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mercoledì 8 febbraio 2017

International Congress on Wax Modelling (Londra settembre 2017)



CEROPLASTICS
INTERNATIONAL CONGRESS ON WAX MODELLING
Modelling the Flesh
London 1-2-3 September 2017

L’1, 2, 3 settembre 2017, al Gordon Museum of Pathology del Kings College di Londra si celebrerà il primo congresso Internazionale sulla Ceroplastica, degli ultimi quarant’anni (il primo venne fatto al Museo della Specola dell’Università degli Studi di Firenze nel 1975 e un altro, minore, nel 1978 a Londra).
In collaborazione con il Gordon Museum, Madame Tussauds e con l’appoggio del Wax Chandlers (Corporazione dei Ceraioli), il Comitato scienti co del Ceroplastics - International Congress on Wax Modelling organizza tre giornate di studio dedicate alla storia, alla conservazione, al restauro, alla tecnica di quest’arte, tornata recentemente molto in auge.
Interverranno relatori della Specola e dell’Opi cio delle Pietre Dure di Firenze, di Madame Tussauds, del Gordon Museum, del Victoria & Albert Museum, della Westminster Abbey di Londra, del Josephinum e del Kunsthistorisches Museum di Vienna e del Museo Olavide di Madrid.
Un evento di notevole interesse nell’ambiente internazionale scientifico.
PRIMO CONGRESSO INTERNAZIONALE SULLA CEROPLASTICA
1- 2 - 3 SETTEMBRE 2017
GORDON MUSEUM OF PATHOLOGY – KINGS COLLEGE LONDRA
http://www.waxmodellinglondon2017.com
Tra i relatori che parteciperanno al congresso:
- Francesco M. Galassi, paleopatologo, Institute of Evolutionary Medicine, Università di Zurigo. Inserito dalla prestigiosa rivista americana Forbes, nella lista dei 30 scienziati più in uenti in Europa under 30, per i suoi studi paleopatologici e storico medici. http://www.forbes.com/pro le/francesco-maria-galassi/ http://www.forbes.com/30-under-30-europe-2017/science-healthcare/#4881e5931f7b
- Francis Wells, Cardiochirurgo, Papworth Hospital Cambridge.Il Prof. Wells ha sviluppato una tecnica innovativa per la riparazione delle valvole cardiache , dopo essersi ispirato ai disegni anatomici di Leonardo da Vinci. Utilizzando questo metodo, ha eseguito con successo più di duemila riparazioni della valvola mitrale. I suoi studi sui disegni leonardeschi, oltre ai signi cativi risultati medici, sono molto apprezzati tra gli esperti di storia dell’arte.
- Sharon Hecker, Curatrice e Storica dell’Arte, esperta in Medardo Rosso, ha pubblicato:A Moment’s Monument: Medardo Rosso and the International Origins of Modern Sculpture University of California Press, 2017. www.ucpress.edu/book.php?isbn=9780520294486E curato recentemente l’esposizione: Medardo Rosso: Experiments in Light and Form Pulitzer Arts Foundation, November 11, 2016 - May 13, 2017. Saint Louis, Missouri, USA. http://pulitzerarts.org/exhibition/medardo-rosso
- Roberta Ballestriero, Presidente del CongressoLicenziata all’Accademia di Belle Arti di Venezia con una tesi di Storia, relatrice la Prof.ssa Gloria Vallese. Dopo un Dottorato Europeo per l’Università Complutense di Madrid (per cui ha vinto il ‘Premio Exraordinario de Doctorado’ per la miglior tesi) si è trasferita in UK dove insegna storia dell’arte dal 2004. Attualmente lavora come Associated Lecturer per il Masters of Art and Science al Central Saint Martins College, University of the Arts di Londra http://www. artsciencecsm.comDal 2013 è “Art Historian in residence” al Gordon Museum of Pathology del Kings College dov’è custodita la collezione di cere anatomiche, patologiche e dermatologiche dell’artista inglese Joseph Towne.Negli ultimi 20 anni ha continuato le ricerche sulla ceroplastica pubblicando su libri e riviste scienti che (l’ultimo articolo, di cui ha parlato anche Discovery News, riguarda la causa di morte di Madame Tussauds http://www.seeker.com/madame-tussauds-mysterious-cause-of- death-has-just-been-revealed-2131854492.html).
EVENTI COLLATERALI AL CONGRESSO- “Modelling the Flesh”: un’esposizione di opere d’arte in cera, di tre artiste contemporanee https://www.waxmodellinglondon2017.com/art-exhibition
- Dimostrazione della tecnica di ceroplastica anatomica del 1700 a cura dell’artista inglese Eleanor Crook: https://www.waxmodellinglondon2017.com/demonstration
- Workshop di ceroplastica anatomica, ricostruzione forense a cura dell’artista belga Pascale Pollier: https://www.waxmodellinglondon2017.com/workshop
- “Call for Papers” aperto a storici, conservatori, restauratori, artisti, storici dell’arte etc. Scadenza per presentare un abstract è il 31 marzo 2017. https://www.waxmodellinglondon2017.com/call-for-papers
Ceroplastics - International Congress on Wax Modelling - 1,2,3 September 2017
Modelling the Flesh
Info contatti : www.waxmodellinglondon2017.com
info@waxmodellinglondon2017.com
www.facebook.com/waxmodellinglondon2017
President: Roberta Ballestriero (London)Vice Presidents: Bill Edwards (London), Eleanor Crook (London) Organising Committee: Francis Wells (Cambridge), Francesco Maria Galassi (Zurich), Pascale Pollier (London), Louise Baker (London)Webmaster, Photography: Owen Burke (London)

lunedì 16 gennaio 2017

Il professor Francesco Galassi presenta le sue nuove ricerche di paleopatografia e ricorda Giovan Battista Morgagni









 Il professor Francesco Galassi da Santarcangelo di Romagna, docente presso il Dipartimento di Medicina Evoluzionistica dell’Università di Zurigo, è unanimemente considerato un’eccellenza nel proprio settore. Autore di numerosissime pubblicazioni su riviste scientifiche italiane e soprattutto estere, si occupa da anni di paleopatografia, la disciplina che studia le malattie dei grandi personaggi del passato. Perché i grandi? Perché le biografie dei grandi personaggi storici sono un archivio fondamentale di informazione sulla evoluzione delle patologie nella storia. Se vogliamo migliorare le diagnosi, dobbiamo conoscere l’evoluzione delle patologie. Proprio come, in un certo senso e in un’altra epoca, faceva il  patologo forlivese Sua Maesta’ Anatomica”Giovan Battista Morgagni, che il prof. Galassi menziona in questa intervista, ricordando l’importante lavoro di valorizzazione che il gruppo Ausl Romagna Cultura sta realizzando su questo personaggio.


-"Professore, con i suoi studi e le sue pubblicazioni sta contribuendo a divulgare anche ai non addetti ai lavori una disciplina nuovissima: la paleopatografia. Di che cosa si occupa esattamente questo settore di ricerca e quali ricadute scientifiche  ha, o potrebbe avere, sulla medicina moderna?”

“La paleopatografia indaga l'antichità dei segni e sintomi delle malattie. La paleopatologia classica, studiando mummie e resti  può fornire indizi sugli effetti delle malattie sul corpo umano e, in alcuni casi con le moderne tecniche biomolecolari, e restituirci l'identità degli agenti patogeni che hanno contributo allo stato di malattia dell'individuo oggetto di studio. Essa, tuttavia non è in grado di fornirci informazioni sulla sintomatologia sperimentata dal paziente. Per tentare di ricostruire la presentazione clinica delle malattie secoli, o addirittura, millenni or sono, è pertanto necessario avvalersi di fonti artistiche, storiche, documentarie ed archiviste. Per questo motivo lo studio delle biografie dei grandi del passato è di capitale importanza, giacché esse contengono, in virtù della fama dei loro protagonisti, tutta una serie di informazioni, non disponibili per le persone di bassa condizione sociale, ignorate per lo più dalla storia. Tra queste informazioni (politiche, militari ecc.) si rinvengono anche dati di natura biomedica. Lì opera la paleopatografia. Ci tengo, però, a precisare, che la paleopatografia, intesa come nuova branca scientifica della paleopatologia, ha poco o nulla a che vedere con la vecchia patografia, l'esercizio clinico, suggestivo ma sterile, consistente nell'attribuire una diagnosi spettacolare ad un personaggio dell'antichità, spesso commettendo anacronismi. La paleopatografia invece si serve solo di fonti originali, combinando ragionamento clinico, filologia e storia della medicina. Il focus non è il grande personaggio storico perché grande, quindi oggetto di curiosità. Il focus è il personaggio storico celebre, perché lui, e non altri, contiene dati biomedici che ci permettono di retrodatare e studiare a fondo le malattie nell'antichità. Da un punto di vista scientifico, sarebbe molto più utile possedere le biografie dettagliate di 100 legionari di Giulio Cesare o di 50 cortigiani del Gran Re Dario di Persia - su questo non 'c dubbio - tuttavia la storia ed il tempo non sono stati clementi con questi ultimi, ma hanno preservato invece le biografie dei condottieri. 

Per quanto riguarda le ricadute moderne della paleopatografia, esse si collocano nel campo della medicina evolutiva. Se comprendiamo come le malattie si sono evolute nel corso della storia, potremo aiutare la ricerca clinica e quella di base a comprendere la basi più remote di queste entità patologiche e un giorno si potrà prevederne la successiva evoluzione. La terapia e la prevenzione avranno un enorme vantaggio da questa ricerca.

- Come inizia un' indagine sulla causa di morte di un grande personaggio del passato? Nel passato, prendiamo ad esempio  l'epoca in cui viveva Cesare, le cause di morte dei nobili differivano da quelle della plebe, oppure, non essendoci tecnologie e conoscenze accessibili per motivi economici solo ai ricchi... si moriva di fatto tutti per le stesse patologie...?

Un' indagine paleopatografica può prendere le mosse nei modi più diversi. Per natura e spirito, non differisce molto dall'indagine archeologica e spesso si giunge ad una scoperta o alla formulazione di una nuova teoria quando l'obiettivo originario della ricerca era un altro. I miei colleghi ed io seguiamo aree cliniche tematiche. Per esempio se studiamo l'antichità e storia evolutiva delle patologia reumatologiche, indaghiamo le biografie dei grandi di un determinato arco temporale, raffrontandole alle conoscenze mediche del tempo e relazionandone alla letteratura paleopatologica esistente. In passato non tutti potevano permettersi cure mediche e sicuramente vi erano differenze fra classi sociali. Tuttavia, le medicina era ancora ai suoi albori e le potenzialità terapeutiche erano limitate. Un aspetto molto importante, di cui mi sono occupato nelle mie ricerche sulla malattia di Cesare, è anche la percezione delle patologie nell'antichità, ovvero quale ruolo rivestiva una certa malattia a livello sociale. Nel caso dell'epilessia, ad esempio, essa aveva una duplice valenza: maledizione inviata dagli dei per punire l'uomo (per questo definita "sacra"), ma anche condizione che accomunava molti grandi dell'età eroica ed antica. Non potendo Cesare negare di soffrire di una malattia, cosa sarebbe stato preferibile per lui, ammettere di soffrire di una condizione "umana, troppo umana" o di soffrire di una malattia che gli conferiva un'aura mitologica? La risposta credo sia davanti agli occhi di tutti. 


- Di che cosa si occupa l' Italian paleopathology project? Esistono ricerche del genere a livello mondiale? 

L'Italian Paleopathology Project investiga l'evoluzione delle patologie in Italia assieme a grandi esperti quali il Prof. Fornaciari di Pisa e il Prof. Gruppioni di Ravenna. Contiene anche il Programma di Paleopatologia Giovanni Boccaccio (assieme al College of the Holy Cross e la University of Massachusetts Ahmrest, USA) con cui abbiamo recentemente presentato, alla Duke University lo studio preliminare sulla causa mortis del grande poeta medievale. Il progetto, attivato meno di un anno fa, è operativo sui 3/4 della penisola. In Romagna, grazie al supporto del collega Mirko Traversari e della neonata Scuola di Storia della Medicina dell'Ordine dei Medici di Rimini (sotto la direzione del dott. De Carolis) stiamo facendo ottime cose. 

-  “Giovan Battista Morgagni, il forlivese fondatore della patologia moderna di cui si sta recentemente rivalorizzando il grandissimo valore scientifico,  innovo' profondamente il concetto di malattia, collegando il sintomo riscontrato sul vivente alla lesione degli organi e mettendo in primissimo piano la diagnosi dei sintomi. Quale importanza ha nella paleopatografia? Esisteva anche nel passato l' indagine sulle cause di morte dei grandi personaggi?”

Morgagni di diritto è collocabile nel pantheon dei grandi scienziati. Il suo insegnamento è alla base della moderna medicina e credo iniziative, come la vostra forlivese di una docu-fiction sul personaggio, possano contribuire a riportarne all'attenzione della comunità scientifica il ruolo fondamentale. L'origine dell'interesse per le morti dei grandi è difficile da collocare storicamente, anche se il volume di pubblicazioni degli ultimi 150 anni testimonia un crescente interesse per il tema. Con l'evoluzione della medicina, la possibilità di applicare la diagnostica retrospettivamente ha affascinato generazioni di medici e bioarcheologici. Non sorprende, però, dal momento che, almeno a mio avviso, un tale "filone" esisteva già in nuce nell'antichità in un genere di letteratura noto come exitus virorum illustrium, ossia "le morti dei grandi", in cui, sovente con toni tendenti al patetismo o finalizzato alla creazione di un exemplum morale di una morte virtuosa e degna di ammirazione. In ogni modo, come dicevo poc'anzi, quel che occorre è rigore di analisi e fedeltà ai dati.

Quali sono i  grandi personaggi di cui lei si e' gia' occupato e quali quelli di cui si occupera'? E quali infine quelli di cui la causa sconosciuta di morte appassiona di piu' voi ricercatori?

Dante, Boccaccio, Cesare, Alarico. Al momento vado occupandomi di Piero della Francesca e di altri grandi, ma anche dell'esistenza di patologie a livello più generale, ad esempio il vaiolo e la poliomielite. Sto eseguendo anche studi di paleopatologia classica su resti osteologici e mummie. A livello più puramente storiografico, dopo il libro sulla malattia di Cesare, sto ragionando di una biografia completa del dittatore.




Tiziana Rambelli
Dirigente
presso UOC Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna - ambito di Forlì
Coordinatrice Ausl Romagna attività culturali e sviluppo patrimonio storico - artistico aziendale





mercoledì 4 gennaio 2017

Corri Forrest per la Pediatria di Forlì




Sabato 7 gennaio, alle ore 11,  presso il reparto di Pediatria dell’ospedale di Forlì, gli sportivi e i volontari dell’Associazione Corri Forrest doneranno, in presenza del primario, dottor Enrico Valletta, le attrezzature acquistate dalla raccolta fondi effettuata in occasione della gara podistica del 23 ottobre scorso.
“L'evento  sportivo – spiegano gli organizzatori-  ha permesso la raccolta di 5800 euro ricavati dagli sponsor e dalle donazioni dei  ben 950 partecipanti. Con questi fondi abbiamo acquistato attrezzature utili alle attività del reparto, sei camere di espansione con relative mascherine, un saturimetro, un tiralatte e una bilancia pesapersone, nove televisori per le camere dei piccoli degenti e un lettore dvd.”
“Siamo una società podistica nata nel 2010 – proseguono –con sede a Terra del Sole e Fuga Forrest è stata per noi la seconda iniziativa benefica importante, dopo la TAR, Traversata italiana a piedi da Viareggio a Cesenatico, svoltasi nel maggio 2014 in collaborazione con Liferunner a favore di  progetto pro Istituto Tumori di Meldola del nostro socio-amico Sandro Valbonesi. Il nostro intento è trasformare la Fuga Forrest in un progetto duraturo e continuativo ed è per questo che, il 22 ottobre 2017, ne riproporremo la seconda edizione”

Ma il reparto di Pediatria non sarà l’unico a beneficiare della “befana” della Corri Forrest…
“Con i fondi raccolti  -  aggiungono - abbiamo pensato di sostenere anche il progetto "Letture a voce alta" nell’ospedale di Forlì  della scuola primaria "D.Peroni" di Vecchiazzano, con il sostegno del gruppo Ausl Romagna Cultura. Il progetto, proposto dall’insegnante Lara Verni, inizierà nel 2017 e prevederà delle letture di brani, da parte dei piccoli studenti, nella “piazza” dell’ospedale. Gli obiettivi sono la promozione della lettura e dell’ascolto, insegnare ai bimbi a parlare di fronte ad un pubblico, creare uno spazio sereno cui potranno prendere parte pazienti e utenti del nosocomio. L’associazione sportiva Corri Forrest di Forlì, in particolare, ha donato un piccolo impianto di amplificazione che i bambini potranno utilizzare durante tali letture. Ci si propone di lasciare tale attrezzatura “in eredità” e in deposito presso l’U.O. di Pediatria in modo tale che possa essere utilizzata ogniqualvolta ce ne sia la necessità.”
Insomma, un “insieme per bene” che sta producendo molti frutti, dalle iniziative organizzate e sostenute alla donazione di attrezzature….

giovedì 17 dicembre 2015

Il Dipartimento testa - collo dell'Ausl Romagna si presenta a Cesena (ONCORL 2016)

Il nuovo Dipartimento Testa – Collo di Ausl Romagna, diretto dal prof.Claudio Vicini, si presenta con un Convegno al Technogym Village a Cesena, sabato 23 gennaio 2016.  I
ONCORL ROMAGNA 2016
Il nuovo Dipartimento Testa – Collo di Ausl Romagna si presenta con un Convegno al Technogym Village a Cesena, sabato 23 gennaio 2016.  Il convegno, organizzato dall’Ausl Romagna ed IRST di Meldola con la collaborazione dall’Università degli Studi dell’Insubria di Varese, illustrerà gli aspetti più innovativi della moderna oncologia testa – collo, con particolare riferimento alle potenzialità ed alla progettualità della nuova Azienda romagnola.
“L’avvento della Azienda Unica Romagna, - spiega il prof. Claudio Vicini, Direttore del Dipartimento, pone le premesse per la realizzazione di una vera e propria rete integrata oncologica, che presuppone una salda base metodologica di interdisciplinarietà e le trasferisce su concreti modelli organizzativi di differenti livelli di complessità a seconda della importanza della patologia trattata. L’intento e’ di confrontarsi per una giornata sul tema della diagnosi e terapia integrata dei tumori del distretto cefalico. Il titolo cerca di riassumere in una frase (dalla terapia massima tollerata alla minima efficace) la rivoluzione “copernicana” nella cura di molti tumori,inclusi quelli del capo-collo. ”
“Nell’Ausl Romagna – prosegue - possiamo vantare competenze e percorsi di assoluto interesse  nell’ambito del distretto testa-collo, quali l’impiego diffuso del cosiddetto  NBI (Narrow Band Imaging), nuova metodica correntemente utilizzata in numerosi ospedali della Romagna che, grazie alla possibilità di evidenziare la rete vascolare della mucosa, è in grado di rilevare alcune anomalie vascolari tipiche dei tumori maligni in fase iniziale del cavo orale, della faringe e della laringe. Abbiamo poi la chirurgia della tiroide, che negli ospedali romagnoli viene applicata in tutte le Unità Operative di Otorinolaringoiatria, in alcune delle chirurgie generali e come core business nella UO di  endocrino chirurgia di Forlì, consentendo ai cittadini una offerta straordinaria in termini sia qualitativi che quantitativi. C’è poi l’attività di deglutologia avanzata , trattata in particolare presso la UO di ORL dell’ospedale di Rimini. Il costante incremento dei problemi di deglutizione determina un regolare aumento delle richieste d’intervento per pazienti che presentano patologie diverse. In questo contesto, un centro per lo studio e la cura dei disturbi della deglutizione permette un intervento realizzato da un team multidisciplinare, con un’adeguata definizione diagnostica, la stesura di un piano di trattamento, la prevenzione delle complicanze.”
La chirurgia maxillo-facciale di Cesena vanta poi una ampia e comprovata esperienza in ambito di lembi ricostruttivi micro vascolari, per ottimizzare la ricostruzione anatomo -funzionale dopo intervento oncologici estesamente demolitivi.
Infine degna di menzione la chirurgia robotica (ospedale di Forlì),  che utilizza tecniche mininvasive in grado di ridurre al minimo il trauma di un intervento che in passato richiedeva estese incisioni cervicali,e demolizioni ossee importanti.
Elemento distintivo oltre che base per un progetto migliorativo continuo per il Dipartimento è la reale e continua condivisione delle scelte terapeutico in assetto interdisciplinare, con il contributo di oncologi medici, radioterapisti, medici nucleari, endocrinologi, nutrizionisti.
Un Dipartimento, insomma, che si presenta come una rete integrata di professionisti fortemente motivati  che dovrà occuparsi di problemi oncologici del distretto cefalico per oltre un milione di persone, non solo in Romagna, ma anche  tutti pazienti che afferiranno agli ospedali della Romagna da altre Regioni.
Dopo il saluto delle Autorità (Dott. Marcello Tonini, Direttore della AUSL Romagna e Paolo Lucchi, Sindaco di Cesena), i lavori saranno aperti dalla Lettura Magistrale del Prof. Dino Amadori, Direttore Scientifico dell’IRST di Meldola che introdurrà i temi più innovativi in materia.
Al Convegno parteciperà anche il Prof.  Paolo Castelnuovo, dell ‘Università degli Studi dell’Insubria, che parlerà della sua esperienza internazionale di pioniere nella chirurgia endoscopica dei tumori naso-sinusali e basi cranici.
ONCORL ROMAGNA 2016
AGGIORNAMENTI IN
TERAPIA DEI TUMORI TESTA-COLLO:
DAL PARADIGMA DEL “MASSIMO TOLLERABILE”
A QUELLA DEL “MINIMO EFFICACE”
Cesena - Sabato 23 Gennaio 2016
CENTRO CONGRESSI - TECHNOGYM VILLAGE
MODALITA’ DI ISCRIZIONE
L’ iscrizione è gratuita e necessaria,  ed avviene tramite e-mail:
L’iniziativa si propone di condividere i nuovi percorsi diagnostici e terapeutici che la nostra azienda può offrire ai nostri pazienti affetti da malattie neoplastiche cervico-facciali.
E’ FONDAMENTALE INVIARE ENTRO IL 15 GENNAIO  CONFERMA DELLA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO SCIENTIFICO E ALLA VISITA GUIDATA ALLO STABILIMENTO ALL’INIDIRZZO EMAIL: 

martedì 21 aprile 2015

Successo di partecipazione per la Giornata di prevenzione AOOI a Forlì

Trecentonovantacinque persone si sono sottoposte a screening nell’ospedale forlivese. Quaranta i casi di positività rilevati 

Venerdì 10 aprile si è svolta anche a Forlì, presso gli ambulatori dell’ UO di Otorinolaringoiatria dell’ospedale “Morgagni- Pierantoni”, diretta dal prof. Claudio Vicini, la prima Giornata della Prevenzione AOOI (Associazione Otolaringologi Ospedalieri Italiani) - diagnosi precoce dei tumori del cavo orale e faringeo.


Trecentonovantacinque le persone visitate in una sola giornata, dalle ore 8 alle ore 16, di cui 160 uomini e 235 donne. “Ringrazio il team di collaboratori che ha permesso, a titolo gratuito, la realizzazione dell’iniziativa – commenta il prof.Claudio Vicini – i medici Claudia Zanotti, Chiara Marchi, Andrea De Vito, Sabrina Frassineti, Ermelinda Zaccardo, Elisabetta Firinu, il personale infermieristico degli ambulatori e anche chi ha dato il supporto organizzativo, la dott.ssa Patrizia Bezzi, i signori Giuseppe Linguerri, Roberta Bagnoli e Giorgio Giorgini. 

Tutti hanno contribuito al grande successo di partecipazione che ha avuto l’iniziativa, che ha registrato un numero di adesioni tra i più elevati in ambito italiano. Ringrazio anche chi ha contribuito alla organizzazione della comunicazione dell’iniziativa tramite stampa,web e televisione”. Tra tutte le persone sottoposte a screening durante tale giornata , 355 sono risultate negative e 40 sono risultate positive e verranno pertanto sottoposte ad ulteriori approfondimenti al fine di accertare la natura delle lesioni rilevate.

In Italia si rilevano 12 nuovi casi di tumore del cavo orale all’anno ogni 100 mila abitanti. Sotto accusa fumo, alcol e la cattiva igiene orale. La prevenzione e la diagnosi precoce ottime alleate contro l’emergenza dei tumori della bocca che colpisce maggiormente gli over 50.Fumo, alcol, Papillomavirus e cattiva igiene orale possono provocare l'insorgenza di tumori del cavo orale ed orofaringeo.

“Questa iniziativa – conclude il prof. Vicini – sancisce l’importanza di un buono screening per le patologie maggiori ed emergenti e ribadisce il ruolo della competenza otorinolaringoiatrica nella gestione diagnostica e terapeutica di queste patologie”.

La diagnosi precoce di questo tipo di carcinoma è semplice e non richiede metodi invasivi. Anzi, consentendo una chirurgia conservativa, evita trattamenti demolitivi con conseguenze invalidanti, riduce i costi di terapie e riabilitazione, aumentando fino all'80% la sopravvivenza libera da malattia. Tiziana Rambelli

mercoledì 17 settembre 2014

Parte oggi la Campagna Viva: girato a Forlì il video nazionale

DUE MANI PER VIVA! Inizia “VIVA!” 2014, più di 100 eventi in 80 città diverse per la rianimazione cardiopolmonare Quest’anno è stata Forlì, e più precisamente il campo del Forum Tennis di Viale Roma, la location scelta per girare il video con i testimonial della Campagna Viva 2014 per la settimana della rianimazione cardiopolmonare (13-19 ottobre). Nel 2013 la campagna era stata realizzata a livello locale dal Dipartimento di Emergenza (Rianimazione, Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza, 118, Cardiologia) dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, con una Task Force di medici e infermieri coordinati dal dottor Francesco Landi. In considerazione dei positivi risultati dello scorso anno, nel 2014, il Dipartimento di Emergenza di Forlì, diretto dal dottor Marcello Galvani, non solo ha aderito nuovamente, ma il gruppo è stato scelto come l’esperienza testimonial per la realizzazione del video nazionale, con il contributo di Daniele Versari di Estados Cafè e la collaborazione di Tiziana Rambelli, Ufficio Comunicazione dell’Ausl Romagna – Forlì. Ed è infatti proprio grazie alla Campagna VIVA 2013 che il forlivese Claudio Vallicelli oggi può raccontare la sua storia drammatica, che si è conclusa con un lieto fine. Qualche mese fa, mentre giocava a tennis in un circolo forlivese, è stato colpito da arresto cardiaco ed è stato prontamente rianimato da Enrico Cimatti, suo amico e compagno di gioco, che proprio alcuni giorni prima aveva partecipato ad una serata di sensibilizzazione VIVA 2013. Cimatti infatti, grazie alle tecniche apprese, ha iniziato, immediatamente e correttamente, le manovre di Rianimazione cardiopolmonare su Vallicelli, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. La prontezza del suo intervento è stata determinante per la salvezza del suo compagno di gioco. Grazie al suo amico, ma grazie anche alla Campagna VIVA e ai volontari che l’hanno realizzata a Forlì. Sono proprio questi due forlivesi i protagonisti del video della Campagna VIVA 2014 lanciato oggi a livello nazionale. Location il Forum Tennis di Viale Roma, a Forlì, il luogo dove è avvenuto il salvataggio. Chiunque volesse scaricare il video, si può collegare al seguente indirizzo: http://youtu.be/OpevEvWq4g4 Comunicato stampa nazionale Prende il via la campagna “VIVA!” 2014: più di 100 eventi in 80 città diverse volti alla sensibilizzazione sul tema della rianimazione cardiopolmonare. La settimana è promossa, sviluppata e realizzata da Italian Resuscitation Council (IRC) e IRC-Comunità (IRC-Com), due associazioni senza scopo di lucro collegate con il Council Europeo (ERC) che hanno come obiettivo la diffusione in Italia delle conoscenze e delle tecniche per riconoscere e trattare l'arresto cardiaco. Culmine della campagna sarà la settimana dal 13 al 19 ottobre, giorni in cui si concentreranno le analoghe iniziative previste in tutti i Paesi europei (European Restart a Heart Day, 16 ottobre 2014). “L’arresto cardiaco colpisce in Europa oltre 400.000 persone ogni anno, circa 60.000 in Italia. – sottolinea Giuseppe Ristagno del Comitato Scientifico di IRC - Ogni giorno nel Continente muoiono per questa patologia oltre 1000 persone. L’obiettivo di “VIVA!” è informare le diverse fasce della popolazione italiana circa l’importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita. Infatti se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano le manovre di rianimazione cardiopolmonare entro i primissimi minuti, prima dell’arrivo dell’ambulanza e del personale specializzato, le possibilità di sopravvivenza raddoppiano o triplicano”. La prima edizione dell’iniziativa, tenutasi nel 2013, ha raggiunto oltre 77.000 persone, promosso 276 eventi e coinvolto 156 tra società scientifiche e associazioni. La settimana “VIVA!” 2014 ha ricevuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, dei Ministeri della Salute e della Difesa, del Dipartimento della protezione civile, e di Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Polizia di Stato, Comitato Olimpico Nazionale (CONI), Associazione Italiana Calciatori e Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani (AESVI). Italian Resuscitation Council (IRC) e IRC Comunità Il Gruppo italiano per la rianimazione cardiopolmonare (IRC) è un’associazione scientifica senza scopo di lucro che nasce nell’ottobre del 1994 con lo scopo primario di diffondere la cultura e l’organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia. L’attività di IRC si integra con quella di analoghe associazioni italiane e straniere e in modo particolare con quella dell’European Resuscitation Council (ERC). L’associazione coinvolge medici di diverse discipline e infermieri attivamente impegnati nel settore della rianimazione cardiopolmonare intra ed extra ospedaliera. Il numero dei soci dell’Associazione è in continua crescita e ha superato attualmente il numero totale di 6500 persone, coinvolgendo figure professionali che a vario titolo operano nelle terapie intensive, unità coronariche, servizi 118 ed emergenza territoriale, pronto soccorsi e medicine d’urgenza. IRC coordina la sua attività con l’associazione IRC Comunità, che si rivolge specificatamente ai non sanitari e conta oggi più di 6000 soci. IRC Comunità nasce all’interno di IRC nel mese di aprile 2004, come associazione culturale senza scopo di lucro con lo scopo primario di promuovere la lotta alla morte cardiaca improvvisa e diffondere la cultura dell'emergenza sanitaria nella società civile, attraverso programmi di informazione e formazione alle manovre di primo soccorso. Tiziana Rambelli

martedì 24 giugno 2014

La campagna VIVA 2014 di Forlì sulle auto da corsa di Formula 3000

Grazie al contributo di Daniele Versari di Estados Cafè le auto del team Euronova esibiranno il logo della campagna VIVA 2014 per la sensibilizzazione sul massaggio cardiopolmonare, patrocinata dall'Ausl Romagna, in tutti i circuiti automobilistici internazionali dagli Usa al Qatar Dopo la realizzazione a Forlì del video sulla campagna nazionale VIVA 2014, prosegue la collaborazione della task force forlivese, coordinata dal dottor Francesco Landi e composta da medici e infermieri del Dipartimento di Emergenza (Rianimazione, Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza, 118, Cardiologia) con Daniele Versari di Estados Cafè. Questa volta il logo della Campagna VIVA di sensibilizzazione per la rianimazione cardiopolmonare, patrocinata dall'Ausl Romagna, “correrà ad altissima velocità” sulle auto da corsa della Formula 3000. “A partire da domenica prossima – spiega Daniele Versari – le auto di Formula 3000 del team Euronova, diretto da Vincenzo Sospiri, ex pilota di Formula 1, correranno con il logo di VIVA 2014 in tutte le gare disputate nei circuiti internazionali, dall’Europa agli USA e al Qatar. Non ho avuto alcuna difficoltà a coinvolgere il campione Sospiri e il suo team a sostenere l’iniziativa di sensibilizzazione, hanno condiviso subito l’entusiasmo degli operatori e l’importanza della formazione ‘ all’intervento nell’emergenza’. Una bella collaborazione che varcherà i confini del territorio italiano”. La prima gara si svolgerà domenica 29 giugno sul famoso circuito automobilistico di Imola. “Grazie a questa partnership con il team Euronova – prosegue il dottor Landi – anche il team e il Centro Sportivo del Circuito automobilistico di Imola che ospiterà la gara di domenica sosteranno la campagna VIVA, dando visibilità all’iniziativa. Ovviamente ringrazio tantissimo, a nome di tutto il team forlivese di volontari e del coordinamento nazionale che coordino, sia il dottor Versari che il team Euronova e il Circuito imolese. Ci hanno dato una bellissima opportunità per continuare nell’opera di formazione e sensibilizzazione. Ne approfitto per ricordare che a Forlì, ogni anno, 50-60 persone in media vengono colpite da arresto cardiaco. La Campagna VIVA 2014 si svolgerà dal 13 al 19 ottobre e si concentrerà sulla sensibilizzazione al massaggio cardiaco, in particolare in scuole e ambienti sportivi” Tiziana Rambelli

venerdì 20 giugno 2014

"Una piazza tante storie": giovedì 3 luglio i lettori di Nati per Leggere in Piazza Saffi a Forlì

Giovedì 3 luglio, in Piazza Saffi, a Forlì, ci saranno anche i lettori volontari del progetto Nati per leggere a raccontare storie ai bambini forlivesi... Per una notte, la nostra bellissima Piazza Saffi, accoglierà tanti palcoscenici a cielo aperto! Narratori professionisti, compagnie teatrali, Lettori Volontari, educatori e artisti si offriranno come “raccontastorie” ad un pubblico di bambini, adulti e famiglie. Letture, spettacoli, narrazioni, rime e suoni per stare insieme, stupirci e scoprire il mondo con… un LIBRO! Sarà una serata davvero speciale (con l'apertura straordinaria del campanile di San Mercuriale!) e segnerà l'avvio di nuovi corsi per lettori volontari, che coinvolgeranno anche "giovanissimi lettori" e "narratori dal mondo".L'evento si colloca fra le azioni previste dal progetto nazionale "Nati per Leggere" promosso, anche nel nostro territorio, da tanti partner. Centri per le Famiglie, Biblioteche, Ausl Romagna sede di Forlì (Pediatria di comunità, Ospedaliera e Pediatri di Libera Scelta), Provincia di Forlì-Cesena, Nidi e Scuole dell'infanzia, ecc. sostengono, anche con questa iniziativa, l'importanza della lettura ad alta voce quale strumento che, con apparente leggerezza, favorisce la relazione adulto-bambino, le opportunità di apprendimento di piccoli e piccolissimi, coinvolge la comunità e promuove il benessere di tanti attori diversi! Chi sono i lettori volontari La formazione dei Lettori Volontari è parte integrante del progetto nazionale Nati per Leggere e si pone l’obiettivo di creare una vera e propria rete di promozione della lettura ad alta voce che permetta di raggiungere un sempre crescente numero di bambini piccoli e genitori e rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa e riconosciuta. Scarica qui il programma L' esperienza fu avviata a Forlì nel 2011, con la formazione di 80 lettori volontari che in questi anni si sono dedicati alla lettura ad alta voce per bambini dai 6 mesi ai 6 anni, in diversi luoghi e contesti della città (Biblioteche, Centri per le Famiglie, Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Forlì, Pediatria di Comunità/Servizio Vaccinazione dell’A.usl Romagna, ambulatori pediatrici, eventi e iniziative pubbliche, spazi informali delle città, giardini e cortili, scuole e servizi per l’infanzia…) Tiziana Rambelli

martedì 20 maggio 2014

Sabato 24 maggio Convegno sulla Medicina di Genere a Forlì

Sabato 24 maggio si terrà a Forlì un Convegno sulle Medicina di Genere presso l'Aula Magna dell'Università in corso della Repubblica 88/a, organizzato da FIDAPA in collaborazione e con il patrocinio dell'Azienda Sanitaria della Romagna e il patrocinio dell'Università di Bologna e dell'Ordine dei Medici di Forlì-Cesena.
Il convegno è aperto a tutti e vedrà la partecipazione delle maggiori esperte del settore.
Clicca qui per scaricare il programma

Tiziana Rambelli

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