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mercoledì 8 febbraio 2017

L'esperienza del Sistema Integrato di Assistenza al Trauma grave dell' Ausl Romagna esposta in Svezia al Simposio Mondiale.Presentata la tecnica REBOA per il trattamento del paziente con trauma grave.

Si è tenuto in questi giorni ad Orebro, città universitaria che dista circa 200 chilometri dalla capitale svedese Stoccolma, il Simposio mondiale di Endovascular hybrid Trauma and Bleeding Management. 

L’importante evento ha visto la partecipazione di rappresentati dei più importanti Trauma Centers del mondo, in un ricco confronto in merito alle complesse tecniche di Resuscitative Endovascular Balloon Occlusion of the aorta (REBOA), ancora pionieristiche nell’ambito traumatologico. 

L’AUSL della Romagna era rappresentata dal Sistema Integrato di Assistenza al Trauma grave (SIAT), coordinato dal Dr. Vanni Agnoletti in qualità di Direttore della Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Bufalini di Cesena, identificato dai primi anni 2000 quale centro traumi della Romagna.

Lo scopo del SIAT è quello di fornire al paziente con trauma maggiore la cura più appropriata nel più breve tempo possibile. Questo significa che già in fase pre-ospedaliera deve essere identificato il trauma maggiore affinchè il trasporto converga nella sede di cura definitiva nel più breve tempo possibile.

Un trauma maggiore è un evento che determina lesioni singole o multiple di entità tale da costituire un pericolo per la vita del paziente.

L'Emilia Romagna puo' vantare, da ottobre 2006, persino un Registro regionale dei traumi gravi, cui contribuisce anche il trauma Center di Cesena, un flusso informativo nel quale confluiscono dati sui pazienti traumatizzati, sui percorsi assistenziali attivati e sugli esiti delle cure.

Al convegno mondiale, il Dr. Emiliano Gamberini, collaboratore delegato dal Dr. Agnoletti, ha avuto l’opportunità di presentare per l’Italia gli incoraggianti risultati ottenuti dal “Romagna” Trauma Center di Cesena, con l’applicazione della tecnica REBOA, applicata in modo innovativo nel trattamento del paziente vittima di trauma grave con shock emorragico. "E’ stato possibile raggiungere tali risultati - spiegano i medici romagnoli - solo grazie all' efficace partecipazione di tutti i professionisti coinvolti (118, Pronto Soccorso, Chirurgia d’Urgenza, Radiologia diagnostica ed interventistica, Centro trasfusionale, Ortopedia, ecc.) in una interazione che non può che essere multidisciplinare per essere efficace. "

“E’ stato veramente emozionante poter scambiare la propria esperienza con colleghi provenienti da tutto il mondo” - prosegue il Dott. Gamberini - La strada intrapresa è quella giusta :continueremo a lavorare sapendo che siamo parte di una rete internazionale e che il nostro lavoro è riconosciuto e stimato anche fuori dai confini nazionali”.

lunedì 16 gennaio 2017

Il professor Francesco Galassi presenta le sue nuove ricerche di paleopatografia e ricorda Giovan Battista Morgagni









 Il professor Francesco Galassi da Santarcangelo di Romagna, docente presso il Dipartimento di Medicina Evoluzionistica dell’Università di Zurigo, è unanimemente considerato un’eccellenza nel proprio settore. Autore di numerosissime pubblicazioni su riviste scientifiche italiane e soprattutto estere, si occupa da anni di paleopatografia, la disciplina che studia le malattie dei grandi personaggi del passato. Perché i grandi? Perché le biografie dei grandi personaggi storici sono un archivio fondamentale di informazione sulla evoluzione delle patologie nella storia. Se vogliamo migliorare le diagnosi, dobbiamo conoscere l’evoluzione delle patologie. Proprio come, in un certo senso e in un’altra epoca, faceva il  patologo forlivese Sua Maesta’ Anatomica”Giovan Battista Morgagni, che il prof. Galassi menziona in questa intervista, ricordando l’importante lavoro di valorizzazione che il gruppo Ausl Romagna Cultura sta realizzando su questo personaggio.


-"Professore, con i suoi studi e le sue pubblicazioni sta contribuendo a divulgare anche ai non addetti ai lavori una disciplina nuovissima: la paleopatografia. Di che cosa si occupa esattamente questo settore di ricerca e quali ricadute scientifiche  ha, o potrebbe avere, sulla medicina moderna?”

“La paleopatografia indaga l'antichità dei segni e sintomi delle malattie. La paleopatologia classica, studiando mummie e resti  può fornire indizi sugli effetti delle malattie sul corpo umano e, in alcuni casi con le moderne tecniche biomolecolari, e restituirci l'identità degli agenti patogeni che hanno contributo allo stato di malattia dell'individuo oggetto di studio. Essa, tuttavia non è in grado di fornirci informazioni sulla sintomatologia sperimentata dal paziente. Per tentare di ricostruire la presentazione clinica delle malattie secoli, o addirittura, millenni or sono, è pertanto necessario avvalersi di fonti artistiche, storiche, documentarie ed archiviste. Per questo motivo lo studio delle biografie dei grandi del passato è di capitale importanza, giacché esse contengono, in virtù della fama dei loro protagonisti, tutta una serie di informazioni, non disponibili per le persone di bassa condizione sociale, ignorate per lo più dalla storia. Tra queste informazioni (politiche, militari ecc.) si rinvengono anche dati di natura biomedica. Lì opera la paleopatografia. Ci tengo, però, a precisare, che la paleopatografia, intesa come nuova branca scientifica della paleopatologia, ha poco o nulla a che vedere con la vecchia patografia, l'esercizio clinico, suggestivo ma sterile, consistente nell'attribuire una diagnosi spettacolare ad un personaggio dell'antichità, spesso commettendo anacronismi. La paleopatografia invece si serve solo di fonti originali, combinando ragionamento clinico, filologia e storia della medicina. Il focus non è il grande personaggio storico perché grande, quindi oggetto di curiosità. Il focus è il personaggio storico celebre, perché lui, e non altri, contiene dati biomedici che ci permettono di retrodatare e studiare a fondo le malattie nell'antichità. Da un punto di vista scientifico, sarebbe molto più utile possedere le biografie dettagliate di 100 legionari di Giulio Cesare o di 50 cortigiani del Gran Re Dario di Persia - su questo non 'c dubbio - tuttavia la storia ed il tempo non sono stati clementi con questi ultimi, ma hanno preservato invece le biografie dei condottieri. 

Per quanto riguarda le ricadute moderne della paleopatografia, esse si collocano nel campo della medicina evolutiva. Se comprendiamo come le malattie si sono evolute nel corso della storia, potremo aiutare la ricerca clinica e quella di base a comprendere la basi più remote di queste entità patologiche e un giorno si potrà prevederne la successiva evoluzione. La terapia e la prevenzione avranno un enorme vantaggio da questa ricerca.

- Come inizia un' indagine sulla causa di morte di un grande personaggio del passato? Nel passato, prendiamo ad esempio  l'epoca in cui viveva Cesare, le cause di morte dei nobili differivano da quelle della plebe, oppure, non essendoci tecnologie e conoscenze accessibili per motivi economici solo ai ricchi... si moriva di fatto tutti per le stesse patologie...?

Un' indagine paleopatografica può prendere le mosse nei modi più diversi. Per natura e spirito, non differisce molto dall'indagine archeologica e spesso si giunge ad una scoperta o alla formulazione di una nuova teoria quando l'obiettivo originario della ricerca era un altro. I miei colleghi ed io seguiamo aree cliniche tematiche. Per esempio se studiamo l'antichità e storia evolutiva delle patologia reumatologiche, indaghiamo le biografie dei grandi di un determinato arco temporale, raffrontandole alle conoscenze mediche del tempo e relazionandone alla letteratura paleopatologica esistente. In passato non tutti potevano permettersi cure mediche e sicuramente vi erano differenze fra classi sociali. Tuttavia, le medicina era ancora ai suoi albori e le potenzialità terapeutiche erano limitate. Un aspetto molto importante, di cui mi sono occupato nelle mie ricerche sulla malattia di Cesare, è anche la percezione delle patologie nell'antichità, ovvero quale ruolo rivestiva una certa malattia a livello sociale. Nel caso dell'epilessia, ad esempio, essa aveva una duplice valenza: maledizione inviata dagli dei per punire l'uomo (per questo definita "sacra"), ma anche condizione che accomunava molti grandi dell'età eroica ed antica. Non potendo Cesare negare di soffrire di una malattia, cosa sarebbe stato preferibile per lui, ammettere di soffrire di una condizione "umana, troppo umana" o di soffrire di una malattia che gli conferiva un'aura mitologica? La risposta credo sia davanti agli occhi di tutti. 


- Di che cosa si occupa l' Italian paleopathology project? Esistono ricerche del genere a livello mondiale? 

L'Italian Paleopathology Project investiga l'evoluzione delle patologie in Italia assieme a grandi esperti quali il Prof. Fornaciari di Pisa e il Prof. Gruppioni di Ravenna. Contiene anche il Programma di Paleopatologia Giovanni Boccaccio (assieme al College of the Holy Cross e la University of Massachusetts Ahmrest, USA) con cui abbiamo recentemente presentato, alla Duke University lo studio preliminare sulla causa mortis del grande poeta medievale. Il progetto, attivato meno di un anno fa, è operativo sui 3/4 della penisola. In Romagna, grazie al supporto del collega Mirko Traversari e della neonata Scuola di Storia della Medicina dell'Ordine dei Medici di Rimini (sotto la direzione del dott. De Carolis) stiamo facendo ottime cose. 

-  “Giovan Battista Morgagni, il forlivese fondatore della patologia moderna di cui si sta recentemente rivalorizzando il grandissimo valore scientifico,  innovo' profondamente il concetto di malattia, collegando il sintomo riscontrato sul vivente alla lesione degli organi e mettendo in primissimo piano la diagnosi dei sintomi. Quale importanza ha nella paleopatografia? Esisteva anche nel passato l' indagine sulle cause di morte dei grandi personaggi?”

Morgagni di diritto è collocabile nel pantheon dei grandi scienziati. Il suo insegnamento è alla base della moderna medicina e credo iniziative, come la vostra forlivese di una docu-fiction sul personaggio, possano contribuire a riportarne all'attenzione della comunità scientifica il ruolo fondamentale. L'origine dell'interesse per le morti dei grandi è difficile da collocare storicamente, anche se il volume di pubblicazioni degli ultimi 150 anni testimonia un crescente interesse per il tema. Con l'evoluzione della medicina, la possibilità di applicare la diagnostica retrospettivamente ha affascinato generazioni di medici e bioarcheologici. Non sorprende, però, dal momento che, almeno a mio avviso, un tale "filone" esisteva già in nuce nell'antichità in un genere di letteratura noto come exitus virorum illustrium, ossia "le morti dei grandi", in cui, sovente con toni tendenti al patetismo o finalizzato alla creazione di un exemplum morale di una morte virtuosa e degna di ammirazione. In ogni modo, come dicevo poc'anzi, quel che occorre è rigore di analisi e fedeltà ai dati.

Quali sono i  grandi personaggi di cui lei si e' gia' occupato e quali quelli di cui si occupera'? E quali infine quelli di cui la causa sconosciuta di morte appassiona di piu' voi ricercatori?

Dante, Boccaccio, Cesare, Alarico. Al momento vado occupandomi di Piero della Francesca e di altri grandi, ma anche dell'esistenza di patologie a livello più generale, ad esempio il vaiolo e la poliomielite. Sto eseguendo anche studi di paleopatologia classica su resti osteologici e mummie. A livello più puramente storiografico, dopo il libro sulla malattia di Cesare, sto ragionando di una biografia completa del dittatore.




Tiziana Rambelli
Dirigente
presso UOC Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna - ambito di Forlì
Coordinatrice Ausl Romagna attività culturali e sviluppo patrimonio storico - artistico aziendale





sabato 2 luglio 2016

Il prof. Giorgio Ercolani questa sera in televisione



Il  professor Giorgio Ercolani, neo direttore dell'UO di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate  dell'ospedale di Forlì e docente all'Università di Bologna alla trasmissione Salute Informa di VideoRegione
Il professor Giorgio Ercolani, neo direttore dell'UO di Chirurgia e Terapie Oncologiche Avanzate dell'ospedale di Forlì e docente all'Università di Bologna alla trasmissione "Salute Informa" di VideoRegione  nelle seguenti date:

VIDEOREGIONE (posizione 12 sul telecomando)
02 e 05 luglio 2016 ore 18:30
03 e 06 luglio ore 00:15


Il prof. Giorgio Ercolani, forlivese, 47 anni, docente associato al Policlinico Sant’Orsola di Bologna con un curriculum professionale e accademico di grande prestigio. Autore e co-autore di più di 540 pubblicazioni suddivise in 2 libri, 21 Capitoli di Libro, 240 lavori a stampa pubblicati su riviste nazionali ed internazionali, il prof. Ercolani Ha eseguito più di 2500 interventi, riguardanti principalmente la chirurgia oncologica ed in particolare, la chirurgia epato-bilio-pancreatica, e la chirurgia dei trapianti solidi addominali . E’ membro della Società Italiana di Chirurgia, International Hepato-Biliary-Pancreatic Association and International Society of Liver Transplantation, svolge attività di reviewer per le riviste scientifiche: Annals of Surgical Oncology, BMC Surgery, European Journal of Surgical Oncology, World Journal of Surgery, World Journal of Surgical Oncology, Plos One. E' Consultant Editor di Updates in Surgery.

venerdì 4 marzo 2016

Sanatorio di Vecchiazzano: luogo di cura, formazione, libero pensiero (Forlì 16 marzo)




 
 Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna, Ausl Romagna Cultura e Rivista Sei Gradi presentano l'iniziativa che si terrà a Forlì il 16 marzo presso il corso di Laurea In Infermieristica - sede di Forlì

 
 Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna,
Ausl Romagna Cultura 
 Rivista Sei Gradi
presentano l'iniziativa


Sanatorio di Vecchiazzano: luogo di cura, formazione, libero pensiero

Un laboratorio della Rivista Sei Gradi con il corso di Laurea in Infermieristica – Sede di Forlì


Mercoledì 16 marzo 2016

Ore 8,30

Aula Magna
 Padiglione Valsalva, Terzo Piano
Ospedale di Forlì
Via Forlanini 34 – Forlì




L’iniziativa, “Sanatorio di Vecchiazzano, luogo di cura, di formazione, di libero pensiero”, che si svolgerà il 16 marzo  presso la sede formativa del Corso di Laurea di Infermieristicadell’Università di Bologna – sede di Forlì, in collaborazione con l’Associazione Culturale Seigradiconnessioni culturali, si inserisce nell’alveo delle manifestazioni del gruppo Ausl Romagna Cultura (in questo caso rappresentato dalla dottoressa Tiziana Rambelli),finalizzate a  far conoscere le storiche residenze sanitarie del territorio di Forlì, valorizzando, contestualmente, il patrimonio artistico dell’Ausl Romagna nelle giovani generazioni.
L’evento è rivolto agli studenti del primo Anno di Corso del Corso di Infermieristica ed ha l’ambizione, spiega il prof.Gianandrea Pasquinelli, Presidente del Corso di Laurea, di “abituare gli allievi al ragionamento radiale”.
Prendendo spunto, infatti, “dal vissuto quotidiano presso la sede formativa, dall’architettura, dal significato socio-sanitario del luogo, lo studente in maniera libera e casuale verrà invitato a stringere connessioni, relazioni e dipendenze tra saperi diversi, il cinema, la scienza, il ritratto, la musica, l’arte, la letteratura, apparentemente incompatibili e inconciliabili tra loro.”
Gli elaborati, prodotti con l’ausilio dei componenti dell’Associazione Culturale Seigradi, saranno oggetto di un numero monografico della rivista edita on line a cura dalla Associazione,www.seigradirivista.it

Interverranno all’iniziativa:

-         Lubiano Montaguti, assessore alle Politiche Educative e Formative e all’Istruzione del Comune di Forlì
-         Elisa Giovannetti, assessore alla Cultura del Comune di Forlì
-         Gianandrea Pasquinelli, Presidente del corso di Laurea in Infermieristica – Università di Bologna, Campus di Ravenna, sede di Forlì
-         Paolo Masperi, Direttore del presidio ospedaliero di Forlì
-         Milena Spadola, responsabile della attività didattiche professionalizzanti del corso di Laurea in Infermieristica – Università di Bologna, Campus di Ravenna, sede di Forlì

giovedì 11 febbraio 2016

E' stato costituito il Gruppo Ausl Romagna Cultura




L’Emilia-Romagna è stata la prima regione italiana che, nel 2003, in modo sistematico ha realizzato un progetto di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico del proprio Servizio Sanitario Regionale. Un patrimonio fatto di storie umane, professionali, di scienza e di cultura, che si intrecciano con la storia delle comunità e in cui il sistema della sanità regionale è nato, cresciuto e vive tutt’ora. L’Ausl Romagna non solo intende valorizzare questa rete di referenti del patrimonio, ampliandone le attività, ma si propone di costituire un gruppo Cultura Ausl Romagna. 
Partiamo da un patrimonio intellettuale che, a poco tempo della costituzione della nuova Ausl Romagna, siamo in dovere non solo di conoscere, ma anche di valorizzare, in modo da unire le quattro diverse realtà territoriali sulle fondamenta di qualcosa di davvero universale: la Cultura
. E’ in fieri il progetto “G.B Morgagni” che ha visto la realizzazione di un sito Internet dedicato (www.morgagnipatologo.it), grazie alla collaborazione dei Licei Scientifico e Classico di Forlì e del Lions Terre di Romagna; è già stato realizzato con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì un convegno sul Morgagni e sta per iniziare la programmazione di una docufiction storica sempre sulla figura del celebre medico forlivese
La Direzione Generale dell’Ausl Romagna ha costituito il Gruppo Cultura suddiviso in tre aree : STORIA DELLA MEDICINA, GRANDI MEDICI ROMAGNOLI e DIVULGAZIONE SCIENTIFICA. COORDINATORE :dottor Stefano De Carolis,  PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO-ARCHIVISTICO AUSL DELLA ROMAGNA. COORDINATRICE: dottoressa Sonia Muzzarelli, COMUNICAZIONE . COORDINATRICE: dott.ssa Tiziana Rambelli
I tre ambiti avranno la seguente composizione:
• STORIA DELLA MEDICINA, GRANDI MEDICI ROMAGNOLI e DIVULGAZIONE SCIENTIFICA. COORDINATORE: dott. Stefano De Carolis (Responsabile clinico - organizzativo della Rete clinico-assistenziale per il paziente affetto da demenza, nonché Responsabile Aziendale del Progetto Demenze per il territorio della Provincia di Rimini e Referente per la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale dell’ex Azienda USL di Rimini).Componenti : dott Giancarlo Cerasoli (pediatra e storico della medicina, Cesena) e dott Luca Saragoni (UO Anatomia Patologica Forli)
• PATRIMONIO STORICO-ARTISTICO-ARCHIVISTICO AUSL DELLA ROMAGNA. COORDINATRICE: dottoressa Sonia Muzzarelli, già Responsabile settore conservazione patrimonio storico-artistico-archivistico Ausl della Romagna-Ravenna (UO Progettazione e sviluppo edilizio) e referente regionale dell’area romagnola per il gruppo di lavoro “Progetto di Valorizzazione dei Beni Culturali delle Aziende Sanitarie Regionali (U-05/03/2012 Prot. n.0010278). Componenti: dottoressa Paola Barzanti (Dirigente Piattaforma Amministrativa Ravenna - Ausl Romagna) dottor Stefano De Carolis e dottor Nicola Lugaresi (UO Progettazione e sviluppo edilizio Ausl Romagna– Cesena)
• COMUNICAZIONE . COORDINATRICE: dott.ssa Tiziana Rambelli, dirigente e giornalista scientifica (UO Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna). Componenti:dottor Enrico Zamprogno (Uo Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna – web - Rimini),dottor Paolo Casadei (Uo Sviluppo Sistemi Relazionali Ausl Romagna –web - Forlì) Si occuperà dell’ ideazione e realizzazione dei progetti di comunicazione del gruppo cultura e redazione della sezione Web e Intranet Cultura Ausl Romagna
Il gruppo si propone di:
- Valorizzare il patrimonio artistico, documentale e archivistico dell’Ausl Romagna
- Diffondere la conoscenza a tutta la comunità del territorio, soprattutto alle giovani generazioni, delle figure dei grandi medici della Romagna e del loro valore culturale e
scientifico
- Promuovere tutte le iniziative di divulgazione scientifica e culturale dell’Ausl Romagna
- Attivare convenzioni con Università ed altri Enti non profit e progetti di Servizio Civile per la promozione di progetti culturali

giovedì 19 febbraio 2015

In anteprima il volto in 2d di G.B.Morgagni, padre dell'Anatomia patologica Ecco in anteprima la ricostruzione del volto dell'anatomista forlivese G.B.Morgagni in 2 d, realizzata dal laboratorio Arc Team 2.0 di Trieste, utilizzando il cranio identificato quest'estate dal prof.Gaetano Thiene dell'Università di Padova. Il busto in 3D sarà invece realizzato, e scoperto al pubblico in anteprima assoluta, durante l'iniziativa "G.B.Morgagni. Sua Maestà Anatomica" (Forlì, 10 aprile 2015), organizzata dall'Ausl Romagna in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. inShare1 Tweet In anteprima il volto in 2d di G.B.Morgagni, padre dell'Anatomia patologica G.B.Morgagni, padre dell'anatomia patologica La ricostruzione del volto dell'anatomista forlivese G.B. Morgagni è stata realizzata dal laboratorio Arc-Team, con sede a Cles, che fa capo a due giovani archeologi, Luca e Alessandro Bezzi. Arc-Team opera nel settore dei beni culturali in connessione, per questo progetto, con il brasiliano (di San Paolo) Cicerone Moraes, un esperto di modellazione 3D applicato al contesto forense. L'Università di Padova ha fornito il cranio agli esperti di Arc-Team, che con Moraes (del Centro de Tecnologia da Informação “Rena­to Archer” di Campinas a San Paolo) realizzeranno, per l'iniziativa che si terrà a Forlì, la ricostruzione virtuale in 3 d del volto di G.B.Morgagni e il busto in 3 d. Venerdì 10 aprile 2015, infatti, l'Ausl Romagna, in collaborazione con la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, l' Università degli Studi di Bologna, il Comune di Forlì e altri enti pubblici, organizzerà a Forlì un convegno sulla figura del noto anatomopatologo forlivese, Giovan Battista Morgagni. Presto disponibile, sul sito www.ausl.fo.it, il programma completo dell'evento. Il vero volto del Morgagni in 3 d , riprodotto dal laboratorio Arc-Team di Trieste e dal Centro de Tecnologia da Informação “Rena­to Archer” di Campinas (Brasile), a partire dal suo cranio identificato nel luglio 2014, verrà presentato al convegno su Morgagni, evento che coinvolgerà studiosi di fama internazionale, medici, giornalisti scientifici e gli studenti dell'Università e delle scuole superiori. A latere dell'iniziativa, verranno inoltre presentati importanti progetti culturali, realizzati con il sostegno di Lions, Comune di Forlì e altri enti del territorio. Per informazioni- Ufficio Stampa: - dott.ssa Tiziana Rambelli (Ausl Romagna): tiziana.rambelli@auslromagna.it
Tiziana Rambelli

giovedì 4 dicembre 2014

Nuova puntata televisiva di Salute Informa con il dottor Saragoni e la dottoressa Rambelli

Riprendono le puntate di "Salute Informa" su Videoregione con i professionisti dell'Ausl Romagna. Questa volta verranno intervistati in studio il dottor Luca Saragoni, dell'UO di Anatomia Patologica di Forlì, diretta dal dottor Luigi Serra e la dottoressa Tiziana Rambelli, dirigente dell'Ufficio Comunicazione di Forlì. Il format "Salute In Forma", in registrazione presso gli studi di Videoregione, riprende le sue trasmissioni . Ospiti in studio il Dr. Luca Saragoni dell'UO di Anatomia Patologica di Forlì, diretta dal dottor Luigi Serra e cooridnatore del gruppo dei patologi italiani impegnati, all’interno della Società italiana di Anatomia Patologica, nello studio e ricerca delle malattie dell’apparato digerente e la dottoressa Tiziana Rambelli, dirigente dell'Ufficio Comunicazione di Forlì Il dottor Saragoni farà durante la puntata alcune anticipazioni sull'importante convegno dell'Ausl Romagna, "PERCORSI DIAGNOSTICO-TERAPEUTICI DEL PAZIENTE AFFETTO DA TUMORE DELLO STOMACO : LA RETE INTEGRATA NEL TERRITORIO DELL’AUSL ROMAGNA", che si terrà a Forlì il 10 aprile 2015. La dottoressa Rambelli, invece, illustrerà l'evento culturale, che verrà organizzato a latere del convegno, sulla figura di GIOVANBATTISTA MORGAGNI, l'anatomopatologo forlivese padre della medicina moderna e sulla recentissima identificazione dei suoi resti ad opera dell'Università di Padova. Giovanni Battista Morgagni, professore di anatomia all’università di Padova dal 1711 al 1771, è considerato il fondatore della medicina moderna e uno dei protagonisti simbolo nella storia dell’ateneo patavino. Benché si sapesse dove fossero state riposte le sue spoglie, per anni è stato impossibile identificare con certezza, tra i molti resti contenuti nella stessa tomba, quali appartenessero al genio nostrano. Ora, grazie ad un'équipe di studiosi dell'università di Padova, il mistero è stato finalmente svelato. Le puntate di Salute Informa verranno trasmesse su : VIDEOREGIONE (canale 12 del telecomando) mercoledì 10 e sabato 13 dicembre ore 18.15 giovedì 11 e domenica 14 dicembre ore 00.15

lunedì 14 luglio 2014

Raccolta Tesi su femminicidio/femicidio presso la Casa delle donne di Bologna

Fate girare questo appello, lanciato dalla Casa delle donne: Care studentesse, La Casa delle donne di Bologna sta raccogliendo Tesi di laurea, di dottorato e altri elaborati, sia italiani che stranieri, che trattano il tema del femminicidio/femicidio. Vi chiediamo di collaborare al progetto al fine di creare una piattaforma di scambio e approfondimento su un tema ancora poco studiato in Italia. Inviateci le vostre Tesi in formato pdf, e noi provvederemo a stamparle per renderle disponibili alla consultazione nella nostra biblioteca. Chiaramente ci impegnamo a non diffondere i pdf e le Tesi non potranno essere fotocopiate. Inoltre, vorremmo pubblicare anche un breve abstract di ciascuna Tesi sul nostro blog per far conoscere la lista degli elaborati disponibili presso la Casa delle donne. Dateci una mano! Contattateci alla mail: femicidio.casadonne@gmail.com Tiziana Rambelli

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