
DIAMO PIU' POTERE ALLE DONNE PER RIVOLUZIONARE IL SISTEMA ALIMENTARE GLOBALE: CON IL LORO CONTRIBUTO 30% DI PRODUZIONE AGRICOLA IN PIÙ
In occasione della Giornata Mondiale della Terra e in vista di Expo Milano 2015, la Fondazione Barilla (BCFN) propone impegni concreti per un'agricoltura sostenibile
Parma, 20 aprile 2015 – Se le donne  avessero un accesso alle risorse produttive uguale a quello degli uomini nei  Paesi in via di sviluppo, i raccolti potrebbero aumentare dal 20 al 30%[1].  In occasione della Giornata della  Terra, la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition richiama  l'attenzione su un fenomeno importante, che potrebbe essere chiave per uno  sviluppo agricolo sostenibile. E propone impegni concreti attraverso il suo  Protocollo di Milano, uno dei documenti di riferimento per la preparazione  della Carta di Milano voluta dal Governo italiano.     Le donne ricoprono un ruolo fondamentale nel settore agricolo  e nelle economie rurali, ma spesso sono costrette ad affrontare limitazioni che  ne riducono la produttività. In Asia meridionale e nell'Africa Sub-Sahariana  rispettivamente quasi il 70% e il 60% della forza lavoro donne è impiegata in  agricoltura ma meno del 20% dei proprietari agricoli sono donne. 
     "Una delle ragioni di questa situazione è il dilagare della  speculazione finanziaria sui beni alimentari e sui terreni agricoli, come ad  esempio il land grabbing,  uno dei  problemi mondiali a cui è urgente trovare una soluzione – afferma Danielle Nierenberg Co-fondatrice di Food  Tank e membro dell'Advisory Board della Fondazione Barilla Center for Food and  Nutrition – Fra le conseguenze più gravi  di questo fenomeno c'è l'esclusione delle comunità locali dalla gestione della  terra e dai progetti di sviluppo agricolo[2] se non addirittura la violazione dei diritti  umani. Ed in particolare questo riguarda le donne, che rappresentano il 43%  della forza lavoro in agricoltura nei Paesi in via di sviluppo[3]: esse sono quindi una risorsa fondamentale per il  settore, da tutti i punti di vista. È stato infatti calcolato[4] – continua la Nierenberg - che in quei territori se le donne avessero lo stesso accesso alle  risorse produttive degli uomini, i raccolti potrebbero aumentare fra il 20 e il  30%, incrementando la produzione agricola totale dei Paesi in via di sviluppo  fino al 4% e contribuendo quindi a ridurre tra il 12 e il 17% il numero di  persone che soffrono la fame nel mondo".
"Una delle ragioni di questa situazione è il dilagare della  speculazione finanziaria sui beni alimentari e sui terreni agricoli, come ad  esempio il land grabbing,  uno dei  problemi mondiali a cui è urgente trovare una soluzione – afferma Danielle Nierenberg Co-fondatrice di Food  Tank e membro dell'Advisory Board della Fondazione Barilla Center for Food and  Nutrition – Fra le conseguenze più gravi  di questo fenomeno c'è l'esclusione delle comunità locali dalla gestione della  terra e dai progetti di sviluppo agricolo[2] se non addirittura la violazione dei diritti  umani. Ed in particolare questo riguarda le donne, che rappresentano il 43%  della forza lavoro in agricoltura nei Paesi in via di sviluppo[3]: esse sono quindi una risorsa fondamentale per il  settore, da tutti i punti di vista. È stato infatti calcolato[4] – continua la Nierenberg - che in quei territori se le donne avessero lo stesso accesso alle  risorse produttive degli uomini, i raccolti potrebbero aumentare fra il 20 e il  30%, incrementando la produzione agricola totale dei Paesi in via di sviluppo  fino al 4% e contribuendo quindi a ridurre tra il 12 e il 17% il numero di  persone che soffrono la fame nel mondo". La Fondazione BCFN propone alle istituzioni e alle  organizzazioni che sostengono il Protocollo di Milano alcuni impegni concreti  per un'agricoltura sostenibile: leggi per disciplinare la speculazione  finanziaria internazionale sulle materie prime e la speculazione sulla terra,  proteggere le comunità dal land grabbing, limitare la destinazione di terreni  alla produzione di biocarburanti, bioplastiche e mangimi, limitare l'uso dei  biocarburanti al 5% nell'ambito degli obiettivi nazionali per le energie  rinnovabili[5].     L'attività  di sensibilizzazione del BCFN non riguarda solo le istituzioni. Ogni cittadino  può fare la sua parte, quotidianamente,   con piccoli gesti e attenzioni, ad esempio acquistando  prodotti che provengono da una filiera virtuosa e sostenibile, impostando la  dieta alimentare su prodotti diversi, in particolare frutta e verdura, e facendosi  portavoce di iniziative contro lo spreco alimentare e favore di una dieta  equilibrata.
    Il  tema dell'agricoltura sostenibile è uno dei pilastri sui quali il BCFN lavora  dal 2009. Il Protocollo di Milano, che ha  raccolto le adesioni di oltre 100 tra istituzioni e organizzazioni pubbliche e  private e di migliaia di cittadini privati nel mondo, è uno dei  documenti di riferimento per la preparazione della Carta di Milano,  voluta dal Governo italiano, la cui versione finale sarà consegnata il 16  ottobre al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon.
La Fondazione Barilla Center for Food  & Nutrition (Fondazione BCFN)  è un centro di pensiero e di proposte nato nel 2009 con l'obiettivo di  analizzare i grandi temi legati all'alimentazione e alla nutrizione nel mondo.  Fattori economici, scientifici, sociali e ambientali vengono studiati nel loro  rapporto di causa-effetto con il cibo attraverso un approccio  multidisciplinare. Presidente e Vice Presidente della Fondazione BCFN sono Guido e Paolo Barilla, mentre il CdA è  formato, tra gli altri, da Carlo Petrini,  presidente di Slow Food e Paolo De Castro, coordinatore  della commissione agricoltura e sviluppo rurale del parlamento europeo. Organismo garante dei lavori della  Fondazione BCFN è l'Advisory Board.  Per maggiori informazioni: www.barillacfn.com; www.protocollodimilano.it  
[5] Unione europea: Commissione europea, Direttiva del Parlamento europeo e  del Consiglio che modifica la direttiva 98/70/CE relativa alla qualità della  benzina e del combustibile diesel e recante modifica della direttiva 2009/28/CE  sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. 17 ottobre 2014,  COM (2012) 595 def, Online:  http://ec.europa.eu/clima/policies/transport/fuel/docs/com_2012_595_en.pdf  
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