Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina di Laboratorio (Rimini 29-30 ottobre) Palacongressi di Rimini 29-30 ottobre Presidente del Congresso : Bruno Biasioli (Castelfranco Veneto, TV) Segreteria Scientifica :Bruno Biasioli, Nicola Bizzaro, Anna Maria Cenci Giuseppe d’Onofrio, Romolo Marco Dorizzi, Renato Tozzoli. Segreteria Organizzativa SIMeL - Via Ponchini, 17 int 7 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) Tel. 0423-738098 Fax 0423-740715 e-mail: simel@simel.it Segreteria Tecnica M.A.F. Servizi SrL Società del Gruppo GL events Italia S.p.A. Via Nizza, 294 - 10126 Torino Tel. 011-505900 Fax 011-505976 e-mail: botto@mafservizi.it La pluralità di problemi e di significati che il termine “complessità” evoca si adatta bene alla attuale realtà del nostro campo professionale, ove si intrecciano questioni di ordine tecnico, professionale, istituzionale, che meritano una attenta analisi. Obiettivo, tuttavia, del Congresso ed elemento strutturale della nostra Associazione è quello di non fermarsi sulla soglia delle riflessioni, ma spingersi a ricercare e formulare idonee linee di comportamento, che siano di aiuto a ciascuno di noi nella propria realtà operativa. In primis, la complessità è quella della persona che ogni giorno ci sforziamo di servire. In essa, è racchiusa la faticosa, e non sempre compiuta, strada che ha portato l’intero sistema sanitario ad abbandonare atteggiamenti oggettivanti fatti solo di sintomi e numeri, per avvicinarsi ad una visione del paziente come persona che pone evidentemente nuovi problemi; di conseguenza, incontriamo il bisogno, nella dimensione clinica, di una capacità di rapporto e di ascolto, di valorizzazione della biografia del paziente oltre che della sua storia sanitaria, di rapporti che si allargano alla famiglia, al medico curante, all’ambiente. In questa prospettiva il mero dato che rileviamo va a collocarsi, per una sua adeguata interpretazione, in una indispensabile rete di rapporti che ancor più si amplifica, se pensiamo alla realtà ospedaliera ed ai rapporti con la rete dei servizi del territorio. In tale ambito diviene sempre più evidente la necessità di sentirci parte di un sistema, sempre aperto al confronto ed alla discussione, che ci vede interlocutori e portatori di un sapere da integrare con la valutazione clinica: ciò implica che il nostro compito non si esaurisca nell’esecuzione di esami, ma piuttosto che quest’ultima sia solo punto di partenza per una costruzione di rapporti funzionale all’elaborazione di un progetto diagnostico e terapeutico, sempre più appropriato ed integrato. Il nostro compito, in altri termini, non è più puntiforme, ma elemento di un sistema che considera il prima ed il dopo, che cerca di esercitarvi azioni di facilitazione, che include i diversi ambiti del sistema sanitario in una dimensione di pari dignità fra i diversi soggetti coinvolti nel processo di cura. La complessità si evidenzia anche nello specifico del nostro campo specialistico, la Medicina di Laboratorio, in particolare in due aspetti fondamentali, l’uno di natura tecnica, l’altro di natura organizzativa. Infatti, tecnologie sempre più sofisticate nelle filosofie analitiche utilizzate ed accurate nei risultati forniti e campi di indagine sempre più approfonditi sono alla base del contributo che la moderna Medicina di Laboratorio offre al percorso diagnostico del paziente. Questi aspetti necessitano di essere costantemente soggetti alla revisione ed all’aggiornamento delle conoscenze ed all’impegno del confronto con quanto di nuovo l’ambiente scientifico produce. In campo organizzativo, il coinvolgimento riguarda sia il livello dei singoli gruppi di lavoro che l’ambito delle sempre più affermate reti aziendali o inter-aziendali. Nel primo caso, ed il problema è a tutti noto, il riferimento è ai ruoli ed alle rispettive competenze fra le diverse figure del laboratorio, alla necessità di valorizzazione dei diversi saperi, ai rischi di rigide settorializzazioni, al bisogno di coniugare le singole specifiche professionalità con una identità di gruppo. Ancor più si impone l’obbligo di “vederci” in una dimensione più allargata rappresentata dalle reti aziendali, che rimettono in gioco i compiti abituali, i protocolli utilizzati, le priorità, a volte le collocazioni logistiche. E’ evidente che i punti qui sommariamente esposti rimandano ad un bisogno di conoscenze e di comportamenti sempre più adeguati ai nuovi e più complessi compiti: in tal senso vuole operare la nostra Associazione, da sempre attenta alla diffusione delle nuove conoscenze, alla promozione di processi formativi finalizzati alla costruzione di realtà operative sempre più adeguate alle nuove necessità. E tuttavia la dimensione della complessità ci obbliga a non rinchiuderci fra le mura amiche, ma piuttosto ad aprirci ad un confronto sempre più allargato, con altre Associazioni, con altre Istituzioni: l’intento che ci anima non è certamente ispirato a logiche di potere quanto piuttosto al desiderio di condividere il più possibile le strategie per il nostro futuro, di unire sinergicamente gli sforzi che ciascuno può produrre per affrontare con maggior fiducia il mare aperto del nostro tempo. E’ con questo spirito che diamo avvio al nostro 28° Congresso. Bruno Biasioli Vai qui per scaricare il programma dell'evento: http://www.ausl.fo.it/HOME/tabid/1/ctl/Details/mid/2135/ItemID/3885/Default.aspx
Nessun commento:
Posta un commento