Nel Regno Unito la chirurgia plastica sembra non sentire crisi, come dimostrano i dati della British Association of Aesthetic Plastic Surgeons (Baaps) relativi al 2015: «Anche i britannici continuano a sentire, sempre più forte, il richiamo della chirurgia estetica» afferma Pierfrancesco Cirillo, segretario dell'Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe), omologa della Baaps, realtà dedicate esclusivamente all'indirizzo estetico della chirurgia plastica.
I dati della Gran Bretagna, che segnano una crescita del 12.5 nel 2015 rispetto all'anno precedente, sono un indicatore dell'andamento del settore nell'anno appena terminato anche se i dati relativi al mercato italiano nel 2015, realizzati come ogni anno da Aicpe, saranno resi noti a marzo in occasione del convegno nazionale dell'associazione che si terrà a Firenze. «Dalla Gran Bretagna arrivano segnali importanti – afferma Cirillo -. Come rileva la Baaps, il fatto che molte celebrities, tra cui Sharon Stone, Jamie Lee Curtis, Kelly Rowland e Jane Fonda, abbiano ammesso di essere ricorse al bisturi ha in parte sdoganato l'idea che i risultati della chirurgia plastica siano solo artificiali e hanno dimostrato che, se ben fatto, il cosiddetto "ritocchino" può dare risultati naturali e piacevoli».
Ben 7 dei 10 interventi più popolari in Gran Bretagna, nel 2015 ha registrato una crescita a doppia cifra. Secondo il report britannico, l'aumento del seno (mastoplastica additiva) resta l'intervento più praticato con una crescita del 12% rispetto al 2014. «L'era degli eccessi sembra al tramonto: anche in Uk, così come in Italia, le pazienti sembrano preferire taglie più piccole e proporzionate» commenta Cirillo. In crescita anche il lifting facciale (+16%) e la liposuzione (+20%): «Un segno che, dopo anni di ricorso a trattamenti poco invasivi, i pazienti sono giunti alla conclusione che la medicina estetica ha risultati limitati e non comparabili con quelli del bisturi».
Un altro trend è la crescita tra gli interventi in pazienti maschi: il lifting di viso e collo è cresciuto del 14%; la blefaroplastica del 15.5% e rinoplastica (+14%), oltre a un 20% di crescita per la liposuzione negli uomini e un aumento del 13% nella riduzione del seno maschile, la ginecomastia. «Come in Italia, anche in Gran Bretagna i pazienti maschi sono una minoranza – si parla del 9% del totale -, ma resta un fatto che stanno aumentando: secondo i dati Baaps gli uomini sono raddoppiati negli ultimi dieci anni» conclude il segretario Aicpe.
AICPE. L'Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (www.aicpe.org), l'unica in Italia dedicata esclusivamente alla chirurgia estetica, è nata nel settembre 2011 per dare risposte concrete in termini di servizi, tutela, aggiornamento e rappresentanza. Ad AICPE, gemellata con l'American Society for Aesthetic Plastic Surgery (ASAPS), la più importante società di chirurgia estetica al mondo, hanno aderito oltre 250 chirurghi in tutta Italia. Membri Aicpe possono essere esclusivamente professionisti con una specifica e comprovata formazione in chirurgia plastica estetica, accomunati da un codice etico comportamentale che li distingue dentro e fuori la sala operatoria. L'associazione ha elaborato e pubblicato le prime Linee Guida del settore, consultabili sul sito internet, che stabiliscono i fondamentali parametri operativi dei principali interventi. Scopo di AICPE è tutelare pazienti e chirurghi plastici: disciplinando l'attività professionale con riferimento sia all'attività sanitaria, sia alle norme etiche; rappresentando i chirurghi plastici estetici nelle sedi istituzionali, scientifiche, tecniche e politiche per tutelare la categoria e il ruolo; promuovendo la preparazione culturale e scientifica.
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