''In alcune zone d'Italia sembra di essere tornati a 69 anni fa, quando le donne votarono per la prima volta nelle elezioni municipali del 1946 e risultarono il 7,5 per cento del totale degli eletti. L'evoluzione culturale e sociale del Paese pero' non corrisponde a questa fotografia, ne sono convinta, e ad essere in difficolta' non sono tanto e solo le donne, che ormai in ogni spazio della vita pubblica si impegnano, anche quando con scarsissimo riconoscimento sociale, ma la qualita' dell'azione politica complessiva. E' infatti 'impossibile - afferma la presidente Lembi - che le assemblee composte esclusivamente dallo stesso genere colgano la complessita' della societa' allo stesso modo di una assemblea mista. Condivido quindi le preoccupazioni espresse dall'On. Giovanna Martelli consigliera del premier Renzi in materia di Pari opportunita', che ha commentato i risultati delle elezioni regionali che vedono quasi ovunque un arretramento della presenza femminile tra gli eletti. L'auspicio e' che questo disequilibrio possa essere, seppur parzialmente, recuperato nella formazione delle squadre di governo regionali, cosi' come per le giunte comunali a seguito della conclusione del secondo turno di ballottaggio. In tal senso, ritengo necessaria una riflessione sulle tante leggi regionali che continuano a non prevedere la doppia preferenza a fronte invece della legge che da anni vale per le elezioni dei Sindaci e che ha visto numerose donne elette nei Comuni''.
Roma, 3 Giugno 2015
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