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venerdì 6 ottobre 2017

Salute. Discipline -Omiche: una rivoluzione in medicina

DISCIPLINE -OMICHE: RIVOLUZIONE IN MEDICINA

Synlab CAM Monza ha ospitato due incontri volti ad approfondire l'attualissimo tema delle medicine "-omiche" e il loro approccio olistico al paziente. 

L'occasione è stata ideale per presentare il nuovo servizio proposto dalla struttura monzese, basato sui principi della medicina personalizzata.


Monza, 06 ottobre 2017 Che la medicina offrisse visioni straordinarie sull'uomo lo si sapeva da tempo, ma ciò che sta emergendo a livello scientifico grazie alle  nuove medicine –omiche, rappresenta qualcosa di realmente grandioso e avveniristico per ogni individuo.  Se ne è parlato in questi ultimi due giorni al Synlab CAM di Monza, durante due convegni dedicati al tema della medicina personalizzata. 

Il primo, tenutosi martedì 3 ottobre, dal titolo "Dal genoma alla metabolomica attraverso il microbiota", patrocinato dall'OMCeOMB – Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Monza e della Brianza, ha rappresentato un momento di formazione ECM al quale hanno preso parte una settantina di medici del territorio. Il forte interesse manifestato verso questa tematica ne conferma la portata rivoluzionaria nel modo di approcciarsi alla medicina e al paziente. 

Il corso, accreditato per la formazione continua in Medicina, è stato seguito il giorno seguente da un convegno aperto al pubblico, titolato "Le nuove medicine – omiche per il Benessere".

Durante entrambe le serate, relatori di fama scientifica internazionale hanno aperto alle due platee orizzonti nuovi e affascinanti: quelli di una medicina che si contraddistingue come predittiva, prospettica e personalizzata, basata sulla precisione ma anche sulla visione del singolo paziente quale individuo unico e irripetibile. Si tratta, appunto, delle medicine -omiche, quelle discipline che si prendono cura dell'uomo nella sua interezza, con un approccio olistico (dal greco "olos", che significa "tutto, intero", da cui deriva anche la parola inglese "health", cioè "salute"). 

Nel corso dei due convegni, ci si è concentrati in particolar modo sulla metabolomica e sulla microbiomica: discipline "figlie" della genomica. Due termini ancora poco diffusi, ma che stanno cambiando il corso della medicina: se, infatti, la genetica ci permette di scoprire cosa potrebbe accadere, la metabolomica è in grado di dirci esattamente cosa sta accadendo in questo preciso momento a questo preciso individuo. 

E' in grado di riconoscere la nostra straordinaria variabilità interindividuale, per la quale l'impronta metabolomica di ognuno di noi è unica, come un univoco codice a barre che contiene moltissime informazioni, prodotte dall'interazione tra la genetica del singolo e la sua epigenetica (le influenze dei fattori ambientali, come gli stili di vita, sull'espressione di quei geni). 

Le discipline -omiche, infatti, studiano gli effetti che scaturiscono dalla interazione tra genotipo e fenotipo e la metabolomica lo fa analizzando l'insieme dei metaboliti prodotti dalla risposta dinamica di un organismo vivente a stimoli esterni (ambiente) e interni (genetica), in modo minimamente invasivo (per l'analisi dei metaboliti ci si avvale di saliva, feci, urine, sangue).

Un altro grande stimolo al "cambio di paradigma" in medicina viene dalle scoperte della microbiomica, la scienza che studia il microbioma, cioè quella sorta di "organo aggiuntivo" (del peso medio di circa 1,5 kg nel soggetto adulto) costituito dai batteri presenti nel nostro intestino (e non solo). In un organismo umano, questi batteri sono nove/dieci volte più numerosi delle cellule umane: solo una cellula ogni dieci del nostro corpo, quindi, è umana. Da qui, la necessità che la medicina ci studi non più come individui, ma come veri e propri "ecosistemi": non sono i batteri nostri ospiti, siamo noi i loro inquilini

Come sottolineato dal prof. Vassilios Fanos,Professore Ordinario di Pediatria e Direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell'Università degli Studi di Cagliari -, in questo grande ecosistema, dove convivono cellule umane e batteri presenti a centinaia di trilioni, questi ultimi in un certo senso controllano il nostro organismo, funzionando come elementi essenziali per la nostra vita e parti coinvolte in prima "persona" nel corso di terapie e cure.

Il confronto scientifico di grande respiro delle due giornate scorse ha rappresentato per Synlab CAM Monza l'occasione ideale per inaugurare ufficialmente il nuovo servizio "IO Medicina su Misura", nato da una triade perfetta: la forte attenzione che la struttura monzese ha da sempre riservato all'innovazione medico-scientifica, le opportunità offerte dall'avanguardistico laboratorio di genetica di Synlab e, infine, la grande ispirazione generata, nell'ultimo anno, dall'incontro con il prof. V. Fanos.

Se, per il momento, l'impatto pratico dei progressi delle discipline -omiche è confinato agli ambienti di ricerca, Synlab CAM Monza guarda verso lo stesso orizzonte di personalizzazione, prevenzione, precisione e partecipazione delle nuove medicine, avvalendosi delle informazioni fornite dalla genetica e di un approccio medico-paziente basato sul dialogo e l'empatia.  

Nasce così "IO Medicina su Misura", un servizio innovativo di medicina personalizzata dedicato a chi desidera diventare protagonista del proprio benessere e, quindi, della propria salute, attraverso un percorso di prevenzione sartoriale, costruito passo per passo su misura, appunto.  Grazie ad alcuni elementi chiave, come gli innovativi test di genetica preventiva, il lavoro di squadra del team di Medici Specialisti dedicato e la presa in carico da parte del Medico di Medicina Integrata, "IO Medicina su Misura" permette il recupero e mantenimento del proprio benessere psico-fisico e la prevenzione delle principali patologie -o un migliore controllo delle loro manifestazioni.

Con questi due convegni, Synlab CAM Monza ha inaugurato le "Angelo Gironi Memorial Lectures", letture magistrali tenute di volta in volta da prestigiosi rappresentanti del mondo scientifico-accademico, istituite con cadenza annuale in memoria di Angelo Gironi, imprenditore illuminato e attento all'evoluzione non solo della Medicina di Laboratorio, ma in generale della Medicina Preventiva per il benessere e salute della persona. Angelo Gironi fondò il CAM, Centro Analisi Monza, nel 1970.




Di seguito l'elenco dei relatori che hanno preso parte alle due giornate:
  • Maurizio G. Biraghi - Specialista in Oncologia e Responsabile Medico del servizio "IO Medicina su Misura" Synlab-CAM Monza
  • Lorenzo Drago - Professore Associato di Microbiologia Clinica, Università degli Studi di Milano - Responsabile del Laboratorio di Microbiologia Clinica, Università degli Studi di Milano
  • Vassilios Fanos - Professore ordinario di Pediatria e Direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell'Università degli Studi di Cagliari. Editor-in-Chief del Journal of Pediatric and Neonatal Individualized Medicine
  • Stefano Fortinguerra - Specialista in Tossicologia e Responsabile del Servizio di Medicina Personalizzata Gruppo Data Medica-Synlab Padova
  • Michele Augusto Riva - Docente di Storia della Medicina Università degli Studi Milano Bicocca, Consigliere dell'OMCeO Monza e Brianza e Coordinatore dellaCommissione Giovani Medici dell'OMCeO Monza e Brianza
  • Cristina Lapucci - Responsabile Genetica e Biologia Molecolare Synlab Italia
  • Cristina Varesi - Specialista in Idrologia Medica, Synlab-CAM Monza



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giovedì 5 ottobre 2017

Salute. Prevenzione oncologica: a Modena il 19 e 20 ottobre un convegno internazionale aperto al pubblico col professor Khayat

PREVENZIONE ONCOLOGICA: A MODENA IL 19 E 20 OTTOBRE UN CONVEGNO INTERNAZIONALE APERTO AL PUBBLICO COL PROFESSOR DAVID KHAYAT
PREVENZIONE ONCOLOGICA: A MODENA IL 19 E   20 OTTOBRE UN CONVEGNO INTERNAZIONALE APERTO AL PUBBLICO COL PROFESSOR DAVID KHAYAT

Importanti esponenti del panorama   medico-scientifico come, tra gli altri, il professor David Khayat - presidente onorario dell'Istituto Nazionale Francese di tumori (INCa) - e il professor Giovanni Tazzioli - responsabile della Chirurgia senologica oncologica e del Punto Amico-Percorso Senologico dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena - si ritroveranno a "Direzione Prevenzione" giovedì 19 e venerdì 20 ottobre presso l'Aula Magna del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore per discutere di prevenzione in ambito oncologico. 

Un appuntamento a ingresso libero e gratuito, per cui è preferibile la prenotazione, articolato in cinque sessioni, con focus sull'inquinamento del pianeta, alimentazione e globalizzazione, medicina integrata, informazione e dimensione femminile delle neoplasie.

Quanto l'inquinamento atmosferico e del suolo può influire sulle malattie neoplastiche? Quali sono le fake news in fatto di prevenzione? Quanto è importante un corretto stile di vita per mantenersi in salute più a lungo? 

Di questo e tanto altro si discuterà nell'ambito del convegno internazionale "Direzione Prevenzione", che avrà luogo giovedì 19 e venerdì 20 ottobre a Modena, presso l'Aula Magna del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore (via del Pozzo 71).

Organizzato dal professor Giovanni Tazzioli, responsabile della Chirurgia Oncologica Senologica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, in collaborazione con Atlantic Santè - agenzia francese specializzata in nutrizione, salute, sicurezza alimentare e ambiente - e con il supporto della Segreteria Organizzativa e Provider 1463 DueCi Promotion, l'appuntamento - a ingresso libero e gratuito, su prenotazione - vedrà tra i suoi relatori esponenti illustri di varie discipline provenienti dall'Italia e dall'estero, Francia in particolare. "Direzione Prevenzione" gode del Patrocinio di AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), del Comune e della Provincia di Modena, di Unimore-Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia,dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Policlinico,ed è organizzato grazie al sostegno di BPER Banca - che dal primo anno è partner dell'iniziativa - Lapam, Freeland, La Fefa, Pegaso e PMI Science.

Giovedì 19, dopo l'introduzione a cura del professor David Khayat, docente di oncologia, presidente del convegno e presidente onorario dell'Istituto Nazionale Francese di tumori (INCa), già direttore del dipartimento di Oncologia al gruppo ospedaliero La Pitié Salpètrière di Parigi, oltre che fondatore dell'Istituto Internazionale di Oncologia di Parigi (IICP), accompagnata da un intervento a cura del Presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) dedicato alla globalizzazione e all'incidenza dei tumori, saranno cinque le sessioni che si alterneranno nella due giorni. 

Si parte con Fattori di rischio oncologico e prevenzione, con un focus dedicato all'inquinamento atmosferico, del suolo e alle contaminazioni dell'acqua e i relativi rischi oncologici. A seguire Società e industria: credenze su cibo e tumori ovvero quali sono le tendenze dei consumi globali e le prospettive future? Tra gli altri interventi la sessione prevede anche un dibattito su: "Industria alimentare: buona o cattiva?" e si concluderà con l'esempio della Francia e un intervento della dottoressa Nathalie Hutter-Lardeau su come l'industria alimentare francese si approccia ai grandi temi di salute e alimentazione.

A seguire Terapie, trattamenti di supporto e approcci di medicina integrata, la sessione dedicata al ruolo che la nutraceutica può avere nella prevenzione oncologica. Per valutare se, ad esempio, gli integratori naturali sono sempre innocui o meno, e tanto altro.

Venerdì 20 invece spazio al femminile con Dimensione Donna - una sessione dedicata alla terapia ormonale sostitutiva e al suo rischio oncologico, oltre che al trattamento dei disturbi menopausali nelle pazienti oncologiche - e all'attualità con "Breaking News!": cos'è successo nell'ultimo anno

In particolare, nell'ambito di quest'ultima area tematica saranno presentati progetti come Dragon Boat e "care" dell'Associazione Angela Serra, dedicati al sostegno delle pazienti operate di cancro alla mammella. Interessante la tavola rotonda con cui si aprirà la giornata in cui sarà affrontato il problema delle Fake-news e prevenzione e in cui interverranno epidemiologi e giornalisti di settore, per cui il convegno è accreditato.

Non mancheranno poi letture magistrali dedicate al fumo ("Strategie di riduzione del rischio: l'esempio del fumo", a cura del prof. Harper di Londra), allo spirito - perché non può venire meno l'apporto della mente nella prevenzione e gestione della malattia - e allo stile di vita, in particolare pensato collegato all'arte.

Tanti i nomi illustri presenti al tavolo dei relatori, a cominciare dal professor David Khayat, che aprirà la due giorni di lavori e dal professor Giovanni Tazzioli, ideatore dell'appuntamento, oltre che responsabile della Breast Unit dell'Azienda Ospedaliero Universitaria - Policlinico di Modena, gia certificata Eusoma (The European Society of Breast Cancer Specialists).

Tazzioli, che è co-presidente del convegno, spiega: "Forti del successo e del seguito ottenuto negli anni scorsi in occasione dei convegni "Prevenire i tumori passando per la buona cucina" e "Le buone abitudini della prevenzione", il professor Khayat ed io abbiamo ritenuto opportuno proseguire questo percorso, perché studi epidemiologici mostrano che la prevenzione debba essere intesa a tutto tondo: dall'aria che respiriamo, allo stile di vita che conduciamo, non solo per quanto riguarda quello di cui ci nutriamo. E' dimostrato che alcuni accorgimenti nella qualità della nostra vita possono comportare una riduzione delle neoplasie".

E ancora il Prof. Stefano Cascinu Direttore della Struttura Complessa di Oncologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena, e il Prof. D'Amico, docente di Statistica a Unimore e responsabile del centro Cochrane Italiano, modereranno gli esperti nella sessione dedicata al pianeta, mentre il Dott. Moscetti dell'Unità trattamento delle neoplasie mammarie del Policlinico di Modena e il Dott. Maestri, Direttore dell'Oncologia di Imola, interverranno nell'ambito della sessione dedicata ai trattamenti di supporto e approcci alla medicina integrata.

La mattina di lavoro di venerdì 20 si aprirà con la lettura magistrale dedicata a "Stile di vita e arte", seguita da una tavola rotonda dedicata a "Fake news e prevenzione"mentre a seguire si discuterà anche della sessualità nelle pazienti oncologiche.

Nella due giorni verranno considerati i rapporti fra comunità medica ed economica per ricercare punti in comune e sinergismi sull'organizzazione e la gestione di modelli di stili di vita sostenibili per la ricerca di una vita più sana.
Info, costi e orari: il convegno, ad accesso libero e gratuito per la popolazione, sarà accreditato per il rilascio di crediti ECMper tutte le professioni sanitarie e l'ordine dei giornalisti e si svolgerà dalle ore 9.00 alle 17.00 di giovedì 19 e dalle ore 9.30 alle 15.00 di venerdì 20 ottobre.
Per informazioni, iscrizioni e prenotazioni:
www.duecipromotion.com


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martedì 3 ottobre 2017

La medicina personalizzata: un incontro gratuito e aperto a tutti dedicato al pubblico più ampio per approfondire una nuova medicina che sta rivoluzionando l'approccio medico - paziente

NUOVE FRONTIERE IN MEDICINA: SI PARLERA' DI APPROCCI "PAZIENTE-CENTRICI" IL 3 E 4 OTTOBRE, AL SYNLAB CAM MONZA

Due incontri rivolti a pubblici differenti, ma uniti da un obiettivo comune: approfondire una nuova tipologia di medicina, capace di indagare il passato e il presente del singolo paziente, al fine di orientare in maniera personalizzata prevenzione e cure

Monza   C'è grande fermento presso la sede di Viale Elvezia di SYNLAB CAM Monza, in vista del 3 e 4 ottobre, date in cui la struttura ospiterà due appuntamenti, uno rivolto ai medici e l'altro al pubblico, finalizzati a indagare le più attuali frontiere della medicina e, più precisamente, di quella medicina cosiddetta "paziente-centrica".

"Le nuove medicine – omiche per il Benessere" è il titolo del convegno gratuito e aperto a tutti che si terrà mercoledì 4 ottobre alle ore 19:30 presso l'Auditorium della sede monzese di Viale Elvezia. Al centro dell'attenzione una "nuova medicina", che consente di essere più consapevoli del proprio stato di salute e di conoscere le proprie suscettibilità individuali per modificare di conseguenza i quotidiani stili di vita. 

Il paziente diviene così protagonista del proprio percorso di miglioramento e responsabile del proprio benessere, grazie a un approccio totalmente personalizzato: discipline emergenti come la Genomica, la Metabolomica, la Microbiomica e la Proteomica permettono oggi di cogliere la complessità e specificità del singolo, per costruire un iter di salute unico e irripetibile.

Durante il convegno si rifletterà sugli attuali strumenti diagnostici e predittivi, sulle applicazioni pratiche ad aspetti di vita quotidiana, fino ad approfondire "IO Medicina su Misura": un servizio innovativo di medicina personalizzata presentato da SYNLAB CAM Monza in anteprima a giugno quale percorso unico sul territorio, dedicato a chi desidera diventare protagonista della propria salute.

La serata sarà avviata dal dr. Maurizio G. Biraghi - Specialista in Oncologia e Responsabile Medico del servizio "IO Medicina su Misura", Synlab-CAM Monza e dalla dr.ssa Cristina Varesi - Medico Chirurgo Specialista in Idrologia Medica, Synlab-CAM Monza. Si proseguirà con la "lettura magistrale" del prof. Vassilios Fanos - Ordinario di Pediatria e Direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell'Università degli Studi di Cagliari, ritenuto oggi uno dei maggiori esperti di Metabolomica Clinica e Microbiomica

 Prenderà parola poi la dr.ssa Cristina Lapucci – Responsabile Genetica e Biologia Molecolare Synlab Italia-, che approfondirà l'esperienza di Synlab nella genetica predittiva per il benessere. La serata si concluderà con un approfondimento del nuovo servizio "IO Medicina su Misura".

Per partecipare al convegno, gratuito e aperto a tutti, è richiesta la conferma della propria presenza alla Segreteria Organizzativa, via email all'indirizzo sara.casati@synlab.it oppure telefonicamente al numero 039 2397450.

L'incontro del 4 ottobre sarà preceduto da un convegno scientifico accreditato per la formazione continua in Medicina che si svolgerà il giorno precedente e sarà rivolto ai Medici di Famiglia e ad altri specialisti. 

"Dal genoma alla metabolomica attraverso il microbiota": questo il titolo del corso ECM patrocinato dall'OMCeOMBOrdine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Monza e della Brianza che si terrà martedì 3 ottobre dalle 19:00

Un momento di formazione mirato ad approfondire il nuovo paradigma scientifico che si sta profilando all'orizzonte della pratica clinica e che chiama tutti gli addetti ai lavori a confrontarsi con una nuova tipologia di medicina: non più solo epidemiologica, ma personalizzata; non solo descrittiva, ma predittiva, capace di essere prospettica e preventiva, piuttosto che solo reattiva e, soprattutto, "partecipata".

Al corso ECM prenderanno parte in veste di relatori il prof. Vassilios Fanos - Professore ordinario di Pediatria e Direttore della Scuola di Specializzazione in Pediatria dell'Università degli Studi di Cagliari; Editor-in-Chief del Journal of Pediatric and Neonatal Individualized Medicine; il prof. Lorenzo Drago - Professore Associato di Microbiologia Clinica, Università degli Studi di Milano e Responsabile del Laboratorio di Microbiologia Clinica nella medesima struttura, il dr. Maurizio Biraghi - Specialista in Oncologia e Responsabile Medico del servizio "IO Medicina su Misura" Synlab-CAM Monza; il dr. Stefano Fortinguerra - Specialista in Tossicologia e Responsabile del Servizio di Medicina Personalizzata Gruppo Data Medica-Synlab Padova e il prof. Vittorio Sironi - Professore di Storia della Medicina e della Sanità, Direttore del Centro studi sulla storia del pensiero biomedico, Scuola di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi di Milano Bicocca e Medico di Medicina Generale Distretto di Seregno (MB).

L'iscrizione al corso ecm avviene attraverso il portale www.ecmlive.it


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lunedì 16 gennaio 2017

Il professor Francesco Galassi presenta le sue nuove ricerche di paleopatografia e ricorda Giovan Battista Morgagni









 Il professor Francesco Galassi da Santarcangelo di Romagna, docente presso il Dipartimento di Medicina Evoluzionistica dell’Università di Zurigo, è unanimemente considerato un’eccellenza nel proprio settore. Autore di numerosissime pubblicazioni su riviste scientifiche italiane e soprattutto estere, si occupa da anni di paleopatografia, la disciplina che studia le malattie dei grandi personaggi del passato. Perché i grandi? Perché le biografie dei grandi personaggi storici sono un archivio fondamentale di informazione sulla evoluzione delle patologie nella storia. Se vogliamo migliorare le diagnosi, dobbiamo conoscere l’evoluzione delle patologie. Proprio come, in un certo senso e in un’altra epoca, faceva il  patologo forlivese Sua Maesta’ Anatomica”Giovan Battista Morgagni, che il prof. Galassi menziona in questa intervista, ricordando l’importante lavoro di valorizzazione che il gruppo Ausl Romagna Cultura sta realizzando su questo personaggio.


-"Professore, con i suoi studi e le sue pubblicazioni sta contribuendo a divulgare anche ai non addetti ai lavori una disciplina nuovissima: la paleopatografia. Di che cosa si occupa esattamente questo settore di ricerca e quali ricadute scientifiche  ha, o potrebbe avere, sulla medicina moderna?”

“La paleopatografia indaga l'antichità dei segni e sintomi delle malattie. La paleopatologia classica, studiando mummie e resti  può fornire indizi sugli effetti delle malattie sul corpo umano e, in alcuni casi con le moderne tecniche biomolecolari, e restituirci l'identità degli agenti patogeni che hanno contributo allo stato di malattia dell'individuo oggetto di studio. Essa, tuttavia non è in grado di fornirci informazioni sulla sintomatologia sperimentata dal paziente. Per tentare di ricostruire la presentazione clinica delle malattie secoli, o addirittura, millenni or sono, è pertanto necessario avvalersi di fonti artistiche, storiche, documentarie ed archiviste. Per questo motivo lo studio delle biografie dei grandi del passato è di capitale importanza, giacché esse contengono, in virtù della fama dei loro protagonisti, tutta una serie di informazioni, non disponibili per le persone di bassa condizione sociale, ignorate per lo più dalla storia. Tra queste informazioni (politiche, militari ecc.) si rinvengono anche dati di natura biomedica. Lì opera la paleopatografia. Ci tengo, però, a precisare, che la paleopatografia, intesa come nuova branca scientifica della paleopatologia, ha poco o nulla a che vedere con la vecchia patografia, l'esercizio clinico, suggestivo ma sterile, consistente nell'attribuire una diagnosi spettacolare ad un personaggio dell'antichità, spesso commettendo anacronismi. La paleopatografia invece si serve solo di fonti originali, combinando ragionamento clinico, filologia e storia della medicina. Il focus non è il grande personaggio storico perché grande, quindi oggetto di curiosità. Il focus è il personaggio storico celebre, perché lui, e non altri, contiene dati biomedici che ci permettono di retrodatare e studiare a fondo le malattie nell'antichità. Da un punto di vista scientifico, sarebbe molto più utile possedere le biografie dettagliate di 100 legionari di Giulio Cesare o di 50 cortigiani del Gran Re Dario di Persia - su questo non 'c dubbio - tuttavia la storia ed il tempo non sono stati clementi con questi ultimi, ma hanno preservato invece le biografie dei condottieri. 

Per quanto riguarda le ricadute moderne della paleopatografia, esse si collocano nel campo della medicina evolutiva. Se comprendiamo come le malattie si sono evolute nel corso della storia, potremo aiutare la ricerca clinica e quella di base a comprendere la basi più remote di queste entità patologiche e un giorno si potrà prevederne la successiva evoluzione. La terapia e la prevenzione avranno un enorme vantaggio da questa ricerca.

- Come inizia un' indagine sulla causa di morte di un grande personaggio del passato? Nel passato, prendiamo ad esempio  l'epoca in cui viveva Cesare, le cause di morte dei nobili differivano da quelle della plebe, oppure, non essendoci tecnologie e conoscenze accessibili per motivi economici solo ai ricchi... si moriva di fatto tutti per le stesse patologie...?

Un' indagine paleopatografica può prendere le mosse nei modi più diversi. Per natura e spirito, non differisce molto dall'indagine archeologica e spesso si giunge ad una scoperta o alla formulazione di una nuova teoria quando l'obiettivo originario della ricerca era un altro. I miei colleghi ed io seguiamo aree cliniche tematiche. Per esempio se studiamo l'antichità e storia evolutiva delle patologia reumatologiche, indaghiamo le biografie dei grandi di un determinato arco temporale, raffrontandole alle conoscenze mediche del tempo e relazionandone alla letteratura paleopatologica esistente. In passato non tutti potevano permettersi cure mediche e sicuramente vi erano differenze fra classi sociali. Tuttavia, le medicina era ancora ai suoi albori e le potenzialità terapeutiche erano limitate. Un aspetto molto importante, di cui mi sono occupato nelle mie ricerche sulla malattia di Cesare, è anche la percezione delle patologie nell'antichità, ovvero quale ruolo rivestiva una certa malattia a livello sociale. Nel caso dell'epilessia, ad esempio, essa aveva una duplice valenza: maledizione inviata dagli dei per punire l'uomo (per questo definita "sacra"), ma anche condizione che accomunava molti grandi dell'età eroica ed antica. Non potendo Cesare negare di soffrire di una malattia, cosa sarebbe stato preferibile per lui, ammettere di soffrire di una condizione "umana, troppo umana" o di soffrire di una malattia che gli conferiva un'aura mitologica? La risposta credo sia davanti agli occhi di tutti. 


- Di che cosa si occupa l' Italian paleopathology project? Esistono ricerche del genere a livello mondiale? 

L'Italian Paleopathology Project investiga l'evoluzione delle patologie in Italia assieme a grandi esperti quali il Prof. Fornaciari di Pisa e il Prof. Gruppioni di Ravenna. Contiene anche il Programma di Paleopatologia Giovanni Boccaccio (assieme al College of the Holy Cross e la University of Massachusetts Ahmrest, USA) con cui abbiamo recentemente presentato, alla Duke University lo studio preliminare sulla causa mortis del grande poeta medievale. Il progetto, attivato meno di un anno fa, è operativo sui 3/4 della penisola. In Romagna, grazie al supporto del collega Mirko Traversari e della neonata Scuola di Storia della Medicina dell'Ordine dei Medici di Rimini (sotto la direzione del dott. De Carolis) stiamo facendo ottime cose. 

-  “Giovan Battista Morgagni, il forlivese fondatore della patologia moderna di cui si sta recentemente rivalorizzando il grandissimo valore scientifico,  innovo' profondamente il concetto di malattia, collegando il sintomo riscontrato sul vivente alla lesione degli organi e mettendo in primissimo piano la diagnosi dei sintomi. Quale importanza ha nella paleopatografia? Esisteva anche nel passato l' indagine sulle cause di morte dei grandi personaggi?”

Morgagni di diritto è collocabile nel pantheon dei grandi scienziati. Il suo insegnamento è alla base della moderna medicina e credo iniziative, come la vostra forlivese di una docu-fiction sul personaggio, possano contribuire a riportarne all'attenzione della comunità scientifica il ruolo fondamentale. L'origine dell'interesse per le morti dei grandi è difficile da collocare storicamente, anche se il volume di pubblicazioni degli ultimi 150 anni testimonia un crescente interesse per il tema. Con l'evoluzione della medicina, la possibilità di applicare la diagnostica retrospettivamente ha affascinato generazioni di medici e bioarcheologici. Non sorprende, però, dal momento che, almeno a mio avviso, un tale "filone" esisteva già in nuce nell'antichità in un genere di letteratura noto come exitus virorum illustrium, ossia "le morti dei grandi", in cui, sovente con toni tendenti al patetismo o finalizzato alla creazione di un exemplum morale di una morte virtuosa e degna di ammirazione. In ogni modo, come dicevo poc'anzi, quel che occorre è rigore di analisi e fedeltà ai dati.

Quali sono i  grandi personaggi di cui lei si e' gia' occupato e quali quelli di cui si occupera'? E quali infine quelli di cui la causa sconosciuta di morte appassiona di piu' voi ricercatori?

Dante, Boccaccio, Cesare, Alarico. Al momento vado occupandomi di Piero della Francesca e di altri grandi, ma anche dell'esistenza di patologie a livello più generale, ad esempio il vaiolo e la poliomielite. Sto eseguendo anche studi di paleopatologia classica su resti osteologici e mummie. A livello più puramente storiografico, dopo il libro sulla malattia di Cesare, sto ragionando di una biografia completa del dittatore.




Tiziana Rambelli
Dirigente
presso UOC Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna - ambito di Forlì
Coordinatrice Ausl Romagna attività culturali e sviluppo patrimonio storico - artistico aziendale





martedì 5 luglio 2016

Iniziano a settembre le riprese del film su G.B.Morgagni

Ciak si gira: a settembre le prime riprese della docufiction storica su Giovanni Battista Morgagni

Inizieranno a settembre le riprese della docufiction storica sulla vita del celebre anatomopatologo forlivese Giovan Battista Morgagni (Forlì 1682- Padova 1771), nata da un'idea del gruppo Ausl Romagna Cultura. Considerato il fondatore dell'anatomia patologica nella sua forma contemporanea, fu definito da Rudolf Virchow il Padre della patologia moderna. "Sua Maestà anatomica", così come era chiamato il Morgagni in Europa, pubblicò nel 1761 il suo massimo contributo alla medicina, De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis.
La grande opera del forlivese stabilì una volta per sempre la correlazione tra osservazione anatomica e pratica clinica, spostando l'accento dallo studio della natura della malattia a quello della sede della malattia. È una delle opere più celebri ed importanti della storia della medicina che pose le basi di un nuovo sistema fondato su un rigoroso metodo sperimentale, in modo tale che la patologia poté finalmente diventare una scienza sperimentale.
La produzione cinematografica, realizzata con il contributo dell'Istituto Oncologico Romagnolo e il sostegno dell'imprenditore Daniele Versari, nasce da un'idea del gruppo Ausl Romagna Cultura, all'interno del progetto "G.B.Morgagni: Sua Maestà Anatomica", che ha già visto la realizzazione di un convegno  in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì (ottobre 2015) e di un sito Internet dedicato (www.morgagnipatologo.it), a cura degli studenti dei Licei forlivesi.
Il regista della docufiction, che verrà realizzata con riprese nell'antica farmacia di Lugo e in molti altri luoghi di Forlì e della Romagna, sarà Cristiano Barbarossa, già regista di Superquark e autore di numerosi programmi televisivi per la Rai.


Potrebbe interessarti: http://www.forlitoday.it/cronaca/documentario-storico-giovan-battista-morgagni-riprese-rai.html
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martedì 3 maggio 2016

Quattro concerti di Daniel Giulianini negli ospedali della Romagna

Quattro concerti per gli ospedali della Romagna con Daniel Giulianini (Forlì, 16 maggio)

Lunedì 16 maggio, ore 17, atrio del Padiglione Morgagni, Ospedale di Forlì. L'Ausl Romagna e il Gruppo Ausl Romagna Cultura presentano il concerto del basso daniel Giulianini
                                                           
Insieme per le vie della Cura
Quattro concerti negli ospedali dell’Ausl Romagna con Daniel Giulianini
Primo appuntamento all’Ospedale di Forlì, lunedì 16 maggio
Quattro concerti per gli ospedali dell’Ausl Romagna con il basso DANIEL GIULIANINI.
Si partirà lunedì 16 maggio, alle 17, presso l’atrio del Padiglione Morgagni dell’Ospedale Morgagni- Pierantoni di Forlì, in via Carlo Forlanini.
Per i popoli antichi, la musica aveva uno scopo etico: doveva educare le masse al Bene. Sia in Oriente che in Occidente era ritenuta fondamentale all'interno della medicina (per i cinesi il carattere 'Musica' viene da 'Medicina'). Oggi studi scientifici dimostrano che la musica, indipendentemente dal genere, coinvolge sia la parte di cervello legata alla ragione e alla logica che quella legata alle emozioni. E proprio per offrire a pazienti, famigliari e operatori degli ospedali, questa “medicina” che rappresenta la musica, sono stati organizzati quattro concerti con il giovane basso forlivese, Daniel Giulianini, che ha rappresentato l’Italia nel mondo al Teatro Bolshoi di Mosca, al teatro Staastoper di Vienna per il festival di Salisburgo.  Il cantante si è esibito al teatro Regio di Parma, teatro Operà di Parigi, al Covent Garden di Londra,  al San Carlo di Napoli e al teatro di stato di Dubai e collabora da otto anni con la famiglia Muti.          
Durante il concerto, ovviamente gratuito e aperto a tutti, Giulianini eseguirà arie d’opera e classici napoletani. Verrà accompagnato dal pianista FILIPPO PANTIERI.  

giovedì 11 febbraio 2016

E' stato costituito il Gruppo Ausl Romagna Cultura




L’Emilia-Romagna è stata la prima regione italiana che, nel 2003, in modo sistematico ha realizzato un progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico del proprio Servizio Sanitario Regionale. Un patrimonio fatto di storie umane, professionali, di scienza e di cultura, che si intrecciano con la storia delle comunità e in cui il sistema della sanità regionale è nato, cresciuto e vive tutt’ora. L’Ausl Romagna non solo intende valorizzare questa rete di referenti del patrimonio, ampliandone le attività, ma si propone di costituire un gruppo Cultura Ausl Romagna. 
Partiamo da un patrimonio intellettuale che, a poco tempo della costituzione della nuova Ausl Romagna, siamo in dovere non solo di conoscere, ma anche di valorizzare, in modo da unire le quattro diverse realtà territoriali sulle fondamenta di qualcosa di davvero universale: la Cultura
. E’ in fieri il progetto “G.B Morgagni” che ha visto la realizzazione di un sito Internet dedicato (www.morgagnipatologo.it), grazie alla collaborazione dei Licei Scientifico e Classico di Forlì e del Lions Terre di Romagna; è già stato realizzato con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì un convegno sul Morgagni e sta per iniziare la programmazione di una docufiction storica sempre sulla figura del celebre medico forlivese
La Direzione Generale dell’Ausl Romagna ha costituito il Gruppo Cultura suddiviso in tre aree : STORIA DELLA MEDICINA, GRANDI MEDICI ROMAGNOLI e DIVULGAZIONE SCIENTIFICA. COORDINATORE :dottor Stefano De Carolis,  PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO-ARCHIVISTICO AUSL DELLA ROMAGNA. COORDINATRICE: dottoressa Sonia Muzzarelli, COMUNICAZIONE . COORDINATRICE: dott.ssa Tiziana Rambelli
I tre ambiti avranno la seguente composizione:
• STORIA DELLA MEDICINA, GRANDI MEDICI ROMAGNOLI e DIVULGAZIONE SCIENTIFICA. COORDINATORE: dott. Stefano De Carolis (Responsabile clinico - organizzativo della Rete clinico-assistenziale per il paziente affetto da demenza, nonché Responsabile Aziendale del Progetto Demenze per il territorio della Provincia di Rimini e Referente per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale dell’ex Azienda USL di Rimini).Componenti : dott Giancarlo Cerasoli (pediatra e storico della medicina, Cesena) e dott Luca Saragoni (UO Anatomia Patologica Forli)
• PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO-ARCHIVISTICO AUSL DELLA ROMAGNA. COORDINATRICE: dottoressa Sonia Muzzarelli, già Responsabile settore conservazione patrimonio storico-artistico-archivistico Ausl della Romagna-Ravenna (UO Progettazione e sviluppo edilizio) e referente regionale dell’area romagnola per il gruppo di lavoro “Progetto di Valorizzazione dei Beni Culturali delle Aziende Sanitarie Regionali (U-05/03/2012 Prot. n.0010278). Componenti: dottoressa Paola Barzanti (Dirigente Piattaforma Amministrativa Ravenna - Ausl Romagna) dottor Stefano De Carolis e dottor Nicola Lugaresi (UO Progettazione e sviluppo edilizio Ausl Romagna– Cesena)
• COMUNICAZIONE . COORDINATRICE: dott.ssa Tiziana Rambelli, dirigente e giornalista scientifica (UO Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna). Componenti:dottor Enrico Zamprogno (Uo Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna – web - Rimini),dottor Paolo Casadei (Uo Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna –web - Forlì) Si occuperà dell’ ideazione e realizzazione dei progetti di comunicazione del gruppo cultura e redazione della sezione Web e Intranet Cultura Ausl Romagna
Il gruppo si propone di:
- Valorizzare il patrimonio artistico, documentale e archivistico dell’Ausl Romagna
- Diffondere la conoscenza a tutta la comunità del territorio, soprattutto alle giovani generazioni, delle figure dei grandi medici della Romagna e del loro valore culturale e
scientifico
- Promuovere tutte le iniziative di divulgazione scientifica e culturale dell’Ausl Romagna
- Attivare convenzioni con Università ed altri Enti non profit e progetti di Servizio Civile per la promozione di progetti culturali

martedì 10 novembre 2015

L'innovazione in medicina è al Frontiers of Interaction - Milano, 12 e 13 novembre


Si parla di innovazione e digital transformation a FrontiersX Health, la traccia curata da Roberto Ascione, CEO di Healthware International

Due giorni per parlare di innovazione in area salute insieme a:
  • Eugenio Santoro (Istituto Mario Negri) per discutere dell'impatto dei social media sulla salute e sui pazienti
  • Joerg Land (Tinnitracks) per capire com’è nata una "health" startup di successo 
  • Francis Namouk (Videum) per esplorare le opportunità dei digital video in ambito salute
  • Peter Cook (Human Dynamics, The Academy of Rock) per una full immersion nel design thinking, nella creatività e nell'innovazione 
  • Jeff Dachis (One Drop) per parlare di interconnessione e dialogo tra dispositivi salute
  • Murray Aitken (IMS Institute for Healthcare Informatics) per approfondire le tematiche delle applicazioni mHealth per i pazienti.



Milano, 10 Novembre 2015 Ritorna anche quest’anno Frontiers of Interaction, il più importante appuntamento internazionale in Italia con l’innovazione digitale, che si terrà il 12 e 13 novembre a Milano, presso il Vodafone Village.

La decima edizione dell’evento, che prende il nome di FrontiersX, continua la sua esperienza di contaminazione delineandosi come un ibrido tra una conferenza, uno show e un concerto con relatori internazionali, workshop, networking, startup e musica, per condividere visioni e strategie in ambito #FinTech, #Retail e, per la prima volta, #Health.

Roberto Ascione, CEO di Healthware International, ha accolto l’invito a curare l’intera traccia dedicata alla salute con l'obiettivo di ispirare i partecipanti presentando una visione del futuro della salute e della medicina profondamente trasformate dalle tecnologie digitali.

Due giorni per parlare di innovazione e digital transformation anche in area salute con un’attenzione al mondo delle startup, a cui è dedicato un party-evento la sera del 12 novembre presso il nuovo Talent Garden Calabiana.

Giovedì 12 novembre, un’intera giornata dedicata ai workshopcon Eugenio Santoro (Istituto Mario Negri) per discutere dell’impatto dei social media sulla salute e sui pazienti, Joerg Land (Tinnitracks)per capire com’è nata una ‘health’ startup di successo, Francis Namouk (Videum) per scoprire le opportunità dei digital video in ambito salute, Peter Cook (Human Dynamics, The Academy of Rock) per una full immersion nel design thinking, nella creatività e nell'innovazione (anche a suon di chitarra!). 

E ancora, un’officina di gamification-hands-on, gestita da IMS Health e Healthware International, per offrire ai partecipanti una visione sull’evoluzione del marketing multicanale.

Venerdì 13 novembre, una sessione frontale con Jeff Dachis (One Drop) per scoprire i nuovi scenari in ambito salute resi possibili grazie all’innovazione e all'interconnessione di dispositivi in grado di "interagire e dialogare" tra loro. E ancora Murray Aitken (IMS Institute for Healthcare Informatics) per approfondire le tematiche delle decisioni del settore sanitario globale e delle applicazioni mHealth per i pazienti.

Un panel sull’healthcare disruption con Min-Sung Kim Sean (XL Health) per capire lo stato degli investimenti nel settore digital health in Europa, David Orban (Singularity University Faculty, Dotsub) per discutere il ruolo delle singolarità e dell’intelligenza artificiale nel settore sanitario, Paul Tunnah (pharmaphorum media) per approfondire i temi della collaborazione e il collegamento tra l'industria farmaceutica e gli altri soggetti interessati, Marc Sluijs (Digitalhealth.network) per un’opinione sulla partecipazione di investitori e imprenditori del settore Life Sciences nel panorama europeo.

Ascione: “FrontiersX Health offrirà un’occasione unica di full immersion nel futuro della salute, un futuro trasformato radicalmente dalla tecnologia come avvenuto in altri settori, come il travel o la musica. In particolare, i tre temi della conferenza si collocano su una ideale time line progressiva per ciò che concerne l'applicazione della trasformazione digital al business: già in corso nel retail, a buon punto nei servizi finanziari e agli albori nella salute. L'alternarsi dei temi sarà come osservare il cambiamento nelle sue varie fasi ed in tre ambiti che toccano la vita di tutti i giorni aprendo possibilità impensabili solo pochi anni fa".



Healthware International
Healthware International è un'agenzia di comunicazione salute di nuova generazione, che combina i servizi di consulenza strategica e creatività con l’innovazione e la tecnologia, creando valore per tutti gli stakeholder, esistenti ed emergenti, in area salute. Fondata circa 20 anni fa in Italia, Healthware è oggi un’agenzia globale indipendente, classificata tra le prime 100 agenzie in tutto il mondo, con una presenza a Londra, Milano, New York, Roma e Salerno.
Healthware è guidata dal CEO e fondatore Roberto Ascione, un imprenditore e opinion leader internazionale nell’applicazione delle tecnologie digitali alla salute, con un’esperienza ventennale in marketing e comunicazione, trasformazione dei processi di business e innovazione applicati alla salute.

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