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domenica 29 ottobre 2017
Garko a Tuttosposi, dalla parte di Asia Argento
sabato 28 ottobre 2017
Pelle giovane e fresca in vacanza. Nella SPA Belessere dell’Hotel Belvedere sopra Bolzano Jet Peel, l’innovativa tecnica anti-aging.
BRA DAY: Sfilata Martino Midali. Le modelle sono le pazienti.
MARTINO MIDALI | BRA DAY | PIACENZA CIRCOLO EX UFFICIALI | VIA ROMAGNOSI, 41 Giovedì 26 Ottobre 2017, 20 donne, da poco operate per un tumore a seno, hanno sfilato indossando gli abiti della collezione Martino Midali Fall/Winter 17_18. L'iniziativa cade all'interno del Bra Day, la giornata internazionale per la consapevolezza della ricostruzione mammaria che si è celebrata ieri. A Piacenza, per il quinto anno consecutivo, ma per questa edizione, l'evento ha cambiato location, da Palazzo Gotico si è trasferito all'ex Circolo Ufficiali di via Romagnosi. Una sfilata molto speciale, per parlare di prevenzione ma anche un momento di festa in cui le donne sono protagoniste con le loro storie, le loro vite fatte non solo da malattie, ma di battaglie che sono state vinte. Un'iniziativa promossa e organizzata in collaborazione con Armonia Onlus (Associazione piacentina per la lotta contro i tumori al seno) rappresentata dal suo presidente Romina Cattivelli e l'Unità di Chirurgia Senologica dell'AUSL, diretta dal chirurgo Dante Palli. Nel dibattito che ha preceduto la sfilata, presentato dalla direttrice di Telelibertà Nicoletta Bracchi si è sottolineato come dove c'è una buona senologia, una Breast Unit efficiente, le donne sono tutelate e questo significa aver salva la pelle. Ospiti della serata, l'ex primario Giorgio Macellari, il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, la nota conduttrice/attrice televisiva Alessandra Casella, molto sensibile sull'argomento visto che ha vissuto non in prima persona, ma attraverso sorella e mamma questa forte esperienza. Sorridente e solare la giornalista Mediaset Donatella Di Paolo che ha portato la sua testimonianza al Bra Day descrivendo come dalla malattia si può attingere anche aspetti positivi, rimettendo in fila le priorità. Oggi pienamente soddisfatta di essere diventata volontaria della Fondazione Umberto Veronesi. Martino Midali, stilista milanese, a quasi 40 anni dal suo esordio, è sempre più convinto del suo concetto chiave "una moda oltre la moda", molto sensibile all'universo femminile ha donato nei mesi precedenti km di stoffe di jersey per la realizzazione di custodie per i drenaggi. Queste borse saranno cucite dalle detenute del carcere come confermato durante la serata della direttrice della Casa Circondariale di Piacenza Caterina Zurlo. La passerella ha visto sfilare abiti in jersey ampi, mixati allo chiffon, giacche dai motivi floreali ed esotici, una piccola capsule di un velluto regale, per caban, bluse, pantaloni e top fluttuanti. Il colore ha scansionato magicamente tutte le uscite, dal nero al blu notte, al rosso marsala al verde bottiglia, le tinte di base restano i brown, i grigi argillosi, nuances militari e le infinite sfumature bordeaux. Abiti, emozioni, serata unica nel suo genere. Store Martino Midali C.so Vittorio Emanuele, 97 | Piacenza | |
martedì 24 ottobre 2017
La dieta giusta? È scritta nel tuo DNA. A Villa Eden di Merano (BZ) l'innovativo test di nutrigenetica che consente di personalizzare davvero l'alimentazione
lunedì 23 ottobre 2017
Incontro sulla Relazione del Tumore della Mammella con il Lavoro a Turni
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venerdì 20 ottobre 2017
SALUTE. Rischio metalli pesanti in pesce spada, tonno di Spagna, le arachidi dalla Cina e pistacchi turchi. La denuncia di Coldiretti.
Sono 2.925 – sottolinea la Coldiretti - gli allarmi scattati nell'Unione Europea con la Turchia che è il paese che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non conformi (276), seguita dalla Cina (256) e dall'India (194), dagli Stati Uniti (176) e dalla Spagna (171).
Per numero di allarmi fatti scattare nel 2016 al quarto posto della classifica si trovano i peperoni provenienti dalla Turchia che - spiega la Coldiretti - ha fatto registrare contaminazione oltre i limiti consentiti di pesticidi, mentre preoccupante è la situazione della frutta secca, come i pistacchi provenienti dall'Iran e i fichi secchi dalla Turchia, che sono rispettivamente al quinto e sesto posto, entrambi fuori norma per la presenza di aflatossine, considerate cancerogene anche dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA).
L'agricoltura italiana - continua la Coldiretti - è la più green d'Europa con 292 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp), il divieto all'utilizzo degli Ogm e il maggior numero di aziende biologiche, ma è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,5%), quota inferiore di 3,2 volte alla media UE (1,7%) e ben 12 volte a quella dei Paesi terzi (5,6%).
"Non c'è più tempo da perdere e occorre rendere finalmente pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall'estero per far conoscere anche ai consumatori i nomi delle aziende che usano ingredienti stranieri", ha sottolineato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "importanti passi avanti sono stati ottenuti con l'estensione dell'obbligo di indicare la provenienza del riso e del grano impiegato nella pasta ma molto resta da fare perché 1/3 della spesa resta anonima, dai succhi di frutta al concentrato di pomodoro fino ai salumi".
I CIBI PIU' PERICOLOSI MOTIVAZIONE
1) Pesce dalla Spagna (96) metalli pesanti in eccesso (mercurio e cadmio)
2) Dietetici/integratori da USA (93) ingredienti e novel food non autorizzati
3) Arachidi dalla Cina (60) aflatossine oltre i limiti
4) Peperoni dalla Turchia (56) pesticidi oltre i limiti
5) Pistacchi dall'Iran (56) aflatossine oltre i limiti
6) Fichi secchi dalla Turchia (53) aflatossine oltre i limiti
7) Carni di pollo dalla Polonia (53) contaminazioni microbiologiche (salmonella)
8) Nocciole dalla Turchia (37) aflatossine oltre i limiti
9) Arachidi dagli USA (33) aflatossine oltre i limiti
10) Pistacchi dalla Turchia (32) aflatossine oltre i limiti
11) Peperoncino dall'India (31) aflatossine e salmonella oltre i limiti
12) Albicocche secche da Turchia (29) solfiti oltre i limiti
13) Noce moscata da Indonesia (25) aflatossine oltre i limiti, certificato sanitario carente
14) Carni di pollo dai Paesi Bassi (15) contaminazioni microbiologiche
Fonte: Elaborazioni Coldiretti dati Rasff 2016
mercoledì 18 ottobre 2017
Salute e Slow Food. Dieta Mediterranea: pubblicato per la prima volta in italiano il best seller mondiale di Ancel e Margaret Keys
Pubblicato per la prima volta in italiano un best seller mondiale: La Dieta Mediterranea di Ancel e Margaret Keys Era il 1975 quando i ricercatori americani Ancel e Margaret Keys pubblicarono Oltreoceano il libro How To Eat Well and Stay Well. The Mediterranean Way, destinato a passare alla storia facendo conoscere la Dieta Mediterranea in tutto il mondo. In questo testo, diventato una pietra miliare della cultura gastronomica, per la prima volta viene usata l'espressione "dieta mediterranea". Va a Slow Food Editore e all'associazione Dieta Mediterranea Ancel Keys Pioppi: alimentazione e stile di vita il merito di aver tradotto e pubblicato, per la prima volta in Italia, questo best seller mondiale con il titolo La dieta mediterranea. Come mangiare bene e stare bene. Un lavoro attualissimo che fonda le sue radici nel 1952 quando i coniugi Key appresero di come nelle corsie del Policlinico napoletano non ci fossero pazienti con malattie cardiovascolari. Nacque così la ricerca che portò i due ricercatori, fisiologo lui e chimico lei, a stabilirsi nel Cilento: i Keys si resero presto conto di come la Dieta Mediterranea non fosse solamente un fatto di nutrizione ma anche uno stile di vita. Furono gli stessi studiosi a intuire la comunicabilità della scoperta, coniando quel termine che oggi tutti collegano alla longevità, nonostante la parola dieta rischiasse, allora come oggi, di allontanare gli interessati dalla tavola. Questo è anche uno dei motivi per cui la gastronomia mediterranea è stata spesso mal interpretata, guardata con sufficienza dall'alta cucina perché considerata troppo popolare, quasi sempliciotta. Invece, scrivono i due ricercatori, mostrando tutto il loro entusiasmo nell'avventura che li aveva portati a visitare osterie e friggitorie, recensendo parmigiana di melanzane e alici fritte, pasta e fagioli e pizza: «La cucina mediterranea ci regala una tale ricchezza di delizie gustative, tante e felici sorprese a tavola, tanto piacere per la gola in piatti che sono per la maggior parte economici e facili da preparare, che meriterebbe di essere esaltata comunque, anche se non esistessero prove della sua straordinaria salubrità». Collana: asSaggi Confezione: cartonato con sovracoperta Formato: 13x21 cm Pagine: 591 Prezzo di copertina: 18 Euro Nello shop on line di Slow Food Editore a 15,30 Euro anzichè 18 |
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