FESTIVAL   DELLA SCIENZA MEDICA. LA LUNGA VITA
7-10 maggio   2015 - Bologna
Si   inaugurerà a Bologna, dal 7 al 10 Maggio 2015, il FESTIVAL DELLA SCIENZA MEDICA.   LA LUNGA VITA,   un'iniziativa organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna con il   concorso di Genus Bononiae. Musei nella Città, in collaborazione con Intesa   Sanpaolo, che si propone di indagare i   molti aspetti, i vari profili e le grandi passioni che accompagnano lo sviluppo   delle scienze biomediche. 
Quattro   giorni di incontri, conferenze, dibattiti   per discutere del futuro della nostra salute.
Bologna Medicina nasce dall'incontro di un'opportunità   con molte necessità. Era opportuno, indiscutibilmente, che il discorso sulla   Medicina tornasse al centro del dibattito pubblico nella sede che ne ha visto   nascere la prima moderna scuola. Basta passeggiare tra i Portici di questa   meravigliosa città medievale per imbattersi, ad ogni piè sospinto, nei luoghi   che hanno accompagnato lo sviluppo della disciplina: il teatro anatomico, il   cortile dell'Archiginnasio con l'aula conferenze della società medico   chirurgica, il Sant'Orsola, il Rizzoli, il Portico della Morte, il Museo delle   cere anatomiche… un elenco infinito. Bologna è la Medicina.
Le necessità sono davanti ai nostri occhi. Esaurito –   forse, sperabilmente! – il dibattito sul sistema previdenziale, un'altra grande   domanda s'impone al dibattito sociale: come far fronte, nel presente e nel   prossimo futuro, alla domanda di cure, di salute e di benessere nelle società ad   economia avanzata e con tassi di crescita esponenziale della popolazione   anziana? Quali risposte dall'economia, dalla politica, dalla finanza, dalla   quotidiana gestione delle aziende sanitarie? Quale il costo dell'accesso alle   nuove cure? 
Da   queste premesse, la scelta del tema per la prima edizione, "la lunga vita": una   conquista, un'opportunità ma anche un'immensa responsabilità   sociale.
Un tema che raccoglie tutte le necessità, le molte sfide   e gli orizzonti della ricerca scientifica più avanzata: la medicina rigenerativa, il sogno   dell'immunità e del controllo sul cancro, la medicina del dolore e del placebo,   la medicina dei trapianti, le nuove tecnologie, dell'imaging, della   comunicazione a distanza e della telemedicina, le frontiere delle biotecnologie,   le tecniche di fecondazione assistita, la nutraceutica e la nuova   geroscienza. 
Tra i partecipanti, alcuni assoluti protagonisti della   ricerca nazionale e internazionale: Elena Cattaneo, Alberto Mantovani, Michele   De Luca, Fabrizio Benedetti, Lamberto Maffei, Mark Hanson, John   Harris.
Un tema che impone anche la rilettura di prospettive più   consolidate: la medicina personalizzata e quella narrativa – con puntate   dall'esperienza di un medico di famiglia e grande scrittore, Andrea Vitali, alle suggestioni del   maghetto Harry Potter, alle inquietudini della medicina legale con Carlo Lucarelli - l'antropologia e la   prospettiva evoluzionistica sull'invecchiamento, l'etica del finis vitae. Un   tema che interroga anche alcune polemiche dell'attualità, come quella sui   vaccini, con la partecipazione di Rino   Rappuoli, o che suggerisce nuove prospettive come quella della medicina di   genere: depressione e osteoporosi sono la stessa malattia nelle donne e negli   uomini?
Un tema che ci ha permesso di raccogliere, intorno alla   prima edizione di Bologna-Medicina ben quattro premi Nobel per la Medicina: Luc Montagnier, Andrew Fire, Erwin   Neher e Kary   Mullis.
Un'altra rilevante necessità è stata quella di leggere,   attraverso la Medicina, i sistemi di credenza religiosa, la storia e   l'epistemologia, il diritto ma anche la letteratura, il teatro, il cinema… la   cultura! 
E così la peste di Boccaccio, le pesti antiche e quella   di Ebola, la nascita della sifilide e l'influenza spagnola, il passaggio   euristico-evolutivo dai "demoni" ai "geni", l'incontro e il contagio tra   pensiero epistemologico-investigativo e l'indagine clinica, lo scontro tra   corsia e aule di tribunale nella medicina difensiva. E il confronto dei sistemi   di cura con le religioni orientali, con quella ebraica, con l'Islam e il   Cristianesimo.
Senza dimenticare i più piccoli, con la visita al Teatro Anatomico per le classi   elementari e l'animazione del corpo umano; i meno piccoli, con il gioco della   storia, per le classi superiori, confrontandosi intorno al tavolo di "Pandemic"; i più grandi, in fila per   seguire la "visita in corsia", con   veri letti, finti malati, antiche e nuove malattie e la tradizionale guida del   "primario". Per tutti un "dizionario   bio-medico" di parole chiave.
Un "Social   Box", negli spazi di Palazzo Re Enzo, raccoglierà le invenzioni linguistiche   di tutti coloro che vorranno costruire con noi un giocoso network alla scoperta   di "nuove malattie". 
Tre le mostre: una selezione del "Burns Archive", che ha fornito la   consulenza per la serie televisiva "The   Knick", nel cortile dell'Archiginnasio; "Curare e Guarire", presso la Sala degli   Atti del Palazzo Re Enzo; il Museo delle   Cere e la nuova sala settoria presso l'Istituto di Anatomia. Durante le   giornate del Festival rimarrà aperto il Museo di Palazzo Poggi, insieme alle strutture   di Santa Maria della Vita e di San Colombano.
Né potevamo dimenticarci degli involontari protagonisti   della scienza medica, non potevamo trascurare i malati. Bologna-Medicina arriva anche nelle sale   d'aspetto dell'Ospedale Maggiore, del Sant'Orsola, del Rizzoli, del   Bellaria, con piccoli concerti da camera e con la lettura di brani della   letteratura italiana, per i lungo-degenti, i piccoli pazienti, i familiari, il   personale. 
Una fascia serale per gli spettacoli: la grande   letteratura dei medici scrittori:   Cechov, Cronin, Bulgakov, Céline, Benn, Sacks, con testi recitati da Massimo Popolizio; le figure di medici   nel Melodramma, il grande Cinema in un blob a cura della Cineteca di Bologna.
In conclusione…"Come moltiplicare il codice della   vita?": martedì 26 Maggio un   incontro aperto al pubblico di condivisione dei risultati con la partecipazione   del Premio Nobel per la Medicina 1993 Kary Mullis.
  
Per   informazioni:
Segreteria   Organizzativa
Flavia   Manservigi
Daniela Sala - I&C   s.r.l.
 
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