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lunedì 2 ottobre 2017

Oltre 3000 screening gratuiti alla decima edizione del Festival con più di 50mila visitatori.

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Oltre 3000 screening gratuiti alla decima edizione del Festival con più di 50mila visitatori.
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Montecatini Terme, 2/10/2016 - Si è chiusa ieri (domenica 1 ottobre) la decima edizione del Festival della Salute, un grande successo e quattro giornate che hanno portato una folla di pubblico come mai si era vista a Montecatini.

Già solo nella giornata di domenica migliaia di persone, si calcola 20mila, hanno visitato i padiglioni del Festival e diverse migliaia hanno invaso, nel pomeriggio, gli splendidi ambienti delle Terme Tettuccio per la manifestazione "Lo Sport per Tutti" in cui tanti giovani, e giovanissimi, si  sono esibiti in varie pratiche sportive: dalla ginnastica, alla danza, alle arti marziali; tra queste dimostrazioni anche una partita di pallamano in carrozzina, giocata da giovanissimi atleti, ed  organizzata dalla Associazione Italiana Fisioterapisti.
Ma già la mattina tanti erano stati i partecipanti alla camminata per Montecatini organizzata da AVIS e da Montecatini Marathon.

Oltre 3000 gli screening gratuiti effettuati dalle Associazioni di volontariato, a partire dalla Associazione Amici del Cuore che, da sola, in quattro giorni ha effettuato oltre1000 screening per la prevenzione di patologie cardiache.
Analogo impegno anche per la FTD, Federazione Toscana delle associazioni del Diabete, con oltre 1500 test per la prevenzione del diabete effettuati.

La giornata si è chiusa con il talk show "La grande bellezza della salute" al quale, sotto la conduzione di Fabrizio Diolaiuti, hanno partecipato il chirurgo estetico di fama mondiale Pier Antonio Bacci; la nutrizionista Emma Balsinelli; il direttore dell'UNISER di Pistoia Alessandro Pagnini; il Sindaco di Montecatini Giuseppe BellandiPaolo Amabile, curatore di questa decima edizione del Festival della Salute.  
Tanti gli aspetti toccati nel rapporto tra bellezza e salute, e i tantissimi spettatori sono rimasti coinvolti dalle curiosità  e dagli aneddoti raccontati dai relatori.

La decima edizione del Festival della Salute chiude così con oltre 50mila presenze nelle quattro giornate; oltre 5mila i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori che hanno seguito i vari incontri, 20 mila visitatori soltanto per la giornata de "Lo Sport per Tutti!"; centinaia di animali che, coi loro proprietari, hanno partecipato, nella giornata di sabato, ad "Animale…a chi?"; migliaia di screening gratuiti effettuati.






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www.CorrieredelWeb.it

domenica 1 ottobre 2017

Pesce azzurro toccasana per problemi cardiovascolari. Cuore: Federcoopesca, un’alice al giorno toglie il cardiologo di torno

 
Gli italiani conoscono le buone abitudini alimentari e il giusto stile di vita per tutelare cuore e arterie. Per 7 su 10 le regole salva cuore sono più chiare oggi rispetto a dieci anni fa. Il pesce per il 75% degli intervistati è ritenuto un prodotto alimentare amico del cuore.

Lo rivela una indagine Federcoopesca-Confcooperative, in occasione della Giornata mondiale del cuore, che si tiene il 29 settembre ed è organizzata dalla World Heart Federation e co-sponsorizzata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'UNESCO, la United Nations Sport for Development and Peace initiative e l'International Year of Sport and Physical Education.
Federcoopesca sottolinea come gli acidi grassi omega-3 contenuti in pesci, molluschi e crostacei, "aiutano a ridurre la pressione vascolare e i livelli di colesterolo, diminuendo così il rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Il pesce contiene taurina, un amminoacido utile per far diminuire la pressione sanguigna".

In Italia, ricorda l'associazione, il consumo di prodotti ittici è di 25,9 chilogrammi pro capite all'anno. "Un buon risultato – commenta Federcoopesca- visto che la medie europea è di 23,1 chilogrammi, con variazioni comprese tra i 5,3 chilogrammi in Ungheria e i 56,7 chilogrammi in Portogallo. Per garantire buoni livelli di consumo, occorre aumentare e variegare l'offerta di prodotti ittici non solo in pescheria o al ristorante, ma anche nelle mense aziendali e nella ristorazione collettiva".
Non tutte le specie di pesce, però, hanno le stesse caratteristiche benefiche per cuore e arterie. Al top il pesce azzurro, come alici, sardine, sgombri, tonni, pesci spada, aguglie. Disco rosso per il pangasio vietnamita, perché ricco di acqua e povero di proteine e grassi, in particolare degli acidi grassi omega-3.

L'American Heart Association – ricorda l'associazione- raccomanda di mangiare pesce, soprattutto quello grasso, almeno due volte alla settimana, in porzioni di circa 100 grammi (peso cotto), l'equivalente di poco più di un'alice al giorno.


sabato 4 giugno 2016

Tre concerti all'ospedale di Forlì e Ravenna con il gruppo Cultura

All'ospedale Morgagni  - Pierantoni suoneranno i violoncellisti provenienti da tutta Europa, del gruppo Cellolandia in collaborazione con il Ravenna Festival e la la Big Band del Liceo Musicale forlivese

Il  gruppo Cultura dell'Ausl Romagna organizza per il mese di giugno tre "incursioni" musicali,  in collaborazione con il Ravenna Festival, nei nosocomi di Forlì e Ravenna. Appuntamento a Forlì per mercoledì 15 giugno, quando una delegazione di Cellolandia si esibirà per pazienti e operatori nell'atrio del Padiglione Morgagni dell'ospedale alle 11.30.
L'iniziativa, promossa di concerto con Ravenna Festival, fa parte dell'evento Cellolandia, la massiccia e pacifica invasione che, dal 12 al 18 giugno, travolgerà la città bizantina con cento violoncellisti provenienti da tutta Europa. L'incursione sarà preceduta il giorno prima, martedì 14 giugno, da una performance analoga nell'ingresso dell'ospedale "Santa Maria delle Croci" di Ravenna, alle 18.30. 
Sabato 18 alle 16.30 sarà poi la volta, sempre a Forlì nella stessa location, dell'esibizione della Big Band del Liceo Musicale di Forlì, che si esibira per pazienti e operatori in brani celebri di grandi autori come Benny Goodman, Glenn Miller e Herbie Hancock.

mercoledì 29 luglio 2015

Campagna nazionale Viva 2015 per la rianimazione cardiopolmonare. Le iniziative a Forlì e in Italia

Per il terzo anno consecutivo, Italian Resuscitation Council e IRC Comunità raccolgono l’invito dell’Unione Europea e di European Resuscitation Council a promuovere, sviluppare e realizzare la Campagna di Sensibilizzazione per la Rianimazione Cardiopolmonare. Uno dei coordinatori nazionali, il dottor Francesco Landi, dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione forlivese, che nel 2014 curò la realizzazione a Forlì del video nazionale di Viva, anticipa le iniziative che verranno organizzate a Forlì, e in tutto il territorio italiano, nella settimana dal 12 al 18 ottobre 2015. “Quest’anno – spiega il dottor Landi – per la prima volta andremo nelle scuole e insegneremo le manovre di disostruzione delle vie aeree ai bambini, agli studenti e agli insegnanti.” La task force forlivese di VIVA, composta da medici e infermieri del Dipartimento di Emergenza di Forlì (Rianimazione, Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza, 118, Cardiologia), diretto dal dottor Marcello Galvani, organizzerà infatti per la settimana di Viva una serie di incontri formativi, in particolare nelle scuole superiori forlivesi, durante i quali si insegneranno, a studenti e a docenti, semplici manovre salvavita. “Gli insegnanti – prosegue il coordinatore - identificheranno quali ore dedicare agli studenti per l’apprendimento del massaggio cardiaco e noi forniremo la nostra assistenza e i nostri materiali, ovviamente in modo del tutto gratuito e volontario. L’inserimento dell’insegnamento della rianimazione cardiopolmonare nel curriculum scolastico delle scuole italiane rimane sicuramente per IRC uno degli obiettivi da perseguire con determinazione, per aumentare il numero di vittime soccorse dai testimoni e quindi la sopravvivenza”. L’iniziativa nelle scuole si inserisce peraltro nella campagna europea “Kids Save Lives” – Training School Children in Cardiopulmonary Resuscitation Worldwide (“I ragazzi salvano le vite” – Addestramento degli scolari di tutto il mondo alla rianimazione cardiopolmonare).“Kids save lives” è stata promossa da: European Patient Safety Foundation (EuPSF), European Resuscitation Council (ERC), International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR) e World Federation of Societies of Anesthesiologists (WFSA) e recentemente ha ottenuto l’importantissimo sostegno della World Health Organization (WHO-OMS). Ma le iniziative e le donazioni forlivesi per questa campagna non finiscono qui. Grazie al contributo di due fratelli imprenditori di Forlì, Alex e Luca Pesci della ditta ALPE S.R.L., lo staff di Viva avrà a disposizione quest’anno quaranta nuovi manichini per insegnare le tecniche di massaggio salvavita. E poi ci sarà il nuovissimo volumetto “Un pic-nic mozzafiato”, una fiaba multimediale, realizzata con il supporto economico del Club Rotary Tre Valli , che farà da supporto all'insegnamento delle manovre di disostruzione delle vie aeree e massaggio cardiaco fin dalla più tenera età. La fiaba è dedicata ai ragazzi tra 6-10 anni e sarà distribuita gratuitamente anche online, su piattaforma iOS e Android su Tablet e cellulari per rendere fruibile la fiaba al più alto numero di persone in Italia e in Europa e sarà disponibile sia in lingua italiana che inglese. I disegni sono stati realizzati da Valeria Petrone, illustratrice apprezzata a livello internazionale. “Le iniziative d’informazione e formazione nelle scuole sono validissime, ma spesso non riescono ad avere la necessaria continuità – concludono gli organizzatori - Con Viva! 2015, vorremmo innescare un processo virtuoso che faccia diventare queste conoscenze un patrimonio stabile della comunità scolastica.” E le sorprese non sono terminate. La task forlivese di Viva, coordinata dal dottor Francesco Landi, sta preparando altre iniziative ed eventi per il territorio forlivese, in condivisione con la Campagna di sensibilizzazione nazionale, che verranno probabilmente comunicati subito dopo l’estate. Per aggiornamenti e informazioni sulla Campagna Viva a Forlì, potete consultare il sito: www.ausl.fo.it Tiziana Rambelli

lunedì 5 gennaio 2015

Clinical Interventional Forum Gise (Bologna, 23- 24 gennaio)

CLINICAL INTERVENTIONAL FORUM GISE "La rivascolarizzazione coronarica e periferica nel paziente diabetico", Complesso Aule Belmeloro - Università degli Studi di Bologna,Via Belmeloro 14, Bologna 23-24 gennaio. L’iscrizione potrà essere effettuata inviando una mail entro il 19 gennaio al seguente indirizzo: g.spiga@planning.it specificando categoria di appartenenza, recapito cellulare e giornata/e di interesse. CLINICAL INTERVENTIONAL FORUM GISE "La rivascolarizzazione coronarica e periferica nel paziente diabetico", Complesso Aule Belmeloro - Università degli Studi di Bologna,Via Belmeloro 14, Bologna 23-24 gennaio. Clicca qui per scaricare il programma dell'evento Tiziana Rambelli

martedì 14 ottobre 2014

A Forlì serata di musica per l'Africa con i cardiologi chitarristi (31 ottobre)

L'Associazione Heart and Music organizza il 31 ottobre una serata di musica e solidarietà in via Somalia 2, presso la Taverna Verde di Forlì. I fondi raccolti andranno a favore di un progetto di telemedicina presso l'Ospedale di Ifakara in Tanzania. Tra i "cardiologi chitarristi" anche Fabio Tarantino dell 'UO Emodinamica dell'ospedale di Forlì. L'iniziativa è in collaborazione con il Centro Studi Volontariato Gianni Donati, Armic Associazione Cardiologica forlivese e Estados Cafè di Forlì "Doors to Balloon" Serata di solidarietà per l'Africa 31 ottobre Teatro Naima via Somalia 2 Forlì Scarica qui il programma I fondi raccolti andranno a favore di un progetto di telemedicina presso l'Ospedale di Ifakara in Tanzania "Doors to Balloon" Serata di solidarietà per l'Africa 31 ottobre teatro Naima via Somalia L’associazione Heart & music for life presenta Serata di solidarietà in favore dell’africa OTTOBRE special guest DJ ANDY Con la collaborazione del Centro Studi Volontariato Armic Associazione Cardiologica forlivese e di Estados Cafè L'associazione Heart and Music for Life nasce nel 2010, e può essere considerata una naturale evoluzione del progetto D2B. La finalità è quella di impiegare le risorse e i proventi dell'attività musicale del gruppo in progetti sociali e di beneficenza. L' associazione è senza scopo di lucro, ed il suo presidente è il dr. Alberto Benassi. I progetti in fase di realizzazione vengono monitorati periodicamente, e periodicamente vengono anche definiti i progetti futuri da finanziare. Al suo terzo anno di attività, H&M4L ha già concretizzato una collaborazione con l`associazione GOCCE - attraverso la quale ha donato un'incubatrice ad un Ospedale in Tanzania - ed ha già realizzato anche il secondo progetto, con il quale ha donato due lavagne LIM al Polo Scolastico di Medolla, cittadina gravemente colpita dal terremoto del 2012. Il prossimo progetto a cui si sta lavorando, ancora una volta in collaborazione con l'associazione GOCCE, riguarda la realizzazione di un sistema di telemedicina a servizio delle popolazioni di alcune regioni africane. Li chiamavano… i cardiologi chitarristi !! … e la storia continua ! I DOORS TO BALLOON sono: Raccontare la “storia” dei D2B è un po’ come ritornare ai tempi dell’Università, quando si viveva in modo un po’ goliardico e scanzonato, in attesa che la vita ci mettesse alla prova con i veri esami … . Succede così che due amici - dell’Università appunto- che già ai tempi si dannavano sulle sei corde con alterni risultati, si trovano, verso la fine dello scorso millennio, non solo a lavorare insieme in Cardiologia a Piacenza, ma anche a condividere lo stesso alloggio, come due bravi studenti “fuorisede”. Fu quindi inevitabile tornare magicamente, almeno per qualche ora al giorno, a quella vita e a quel modo di stare insieme di un tempo … “Fabio, ma perché non porti su la chitarra che facciamo qualche accordo … ?”. Si parla di Fabio Tarantino, cardiologo emodinamista, oggi responsabile a Forlì, e di Andrea Santarelli, titolare a Rimini dello stesso incarico, entrambi appassionati del loro lavoro. Tengono famiglia e figli ora, ma a quel tempo si trovavano in quella terra di mezzo che ancora gli consegnava qualche momento per “sognare” su un’altra grande passione della loro vita: la musica ! Accade che un giorno si trovano insieme, come spesso accadeva in quel periodo, ad effettuare un intervento di angioplastica coronarica ad una simpatica signora del posto, la quale a fine intervento (riuscito!) chiede ai due medici se per caso abitassero nella tal via della città. Alla risposta affermativa la signora replica: “Ma io allora vi conosco! Siete i cardiologi chitarristi … !!!”. Loro non lo sapevano ancora, ma da quel momento il loro destino musicale era segnato: fondare una band musicale di cardiologi interventisti. Così dopo alcuni anni e qualche fugace apparizione fra amici e colleghi, la loro inconsapevole mission assume contorni sempre più definiti. Siamo nel 2008, e ai nostri ormai attempati cardiologi viene un’idea: “..perché non organizziamo una serata musicale durante il prossimo congresso GISE di Bologna ?… fra l’altro giochiamo in casa …” . Detto fatto: trovano un coraggioso sponsor per la strada che con convinzione sostiene economicamente l’idea. Il locale scelto è simbolico: “La scuderia” in Piazza Verdi a Bologna, sede un tempo della mensa dell’Università che avevano frequentato insieme. E’ a questo punto che entra in campo una loro vecchia conoscenza, anche lui da tempo immemore smanettatore di tastiere, oltre che uno dei “pater familiae” degli emodinamisti emiliani: Alberto Benassi da Modena. Il trio si esibisce, stupisce, ed è un successo che li lascia quasi attoniti: ma allora era proprio tutto vero ! Dopo un primo momento di disorientamento, decidono di perseguire "l’obiettivo": formare la band! E' allora che entra in gioco Carlo Tumscitz, giovane emodinamista che lavora a Ferrara, valente chitarrista prestatosi generosamente alle quattro corde del basso. Lo seguirà rapidamente Raffaele Sabatini, cardiologo a Riccione, a rinforzare le linee armoniche con le sue tastiere. Bisogna ora completare la sezione ritmica. Si cerca un batterista cardiologo, ma non lo si trova. E così il quintetto arruola l’unico elemento estraneo al mondo della Cardiologia, Paolo Galli, batterista in forza all'altro gruppo di Fabio Tarantino, medico del lavoro responsabile della medicina del lavoro ad Imola. "D'altro canto - si dicono - qualcuno dovrà pure sorvegliare sulla nostra salute … (mentale ?)”. Così la band si completa, e non potrà che chiamarsi “doors to balloon”, nome suggerito da un amico e sostenitore della prima ora e "leit motiv" quotidiano del loro lavoro: la lotta contro il tempo per riuscire a riaprire la coronaria chiusa dall’infarto ! Il resto viene da sè: fondano insieme un'associazione no profit, la Heart & Music for Life (H&M4L), attraverso la quale decidono di devolvere i proventi dei loro concerti per scopi umanitari. Si esibiscono così in posti impensabili per dei musicisti dilettanti: Teatro Pavarotti di Modena, Pala De Andrè di Ravenna, Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova. ANDREA SANTARELLI: Voce solista e chitarra ritmica FABIO TARANTINO: Chitarra solista e Cori CARLO TUMSCITZ: Basso e Cori ALBERTO BENASSI: Organo Hammond RAFFAELE SABATINI: Piano e Tastiere PAOLO GALLI: Batteria e Cori Tiziana Rambelli

mercoledì 17 settembre 2014

Parte oggi la Campagna Viva: girato a Forlì il video nazionale

DUE MANI PER VIVA! Inizia “VIVA!” 2014, più di 100 eventi in 80 città diverse per la rianimazione cardiopolmonare Quest’anno è stata Forlì, e più precisamente il campo del Forum Tennis di Viale Roma, la location scelta per girare il video con i testimonial della Campagna Viva 2014 per la settimana della rianimazione cardiopolmonare (13-19 ottobre). Nel 2013 la campagna era stata realizzata a livello locale dal Dipartimento di Emergenza (Rianimazione, Pronto Soccorso, Medicina d’Urgenza, 118, Cardiologia) dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, con una Task Force di medici e infermieri coordinati dal dottor Francesco Landi. In considerazione dei positivi risultati dello scorso anno, nel 2014, il Dipartimento di Emergenza di Forlì, diretto dal dottor Marcello Galvani, non solo ha aderito nuovamente, ma il gruppo è stato scelto come l’esperienza testimonial per la realizzazione del video nazionale, con il contributo di Daniele Versari di Estados Cafè e la collaborazione di Tiziana Rambelli, Ufficio Comunicazione dell’Ausl Romagna – Forlì. Ed è infatti proprio grazie alla Campagna VIVA 2013 che il forlivese Claudio Vallicelli oggi può raccontare la sua storia drammatica, che si è conclusa con un lieto fine. Qualche mese fa, mentre giocava a tennis in un circolo forlivese, è stato colpito da arresto cardiaco ed è stato prontamente rianimato da Enrico Cimatti, suo amico e compagno di gioco, che proprio alcuni giorni prima aveva partecipato ad una serata di sensibilizzazione VIVA 2013. Cimatti infatti, grazie alle tecniche apprese, ha iniziato, immediatamente e correttamente, le manovre di Rianimazione cardiopolmonare su Vallicelli, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. La prontezza del suo intervento è stata determinante per la salvezza del suo compagno di gioco. Grazie al suo amico, ma grazie anche alla Campagna VIVA e ai volontari che l’hanno realizzata a Forlì. Sono proprio questi due forlivesi i protagonisti del video della Campagna VIVA 2014 lanciato oggi a livello nazionale. Location il Forum Tennis di Viale Roma, a Forlì, il luogo dove è avvenuto il salvataggio. Chiunque volesse scaricare il video, si può collegare al seguente indirizzo: http://youtu.be/OpevEvWq4g4 Comunicato stampa nazionale Prende il via la campagna “VIVA!” 2014: più di 100 eventi in 80 città diverse volti alla sensibilizzazione sul tema della rianimazione cardiopolmonare. La settimana è promossa, sviluppata e realizzata da Italian Resuscitation Council (IRC) e IRC-Comunità (IRC-Com), due associazioni senza scopo di lucro collegate con il Council Europeo (ERC) che hanno come obiettivo la diffusione in Italia delle conoscenze e delle tecniche per riconoscere e trattare l'arresto cardiaco. Culmine della campagna sarà la settimana dal 13 al 19 ottobre, giorni in cui si concentreranno le analoghe iniziative previste in tutti i Paesi europei (European Restart a Heart Day, 16 ottobre 2014). “L’arresto cardiaco colpisce in Europa oltre 400.000 persone ogni anno, circa 60.000 in Italia. – sottolinea Giuseppe Ristagno del Comitato Scientifico di IRC - Ogni giorno nel Continente muoiono per questa patologia oltre 1000 persone. L’obiettivo di “VIVA!” è informare le diverse fasce della popolazione italiana circa l’importanza di conoscere e saper eseguire le manovre che possono salvare la vita. Infatti se i testimoni di un arresto cardiaco iniziano le manovre di rianimazione cardiopolmonare entro i primissimi minuti, prima dell’arrivo dell’ambulanza e del personale specializzato, le possibilità di sopravvivenza raddoppiano o triplicano”. La prima edizione dell’iniziativa, tenutasi nel 2013, ha raggiunto oltre 77.000 persone, promosso 276 eventi e coinvolto 156 tra società scientifiche e associazioni. La settimana “VIVA!” 2014 ha ricevuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica, dei Ministeri della Salute e della Difesa, del Dipartimento della protezione civile, e di Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome, Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Polizia di Stato, Comitato Olimpico Nazionale (CONI), Associazione Italiana Calciatori e Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani (AESVI). Italian Resuscitation Council (IRC) e IRC Comunità Il Gruppo italiano per la rianimazione cardiopolmonare (IRC) è un’associazione scientifica senza scopo di lucro che nasce nell’ottobre del 1994 con lo scopo primario di diffondere la cultura e l’organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia. L’attività di IRC si integra con quella di analoghe associazioni italiane e straniere e in modo particolare con quella dell’European Resuscitation Council (ERC). L’associazione coinvolge medici di diverse discipline e infermieri attivamente impegnati nel settore della rianimazione cardiopolmonare intra ed extra ospedaliera. Il numero dei soci dell’Associazione è in continua crescita e ha superato attualmente il numero totale di 6500 persone, coinvolgendo figure professionali che a vario titolo operano nelle terapie intensive, unità coronariche, servizi 118 ed emergenza territoriale, pronto soccorsi e medicine d’urgenza. IRC coordina la sua attività con l’associazione IRC Comunità, che si rivolge specificatamente ai non sanitari e conta oggi più di 6000 soci. IRC Comunità nasce all’interno di IRC nel mese di aprile 2004, come associazione culturale senza scopo di lucro con lo scopo primario di promuovere la lotta alla morte cardiaca improvvisa e diffondere la cultura dell'emergenza sanitaria nella società civile, attraverso programmi di informazione e formazione alle manovre di primo soccorso. Tiziana Rambelli

giovedì 11 settembre 2014

L'auto campione di Auto GP all'ospedale di Forlì per Viva 2014

Dal 2 al 5 ottobre, durante la “Settimana del Buon Vivere”, l'auto Euronova campione di Auto GP 2014 verrà esposta nell'atrio dell'Ospedale di Forlì. In questo spazio sono previsti anche l'allestimento di un punto informativo, di eventi di sensibilizzazione e la presenza del campione mondiale, Kimi Sato.La campagna si fregia dell’alto patronato del Presidente della Repubblica, del patrocinio del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell'Ausl Romagna. Dopo la realizzazione a Forlì del video della campagna Viva 2014 per la rianimazione cardiopolmonare e la diffusione del logo dell’iniziativa sulla macchina del campione 2014 di Auto GP, la comunicazione della campagna "entra" in ospedale. In occasione della Settimana del Buon Vivere (2-5 ottobre), la vettura del Team Euronova Racing, che ha vinto il campionato Auto GP 2014 esponendo il logo della campagna Viva, sarà in mostra nell'atrio dell'ospedale di Forlì. L’evento, organizzato dal dottor Francesco Landi, coordinatore della task force di Viva per il Dipartimento di Emergenza dell' Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, l'imprenditore forlivese Daniele Versari di Estados Cafè, con la collaborazione di Tiziana Rambelli, direttrice dell'ufficio Comunicazione dell'Ausl Romagna - Forlì, fa parte della campagna Viva! 2014 per la sensibilizzazione dedicata all’arresto cardiaco, che ha come obiettivo migliorare la conoscenza e la formazione dei cittadini e degli operatori sanitari sulla rianimazione cardiopolmonare. Vicino alla prestigiosa auto, che sarà esposta nell'atrio del Padiglione Morgagni dell'ospedale forlivese dal 2 al 5 ottobre, verrà allestito un punto informativo con materiale cartaceo e video sulla Campagna Viva, gestito dal team di volontari della task force forlivese. Non è esclusa la presenza del pilota campione del Auto GP, Kimi Sato e del team Euronova, diretto da Vincenzo Sospiri.

martedì 17 settembre 2013

Il gotha della cardiologia italiana a Forlì per discutere di infarto

L’appuntamento è venerdì 20 settembre, a partire dalle 8, all’hotel Globus City, dove si svolgerà il convegno “L’infarto miocardico acuto oggi”, che vedrà anche la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti internazionali del settore quali il dott. Allan S. Jaffe della Mayo Clinic (Usa), e la prof.ssa Judith Hochman del National Institute of Health di Bethesda (Usa) Il meglio della cardiologia italiana a Forlì per discutere come affrontare l’infarto e trattare il paziente alla luce della nuova definizione universale pubblicata lo scorso anno dalle quattro principali società cardiologiche mondiali (American Heart Association, American College of Cardiology, European Society of Cardiology, World Heart Federation). A promuovere l’incontro, in programma venerdì 20 settembre, a partire dalle 8, all’hotel Globus City, con titolo “L’infarto miocardico acuto oggi”, è il dott. Marcello Galvani, direttore dell’U.O. di Cardiologia dell’Ausl di Forlì, unico italiano ad aver partecipato all’illustre consesso internazionale che ha elaborato il nuovo documento, il terzo dopo quelli redatti nel 2000 e nel 2007. Con lui, ci sarà anche il dott. Allan S. Jaffe, responsabile del Dipartimento di malattie cardiovascolari della Mayo Clinic di Rochester (Usa), che, in qualità di maggior esperto al mondo nel settore, ha coordinato i lavori della commissione e, ora, ha collaborato col dott. Galvani all’organizzazione del convegno. «Nella nuova definizione universale – illustra il dott. Galvani – vengono distinti cinque tipi d’infarto, con l’obiettivo d’individuare le differenti condizioni cliniche responsabili di ciascuno di essi, dal momento che da queste derivano diverse modalità di cura e gestione del paziente. In tutte queste situazioni, comunque, la condizione necessaria per parlare d’infarto è la documentazione biochimica della morte cellulare attraverso la misurazione del livello di troponina cardiaca nel sangue, mediante un test di laboratorio estremamente sensibile ma di comune impiego; è poi compito del medico indentificare quale, fra le cinque tipologie possibili, quale è la causa che ha portato al danno cardiaco: solo il corretto riconoscimento della causa può infatti garantire al paziente il trattamento più rapido e adeguato». Obiettivo del convegno, pertanto, è focalizzare i diversi problemi diagnostici e terapeutici distintivi dei cinque differenti tipi d’infarto, aiutando così il cardiologo clinico ad applicare le nuove linee guida. Al congresso, parteciperanno i più qualificati esperti nazionali in tema di sindromi coronariche e, in particolare,di infarto miocardico, nonché la prof.ssa Judith Hochman, del National Institut of Health di Bethesda (USA), coordinatrice di alcuni dei principali studi mondiali nel campo della cardiopatia ischemica, e Carlo Alberto Perucci, direttore scientifico di Agenas. Nel corso del convegno, verranno approfonditi gli aspetti di ciascun tipo d’infarto. «L’infarto di tipo 1 – spiega il dott. Galvani – è legato a un’occlusione permanente o transitoria dell’arteria coronarica determinata da una rottura delle placche e a trombosi successiva. In questo caso, occorre somministrare potenti farmaci antitrombotici ed effettuare l’angioplastica coronarica». Rispetto a tale tipologia, verrà evidenziata l’importanza «di reti territoriali che integrino il lavoro dei medici dell’emergenza e dei cardiologi, consentendo l’esecuzione dell’elettrocardiogramma a domicilio e l’immediato invio ai centri in grado di effettuare angioplastica coronarica 24 ore su 24». Un modello, questo, che nella provincia di Forlì-Cesena è stato sperimentato con successo negli ultimi anni. «L’infarto di tipo 2 – riprende il dott. Galvani – è causato da fattori esterni al cuore, quali una grave anemizzazione o infezione, per lo più in presenza di lesioni ostruttive delle coronarie; la cura consiste, quindi, nel trattare la malattia che ha provocato il danno miocardico. Il tipo 3, invece, è l’infarto che esordisce oppure conduce rapidamente all’arresto cardiaco o alla morte del paziente, pertanto, va affrontato cercando d’intervenire il più rapidamente possibile sul territorio, attraverso la rianimazione cardiopolmonare e il sistema dell’emergenza». Per quanto riguarda, infine, le ultime due tipologie, «l’infarto miocardico di tipo 4 si può verificare durante un’angioplastica, a seguito di complicanze immediate nella procedura o come esito tardivo di fenomeni di trombosi dello stent utilizzato per garantire il successo della procedura stessa, mentre il tipo 5 può insorgere dopo un intervento di rivascolarizzazione miocardica mediante cardiochirurgia, a causa, principalmente, del cattivo funzionamento dei bypass utilizzati. In entrambi i casi, fondamentale è la prevenzione». Tali argomenti, saranno sviluppati da uno dei pionieri dell’angioplastica primaria in Italia, Stefano De Servi, direttore del Dipartimento cardiovascolare dell’ospedale di Legnano. Le problematiche legate all’infarto di tipo 1 e 3, invece, verranno inquadrate da Francesco Prati, direttore dell’U.O. di Cardiologia interventistica dell’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, fra i massimi esperti d’imaging intracoronarico. A livello regionale, e, in particolare, forlivese, in questi anni, si sono comunque compiuti importanti progressi nella cura dell’infarto. «Fra 2009 e 2012, il tasso di ospedalizzazione per infarto miocardico acuto in Emilia-Romagna è sceso da 91 a 78 casi ogni 100mila abitanti per anno, una riduzione, quindi, pari al 15%; Forlì, in tutta la regione, è l’ospedale che presenta gli indici più bassi. Sono i risultati di un’efficace attività di prevenzione, sia primaria, sensibilizzando la popolazione su corretti stili di vita e ad avere una maggior consapevolezza nei confronti del sintomo “dolore al petto”, sia secondaria, curando al meglio chi ha avuto infarti così da evitare il più possibile recidive, che, quando avvengono, richiedono tempestività della diagnosi e del trasporto del paziente al laboratorio di emodinamica, in modo da garantire una rapida riapertura della coronaria». Tiziana Rambelli

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