Anche la Bon't Worry si unisce al coro di proteste e denuncia il ritardo:
"l'Inps – ha dichiarato la fondatrice e presidente Bo Guerreschi, lei stessa vittima di violenze - promette ma non mantiene. Le donne che ne avrebbero diritto, le lavoratrici dipendenti pubbliche o private e quelle a progetto sono ancora in attesa della circolare attuativa".
Il decreto in sé sarebbe una grande conquista per le donne italiane perché prevede che le donne inserite in percorsi di protezione per motivi di violenza possano chiedere il congedo e assentarsi dal posto di lavoro per un periodo massimo di tre mesi, interamente retribuiti. È anche prevista la possibilità di sospendere il rapporto di lavoro o di trasformarlo da tempo pieno a part-time e di riconvertirlo in contratto a tempo pieno, una volta finita l'emergenza.
"Le donne che subiscono violenza, che poi scappano, che hanno paira, che vivono in case protette non possono lavorare. E soprattutto nei primi tempi è importante che non tornino in luoghi noti ai loro aguzzini. È una vera beffa. Come se non bastasse il dolore per ciò che subiscono sono costrette o a continuare a rischiare la propria vita, continuando ad andare al lavoro, o alla fame, se decidono di salvare la loro vita!", ha concluso la Guerreschi.
L'associazione ONLUS Bon't worry nata a gennaio 2015 fino ad oggi ha lavorato con circa 30 casi di donne che hanno deciso di uscire allo scoperto e di parlare per poter vivere o di casi di donne che dopo ave superato "paure", "vergogne" riescono a denunciare stupri. L'associazione sorretta da donatori privati e fondi diretti consente alle vittime senza forza economica di poter avere avvocati, medici e sicurezza senza preoccupazione, se non la forza di riprendersi la vita in mano. L'associazione mette a disposizione strutture protette per il tempo necessario, pensando al mantenimento generale e aperture di conti correnti con banche ed istituti che supportano l'associazione stessa. Superato il pericolo, aiuta a trovare un lavoro e/o un alloggio per loro, i loro figli ed eventuali animali di proprietà, impedendo ripercussioni.
I CASI
La Onlus sta seguendo alcuni casi che hanno avuta una forte eco mediatica. Si è dichiarata parte civile ed ha assunto la difesa della tassista che nel maggio del 2015 subì violenza a Roma a bordo del suo taxi e si è costituita parte civile nella vicenda della minorenne violentata a Piazzale Clodio a Roma.
NUMERO VERDE 800101414
BO GUERRESCHI
Bo Guerreschi non è una scrittrice, anche se scrivere le piace molto e ha già pubblicato alcuni gialli, la sua passione. Bo è un'economista, nata in Italia, ma ha vissuto e lavorato la prima parte della sua vita all'estero, con incarichi di vertice in molte aziende internazionali soprattutto negli Stati Uniti e in Inghilterra, prima di tornare in Italia per ricominciare da qui la sua vita lavorativa e personale, della quale il libro è una parte importante. Si è sempre occupata di strategie finanziarie ed economiche e questa esperienza, maturata all'estero in tanti anni, le sta consentendo adesso di occuparsi di grandi progetti internazionali. E' membro della European Economic Association, della American Economist Association, della Royal Economic Society-UK, della American Finance Association,, della Associazione Italiana Economisti dell'Energia, branch italiana della Association for Energy Economics.
Info: www.bontworry.org - www.boguerreschi.com
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www.CorrieredelWeb.it
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