Prevista la presenza del Presidente Laura Boldrini.
"Molte donne, ma non solo, si confronteranno sul tema 'Inspire the world: with insight, grace & action', scoprendo come meglio mettere a frutto le qualità di leadership tipicamente femminili come la propensione a collaborare, l'empatia, l'intuizione, l'integrità e la condivisione – spiega Kristin Engvig, fondatrice e direttrice di WIN – E come ogni anno lo potranno fare con un parterre di relatori d'eccezione".
Tra gli interventi previsti infatti sono attese le testimonianze di Laura Boldrini, Presidente Camera dei Deputati, e di Michael Kimmel, Distinguished Professor of Sociology & Gender Studies presso la Stony Brook University di New York.
Il sociologo statunitense, uno dei più autorevoli esperti di studi di genere, dirigerà un workshop sul tema "Strategie per coinvolgere un uomo: da spettatore a campione della parità di genere" (Strategies for Men's Engagement: from Bystander to Gender Equality Champion).
Dall'intervento della Presidente Boldrini ci si attende un contributo significativo al tema non solo delle donne in politica ma soprattutto delle azioni politiche rivolte alle donne.
Secondo il sondaggio che WIN conduce annualmente tra i partecipanti al convegno, nel 2014 il 72% degli intervistati concordava con l'affermazione "Credo che chi decide nella mia organizzazione riconosca il potenziale di leadership delle donne": nel 2009 era solo il 54% a condividere questa dichiarazione. E forse non è un caso se, nel medesimo arco temporale, il livello di fiducia nelle proprie capacità è anch'esso cresciuto: il 63% dei partecipanti nel 2014 si è detto felice del proprio livello di self-confidence, cinque anni prima, lo era solo il 56%.
Tra i diversi spunti di discussione che verranno affrontati, non mancheranno alcuni dati emersi dal Global Gender Gap Report 2015 del World Economic Forum, che ha evidenziato come negli ultimi anni il divario di genere si è gradualmente ridotto in quasi tutti i paesi del mondo e per quasi tutti i criteri di confronto fra uomini e donne.
Da questo quadro è emerso anche che si è significativamente ridotto il divario uomo-donna per quanto riguarda il livello di istruzione: in molti Paesi il numero di donne laureate e diplomate è superiore a quello degli uomini.
Lo studio ha confermato inoltre che le performance di società che includono donne nel proprio top management sono migliori rispetto a quelle in cui manca l'apporto femminile.
I partecipanti alle diverse edizioni della Win Conference, che negli anni scorsi si è tenuta, tra le altre città, a Ginevra, Parigi, Barcellona, Praga, Oslo e Berlino, non sono solo donne (nel 2014 vi era un 7% di uomini). Nel corso degli anni, hanno partecipato manager (65%), imprenditori di PMI (21%), professionisti (9%) provenienti da 129 Paesi, di età media tra i 35 e i 45 anni, espressione del talento femminile emergente.
Il programma è disponibile al seguente link sul sito ufficiale del 18° Global WINConference
http://www.winconference.net/WINConference
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