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mercoledì 3 giugno 2015

Basilicata: con la Fondazione Don Gnocchi oltre 1.000 pazienti ricoverati nel 2014

Fondazione Don Gnocchi: in Basilicata 1.100 pazienti ricoverati nel 2014  

Nei Centri di Acerenza e Tricarico quasi 3.000 assistiti in ambulatorio

Tricarico (MT) , 03 giugno 2015 – 1.100 ricoveri annuali ed oltre 2.800 assistiti nell'ambulatorio di Riabilitazione e Rieducazione Funzionale: questi sono alcuni dei dati relativi all'anno 2014 che testimoniano l'impegno della Fondazione Don Gnocchi in Basilicata, presso il Centro Gala-Don Gnocchi di Acerenza  (PZ) ed il Polo Specialistico Riabilitativo di Tricarico (MT).

Attivo dal 2005, il Centro Michele Gala di Acerenza nasce da un'azione congiunta dell'amministrazione regionale, della Fondazione Don Gnocchi e dalla Diocesi di Acerenza, per dar voce alle esigenze di riabilitazione presenti sul territorio. Oggi il Centro è interamente gestito dalla Fondazione Don Gnocchi ed è costituito da un'Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica - dedicata ai day hospital ed alle degenze ordinarie – e riconosciuto come Presidio Ambulatoriale di Recupero ed Rieducazione Funzionale.

Il Polo Specialistico Riabilitativo di Tricarico, realizzato all'interno del Presidio Ospedaliero della cittadina, offre servizi riabilitativi e assistenziali attraverso soluzioni sperimentali realizzate in collaborazione attiva tra settore pubblico e privato.
Oltre alle attività svolte in regime di ricovero nell'Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica e le prestazione erogate in qualità di Presidio Ambulatoriale di Recupero ed Rieducazione Funzionale, il Polo Specialistico di Tricarico, grazie alla presenza della Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) di 20 posti letto, offre assistenza a pazienti non autosufficienti affetti da patologie prevalentemente neurodegenerative e dementigene.

A sostegno delle proprie attività, la Fondazione Don Gnocchi per il 2015 ha lanciato una nuova campagna, Movimenti di Vita, secondo cui la disabilità e, in generale, la malattia non devono essere vissute come limite alle possibilità di vita, ma come un elemento della vita stessa della persona e di chi è chiamato ad assisterla. La Fondazione Don Gnocchi chiede a tutti di partecipare con il proprio movimento a sostegno della vita: questo il senso dell'iniziativa che invita a sostenere ricerca, cura e innovazione attraverso la firma del 5x1000.

Fondazione Don Gnocchi
Istituita nel secondo dopoguerra da don Carlo Gnocchi - oggi beato - per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale a mutilatini e poliomielitici, la Fondazione Don Gnocchi ha progressivamente ampliato negli anni il proprio raggio d'azione.
Oggi continua ad occuparsi di ragazzi portatori di handicap, affetti da complesse patologie acquisite e congenite; di pazienti di ogni età che necessitano di interventi riabilitativi neurologici, ortopedici, cardiologici e respiratori; di malati di Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica e altre gravi malattie invalidanti; di assistenza ad anziani non autosufficienti, malati oncologici terminali e pazienti in stato vegetativo persistente. Intensa, oltre a quella sanitario-riabilitativasocio-assistenziale e socio-educativa, è l'attività di ricerca scientificae di formazione ai più diversi livelli. 
Riconosciuta Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), la Fondazione Don Gnocchi conta oltre 5000 operatori tra personale dipendente e collaboratori professionali. Le prestazioni sono erogate in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale in 28 Centri in nove regioni, con 3.696 posti letto di degenza piena e day hospital, per quasi 10 mila persone curate o assistite in media ogni giorno.

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