzature acquistate dalla raccolta fondi effettuata in occasione della gara podistica del 23 ottobre scorso.
“L'evento  sportivo – spiegano gli organizzatori-  ha permesso la raccolta di 5800 euro ricavati dagli sponsor e dalle donazioni dei  ben 950 partecipanti. Con questi fondi abbiamo acquistato attrezzature utili alle attività del reparto, sei camere di espansione con relative mascherine, un saturimetro, un tiralatte e una bilancia pesapersone, nove televisori per le camere dei piccoli degenti e un lettore dvd.”
“Siamo una società podistica nata nel 2010 – proseguono –con sede a Terra del Sole e Fuga Forrest è stata per noi la seconda iniziativa benefica importante, dopo la TAR, Traversata italiana a piedi da Viareggio a Cesenatico, svoltasi nel maggio 2014 in collaborazione con Liferunner a favore di  progetto pro Istituto Tumori di Meldola del nostro socio-amico Sandro Valbonesi. Il nostro intento è trasformare la Fuga Forrest in un progetto duraturo e continuativo ed è per questo che, il 22 ottobre 2017, ne riproporremo la seconda edizione”

Ma il reparto di Pediatria non sarà l’unico a beneficiare della “befana” della Corri Forrest…
“Con i fondi raccolti  -  aggiungono - abbiamo pensato di sostenere anche il progetto "Letture a voce alta" nell’ospedale di Forlì  della scuola primaria "D.Peroni" di Vecchiazzano, con il sostegno del gruppo Ausl Romagna Cultura. Il progetto, proposto dall’insegnante Lara Verni, inizierà nel 2017 e prevederà delle letture di brani, da parte dei piccoli studenti, nella “piazza” dell’ospedale. Gli obiettivi sono la promozione della lettura e dell’ascolto, insegnare ai bimbi a parlare di fronte ad un pubblico, creare uno spazio sereno cui potranno prendere parte pazienti e utenti del nosocomio. L’associazione sportiva Corri Forrest di Forlì, in particolare, ha donato un piccolo impianto di amplificazione che i bambini potranno utilizzare durante tali letture. Ci si propone di lasciare tale attrezzatura “in eredità” e in deposito presso l’U.O. di Pediatria in modo tale che possa essere utilizzata ogniqualvolta ce ne sia la necessità.”
Insomma, un “insieme per bene” che sta producendo molti frutti, dalle iniziative organizzate e sostenute alla donazione di attrezzature….

lunedì 19 ottobre 2015

LA BALBUZIE A SCUOLA

La balbuzie è un disordine del ritmo della parola nel quale il paziente sebbene sappia con precisione ciò che vorrebbe dire, non è in grado di farlo a causa di arresti, ripetizioni o prolungamenti della parola e del suono che nascono in maniera del tutto involontaria. 


É un problema che affligge grandi e piccoli, condizionando l'individuo nell'organizzare la sua vita sociale e demotivandolo. Il meccanismo di trasmissione del disturbo non è ancora del tutto chiaro, ma recenti studi clinici hanno rintracciato le motivazioni in una predisposizione geneticamente determinata o acquisita sulla quale si innescano dei fattori scatenanti come influenze dovute ad atteggiamenti familiari errati, traumi e condizionamenti ambientali nello stringere rapporti interpersonali.

Si è riscontrata una maggiore frequenza di ricorrenza della balbuzie in ambienti familiari eccessivamente correttivi, ansiosi e accondiscendenti.

Il disfluente spesso è una persona sensibile e socievole, molto interessata ai a rapportarsi con gli altri e a stringere amicizia: proprio per questo motivo è portato ad adottare un comportamento di difesa nei confronti della frustrazione che reca il suo disturbo e dalla difficoltà nell'esprimersi. Così diventa il contrario di ciò che vorrebbe essere e il suo atteggiamento si dirige sempre più a fondo nel mondo dell'introverso, completamente contrastato dalla sua sfera intensa, ricca ma inespressa.

Nella sua crescita il bambino attraversa diverse fasi, e il momento in cui comincia a sviluppare un senso della competenza verbale da lui percepita è all'età di 6/7 anni, in cui si rende consapevole di balbettare e l'insegnante a scuola, così come il genitore a casa, dovrà cercare di modellare il comportamento del bambino, mantenendone o accrescendone l'autostima, che è un fattore fondamentale in questa fase perchè esso comincerà a vedere una rappresentazione di sè stesso incerta, frammentata e la maggior parte delle volte svalutata, così come lo è il suo modo di parlare.

Intorno agli 8 anni il bambino disfluente sarà completamente in grado di percepire precisamente la negatività delle sue competenze verbali: questo è il momento in cui è indicato iniziare una terapia multifattoriale, cioè che vede la sincronia di 3 figure che sono il terapeuta, la scuola, e la famiglia.

Nelle 25 sedi dell’Associazione Italiana La Nuova Parola si lavora sui fattori emotivi del balbuziente, coinvolgendo gli insegnanti con una grande attenzione alla gestualità e alle differenze fra bambini; la scuola, infatti è il luogo dove un individuo cresce, apprende e impara a rapportarsi con gli altri.
Nella vita di tutti i giorni
il bambino passa la maggior parte del suo tempo a scuola e sebbene questo rappresenti un ambiente costruttivo, la dimensione sociale e il confronto con gli altri fanno si che esso vada incontro a sofferenze dello stato d'animo, frustrazioni ed esperienze poco piacevoli.



L'insegnante rappresenta il punto di riferimento dell'alunno e può intervenire sulla sua autostima sul modo di vedere il disturbo verbale: per mezzo dell'effetto pigmalione, si avrà un potere cognitivo sul bambino che può essere sfruttato facendo commenti sulla sua bravura nel parlare o raccontare storie, dandogli così un'idea positiva sulla sua parola; il beneficio si ottiene diminuendo il tasso di disfluenza verbale perchè il bambino crederà all'idea della propria parole così come è stata descritta dall'insegnante e diverrà per esso la realtà. 

Ognuno ha un proprio vissuto, caratteristiche individuali, comportamenti geneticamente determinati, condizioni sociali dell'ambiente in cui si vive e si cresce: tutti questi fattori concorrono alla soglia di tolleranza della frustrazione scatenata da un problema, e che può trasformarsi in un blocco alla capacità di esprimersi e quindi verbalizzare nelle relazioni che sono i colori e le attese di vita che un individuo ha e matura nel tempo e nei rapporti con il mondo. In una dimensione di squilibrio nasce un blocco emotivo che elimina il desiderio di parlare ed esclude l'associazione della rappresentazione verbale come manifestazione di sè.

La cooperazione con gli altri in lavori di gruppo e nelle difficoltà comuni, l'allenamento alle attività creative, l'assunzione di responsabilità e la gratificazione derivante da ciò, sono dei metodi adeguati che l'insegnante può adottare per far sentire a proprio agio il bambino. Tutto ciò per prevenire l'emarginazione e la nascita di emozioni negative che colpevolizzano gli altri della propria condizione, o la negazione di un evento spiacevole pur di non affrontarlo verbalmente, o la messa in atto di sentimenti opposti a quelli che realmente si provano.

domenica 15 febbraio 2015

SCUOLA E ADOLESCENZA TRA DESIDERIO E LIMITE - Massimo Recalcati (Forlì,11 MARZO)

SCUOLA E ADOLESCENZA TRA DESIDERIO E LIMITE (Forlì,11 MARZO) La partecipazione è gratuita. Iscrizione obbligatoria, scaricando la scheda dal sito del Ce.S.I.A.http://www.cesia.info.La scheda, debitamente compilata, dovrà essere inviata a Ser.In.Ar. per email:serinar@criad.unibo.it Le iscrizioni saranno accolte fino ad esaurimento dei posti disponibili. Verrà data conferma dell’iscrizione via email. Per ulteriori informazioni, contattare Ser.In.Ar. SCUOLA E ADOLESCENZA TRA DESIDERIO E LIMITE:UNA RELAZIONE DIFFICILE? Giornata di studio con Massimo Recalcati, patrocinata dall'Ausl Romagna e dal Comune di Forlì Mercoledì 11 marzo 2015, ore 10.00 - 14.00. Salone Comunale, P.zza Saffi 8 – Forlì. La partecipazione è gratuita. Iscrizione obbligatoria, scaricando la scheda dal sito del Ce.S.I.A.http://www.cesia.info. Saluto di apertura del Sindaco di Forlì Davide Drei e dell’Assessore al Welfare e Politiche Sociali Raoul Mosconi. Presentazione della Giornata del Coordinatore Ce.S.I.A. Enrico Valletta. Introduce e modera Alessandra Morgagni. Seguiranno domande sul tema da parte di alcuni insegnanti. Spazio per interventi del pubblico e discussione. Info: La partecipazione è gratuita. Iscrizione obbligatoria, scaricando la scheda dal sito del Ce.S.I.A. SCUOLA E ADOLESCENZA TRA DESIDERIO:UNA RELAZIONE DIFFICILE? http://www.cesia.info La scheda, debitamente compilata, dovrà essere inviata a Ser.In.Ar. per email:serinar@criad.unibo.it Le iscrizioni saranno accolte fino ad esaurimento dei posti disponibili. Verrà data conferma dell’iscrizione via email. Per ulteriori informazioni, contattare Ser.In.Ar. Segreteria Scientifica Fabrizio Abbondanza, Nadia Bertozzi, Rossella Ibba, Enrico Valletta, Viviana Venturi o per fax: 0543/375555.0543 375510. Tiziana Rambelli

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